Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Mi unisco al gruppo "se fossi vissuta negli anni '50 avrei dovuto cambiare sesso", totalmente incapace di tenere in mano ago e filo, ma anche pentole e padelle e scope e scopine.
Quando lavoravo negli usa ero abbonata a una specie di lavanderia sotto casa, dove lavavano, stiravano ed eventualmente cucivano pure i bottoni. Per il cibo c 'era Pedro, il ristominkia messicano, con dieta a base di sangria e jalapenos. Sono sopravvissuta benissimo, tanto che pensavo di rimanerci! Poi mio marito, allora fidanzato, è venuto praticamente a prendermi, ma questa è un'altra storia...

Grazie Dottore per l'elenco!
☕️☕️☕️

Giovedì sera ho assistito a una bellissima conferenza del Prof. Lizzola sul tema della vita e della morte.
Ci ha dato veramente molti spunti che stanno lavorando nel mio profondo. Intanto di dedico una citazione che lui ha fatto da Emmanuel Lèvinas:

“ Solo un io vulnerabile può amare il suo prossimo”

La vulnerabilità noi l'abbiamo sperimentata e la impariamo ogni giorno. La nostra fragilità è la nostra forza. La nostra solitudine è il modo autentico per stare vicino agli altri. Vi voglio bene

Brava Titina, bellissimi i cappellini! E brava Iki con il supporto tecnologico!

Forza Cicci!

Fantastica!



Annetta
Che lavoro fai?


Ti voglio bene

FORZA JUVE

Cicci
Come stai oggi?
Ti mando un grattino sul musone

😮😮😮 quando puoi e se vuoi,me la racconti la tua storia?Mi incuriosisce assai

🤣❤️

Grazie Paffi!

Sulla scia delle tue riflessioni vi racconto cosa è accaduto ieri sera.
Con Mirko stavamo tornando a casa e cercavamo un posto per parcheggiare. Lui nota un ragazzo che sembrava agitato, era un rider, aveva lo zaino-borsone per le consegne sulle spalle; camminava di fretta e si portava le mani alla testa, si disperava. Facciamo un altro giro con l'auto e lo rivediamo abbandonato addosso al muro che piangeva a vite tagliata, con le mani sul viso. Gli avevano rubato la vecchia bici elettrica che doveva usare per le consegne! Lasciata un attimo per entrare nel negozio, portata via!
Intanto parcheggiamo e ci avviciniamo a lui. "Devo lavorare, fra qualche giorno viene in Italia mia moglie, aspetta un figlio, adesso come farò!" Era disperato!
E allora a Mirko viene un'idea, regalargli la bici che lui ha ma non usa. Non ci ha pensato un attimo! Abbiamo fatto venire il ragazzo a casa, dato un pò di acqua e fatto calmare, e data la bici.
"Tu sempre mio amico, tu sempre mio amico!" ripeteva il ragazzo andando via.

Due modi di vivere a confronto: uno in cui ci si crede forti, prevale in non pensare agli altri e alle conseguenze delle tue azioni su di loro, e uno in cui ti immedesimi e non puoi fare a meno di aiutare chi vedi fragile perché sai di esserlo anche te.

Inutile dire che anche la presenza di persone come il mio Mirko mi riconciliano alla Vita!
Sono tentata di dire che l'umanità sarebbe meglio si estinguesse, ma sempre mi sorprendo: ci sono spiragli di bene! C'è speranza!

Scacciamo la guerra nel nostro piccolo con azioni di bene!

(Oggi son più libera, vi ammorbo)

Sei sempre molto interessante da leggere! Che dici?
Ci hai raccontato un bellissimo gesto di solidarietà
Bravo Mirco
Son convinta che il 90% degli esseri umani sia buono... fai 92?...95?...
Ma quel restante 10% fa danni irreparabili
🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈

Franc.64
Sto piangendo. Ci hai regalato un momento di umanità che non ha prezzo.
Mando a Mirko un grazie e un abbraccio speciali