Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Che belli questi risvegli musicali, in particolare adoro Vasco e sono andata a vederlo in concerto più di una volta! Denis che figata che l'hai conosciuto!!
Allora intanto buon onomastico a Daniela Sicilia, a Dada e a tutte le altre con lo stesso nome! Oggi fatevi coccolare doppiamente!!
Da un lato sono d'accordo con te, io comunque l'ho comunicato subito a lavoro e ai colleghi... E anche io odio le frasi di circostanza, sapevo benissimo cosa aspettarmi e da chi. Devo dire che i miei colleghi di reparto sono meravigliosi, e una mia collega in particolare che per me è una grande amica si è resa subito disponibile, mi ha ospitato quando ho dovuto fare la scintigrafia (avendo una bimba piccola a casa non potevo rientrare subito). Mi sono sentita più in colpa quando ho dovuto comunicarlo in famiglia... Purtroppo abbiamo perso una zia e una cugina (che per alcuni erano rispettivamente mamma e sorella) e non volevo far loro questo dispiacere... Ma devo dire che questa è una motivazione in più per me per darmi forza e cercare di fare tutto ciò che è nelle mie possibilità per stare meglio. Per il resto mi affiderò alla medicina e agli oncologi che mi stanno seguendo. Certo parlare con chi ci è già passato è molto molto più confortante
! Con la mia collega che ci è già passata sono riuscita a parlarne con serenità!e tranquillità!
Marina Dada62 Stella
È come mi sento io, non parli dell'aspetto esteriore da come mi sento io dentro
Grazie degli auguri
Olga!!! Ci sono anche io a darti il benvenuto
Oggi sono in ematologia per la mia bimba!
Un abbraccio a tutte
Elusa
Elisa
Minchia Lei ci vuol fare proprio morire dal ridere gia' alle 7 del mattino....con gli "assalti alla diligenza rimandati al mittente"
Ma di che si lamenta ! Sarebbe peggio se ci avesse descritto altri quadri familiari
In attesa che si riprenda il ruolo "sexy"........puo' difendersi dagli assalti ..sciogliendo a sua insaputa il letrozolo (o qualsiasi antiormone) nei tortellini...
Elisa
In bocca al lupo per la tua piccolina
Grazie
Io sono ferma agli Aristogatti..Tutti quanti voglion fare jazz..perchè resister non si può...al ritmo del jazz...che bei tempi
GG
ognuno deve fare come si sente...almeno in questo aspetto della problematica! Un bacione
Sapete che esistono studi scientifici che hanno dimostrato che ad esempio l'Alzheimer cancella tutta la memoria ma non quella MUSICAle ?
Coloro che sono in costante contatto con malati di Alzheimer sono spesso sbalorditi dalla durata e dalla robustezza della memoria musicale rispetto alle altre aree di memoria.
Tuttavia, sono rimaste finora poco chiare le ragioni e i meccanismi di questo fenomeno. Gli scienziati del MPI di Lipsia, dell'Università di Amsterdam, e dell'INSERM di Caen sono riusciti a localizzare con precisione, e per la prima volta, la memoria musicale, fornendo la prova di una sostanziale stabilità di questa zona del cervello mentre ne è in atto il progressivo deterioramento nei malati di Alzheimer.
La perdita di memoria legata all'età non è un fenomeno nuovo. Con l'aumentare dell'età media delle società occidentali, questo sta diventando sempre più comune nella vita di tutti i giorni, accompagnato da conseguenze particolarmente drammatiche per i malati, le loro famiglie, e ultimo, ma non meno importante, per i servizi sanitari pubblici. Nella sola Germania, circa 1,2 milioni di pazienti sono stati diagnosticati con Alzheimer, una malattia neurodegenerativa che si distingue per la crescente degenerazione dei neuroni, con conseguente perdita delle funzioni cerebrali.
Sorprendentemente, la memoria musicale a lungo termine è spesso in gran parte conservata bene durante tale degenerazione cerebrale. Caregiver e terapisti utilizzano già questa conoscenza per mantenere i pazienti attivi con la musica. Con l'aiuto della musica, i pazienti possono riconnettersi con successo ai ricordi del passato, rivivere emozioni e impressioni. Essi sono a volte in grado di cantare i testi di canzoni ben note, anche quando sono quasi incapaci di parlare.
Questo fatto ben noto, scoperto attraverso l'esperienza e usato nella pratica di tutti i giorni, è poco conosciuto scientificamente. Il Dr. Jörn-Henrik Jacobsen, scienziato dell'Istituto Max Planck e dell'Università di Amsterdam, spiega: "Per quanto ne so, questo è il primo studio neuroscientifico ad esaminare il fenomeno della memoria musicale conservata nell'Alzheimer, che apporta evidenze della spiegazione anatomica".
Per la ricerca su tali enigmi gli scienziati hanno sviluppato un nuovo tipo di studio con l'aiuto della fMRI, puntata su aree specifiche del cervello che sono associate con la memoria di lungo termine legata alla musica. "Inizialmente hanno valutato una serie di stimoli musicali delle prime 10 canzoni della classifica tedesca del periodo 1977-2007, filastrocche, classici intramontabili, e pezzi classici ben noti, in uno studio comportamentale, per garantire che i volontari fossero in grado di identificare le melodie ben note di molti anni fa".
L'esperienza musicale, e quindi la memoria individuale legata alla musica sono in gran parte formate socialmente e culturalmente, quindi era importante avere non solo una scelta individuale, ma anche una decisione di gruppo. Tutte le canzoni famose selezionate sono state combinati in terzine con pezzi di musica totalmente sconosciuti, ma abbastanza simili.
