Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
io mai...
E quest'anno è saltato. Vedremo cosa riserva il futuro!
Ragazze forse mi sto troppo facendo condizionare dalla paura di stare male.. Non e possibile che sia l unica a viverla cosi.. Mi sta padroneggiando la paura.. Adesso sta pressione si alzera insieme a me.. Grazie ragazze!!!
No, tu sei solo l'unica che ha fatto la prima chemio 4 giorni fa.
È che una ha paura di sbagliare, ed è normale.
Paci,
Pensavo... per la pressione bassa (se l'hai misurata), c'è un rimedio facile. Un pizzico di sale.
Però chiedi al dottor Catania se lo puoi fare.....
Ebbene facesse solo quello che lo rende veramente felice. Ancora a 13 anni si hanno tanti sogni. Spero che possa fabbricarli e rinchiudere in una scatola. Poi quando sarà il momento giusto, mi auguro che riesca a farli uscire e realizzare tutti realisticamente e con un filo di pazzia. Che diventi un uomo semplicemente felice. E se poi io ci sarò mi piacerebbe che mi dicesse " si signora mamma" ci sono riuscito
La paura fa parte di noi e che tu ce l.hai è normale fa parte del ns pacchetto. Sono i primi giorni il tuo corpo ha ricevuto per la prima volta una tranvata e si deve adeguare. Lui sta facendo il suo...tu però lo devi aiutare...distraiti come sai fare tu...aiuta tua figlia a fare i compiti...fai una passeggiata, coccolati e sentiti libera di sentirti fiacca...con il passare dei gg andrà meglio. Ti abbraccio
Ragazze voglio fare una considerazione. È appurato e certificato che il momento più devastante è la scoperta della malattia. Poi un po' alla volta ci si "abitua" e si va avanti meglio. Ecco, io ho fatto una parte di percorso in un centro per poi cambiare e quindi ripetere l'iter nel secondo ospedale. E in entrambi i casi ho trovato 2 dottoresse radiologhe di una freddezza allucinante. La prima mentre mi faceva l'agoaspirato, e già mi aveva anticipato che non era niente di bello, scherzava allegramente con l'infermiera. Poi alla comunicazione dell'esito mi ha detto testuale " è uscito positivo, vai a fare l'esenzione e torna che ti diamo l'appuntamento per la risonanza". Mentre io stavo quasi per svenire. La seconda brava, bravissima ma fredda e distaccata. Invece i dottori e infermiere che ho incontrato nei passi successivi decisamente più empatici e rassicuranti.
Tutto sto polpettone per dirvi che, forse i medici che devono informare i pazienti di una diagnosi così pesante, andrebbero formati anche da un punto di vista psicologico. Quando penso alla prima radiologa incontrata mi monta ancora una rabbia.... e dire che si vantava della sua esperienza trentennale! ! Beh secondo me ne ha ancora di strada da fare....
Basta non vi ammorbo più! !
Buona serata a tutti
Dipende da cosa intendi per felicità.
La felicità può stare in un bacio, in un tramonto, in un luogo, in un successo.
Si può essere felici sapendo di aver fatto il proprio dovere, sapendo di essere malate, sapendo di aver aiutato qualcuno.
E si può essere disperati e tristi facendo esattamente tutte le stesse cose elencate sopra.
La felicità è uno stato d'animo e una disposizione del cuore.
Si, ma non esiste un modo per dire ad una donna che ha un tumore al seno senza farla soffrire.
Non c'è, l'unico modo sarebbe non dirlo.
O sarebbe trovare una cura certa e senza effetti collaterali.
Quando ci sarà, avremo risolto il problema.
buonasera!
ok, ho capito, ma allora non potevano deciderlo prima, guardando la vecchia mammografia? Oppure la struttura del seno in anno cambia?
Davvero alle volte mi chiedo se vanno a tentoni, o sanno quello che fanno...speriamo bene
Hai ragione. Ma penso che ci siano piccole accortezze che possono aiutare, in un momento simile. Non siamo pacchi postali. ...
Tra i tanti accertamenti fatti , successivamente mi hanno fatto una biopsia ad un altro nodulo emerso dalla risonanza e in quel caso erano presenti una dottoressa, un infermiera e il primario della prevenzione oncologica. Tutta un altra storia, mi hanno coccolata, mi facevano i massaggi alle spalle e scherzavano .. Si. . Ma con me... Anche in quel momento avevo una gran paura, ma mi sono sentita protetta e aiutata. Sono stati impagabili. Come quasi tutti quelli che ho incontrato successivamente. Ma in prima battuta, secondo me, occorre una sensibilità maggiore.
come ti capisco! io ormai sono un essere formato di sola paura...mi fa paura tutto! se sento un doloretto: paura...devo fare i controlli: paura...non devo farli: paura...
Ma credo che sia (o meglio spero) una fase iniziale e che poi subentri, con il tempo, l'abitudine.
Il mio augurio è che quando ci incontreremo al convegno ci diremo: ci siamo abituate!
D'accordissimo con te ma il MODO fa LA differenza...e te lo dice una che purtroppo ne ha risentito e tanto....La sofferenza non la possiamo evitare ma la possiamo digerire...un pochino alla volta..Sto osservando con grande ammirazione come l'oncologa della mia amica del cuore le stia facendo accettare con grande gradualità la ripresa della sua malattia ...lei è serena...preoccupata... ma sta già metabolizzando... chapeau a lei ed alla dottoressa e ti assicuro che cè da digerire un carico da novanta
avete 7 giorni per scaricarlo
graziee
sono un poco delusa...stavo guardando delle interviste ed interventi di Berrino su youtube e in una diceva che le medicine sono inutili e lui prescriverebbe solo rimedi omeopatici..
per un attimo era tanta la delusione che ho pensato che lo avessero doppiato