Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Buonasera Dottore, stavamo discutendo con Annetta quello che mi hanno scritto oggi:
Carcinoma lobulare invasivo G2, ER/Pgr pos, Her2 1 , Ki67 11% focolai di carcinoma lobulare in situ. Metastasi linfonodale e perilinfonodali compatibile con primitività mammaria.
Ho ritirato oggi relazione esame genetico che è negativo. In altri esami era ER/Pgr 95% Her2 1+ e Ki67 11%, da nessuna parte compariva G2 neanche nell'esito dell'agobiopsia che ho fatto un paio di mesi fa.
Che bella cosa 😍😍😍
Mi sto segnando man mano tutto quello che devo chiedere. Grazie del suggerimento!
Vedi tesoro ...c'è una parte infiltrante( invasivo).Per questo fai chemio...
Ma il resto è in situ...
Chiedi al tuo Oncologo di spiegarti tutto per bene.Ti servirà , vedrai.
Basta visite ed esami!
Si passa all'azione
Cavoletto
Va be' porta pazienza! 💪💪💪💚
Ritrovarsi e riconoscersi😍😍😍
Avanti tutta💪😘😘😘
La pagina dedicata alle donne sopravvissute che a distanza di anni stanno bene è stata per me una iniezione di felicità..per uno come me che legge le statistiche e calcola il rischio delle ricadute ...che felicità.
Per una volta il bicchiere è visto mezzo pieno e non mezzo vuoto come la maggior parte dei siti.
Ok ho fatto bene a iscrivermi sono giorni che non cerco e non mi affanno sulle.ultime novità oncologiche...
Forse state funzionando )))
Domani si festeggia la fine della.scuola andando a fare una scampagnata mia.moglie si rilasserà e la mia piccola si "scavezzera'...ha l'arteteca come diceva mia madre..."
Un abbraccio sincero a voi..da un marito ed un papà un po' meno terrorizzato
Spero che il DOC ti abbia rassicurato💚💚💚💪💪💪💚💚💚
Hanno trovato la PTT alta quindi ora sospettano sia emofilia... Inoltre devo portarlo al maxillo facciale per una neo formazione bianca e dura che gli è uscita sul labbro inferiore. È li da due mesi e il pediatra mi ha detto che è il caso di farla vedere.
Aspetti a fare diagnosi di Emofilia solo con PTT alta.
Ci sono altri casi nel suo albero genealogico ?
Si tratta di una malattia rara e che, per questo, non è inserita nel programma di screening prenatale, come invece accade con altre patologie congenite.
Esistono due forme di emofilia: l’emofilia A, che dipende da una carenza del fattore VIII della coagulazione e ha una frequenza di un caso su ogni 5000-10.000 nati, e l’emofilia B, causata da un deficit del fattore IX, che ha un’incidenza di un caso su ogni 30.000-50.000 nati.
Quindi ce ne vuole prima che si arrivi ad una diagnosi di emofilia
All'ospedale dove sono non ho oncologo, ne ho visti ben 3 e sono uscita dai loro studi con altri esami da fare..... Per la chemio mi hanno indirizzato ad un'altra struttura che mi affiancherà oncologo per terapie, anche se non so ancora chi sia mi fa tenerezza perché ho 1000 domande da fare alle quali, dove sono in cura, nessuno mi ha dato risposta. Anzi, oggi Massimo , che è un infermiere molto gentile e premuroso alcune risposte me le ha date, logicamente per quelle che poteva darmi, ma anche il Dotto re che mi ha inserito le clips che è davvero davvero bravo e deve avermi preso a cuore! Infatti quando mi hanno chiamato e ho visto loro due.... relax totale!
Sono contenta che ti sia rassicurato e che riesca a sentirti un po più sereno! Un abbraccio a te, a tua moglie e alla vostra bimba!!!!
Buonasera Dottore, stavamo discutendo con Annetta quello che mi hanno scritto oggi:
Carcinoma lobulare invasivo G2, ER/Pgr pos, Her2 1 , Ki67 11% focolai di carcinoma lobulare in situ. Metastasi linfonodale e perilinfonodali compatibile con primitività mammaria.
Ho ritirato oggi relazione esame genetico che è negativo. In altri esami era ER/Pgr 95% Her2 1+ e Ki67 11%, da nessuna parte compariva G2 neanche nell'esito dell'agobiopsia che ho fatto un paio di mesi fa.
Prima è in situ poi invasivo..
Non ho capito molto .
Si faccia spiegare bene al suo prossimo incontro che avrà a breve.
