Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Che vuol dire...anche io odio farli e poi non potrei neanche avendo un cellulare di 19 E che al massino consente di ricevere o fare SMS
Ma per noi ormai fa parte della terapia necessaria a superare
l'AVVERSIONE APPRESA !
Dott. Catania__Non sta facendo alcuna terapia ?
No, ho rifatto una ecografia mammaria di mia iniziativa e pare che le dimensioni siano sempre quelle post chemio.
Non so perché stia succedendo tutto questo , mi sembra che qualcuno faccia da riuffano ed io ne pago le conseguenze.
Ho la sensazione che sappiano tutto quello che mi succede a 200km di distanza. Sarà il curante la spia???? Boh
Si vuole spiegare meglio ?
Rispieghi con tutti i passaggi e con calma .
Ho compreso benissimo l'importanza del gesto, mi chiedevo proprio come fare in pratica...per me l'unico modo sarebbe chiedere all'infermiera di scattare...ma sinceramente non mi pare il caso viste le ennemila cose che quelle sante devono gestire
Un articolo molto interessante sull'acrilammmide:
https://ilfattoalimentare.it/acrilammide-cancerogeno-consigli.html
Deve trovarsi solo l'allergologo per fare il punto della situazione e tenete conservata la documentazione su eventuali test.
Da me sarebbe lo stesso. Gli accompagnatori non possono entrare e le infermiere sono indaffaratissime. Però a parte questo, siccome pochissimi sanno della mia condizione, non mi va molto di far vedere la faccia...hai visto mai che qui nel blog ci può essere qualcuno che mi conosce. Penso soprattutto all'ambito lavorativo...
Ragazze, dottor Catania, ho avuto un idea x la mia dottoressa. Sarà operata tra due settimane e quando tornerà a casa sarà sola. Convalescente e sola.
Ho pensato di andare all' Eataly e comprarle un po' di cose buone da mangiare, tipo cestino natalizio anche se Natale nn è .
Niente di impegnativo, tipo
Qualche pacco di Pasta di Gragnano ( perche' quella integrale ha scorie e x chi ha problemi di intestino nn va bene), bottigliette di salsa di pomodoro bio, tonno rigorosamente in vetro, risotti solo da cucinare (tipo knor x intenderci), bottiglia olio d'olive taggiasche.
Che dite? Sono cibi che possono andare bene per il problema intestinale? Si sentirà un po' coccolata?
Nn lo farò ora, ma qualche giorno prima dell'intervento.
A Natale il pensiero che le faccio è sempre su questo genere e so essere apprezzato...
i regali alimentari secondo me sono i migliori.
Unica cosa, informati prima bene su cosa può mangiare chi viene operata al colon, così da non darle cose che sarebbero controindicate per lei e magari vedersele in giro le darebbero anche dispiacere.
Dolcissima, grande idea.
Juventina E le RFS sono così, non si girano dall'altra parte mai, anche se sofferenti sono pronte ad aiutare chi ha bisogno di conforto e di condivisione. Spero che tu sia meglio e intanto un forte abbraccio stando attenta alla guancia.
Buonanotte a tutte e.......domani è un altro giorno.
Lori
Purtroppo non posso aiutarti perché non sto facendo la tua terapia.
Ne hai parlato coi dottori?
Stella
Quel povero papà e marito...circondato da donne tutte colpite... meriterebbe un po'di riposo dalle avversità
Sono al pronto soccorso per shock anafilattico di mio figlio fortunatamente ha preso I farmaci salvavita e siamo venuti di filata in ospedale...sala di aspetto strapiena e vedere tutta quella gente Dott.Catania mi ha mandato ancora piu' in crisi
Sto aspettando questo benedetto ciclo per andare dalla oncologa
Sono fuori che aspetto che finisca tutta la flebo e poi andremo a casa
Accidenti che spavento..meno male che si è risolto tutto bene.
Non Le rispondo sull'idea della "cosa" che vorrebbe portare, perche' e' la cosa meno importante e la fantasia di una donna e' sempre superiore a quella di un uomo.
