Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Jenny
Jenny

Mamma mia, Dada, quanto mi dispiace. Io una volta che persi le chiavi rifeci tutta la strada, una nottata...e poi chiamai carabinieri e polizia per sapere se qualcuno aveva portato qualcosa ritrovato per strada. Ma niente. Vivevo nel mio mitico monovano, allora. Hai chiesto alla stazione carabinieri di zona?
Mi concentro perché avvenga il miracolo del ritrovamento, tanti pensieri positivi per te.
Io pure sto piena di lacrimucce, la giornata mi ha provata e sono stanca e in questi casi mi sento ai piedi di una montagna tutta da scalare. Ma il pensiero positivo bisogna andare a cercarlo, aggrappandoci alle persone che ci vogliono bene e che ci hanno voluto bene e che ci hanno lasciati, i genitori, i nonni, è il pensiero del bene che abbiamo avuto e che diamo a salvarci da questi marosi, dove annaspo anch'io stasera. Il racconto di Didi in questo senso è da brividi....
Ely, io pure trentesimo giorno dall'intervento.
Vado a nanna e vi bacio una ad una.

- Modificato da Jenny
Ninni
Ninni

Buonasera a tutte RFS
Ely io ho il port, messo dopo la terza chemio rossa 2 anni fa. Quando l'oncologa mi disse che dovevo metterlo perché non si riusciva più a prendere una vena (potevo usare solo un braccio perché l'altro ho levato i linfonodi) ero disperata, l'ho preso malissimo. Con il senno di poi rimpiango di non averlo fatto prima, oggi non avrei problemi quando devo fare esami con mezzi di contrasto vari!se dovessi consigliare una amica le direi senza alcun dubbio di metterlo prima della prima chemio! L'intervento per metterlo dura circa un'oretta e si fa in anestesia locale e dopo hai un po' di fastidì ma niente di insopportabile, davvero solo fastidio. Quando mettono ago per iniettare la chemio a me faceva molto meno male che quando lo mettevano nel braccio e la flebo scendeva molto più veloce. Quando finisci le chemio, se lo tieni ancora un po' devi provvedere a pulirlo ogni due mesi circa. Io non ho fatto in tempo a levarlo perché ho scoperto prima le metastasi e da allora la mia oncologa non ne ha più parlato però devo dire che davvero non da nessun fastidio e riesco anche a mimetizzarlo con le bretelle dei costumi!si vede solo un bozzetto come una piccola cisti sotto pelle.

Cristina
Cristina

PACI
Bravissima
Ci hai messo la faccia

Ex utente
Ex utente

Ninni

È vero vorrei lo avessero proposto pure a me
Quando vado a fare un prelievo, ormai mi conoscono e fanno a gara a chi sparisce più in fretta
Non ti dico i fori prima di trovare una vena che sia buona

Cristina
Cristina

Ragazze lo conoscete il Golden Milk o Latte d'oro ?

La ricetta non è mia ve la trascrivo (è di cook l'inserto del corriere della sera)

Prima di tutto bisogna preparare la pasta di curcuma.
Scaldare un dl di acqua minerale non gasata, unire 35 gr di curcuma in polvere e 4-5 grani di pepe (da togliere a fine cottura) e mescolare a fuoco dolce per un paio di minuti fino ad ottenere una pasta consistente. Travasare in un barattolo ermetico, conservare in frigo e questa è la dose per 20 giorni.
Per preparare il golden milk:
mescolare in una tazza mezzo cucchiaino di pasta con un cucchiaino abbondante di burro di nocciole o mandorle o tahina (ma che siano s.z.) stemperare poi con del latte vegetale di avena o riso integrale. Scaldare a fuoco dolce. Si può aggiungere della cannella in polvere.

Ve lo consiglio ! A me piace molto

Cristina
Cristina

Buonanotte a fate bei sogni
Vi auguro una domenica favolosa

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Da tempo avevo promesso ad alcune di voi di fare un approfondimento sul fenomeno comune in corso dei chemioterapia ...

ALTERAZIONE DEL SENSO DEL GUSTO



Com'è noto il gusto è il senso attraverso il quale percepiamo i sapori e l'organo deputato a tale compito è la lingua.

In essa si trovano le papille gustative (estroflessioni dell'epitelio, visibili ad occhio nudo e sono presenti nella parte anteriore della lingua), responsabili della ricezione della sensazione del gusto.