I volontari hanno ascoltato la metà delle melodie, una forma ogni tripletta, prima di procedere con le misurazioni fMRI. In seguito i volontari, durante la misurazione fMRI, hanno ascoltato triplette musicali che consistevano di canzoni famose, brani musicali conosciuti solo per un breve periodo di tempo, e melodie completamente sconosciute.
Dopo le misurazioni, i dati sono stati valutati con metodi statistici di riconoscimento degli schemi, e gli scienziati sono riusciti a decifrare le aree del cervello in cui era possibile distinguere quale delle tre categorie (lunga, corta, sconosciuta) era appena stata ascoltata dai partecipanti allo studio. Per la memoria a lungo termine della musica, i ricercatori hanno potuto identificare un'area nella corteccia motoria supplementare.
Jacobsen spiega: "Non solo il nostro studio fornisce una metodologia innovativa e moderna per la ricerca neuroscientifica relativa alla memoria musicale, essa indica anche che il lobo temporale non è essenziale per la memoria musicale come precedentemente ipotizzato, ma piuttosto lo sono aree del cervello associate con funzioni motorie più complesse".
In una seconda fase, gli scienziati hanno confrontato le tendenze rilevanti per le aree di memoria musicale del gruppo sano con i risultati anatomici di uno studio di malati di Alzheimer, in relazione a tre importanti caratteristiche di questa malattia: l'atrofia corticale, il metabolismo ridotto (ipometabolismo), e la deposizione di amiloide (una deposizione di proteine) nelle regioni cerebrali colpite.
Come sospettato, questo ha puntato alla corrispondente zona del cervello dei pazienti di Alzheimer, che era stata in precedenza localizzata in un'area di memoria musicale a lungo termine e a valori più bassi dei biomarcatori, rispetto al resto del cervello. Il grado di depositi amiloidi si è dimostrato più pronunciato rispetto alla media, in relazione alle aree di confronto, ma non è risultato in fasi ulteriori di sviluppo della malattia altrimenti conseguenti.
In sintesi, ciò significa che le aree cerebrali della memoria musicale a lungo termine sono accuratamente incluse in queste zone, che sono spesso le meno colpite nei pazienti di Alzheimer rispetto all'atrofia corticale e ai disturbi metabolici tipici.
I risultati degli studi forniscono quindi una possibile spiegazione del fatto che la memoria musicale a lungo termine nei pazienti con Alzheimer è mantenuta meglio rispetto alla memoria a breve termine, alla memoria autobiografica a lungo termine o al linguaggio, e perché funziona ancora in gran parte negli stadi avanzati della malattia.
Ehhhh...lui ci prova...è un uomo!! Io cerco di essere presente, per carità, e mi fa tanto piacere...! Capisco i suoi bisogni... ma guarda ...guarda...le altre!! Dice che è come guardare un capolavoro della natura...Mi fa molto incazzare sta cosa...!!!GUARDA, GUARDA PURE IL MENÙ, BASTA CHE MANGI A CASA!! Ah ah ah!!
Il letrozolo eh...ma è sicuro che dopo non mi diventa impotente o...gay???
Aaaaahhh ah ah...come se non avessimo già abbastanza problemi...
Mi fa troppo ridere dottore...
A proposito dell'approfondimento del Dr Catania
Io avevo mia madre allettata e andavo ad aiutarla, ma non mi riconosceva, le accendevo la televisione con la speranza che il sentir parlare la facesse rimanere più tranquilla, mi accorsi di una cosa, c'era una pubblicità mi sembra di un profumo dove si svolgeva su una barca nel mare e dove cantavano "parlami d'amore Mariu'" la canzone che mia madre amava tanto
Quando passava questa pubblicità e iniziava la canzone mia madre ha sempre sorriso,
quindi la ricordava e per me vederla sorridere è stato un regalo
utente
Buongiorno blog!
Che belli questi risvegli musicali, in particolare adoro Vasco e sono andata a vederlo in concerto più di una volta! Denis che figata che l'hai conosciuto!!
E' stata una cosa di pochi minuti...ma concordo con la soddisfazione, è una persona che non si nega...ed è strano come dopo tanti anni non sia stufo di tutta quella gente che lo "tormenta" ...a prescindere un' uomo speciale, oramai straricco ma non disdegna la gente, è per me uno dei pochi casi di amore reciproco artista/pubblico...poi se vai ad analizzarlo tecnicamente rimani basito :
- Voce....la sua ma niente di che
- Bellezza...può piacere (ma si avvicina ai 70)
- Musica e musicisti...un 50% sono quasi il top (Stef, Will Hunt, Matt Laug)..grandi canzoni e grandi testi.
Non ci sono tutte le condizioni per il successo che ha...eppure Vasco e Vasco..
Approfondimento bellissimo...poverini questi malati ma la musica può regalare loro ancora emozioni...ma perchè è coinvolta l'anima!!! Gli studiosi stanno sempre lì a ravanare negli organismi biologici e grazie al Cielo ,altrimenti non ci sarebbero cure neanche per noi... ma esiste l'altra parte di noi...incommensurabile...immensa...infinitamente misteriosa! È una visione più olistica, ma negarne l'esistenza è impossibile. Ma se da quelle aree cerebrali intatte gli studiosi possono avere delle intuizioni per nuove cure ,sarebbe bellissimo...
Un mio cliente anziano malato di questa terribile patologia ,canta tutte le opere a memoria ma non riconosce più i suoi figli......un dramma per la famiglia
Dott. Catania
A proposito di terapie antiormoni e desiderio, lo si può avere indipendentemente dall'assunzione per esempio di exemestane? Ho sempre pensato che fosse questione di testa, a me è rimasto e pare che per il momento anche il corpo lo assecondi.