Cominci a leggere quanto sto per allegarle
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#46.659 Scritto: 04-11-2018 00:29
COME 'affrontare" l'ONCOLOGO !
Quelle piu' timide dovrebbero stampare questa pagina perche' alcuni suggerimenti si trovano solo in un mio libro ormai introvabile.
Tocca un punto oscuro della nostra assistenza sanitaria che ho cercato di spiegare nel mio ultimo libro
mentre l'esigenza di un linguaggio semplice ed empatico e' una esigenza da parte del paziente prioritaria
Linguaggio che Cristopher Hitchens chiamava il
LINGUAGGIO DI TUMORLAND
Hitchens era un geniale saggista morto nel 2011 per un tumore all'esofago..
Il linguaggio di Tomorland non consola, perche' con il cancro non c'e' consolazione, ma permette di vedere le cose con uno spirito piu' acuto piu' pungente con sfumature ironiche.
Quando ho conosciuto ONDE
questo mi aveva colpito di lei : consapevole di avere dinnanzi a se' una prova pesante, ma veniva raccontata con lo spirito di chi e' piu' aggrappato alla vita che alla paura della morte, consapevole che si puo' perdere con il cancro.
Ma si puo' anche non dargliela vinta con l'intelligenza che si mantiene integra e vitale e in grado di contenere l'ansia anticipatoria : " alla paura delle metastasi ci pensero' a Marzo quando non saro' piu' protetta dalla chemioterapia"
Il linguaggio di Tumorland racconta spesso la cronaca delle "piccole cose" piccoli traguardi raggiunti giorno per giorno. Anche soltanto un buon livello di emoglobina che puo' farti trascinare nel bar dell'ospedale senza consumare niente, spossata dalla fatigue ma come se fossimo riusciti a scalare la vetta dell'Everest
Con il linguaggio di Tumorland si esprimono le lacrime in attesa di un esame istologico, dinnanzi ai medici che non dicono nulla e se dicono qualcosa ..."e' colpa dei vasi sanguigni"...e tu non capisci cosa vogliano dire.
Ma capisci che se hai avuto a che fare con il cancro occorre piangere o ridere, ma mai restare paralizzati, per non dargliela vinta, mai, mai, mai.
Ecco perche' echissenefrega se qualche termine esce fuori dal vaso purche' faccia ridere o piangere.
Echissenefrega del linguaggio ipocrita e ingessato persino quello di eccellenza e quindi istituzionale se non riesce a schiodarci dalla sedia a dondolo per farci ridere o piangere
Ridere soprattutto delle piccole cose, dei nostri difetti o del partner, della nostra fragilita' ed....echissenefrega del coraggio che non abbiamo se ancora non abbiamo superato l'impotenza appresa.
Echissenefrega se ci cadranno i capelli, ma a tutti gli altri disturbi possiamo rimediare curando (selfie) le fobie apprese e quindi l'avversione appresa .
Echissenefrega se ogni tanto ci tocchera' piangere quando sul blog arrivera' la "nuova" a ricordarci del rischio che non abbiamo del tutto azzerato.
Ma tutto cio' serve al
attraverso un percorso che ci fa guardare sempre in faccia la paura piuttosto che rimuoverla senza risultati.
Non e' che i medici quando sono chiamati a dare spiegazioni ci stiano facendo un favore. Sono obbligati ad esprimersi con chiarezza e a verificare che quanto detto sia stato compreso.
Cassazione, il medico deve esprimersi col paziente in maniera chiara
Importante quindi la corretta comunicazione: «Il referto scritto non esaurisce il dovere del medico, in quanto rientra negli obblighi di ciascun medico il fornire al paziente tutte le dovute spiegazioni sul suo stato di salute»
Il medico deve esprimersi con il paziente in maniera chiara e comprensibile. Lo dispone la Corte di cassazione, nella sentenza 6688/2018
COME 'affrontare" l'ONCOLOGO !
Abituatevi quando vi stanno per somministrare notizie pesanti, cattive o cruciali per la vostra vita, a sedervi dinnanzi al somministratore e guardandolo negli occhi (o costringendolo con il linguaggio del corpo a farlo (*)
Tenetevi in serbo pronta ad utilizzarla una frase molto semplice e mai abusata
" dottore ...cosa farebbe LEI in una situazione del genere se fosse interessata sua madre, sua sorella, sua figlia ? (escludiamo per il momento le suocere)
(*) Parlate solo se siete seduti alla stessa altezza del medico,
mai mentre siete sdraiati sul lettino e lui e' in piedi o ad una altezza superiore
mai, mai in posizione defilata . Peggio se lui e' concentrato sul computer
tirate fuori il rospo solo , ovviamente nel caso di decisioni cruciali, in posizione tale che il medico non possa sfuggire il vostro sguardo diretto.
