Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Si eravamo tanto vicine

quante affinità con la mia mamma, una soprattutto , quella di non aver potuto studiare perché mia nonna non voleva che andasse tutti i giorni in corriera a scuola in un altro paese.
Mio nonno sotto questo aspetto era più liberale ( un uomo che aveva fatto la prima guerra mondisle! Chi l’avrebbe mai detto!!

Mi ha risposto. Ho appuntamento domani. Vi faccio sapere.

Anche lei aveva un soprannome, Dina, con cui si identificava, al posto del nome.

Siamo state tanto fortunate

Stupendo racconto della nostra nonna Gilly

Bibi82:
La protesi destra si è un po' ruotata. L'ha notato solo il medico io non me ne sono accorta visivamente. è quella dove sento il dolore sulla costola, ma il medico dice che non può essere la causa del dolore. A qualcuna è capitato questo problema?

Sono in camera, mi hanno detto che è andato tutto bene.

Gilly ❤ era il suo diminutivo, il vezzeggiativo che era diventato un nome perché lei il suo nome non l ha mai amato.... Come molto altro di sé. Sempre severa con se stessa riusciva ad entrare nel cuore delle persone e a portarle fuori dal loro buio. Portava tanti pesi ma se li raccontava lo faceva con leggerezza portandomi per mano a diventare la donna che sono oggi. Non aver potuto studiare era uno di quelli di cui parlava spesso... ed io bambina provavo infinita tenerezza e stupore verso quella donna che mi amava come nessuno mi ha amato mai: lei così solare e dolce, che mi sapeva insegnare tutto... Cosa mai avrebbe potuto imparare di più? Crescendo ne ho fatto un punto d onore, se non ha potuto lei farò del mio meglio per renderla orgogliosa. Gli anni difficili dell adolescenza, le delusioni, le prime difficoltà: ogni volta che la vita mi metteva davanti un piatto amaro una certezza incrollabile mi faceva andare avanti : qualunque cosa mi fosse accaduto lei era a casa ad aspettarmi con un sorriso e un piatto di pasta al pomodoro che tanto buona non sarà mai più. I sorrisi e la voglia di vivere, la gioia nelle piccole cose, l amore verso la nostra famiglia erano la luce che la facevano sempre risplendere, sempre bellissima nella sua semplicità anche quando per un matrimonio si era confezionata un bellissimo abito lilla', tutto da sola perché non aveva studiato è vero, ma come sarta non aveva rivali!
Il suoi baci del mattino per svegliarmi prima di andare a scuola sono il mio più dolce ricordo e mi hanno insegnato il significato della parola mamma.
Ora non c'è più, volata via leggera come una piuma... ci ha lasciato lì a guardarla mentre si librava in cielo posandosi su di noi per poi ripartire. É volata via, si, ma ci ha regalato ricordi bellissimi, momenti di vita che continua a crescere rigogliosa in Gio, il suo piccolo adorato ometto.
Ciao Gilly sei come il fiore più bello e profumato, come una giornata di sole dopo la pioggia, grazie di essere stata la mia mamma, per sempre grata, la tua bambina ❤

È come quando dopo l'intervento seno non vogliamo neanche più sfiorarci...