Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Dott Catania
Ieri (11 gg dopo l'intervento), ho preso la macchina.
Pure oggi
Mio marito (che non ha mai tempo per portarmi da nessuna parte, anzi, stasera ha avuto la faccia di chiedere se gli do un passaggio io domani che deve portare la sua dal meccanico) mi dice che se mi fermano i carabinieri mi fanno a strisce.
È una boiata, vero? Intanto che ne sanno i carabinieri del mio seno?
EXTRA...si...ah ah ah...poveretti!!!!
Yuventina
Lascia perdere...dono de che????
Quelli che parlano così enfatizzano troppo...io parlerei piuttosto di opportunità di crescita. Ma è presto ancora per te...io ci vivo in mezzo da 10 anni e tanti cambiamenti in positivo li riesco a leggere solo ora...ma come mi aveva fatto riflettere una nostra compagna di viaggio di cui non ricordo il nome , sarebbe stato mooooolto meglio rimanere leggere, gioiose e a crescita interiore zero....mi aveva fatto sorridere
Mi chiamo AnTo nella , sono un"insegnante e ho da poco compiuto 61 anni. Seguo il vostro Blog dal 2013 , da quando mia cugina Francesca si e' ammalata e me ne ha parlato. Riesco a leggere i vostri commenti ma faccio fatica a scrivere per problemi di connessione. Avevo 47 anni quando mi e' stato diagnosticato un carcinoma di tipo infiammatorio al seno sinistro, localmente avanzato, giudicato inoperabile. Sono stata prontamente ricoverata nel reparto oncologico di Carrara dove ho cominciato a sottopormi a cicli di chemioterapia che mi procurava no molti disturbi oltre naturalmente la perdita dei capelli. Dopo i primi tre cicli di chemioterapia il tumore era regredire è stato possibile eseguire una master tomi radicale con svuotamento ascellare visto i molti linfonodi che erano stati presi.ho dovuto affrontare altri cicli e poi la radioterapia. Dopo sei anni trascorsi in buona salute, nel corso dei quali ho potuto svolgere la mia professione e aiutare altre persone in difficoltà, il problema si è ripresentato al seno destro. Non si trattava di una metastasi ma di un nuovo carcinoma molto piccolo questa volta purtroppo infiammatorio quindi ancora ho dovuto affrontare una mastecroma e tanti cicli di chemioterapia. Ora sono passati sei anni, il ricordo di quei momenti bui si sta allontanando, sono in buona salute, lavoro con entusiasmo, gioisco del fatto di essere viva, e mi sento di poter portare un messaggio di speranza,
Non dobbiamo mai abbatterci , non dobbiamo mai pensare che tutto sia perduto.
La vita ci da' un' altra possibilità e quando ci riprendiamo la vita stessa , dobbiamo guardare avanti e non rimanere irretiti nel ricordo della sofferenza che abbiamo provato.
Antonella
Mi spiace tanto cara, so cosa vuol dire. Ho perso il mio papà tanti anni fa, avevo 13 anni, lui 49 e se ne è andato da un giorno all'altro di infarto, senza preavviso. In quegli anni se ne sono andati anche i miei nonni materni, due zii e un giovane cugino. Davvero ci son periodi in cui si concentra una serie di eventi negativi da non credere. Ti abbraccio forte forte. Ti sono vicina. Che ci aiutino da lassù a guarire e andare avanti più forti che mai.
Io ho sempre guidato....non esiste! Sti mariti.....
Juventina
Io ho sempre detto che stavo così bene prima, non riesco e non riuscirò mai a capire che cavolo di dono è
Ho sempre apprezzato tutto della vita e la apprezzo tuttora ma quell'ombra al mio fianco avrei preferito non ci fosse
Didi
e io sono felice che ti piaccia ma sei tu la maestra pasticcera/cuoca aspettiamo tutte che tu posti i link delle tue ricette... dopodichè sono io che do il mio contributo tecnologico al tuo prezioso lavoro.
abbraccione
Grazie Antonella della tua preziosissima testimonianza...ti aspettavamo a braccia aperteSiamo in tante qui che sperano di farcela, di rialzarsi dopo questo terribile trauma e la tua positività ci fa davvero un bene immenso....un bacio a te ed uno a Francesca
Antonella
Quanta sofferenza e hai sempre reagito positivamente nonostante e insieme a tutto
Ho letto la tua testimonianza così pacata e ti ringrazio per il messaggio di speranza
Didi
Juventina, per me il cancro, anche se ne avrei fatto volentieri a meno, avendo scombussolato i miei programmi, in quanto speravo di arrivare alla pensione ed iniziare da quel momento a vivere realmente e a trovarmi una compagnia, non essendo fino ad allora nelle condizioni pratiche e psicologiche idonee allo scopo in ragione di quanto subivo sul posto di lavoro, è stato un dono nell'offrirmi l'opportunità di diventare paziente IEO, che mi è stata di aiuto nel tentare una rinascita.
Eliana. Cristina
Siete insostituibili
Incattivirsi contro il destino non ci porterebbe da nessuna parte, forse è bene cogliere un senso in tutta questa triste faccenda. Un abbraccio
Ajtha
Forse non ho capito, ti chiedo scusa, ma un dono essere diventata paziente dell'IEO?
Grazie per la condivisione e per esserci sempre nel blog anche dopo 4 anni. Per me è stato importante leggere il tuo primo messaggio. Buona notte Didi.
E' vero qui ci mettiamo proprio a nudo.
Grazie Antonella, testimonianze come la tua mi infondono tanta speranza! Ne ho bisogno a volte
Sono felice che tu ti sia ripresa la tua vita.