Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Dottore ho mollato e sono ritornata prima dal lavoro. Adesso mi metto buona buona sul divano. Sperando di non aver peggiorato la situazione.
Ho chiamato il reparto e mi anticipano il controllo a lunedì. Dicono che il decorso è normale, solo se mi dovesse tornare la febbre di chiamarli domani mattina.
Mi è venuto anche l'herpes. ...
Comunque se non succede altro questa sera mi faccio portare fuori a cena.
Io l'ho già invitata...
Raffa
Non volevo crearti un'ansia, scusami tanto
Io ho già chiesto ...A Milano come a Parma mi hanno spiegato che in casi di recidiva hanno un'ampia gamma di farmaci a disposizione....un vero e proprio arsenale! per usare termini bellici così odiosi ma così significativi...e sanno come gestire tutte le situazioni!! Come vedi il nostro male peggiore come al solito è l'ansia anticipatoria....
Perchè cazzo dobbiamo già pensare ad una recidivaaaaa...ci stiamo curando proprio per evitare questo!!!! Sto parlando a te ma soprattutto a me stessa...
Spero di averti in qualche modo rassicurata
Sto x fare una domanda stupida,ma che mi frulla per la testa da un po'.
Mentre si fa chemio teoricamente uno è protetto dal tumore,la stessa cosa si può dire x la terapia ormonale anche se questa non è stata preceduta da chemio?
Quanto al sentirsi sottotrattati dal punto di vista terapeutico, che io sappia, nel tempo si va verso l'ottenere lo stesso risultato o anche un miglior risultato, possibilmente con il minore disagio. Questo vale sia per l'intervento, con la possibilità di poter optare per la quadrantecomia, o l'evitare la biopsia del linfonodo sentinella come pure lo svuotamento ascellare, nei casi che consentano questi tipi di scelte. Anche a livello farmacologico, differenti farmaci, differenti durate nel tempo, diverse forme di somministrazione, vanno via via prendendo piede per offrire sempre migliori risultati con un minore disagio. Fare confronti tra i casi di oggi e quelli del passato o anche tra vari casi attuali tra loro apparentemente simili, non penso sia di particolare utilità pratica, anche se in termini di conoscenza io personalmente sarei propensa ad approfondire anche questo aspetto.
Si, ma la convalescenza quanto deve durare?
A me hanno fatto un certificato di 15 gg.
E io, ingenua, ho pensato che potessero anche bastare.
Quando mi hanno aspirato il sieroma non mi hanno detto di stare attenta a nulla. Mi è stato detto che non c'era niente di cui preoccuparsi, che capita e che poteva anche riassorbirsi da solo.
Quindi, non mi sono preoccupata.
Grazie dottore. Dunque uno teoricamente può star tranquillo...
Ecco forse perché da qualche parte ho letto di terapie antiormonali x tutta la vita?
Ely, io avevo fatto circa un mese di convalescenza, il tempo in cui dicono che con il braccio dalla parte operata non bisogna sollevare e portare pesi, e in cui occorre essere costanti con gli esercizi per il braccio. Nel mio ufficio, le pratiche da gestire erano fisicamente pesanti, nella maggior parte dei casi, anche se l'inserimento dati era a PC. E, lavorando, rispettare la frequenza degli esercizi tre volte al giorno non sarebbe stato molto fattibile.
Ely, hai fatto domanda per invalidità e 104?
Non teoricamente , ma
e che gliene frega del resto della vita . La pratichi oggi e domani ci penseremo !
E nel suo caso di "ragazza ansia e sapone" non dimentichi precauzionalmente anche 1 cps al giorno di
Anche io Le ho scritto di OCCUPARSENE, senza PREOCCUPARSENE !
A me dopo l'intervento dall'ospedale hanno fatto direttamente certificato di un mese di malattia, e mi hanno detto poi vedi come ti senti. Per ora non è ancora finito il mese... io sono una che ha sempre lavorato tanto, 8 ore al giorno e non mi sono mai fatta problemi a fermarmi di più quando serviva, viaggi di lavoro, ecc. Avendo fatto la chemio prima dell'intervento credo di aver "imparato a staccare" ...ho un buon rapporto con tutti a lavoro e prima di ogni ciclo sono sempre rientrata qualche giorno prima di tutto per il piacere di salutare tutti, di più non potevo perché nel mio caso avevo le difese immunitarie molto basse e quindi dovevo evitare il rischio di dover rimandare una terapia magari per via di un raffreddore... (la mia oncologa e il medico di famiglia mi guardavano tipo fossi un aliena quando dicevo che tornavo a lavoro!) Il punto è che ad andare a lavoro ce la fai adesso e magari ce la farai anche con la chemio, ma quello che mi sento di consigliarti è valuta se in tutto quello che fai ti sei lasciata il tempo per curare te stessa...dagli esercizi per riabilitare il braccio, a spalmarsi magari un olio idratante per non far seccare troppo la pelle, a massaggiare la cicatrice, ecc ecc.
Infine, non so se vale per tutti i tipi di contratto, ma in alcuni casi ci sono dei giorni in più a cui si ha diritto proprio per le patologie oncologiche (e anche altre) che richiedono cure lunghe. In più, quando fai chemio possono farti un certificato medico dove il medico mette una crocetta sulla voce "terapia salvavita", per cui quei giorni non dovrebbero contare nel periodo di comporto che prevedono alcuni contratti. Non sono un esperta di queste cose, quindi magari vedi bene cosa vale per il tuo contratto e cosa no per tutelarti al meglio.
Creamy, chemioterapia e radioterapia rientrano tra le terapie salvavita, ed in quanto tali danno diritto all'intero trattamento economico, ma non so se il tutto è limitato solo ai giorni dei trattamenti o sia estensibile anche a quelli tra un trattamento e l'altro. Con la radioterapia, i trattamenti sono consecutivi ed il certificato che attesta la terapia salvavita può essere fatto per l'intero periodo, nel caso della chemioterapia non so come si possa procedere per la certificazione dei trattamenti e la loro attestazione come salvavita. A me volevano considerare la seduta di simulazione per la radioterapia come un normale giorno di malattia con relativa riduzione di compenso, come se fosse possibile la radioterapia a prescindere dalla simulazione.
Qui la vera esperta , perche' e' il suo lavoro, e' Juventina sempre disponibile a dare consigli a tutti sui diritti delle donne tumorate.
Oggi pero' credo che abbia un impegno indifferibile
Mi sto rileggendo il contratto, e forse hai ragione.
Il comporto è il periodo di tempo durante il quale il dipendente ammalato ha il diritto alla conservazione del posto.
La durata del periodo di comporto varia a seconda dei contratti nazionali.
Il datore di lavoro può accordare condizioni di miglior favore, e la legge 104 aggiunge 30 gg l'anno per terapie.
La decurtazione di metà dello stipendio arriva dopo 6 mesi di assenza consecutivi (sempre fatte salve le condizioni di miglior favore di cui sopra). Basta rientrare per 1 giorno per far ripartire il contatore.
In caso di più assenze il periodo di conservazione del posto ed il trattamento economico si intendono riferiti ad un arco temporale di 36 mesi.
Nel computo dei limiti della conservazione del posto e del trattamento economico non sarebbero conteggiate le terapie salvavita.
QUINDI SE QUESTA È LA GIUSTA INTERPRETAZIONE DELLA NORMA CONTRATTUALE, SONO PIÙ SERENA
Chiederò comunque conferma internamente.
Ok Dada, grazie