Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Patri Fiduciaria:
Oggi 🧶🧶🧶🧶🧶🧶🧶🧶🧶🧶 di fili colorati 🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈 per :

- la mia mamy ❤️
che fa rx di controllo 🌈🌈🌈

- le RFS ❤️
impegnate in visite terapie controlli attese o che ne hanno comunque bisogno 🌈🌈🌈

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marfisia64
Non sempre e’ facile essere guerriere ed essere sempre positive … ci sono dei momenti in cui i pensieri negativi prendono il sopravvento … anche dopo alcuni messaggi letti ieri nel blog. mi ronzano nelle orecchie da ieri sera le parole del dott Catania quando ci siamo visti che mi ha detto “non ha fatto tutto bene in questi anni”. Ho quindi sbagliato tra il primo ed il secondo tumore? Non ho perso kg a sufficienza? Non ho cambiato a sufficienza le mie abitudini alimentari? Non ho cambiato abbastanza il mio stile di vita? Ho utilizzato solo per i primi anni la terapia della narrativa e poi ho abbandonato le mie compagne di tumore, leggendo solo sporadicamente qualche messaggio. Ho voluto far finta che il tumore per me era un argomento chiuso. Una caduta nella mia vita da cui mi ero alzata ed in cui pensavo di non ricaderci …. Ed ora invece eccomi qui ancora per terra, e con una caduta più’ pesante della prima volta. E’ questo secondo tumore e’ un ulteriore segnale che quello che faccio per me stessa e per gli altri non e’ sufficiente? E poi continuò a pensare anche alle parole della mia oncologa “noi siamo come i nostri genitori ed ereditiamo le loro malattie” e mia mamma fu operata anche lei di tumore al seno ed il mio papà ebbe un tumore ai polmoni con metastasi al cervello che gli causo’ la morte dopo 3 anni dalla scoperta della malattia…
Scusate non voglio rattristare anche voi con i miei pensieri pessimistici… ieri sera non l’ho voluto fare ma stamattina l’ho fatto perche’ se non lo faccio con voi che mi capite perfettamente con chi lo posso fare?!?
Grazie ancora dott Catania per questo blog e grazie a tutte voi rfs

Io per guerriera intendo una moltitudine di sfaccettature: capacità di essere obiettiva per i miei propri limiti ma nello stesso non mi faccio abbattere, sono come il giunco che si piega e non si spezza ma che con determinazione fa in modo di non spezzarsi, affronto le avversità, i pronostici, gli esami con consapevolezza del mio essere umanamente fragile ma cerco di tirare fuori la grinta per affrontare il tt non solo con lacrime ma anche con un sorriso, non voglio farmi sopraffare dalla paura del non sapere come andrà a finire, sono anche consapevole che a volte più di tanto non si può fare.
Ognuno poi affronta il tt come si sente meglio, un grazie per i vostri pensieri e per le vostre parole di aiuto....tt rimane dentro di noi e quando abbiamo bisogno riaffiorano e ci aiutano.
Un abbraccio a tt

mi ronzano nelle orecchie da ieri sera le parole del dott Catania quando ci siamo visti che mi ha detto “non ha fatto tutto bene in questi anni”.