Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Avrei qualche info da chiederle in merito all'alimentazione (la prego di tener conto della mia colite ulcerosa )Che ne pensa di grano saraceno (x me sempre cereali di tipo decorticato) e miglio?E della cottura con pentola a pressione per ridurre i tempi di cottura?Io ci cucino il riso integrale che poi setaccio x eliminare le fibre come insegnato dal dott. Berrino, lui però non fa menzione se la cottura a pressione va bene.La ringrazio .

Grazie Grazie Rossellaqueste testimonianze da tripletta danno ossigeno alle mie incessanti paturnie.Grazie

Anche io ossessionata dalle mie paturnie di tripletta respiro dinnanzi a testimonianze come quella di Rossella, ma te lo volevo dire da tempo, mi strappa un sorriso esorcizzante anche il tuo nick geniale per sdrammatizzare.Ci vuole un bel coraggio a farsi chiamare TriploKatia !Grazie e un grande abbraccio quindi anche a te !

Nel periodo delle paturnie sulla radio al lato sinistro, il mio lato, ho posto la domanda ad un giornalista della Fondazione Veronesi e oggi ha pubblicato l'articolo in risposta https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/lesperto-risponde/radioterapia-dopo-un-tumore-al-seno-quali-sono-rischi-per-il-cuore

appena sveglia dovevo con la punta dei capelli toccare le palline

Dr. Catania tra le migliaia che ha operato per una mastite periduttale c'è anche la mia lunghissima storia.Ho visto che Carol non ha ancora risolto il problema nonostante i suoi pellegrinaggi della speranza da Cosenza sino a Tieste e Udine, cioè dalle Alpi alle Piramidi.Io ho una storia ancora più lunga e nonostante tante conoscenze (sono una capo sala professionale Ospedaliera) ho dovuto girare dal Manzanarre al Reno prima di risolvere il mio problema.Mi sono augurata anche io di avere un tumore in cambio piuttosto che la maledetta mastite delle fumatrici perchè le mie mastiti avevano una frequenza di almeno 6 riaccensioni all'anno. Cioè appena guarivo da una mastite che comportava un doloroso intervento ne insorgeva una nuova.Senza pause !Ho subito 16 interventi dolorosi sino a che una mia collega che si era trasferita a Milano un giorno mi ha telefonato emozionatissima a mezzanotte parlandomi di Lei "Mara forse riusciamo ad uscire dall'incubo ""Sono stata messa qui in sala operatoria al Policlinico Multimedica e il Prof. Catania ha operato oggi 2 mastiti periduttali. Uscendo dalla sala operatoria gli ho chiesto quale fosse la percentuale di recidive e lui mi ha risposto impertubabile :percentuali di recidive ? ZERO...virgola !! "La mia amica era eccitatissima perchè entrambe queste pazienti erano state operate già al seno controlaterale da tempo dal Prof. Catania ed erano praticamente guarite, ma avevano continuato a fumare e la mastite era insorta nell'altro seno.E da allora sono corsa dal Prof. Catania e ho subito il diciassettesimo intervento (2008)...il 17 porta buono ? è stato quello definitivo!Quel che vorrei dire a Carol da veterana degli Ospedali di non lasciarsi incantare dai cartelloni luccicanti della Breast Unit . Ce ne sono di validissime, ma nella maggioranza dei casi ci sono chirurghi promossi da quando hanno istituito le Breast Unit a senologi, sul campo mentre in tutta la vita precedente avevano fatto solo ernie, varici, appendicectomie.Si sa che senologo non vuol dire nulla perchè la specializzazione di Senologia non esiste. Senologo è chi ha praticato senologia da tutta la vita.Guarda quindi la persona e il suo curriculum e non la pomposità della Breast Unit, che non vuol dire assolutamente nulla.Riguardo alla mastite periduttale poi sono pochi quelli che hanno vasta esperienza, perchè la maggioranza dei chirurghi oncologi bravissimi in oncologia non ne vogliono sentir parlare perchè non è un tumore. Spesso è un pretesto per non avere " rogne".E purtroppo pochi hanno l'umiltà di dichiarare "non sono capace di fare questo intervento " Quindi vorrei dire a Carol di farsi ben consigliare e solo da chi ha avuto una esperienza analoga.Mara (che non scrive da un bel pò ma la storia di Carol mi ha fatto balzare dalla sedia non a dondolo)

Tuttavia, si consideri che questi dati numerici riguardano le radioterapie effettuate nei decenni passati. Le tecniche, infatti, sono migliorate di molto: motivo per cui ci aspettiamo una riduzione dell'incidenza di queste complicanze. Dice anche questo