Esistono vari tipi di papille linguali (vallate, fungiformi, filiformi) ed il loro compito è quello di analizzare la natura delle varie sostanze presenti nel cibo dopo che sono state disciolte nella saliva. Il contatto con differenti sostanze genera impulsi differenti che raggiungono il cervello, dove vengono percepiti e riconosciuti i sapori in un solo decimo di secondo.

Ognuna di esse contiene dalle 10 alle 15 cellule gustative che si riproducono continuamente a un ritmo che permette il rinnovamento completo ogni sette - dieci giorni.

Le papille sono tondeggianti se viste dall'alto, mentre in sezione hanno, invece, una forma a cipolla; al loro interno si trovano i corpuscoli gustativi che sono delle piccole cellule di forma allungata. Questi corpuscoli analizzano la saliva e identificano gli elementi che vi sono disciolti. Le informazioni cosi' raccolte vengono inviate alla corteccia cerebrale attraverso il V, VI, IX e X nervo cranico.
Ricevute tali percezioni, il cervello li combina coi messaggi dell'odorato e con quelli legati a consistensa, temperatura e, eventualmente, dolore, provenienti da altre terminazioni nervose.

La nostra sensibilità gustativa, affidata a 500 mila recettori, ci permette di percepire i vari gusti: dolce, amaro, acido (o "aspro"), salato e umami (in lingua giapponese significa "saporito"), che indica il gusto del glutammato monopodico, particolarmente presente in cibi come la carne, il parmigiano, il dado ed altri alimenti ricchi di proteine. Ogni zona della lingua è sensibile a tutte le qualità gustative, ma con diversa intensità della risposta.

I farmaci chemioterapici oncologici, inibiscono la riproduzione di tutte le cellule in rapido accrescimento; purtroppo però non essendo l'azione dei farmaci selettiva essa non è in grado di risparmiare le cellule "sane". I chemioterapici infatti alterano la funzione dei tessuti ad elevato ricambio cellulare come: gonadi, midollo osseo, cute, bulbi piliferi, mucosa intestinale, mucose che rivestono la bocca, cellule gustative ...

È proprio per questo motivo che tali farmaci provocano vari effetti collaterali tra i quali:
a) perdita dell'appetito
b) alterazione del gusto e dell'olfatto
c) disfunzione delle cellule salivari


A differenza delle cellule tumorali, comunque, le cellule normali subiscono un danno temporaneo e di conseguenza gli effetti collaterali cessano tra i 30 e i 60 giorni dopo la conclusione del trattamento chemioterapico.

I chemioterapici possono alterare la funzione gustativa sia qualitativamente che quantitativamente.



Alterazioni qualitative

Il termine disgeusia definisce una distorsione della percezione gustativa. Questa alterazione del gusto viene chiamata parageusia quando sopravviene nel corso della alimentazione (o della bevanda), e fantageusia quando sopravviene in assenza dello stimolo gustativo.

Il termine eterogeusia definisce la condizione in cui il gusto, senza essere spiacevole, può risultare inabituale, inatteso, come quando, per esempio, un alimento zuccherato è percepito salato. Si parla di cacogeusia quando un gusto è percepito come pessimo.



Alterazioni quantitative

Si parla di ageusia quando la sensazione del gusto sparisce totalmente; di ipogeusia quando la sensazione del gusto è diminuita e di ipergeusia quando la sensazione del gusto è aumentata.
Si usa il termine "dissociato" quando solo alcuni sapori sono alterati. Il danno è detto "specifico" quando non possono essere percepite solo alcune sostanze di un dato tipo, "parziale" quando solo alcuni campi gustativi sono interessati.

L 'alterazione del gusto e la conseguente avversione per il cibo, può avvenire già dal primo ciclo di chemioterapia implicando spesso una conseguente perdita di peso (sindrome anoressia – cachessia) e aumento dell'anemia sideropenia, che spesso ritardano i tempi dei trattamenti con conseguente riduzione delle dosi di terapia somministrate (riduzione della dose intensity). Un buon stato nutritivo (senza trascurare altre sostanze importanti quali aminoacidi essenziali, proteine, carboidrati etc...) e un adeguato valore di emoglobina permettono al paziente oncologico di avere una migliore qualità di vita ed una migliore tolleranza ai trattamenti sistemici e loco regionali (vedi piccoli atti chirurgici o radioterapia).

E' stata evidenziata anche una degenerazione delle ghiandole salivari dopo chemioterapia; la mancanza di saliva crea una diminuzione della capacità di trasferire gli stimoli ai calici gustativi , un maggior rischio di infezioni microbiche oro -- faringee e il gusto è percepito come alterato. La saliva inoltre può anche agire come "serbatoio" di farmaci o dei loro metaboliti intermedi, comportando un sapore poco piacevole. Anche il deficit di vitamina A provoca un peggioramento del problema.

