Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria

Eccomi... Sono rientrata ora ma ci tenevo, a postare il mio capitolo....
che senza alcun calcolo.. guarda caso riporta proprio le parole del dott. Salvo ad un anno dalla mia diagnosi e il giorno del primo compleanno per il mio Giovanni che .. è nato proprio in questi giorni 9 anni fa ..
che strane le coincidenze.

La mia storia.. storia di una RFS
>>E ho una domanda da farle: non crede che la paura della morte sia direttamente proporzionale alla paura della vita?>>


960. Dr. Salvo Catania il 26/06/2013 ha scritto:
>>E ho una domanda da farle: non crede che la paura della morte sia direttamente proporzionale alla paura della vita?>>

Domanda CENTRATISSIMA! ALTROCHE' !!!!

Ci vorrebbero un paio di volumi per risponderle. Le mostro una evidenza, spero facilmente comprensibile.

Sono in associazione Attive Come Prima che Lei presto conoscerà da oltre 35 anni. Sa in tanti anni quali pubblicazioni sono uscite dalla associazione? Una ventina di libri tutti incentrati sulle difficoltà...della VITA! Zero sulla minaccia della morte!

Ecco alcuni esempi: Ada Burrone che conoscerà a Novembre [" La forza di vivere" / " La danza della Vita" / "Il gusto di vivere" /
"Decido di vivere" ecc. ecc. Anche per il sottoscritto vale lo stesso [“…e poi cambia la vita!]

E sa perché non si parla della morte che non è affatto rimossa?

*Il più terribile dei mali dunque, la morte, non è niente per noi, dal momento che, quando noi ci siamo, la morte non c’è, e quando essa sopravviene noi non siamo più. Essa non ha alcun significato né per i viventi né per i morti, perché per gli uni non è niente, e quanto agli altri, essi non sono più.
(Epicuro)
*Gli dei nascondono agli uomini la dolcezza della morte, affinché essi possano sopportare la vita.
(Lucano)
*Non è che ho paura di morire. È che non vorrei essere lì quando succede.
(Woody Allen)
*L’uomo è un condannato a morte che ha la fortuna di ignorare la data della propria esecuzione.
(Roberto Gervaso)
*Una vita sprecata è una morte precoce.
(Wolfgang Goethe)
*Non v’è rimedio per la nascita e la morte salvo godersi l’intervallo.
(Arthur Schopenhauer)
*Quando si muore si ha ben altro da fare che di pensare alla morte.
(Italo Svevo)
*Noi moriamo soltanto quando non riusciamo a mettere radice in altri.
(Leone Tolstoj)
*La verità siede sulle labbra degli uomini morenti.
(Arnold Matthew)
*Il privilegio dei morti: non moriranno più.
(Gabriele D’Annunzio)
*La vita dei morti sta nella memoria dei vivi.
(Cicerone)

*Il pensiero della morte ci inganna, perché ci fa dimenticare di vivere.
(Vauvenargues)

Non per nulla i medici abituati a comunicare non hanno difficoltà a fare accettare, perché loro stessi ne sono convinti, ai propri pazienti che il tasso di mortalità su questa vita sia del 100%.

Più difficile esorcizzare il fantasma del cancro che ci perseguita e ci rincorre anche quando non c'è più.








UN ANNO E…..
Questo blog è nato nel 2010 con altre finalità, mentre faccio risalire il primo vagito del gruppo delle RFS esattamente ad un anno fa dopo questo primo timido approccio di Francesca (sino ad allora utente 275329)
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58. Utente 275329 il 24/01/2013 ha scritto:
Gentile dottore,
sono alla mia seconda gravidanza ed ho sospeso lo screening, forte del fatto che il periodo della gravidanza e dell'allattamento sono considerati un periodo protettivo per la donna, ma nel suo sito leggo che invece questo periodo scatena una "tempesta ormonale", è quindi un periodo più a rischio?
Grazie
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Da lì inizia questa storia che ormai tutti conosciamo.

BUON PRIMO COMPLEANNO intanto!

Non potevo prevedere alcuna evoluzione un anno fa. E anche se mi attribuisco il merito di aver voluto concentrare qui tutti i casi più delicati cui mi imbattevo nei consulti richiesti, i miei timori erano di gran lunga più numerosi delle mie aspettative e speranze, anche perché non esistevano molte esperienze di questo tipo di Auto-Mutuo Aiuto virtuale.

I timori erano tanti, quasi tutti ridimensionati nel tempo ["lo scopriremo solo vivendo ", mi dicevo], ma vi confesso che ne avevo uno in particolare.

Mi dicevo "fermati Salvo perché rischi di trasformare una esperienza virtuale in UN ALBERGO DELLE DONNE TRISTI”, Forse perché avevo appena letto un libro con questo titolo di Marcella Serrano (Feltrinelli), una delle voci più importanti della narrativa sudamericana che con la stessa Feltrinelli aveva già pubblicato una mitragliata di libri degni di menzione [ Tra questi "Noi che ci vogliamo così bene", "Nostra Signora della Solitudine", I quaderni del pianto, Arrivederci piccole donne, Dieci donne...]