Prendete voi l'iniziativa perche' nessuno, tanto meno all'Universita', ha insegnato le tecniche di comunicazione al medico a partire dalla piu' semplice
COME 'affrontare" l'ONCOLOGO !
Presentatevi al colloquio con l'oncologo sempre con
notes e penna in bella evidenza.
Questo segnera' un punto iniziale a vostro sfavore, perche' per il medico impegnatissimo rappresenta una minaccia palese come irrompere con un
kalashnikov in banca ("o le informazioni...o ), ma contemporaneamente , mantenendo sempre la calma e la cortesia, e' un biglietto da visita chiaro sul fatto che siete ferme e determinate (e voi sapete che in realta' non e' mai cosi'...ma lui ancora non ha avuto tempo per scoprirlo !)
Segnate sul vostro taccuino tutto quel che vi preme sapere come fate qui nel blog.
Scrivete i vostri dubbi tutti, per evitare di dimenticarsene , non in ordine sparso, ma seguendo un criterio preciso.
Cercate intanto di eliminare tutti i dubbi che possono essere fuorvianti rispetto a quelli prioritari.
Volete che vi faccia degli esempi degli ultimi giorni qui da noi ?
Vi ricordate che ogni giorno sto a chiedervi " ma di cosa parlate con l'oncologo se una cosa cosi' importante la chiede a me e l'oncologo l'ha appena vista ?"
Possibile che Ardesia non abbia fatta o le e' stato impedito di fare la domanda cruciale "ma il quadro polmonare di un anno fa e' lo stesso di quello rilevato oggi?"
Cercate di identificare solo due punti chiave dei dubbi che vi angosciano di piu' e segnateli sul taccuino uno al primo posto e l'altro all'ultimo posto.
Pensateci prima del colloquio quali sono i due punti che vi hanno tolto piu' sonno !
Analogamente all'approfondimento che avevamo fatto in passato sull'effetto ALONE (vi avevo fatto il test sull'effetto alone e c'eravate cascate tutte) , sapete cosa sono l'effetto primacy e l'effetto recensy ?
Sono di grande aiuto in ogni aspetto della vita sia che state parlando con una persona (che puo' essere quindi l'oncologo) sia che vi state rivolgendo ad un gruppo o state tenendo una relazione in cui volete che gli ascoltatori ricordino le cose piu' importanti e due cose in modo particolare che vi stanno piu' a cuore.
Per spiegarlo in modo semplice , l'effetto primacy fa si' che ricordiamo meglio il primo elemento delle informazioni che ci sono state presentate. Al secondo posto ricordiamo l'informazione che arriva per ultima : questo e' l'effetto recensy .
L'informazione che si trova in mezzo e' quella meno ricordata in assoluto.
Il risultato pratico e' che l'oncologo vi dedichera' piu' attenzione riguardo ai dubbi espressi per primi e per ultimi. E anche nella sua memoria quando gli invierete una mail per imprevisti tra un controllo e l'altro, lui ricordera' meglio, non potendo ricordare i dettagli di tutti, quanto avete espresso al punto primo e punto ultimo del colloquio.
Sera a tutti.
Arrivo sempre in ritardo e finisco di leggervi sempre tardissimo.
Fra
Ho letto che l'intervento a tua mamma è andato ok e che si è pure alzata.
Un successone
Sono proprio contenta.
Un abbraccio.
Buonasera Dr. Catania,
ho fatto la risonanza oggi e le sottopongo l'esito anche di questa così vi tengo aggiornati sul percorso.
Esame eseguito prima e dopo somministrazione di MdC paramagnetico per ev (Gadovist 7.5 mL) mediante sequenze Propeller T2, STIR T2, 3D ax VIBRANT T1,DWI acquisite sul paino assiale, completato da ricostruzioni post-processing.
Non significativo enhacement di fondo ghiandolare. Al QSC della mammella sinistra area nodulare di MLE a morfologia lobulata con>dimensioni di 20 x 13 e cc di 19 mm, nella sede già sottoposta ad agobiopsia.
Distanza dal pettorale 3 cm. Curva di enhancement di tipo II a plateaux ed intenso e precoce enhancement.
Ai quadranti interni omolaterali due aree di focale enhancement lungo il profilo mediale della ghiandola, in assenza di carattere nodulariforme, di aspetto non sospetto.
Al successivo controllo ecografico queste non presentano corrispettivo.