Non sono da ritenere minori gli aspetti sociali legati al cibo, infatti l'avversione verso alcuni cibi potrebbe portare alcuni pazienti a non prendere parte a momenti di incontro e di vita sociale.


Come si possono alleviare e gestire i sintomi legati alla disgeusia?

Il paziente deve essere informato sulla possibilità del verificarsi dell'alterazione del gusto; la comunicazione di per sé porta da una migliore gestione del problema (riduzione dello stress psicologico). L'obiettivo educativo può essere un punto di partenza per il mantenimento di un corretto apporto nutrizionale.

Ecco alcuni consigli:



- Risciacquare la bocca sia prima che dopo i pasti. Una bocca fresca migliora il gusto degli alimenti
- Scegliere gli alimenti che sono più graditi ed allontanare quelli che provocano sensazioni sgradevoli
- Individuare metodi di preparazione e condimento che rendano i cibi più appetibili sulla base della tolleranza e delle proprie preferenze
- Se si avverte il gusto "metallico" cucinare in pirofile di vetro ed utilizzare posate di plastica
- Servire la carne tiepida ed accompagnarla con salse e sottaceti ovvero omogeneizzarla con sedano, patate, carote e olio per mascherare il gusto della carne e dare il giusto nutrimento
- Marinare la carne ed il pesce prima della cottura con vino, limone, aceto, erbe aromatiche, olio
- Se il gusto della carne continua ad essere alterato, sostituirla con pesce, uova, legumi, latticini, gelati, frappè, budini o altri cibi altamente nutritivi
- Se la verdura sembra non aver sapore, aggiungere pancetta, prosciutto, cipolla...
- Dove possibile utilizzare frutta fuori stagione per ottenere una maggiore varietà di scelta
- Sostituire l'acqua, se difficile da bere, con altre bevande: limonata, aranciata...
- Cucinare utilizzando piccole quantità di erbe e spezie aromatiche
- Correggere il sapore del cibo, aggiungendo sale o zucchero qualora il cibo risultasse rispettivamente dolce o salato
- Aumentare l'apporto di liquidi fino a 2 o 3 litri al giorno (evitare la disidratazione che danneggia cute e mucose)
- Pasti piccoli e frequenti
- Mangiare in un luogo accogliente in compagnia di parenti e amici
- Mangiare caramelle senza zucchero
- Scegliere cibi freddi per limitare l'odore
- Non mangiare un'ora prima e dopo la chemioterapia
- Evitare odori fastidiosi nell'ambiente.

In situazioni particolari e su consiglio medico, l'alimentazione può essere integrata con alcune sostanze farmacologiche che stimolano l'appetito (solo su prescrizione medica) o integrando ai cibi normali dei brick di sostanze ipercaloriche (integratori alimentari che forniscono circa 300 Kcal a confezione) oggi in commercio in formulazioni anche adatte per i pazienti diabetici.
Tale problema deve essere individuato da medici ed infermieri prima della sua insorgenza; sono soprattutto gl'infermieri, che per ovvi motivi hanno più contatto con i pazienti (e spesso creano un buon feeling con loro) a dover educare paziente e familiari alle giuste norme igieniche alimentari.

- Modificato da salvocatania
Dada 62 Fiduciaria
Dada 62 Fiduciaria
lori
Grazie per aver raccontato questa tua esperienza...e fanno 2 con quella di Ely! Chissà...persone per bene ne esistono ancora! Un bacio cara
Jenny
Che bello si si concentrati per favore
Grazieee
Cristina
Grazie...sono scocciature, che ci vuoi fare...il problema è che viviamo già abbastanza tese!
Che bontà hai postato!!! Mi ispira tantissimo! Ma non sarà troppa la curcuma?? Già la metto dappertutto
Dada 62 Fiduciaria
Dada 62 Fiduciaria
salvocatania
Interessante approfondimento, grazie ma vorrei risottolineare che hanno dato anche a me quei famigerati beveroni chiamati Nutridrink pieni di zucchero lattosio e conservanti!!! E anche vit.B12!
A me hanno dato più problemi che beneficio , mal di pancia e diarrea...
Io ero calata molto di peso e mi sono rimessa solo a mangiare di più come quantità e con più frequenza... secondo Berrino e non li ho più bevuti...E stendiamo un velo pietoso sui pasti che mi davano in reparto dal momento che facevo la chemio lentissima a letto, avendo avuto reazione allergica:pasta in bianco...prosciutto cotto o brodo di carne e purea di patate...