Come istintivamente ha fatto con l'abbraccio si prepari invece per l'atmosfera che andra' con la sua visita a regalarle, basata su poche pochissime elementari regole
Non tenga conto che andra' a trovare un medico, che non e' avvantaggiato, come potrebbe sembrare, dalle conoscenze professionali....anzi
COME SI PARLA AD UN MALATO DI CANCRO
Non sempre abbiamo risposte tranquillizzanti e non sarebbero neanche tollerate per la particolare capacita' di leggere i segnali del corpo di chi ci circonda.
Quando non si hanno risposte e' meglio non darne di alcun tipo, anche se in questo caso qualche "pietosa bugia" aiuta a non spegnere tutte le speranze.
Sempre con la premessa "NON SAPREI, non ho avuto esperienza simile, ma ho sentito dire ....
Con le persone che sono malate. ma si aspettano di guarire, occorre sforzarsi gradualmente di focalizzarsi sul disturbo sfiorandolo quel tanto che basta per mostrare che ci ricordiamo BENE cio' che hanno, o che hanno avuto, o quello che hanno passato.
Ma avendo bene in mente di cercare appena se ne presenta la possibilita' (esempio approfittando di un silenzio prolungato) di spostarsi fluidamente (con naturalezza) verso altri argomenti.
Del resto voi stesse sapete bene che quando si e' impegnate nelle terapie ...paradossalmente resta poco tempo...per pensare al cancro.
E mediamente nella mia esperienza le persone in prima linea malate continuano ad occuparsi di quello che preoccupa la gente "normale" : la macchia sul soffitto, il giro vita addominale che non ci sta a regredire, la partita Iva, cosa cucinare per cena.
Ma le persone che cercano di guarire hanno bisogno di una verifica tangibile per credere veramente che cio' sia possibile.
E per crederci occorre creare intorno a loro ( e quindi sbagliano le nostre caregivers del forum ad isolare con una capsula di protezione eccessiva le proprie mamme)
uno stile verbale non di emergenza , ma di NORMALITA'
per dirla con le parole quanto mai azzeccate di una quattordicenne ammalata di cancro : " Quando gli amici mi trattano come hanno sempre fatto, so che sto migliorando. Se fossero troppo carini con me, penserei che sto per morire"
Quindi atmosfera di assoluta normalita' e non di emergenza.
Non c'e' quindi un canovaccio da recitare perche' riuscirebbe nale e sarebbe quindi poco spontaneo.
L'importante essere in grado di dire tre cose che sembrano banali e semplici :
1) " Dimmi chiaramente cosa ti e' utile e cosa non lo e'"
2) Magari al telefono annunciando la propria visita " Dimmi se vuoi stare da solo e quando desideri compagnia"
3) " Dimmi cosa devo portare e quando devo andarmene " (questo sul cosa portare se c'e' un rapporto di amicizia)
Queste frasi sono piu' facili da scrivere che da pronunciare e ci vorra' un cambiamento di paradigma affiche' la gente riesca a dirle senza sentirsi a disagio.
ci sono tanti testi che si occupano di questo tema e il piu' completo e' a mio avviso
300 pagine godibilissime e utili , di cui si puo' fare a meno se muniti di empatia e sincerita', perche' tutto il resto non conta.
Ad esempio non si e' ne' empatici e sinceri se alla vostra amica la riempite di 'sei fatastica, hai un aspetto fantastico" senza pensarlo realmente.
Quando gli amici si concentrano sull'aspetto di una persona malata sorgono tre problemi.
1) se il paziente ha un aspetto orribile e lo sa , la vostra piccola bugia pietosa gettera' un'ombra di dubbio su ogni altra cosa vera che potreste dir loro in futuro.
2) Parlare del loro aspetto potrebbe dissuaderli dal raccontarvi che cosa provano
3) se l'ultima volta che li avete visti avete detto loro che avevano una ottima cera e stavolta vi siete dimenticati di ribadirlo, potrebbero supporre che il loro aspetto sia peggiorato.
E' tutto quindi molto difficile...a meno che non ci si imponga di essere sempre spontanee e sincere.