Non linfoadenomegalie ascellari.
Non aree di enhancement sospetto a destra, in particolare>5mm, nè linfoadenomegalie da tale lato.
Conclusioni: BIRADS RM 6
Cosa ne pensa?
Grazie mille
Evvaiiiii🎊🎉🎊🎉🎊🎉🎊🎉🎊🎉❤❤❤
Allo stesso tempo, ora che ho sospeso l'antibiotico bisogna aspettare qualche giorno per vedere che cosa succede. Diciamo che se tutto fila liscio la questione è chiusa. E mi tengo la monotetta. In caso contrario, se la PCR si rialza, andrà rimossa anche la seconda protesi.
E noi ti mandiamo tanti🌈🍀🐞🌈🍀🐞🌈🍀🐞🌈🍀🐞🌈🍀🐞🌈🍀🐞🌈🍀🐞🌈🍀🐞🌈🍀🐞
E nel frattempo, come dice il buon Claudio, che ieri sera ci ha regalato a Roma un concerto incredibile alle terme di Caracalla, la Vita è adesso.
Ed in qualunque sera ti troverai
Non ti buttare via...
E non lasciare andare un giorno
Per ritrovar te stesso
Figlio di un cielo così bello
Perché la vita è adesso
è adesso
è adesso
Salve, mi chiamo Miriam e ho 25 anni. Sono una ragazza in salute e abbastanza attiva, non ho mai avuto problemi di salute ma ho una piccola particolarità!
Ho una mammella accessoria sempre infiammata, dolorante e che mi causa irritazioni cutanee.
Da quando ero molto piccola so di avere una mammella accessoria proprio sotto il seno sinistro.
La cosa non mi ha mai creato nessun disagio, perché quasi invisibile, se non fosse per un capezzolo rudimentale che poteva sembrare un brufolino o un puntino minuscolo sulla pelle.
Ho sempre messo il costume a due pezzi e praticamente nessuno si è mai accorto di nulla.
Un anno fa, a gennaio, la situazione è cambiata.
Inizia a gonfiarsi, ad essere teso, caldo al tatto, il "capezzolo" diventa più grande e scuro, spunta perfino un pelo molto spesso!
A marzo prenoto una visita senologica perché perfino il peso del piumone mi aveva dato fastidio durante tutto l'inverno.
Durante le mestruazioni poi è ancora peggio.
Il senologo mi dice di fare un'ecografia ma che in piena emergenza covid non ci sono posti letto per interventi non emergenziali.
Dall'ecografia risulta essere una mammella accessoria, del diametro di 10 centimetri e che sostanzialmente mi fa male perché è infiammata.
A settembre torno dal senologo e mi mette in lista per l'intervento.
Da allora ho smesso di indossare il reggiseno in casa, prediligendo fasce morbide di cotone. Il dolore è diminuito, tranne che prima e durante le mestruazioni.
Questo mese il dolore è tornato molto forte e nonostante io stia indossando sempre fasce di cotone mi è comparso uno sfogo, credo dovuto allo sfregamento tra il seno sinistro e questo terzo seno sotto di esso.
La pelle è arrossata, calda e tesa.
Inoltre sembra ancora più gonfio e mi fa anche più male di prima.
Non vorrei pensare all'estetica quando ci sono ragazze che hanno problemi seri mentre il mio è una sciocchezza, ma quando indosso il reggiseno si vede proprio tantissimo questo bozzo con questa pallina sopra con tanto di pelo... Fa proprio impressione!
Non capisco come mai perché se si tratta di semplice tessuto mammario mi faccia così male ora, dopo per tutta la vita quasi non me ne sono accorta.
Se non dovessero mai convocarmi per l'intervento, potrebbe ancora crescere, magari durante una gravidanza?
Oppure evolversi in qualcos'altro un giorno?
Stasera ho notato che l'irritazione si è aggravata. La pelle è diventata spessa e di un rosso molto scuro, tendente al marrone. Sotto l'altro seno non c'è nulla. Spero tanto che mi chiamino dall'ospedale perché l'estate è lunga e sicuramente il caldo peggiora questo sfogo. Non mi lamenterei se avessi sempre sofferto di questo genere di irritazioni e se ce l'avessi anche sotto il seno destro, è il fatto che sia una cosa extra a procurarmi tanto fastidio/dolore che mi "stressa". Questo mio problema è una sciocchezza rispetto a chi combatte delle vere battaglie ma penso che sia un caso anche un po' curioso il mio!
Ho da poco perso la mia cara nonna materna a causa di un carcinoma mammario con metastasi ai polmoni.