Non capisco come mai vengano prescritte quelle bombe caloriche piene di sostanze che fanno male all'organismo di noi tumorate...
Leggo che cè anche la versione per diabetici...accidenti!
O non capisco qualcosa io o nei reparti di oncologia non sanno cosa NON deve mangiare l"ammalato...
È una contraddizione o no??
Grazie se mi spiega...
☯Fede
☯Fede
Dada
Una vera scocciatura, ma vedrai che in un modo o nell'altro risolverai. Spirito positivo ad loltranza.

Per chi chiedeva dei dolori alle gambe e alle mani per la cura ormonale che anch'io li ho compresi i pollici a scatto. Ad uno di questi su suggerimento del mio medico di base ho dovuto mettere un tutore per ridurre il gonfiore e l'infiammazione , perchè è molto doloroso. Tutto migliora con il movimento tranne questo povero dito. All'inizio sembra di avere tra i cento e i centoventi anno ma poi ci si riprende.
Anch'io puntura ieri mattina.
Ajtha Acklo
Ajtha Acklo

Dada, ho sentito cosa aveva risposto il dr. Berrino alla tua domanda. C'è un video al riguardo, se ben ricordo.

- Modificato da Ajtha Acklo
Dada 62 Fiduciaria
Dada 62 Fiduciaria
Ajtha Acklo
Si....conosco bene la posizione del dottor Berrino al riguardo ma volevo un parere dal nostro dottore in quanto in quell'ambiente ci lavora da tanti anni ed è in costante contatto con gli oncologi...lo sanno che un determinato tipo di alimentazione può recare danni in chemioterapia...
Io mi sono sentita molto confusa in quel momento....avevo paura a non seguire le indicazioni del medico!
Ho preso decisioni da sola...a naso, fidandomi solo di me stessa.
Poi mi iscrivo in questo blog e leggo quanto sia importante l'alimentazione ...quanto insiste sempre il dott.Catania su queste tematiche e l'attività sportiva ed allora mi chiedo: ognuno è sul proprio pianeta???? Chirurghi da una parte...oncologi dall'altra....nutrizionisti seri che parlano al vento...mense ospedaliere che servono pasti dannosi ed a basso costo...
Mi viene tristezza...ma si parlano tra loro??????
Il paziente oncologico fa fatica ad orientarsi
Dottor Catania vorrei tanto sapere come la pensa...se sta cambiando qualcosa, la mentalità dei medici al riguardo! Non la sua che conosciamo bene...grazie mille!
- Modificato da Dada 62 Fiduciaria
Ajtha Acklo
Ajtha Acklo

Dada, io mi riferivo ad una battuta del dr. Berrino in un servizio delle Iene in cui diceva perché in ospedale il cibo somministrato non è esattamente quello più adatto.

Ely
Ely

Grazie Aytha per le pagine che hai linkato ho dato una sbirciatina, tenendo anche conto della fonte.
Io che sono una praticona, però, ero ad esempio interessata a capire, per esempio, una borsa a tracolla potrò ancora usarla? Quanto tempo dopo dell'inserimento si può sperare di riprendere a guidare?
Spero di poterlo mettere, e spero poi di poterlo togliere presto, magari prima dell'estate.....

Dott Catania, lei dice che ce la faccio?

Sulle pagine di quel blog che ho letto, commento che mi sembrano un po' troppo mistiche, e che sicuramente non condivido ad esempio il voler evitare la ricostruzione....io personalmente ho recuperato un po' di calma solo dopo che svegliandomi ho sentito che i miei seni c'erano ancora.....
Massimo rispetto per chi ha fatto mastectomia e se li fa ricostruire.

Dott Catania, Grazie anche per le informazioni sul gisto. Per me la pre-cognizione è importante, mi abituo meglio alle cose che entrano nella vita gradualmente.

Ho gli occhi che si incrociano.
Buona notte a tutte

Ajtha Acklo
Ajtha Acklo

Ely, quelle pagine erano relative alla discussione di una utente. Quel forum è composto di tante discussioni, ogni utente apre normalmente una discussione con la propria storia personale e poi vi sono discussioni tematiche, e tutte le utenti possono interagire nelle varie discussioni. Ho riportato quella parte semplicemente perché riguardava, tra l'altro, le testimonianze relative al port. Che una persona per aiutarsi segua una direzione piuttosto che un' altra, o che intenda o meno fare la ricostruzione mammaria rientra nella libertà individuale, che a mio avviso merita di essere rispettata.

- Modificato da Ajtha Acklo

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