Saggi e romanzi dedicati quasi tutti alle ombre dell'anima femminile. Tutte storie che si aprono alla luce della confidenza, della complicità, della parola CONDIVISA.

Via via in questo ultimo anno ho ripensato a Marcella Serrano ed ai suoi personaggi e in molte descrizioni letterarie ho ritrovato situazioni e accadimenti di questo gruppo aggregatosi in parte casualmente ed in parte pilotato alla conoscenza reciproca, almeno nella fase iniziale.

Tra i timori di un anno fa c'era quello di riuscire a fare incontrare degli SCONOSCIUTI e proprio oggi ho avuto una bella risposta dall'intervista al Corriere della Sera di Albert Espinosa [ autore di BRACCIALETTI ROSSI..IL MONDO GIALLO, che sta avendo grandissimo successo librario, televisivo e cinematografico soprattutto in Italia, Spagna e Stati Uniti] che ricordando la sua storia di ragazzo quattordicenne colpito da un osteosarcoma [amputazione arto ] la racconta come una esperienza di condivisione, amicizia, vissuta con emozione ma anche con una bella dose di Humour.

Nei suoi racconti mi ha colpito "Mia madre mi diceva di non parlare con gli sconosciuti. Ma quando si ricoverano sono tutti SCONOSCIUTI.
Ho dovuto tradire il suo consiglio ".

Anche questo blog è partito con i timori di dover fare incontrare tra loro degli sconosciuti. Perché mentre è più facile aprire rivoli relazionali in ospedale perché ci si ascolta, ci si vede, si aspetta insieme l'intervento, la terapia, la visita dei parenti, qui mi sembrava una impresa molto ardua da portare avanti. I fatti mi hanno smentito perché quando ci siamo incontrati a Milano è stato come se non fosse per la prima volta.

Divagando mi ero dimenticato dell'Albergo delle donne tristi e lascio a voi immaginare quali siano gli aspetti comuni con questo gruppo confinato in un bus piuttosto che in un albergo.

Stride per la principale differenza: qui c'è dolore talvolta, MAI TRISTEZZA!

Tante donne, vip e non vip, si ritrovano in un Albergo speciale, creato apposta per loro in un posto lontano dal clamore mondano, per ritrovare la pace in una isola di un arcipelago cileno. Il loro soggiorno dura tre mesi, periodo durante il quale riescono a ripulirsi dentro. Non sono clienti, né pazienti, sono ospiti. Conosciamo una storica, un'economista, un'attrice, donne famose, che sono le più tristi, ma anche donne normali, come una signora anziana ricamatrice d'uncinetto ed una giovane artigiana, confezionatrice di bambole.
Ognuna di loro condivide con le altre le proprie debolezze, racconta i propri drammi individuali, che finiscono sempre per diventare collettivi, il tutto in un'atmosfera di cameratismo, che rende queste pagine davvero piacevoli da leggere.
E ovviamente l'amore e gli uomini sono gli argomenti più gettonati!

NO! Non è un albergo delle donne tristi, il nostro, il nostro è un autobus della vita, il panorama dai finestrini, panorami diversi con colori diversi per ciascuno di noi, con le sue curve morbide e a volte spigolose, i rettilinei riposanti, le fermate brusche che fanno male, le lacrime, le gioie, i dolori giorno per giorno perché. Ad ogni giorno basta la sua pena. E l’argomento è sempre l’amore, ma non quello per gli uomini, ma è quello per la VITA.

Lori Fiduciaria
Lori Fiduciaria
salvocatania:
Anche io ho avuto....nel secolo scorso da studente in medicina in regalo una 500

Che bei ricordi dott. Catania..... io nel tempo ho cambiato diverse macchine,le davo dentro e prendevo qualcosa di nuovo. Ho avuto anche una Suzuki Vitara un fuoristrada che mi permetteva di andare dappertutto in montagna anche nei ruscelli, però alla mia piccola 500 ero talmente affezionata che ancora la ricordo e ne parlo spesso. Mio marito era patito di macchine ed era lui che me le cambiava, ogni volta che mi assentavo da casa per lavoro, mi faceva trovare la sorpresa. Bei tempi dicevo ma forse anche perchè era la mia gioventù.
Ora ho una Panda vecchia che usano gli altri in famiglia perchè mia figlia non vuole che guidi e sinceramente sto bene anche da "trasportata".
La saluto con affetto e scusi la chiaccherata

Lori
Claretta
Claretta
Francesca fiduciaria:
Francesca fiduciaria

Grazie
Claretta
Claretta

Buonanotte a tutto il blog e a lei Dottore
Ragazze a domani ❤️❤️❤️,🤗

Marea
Marea
Lori Fiduciaria:
Ho avuto anche una Suzuki Vitara un fuoristrada c

Lori, ti adoro. È proprio la mia, l'auto che ho da quando avevo 18 anni! È una bestia! L'avevo presa già di seconda mano e ancora va che è una meraviglia!!! Mi sento troppo figa quando guido il mio Zukki
Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria
Farfalla spaventata:
come fa una persona che dice di essere vicina a Dio di non sentirsela?
Che brutto.
Tu invece hai espresso poesia pura ❤

Io penso che solo quando ci mettiamo in una relazione profonda con gli altri sostenendone e alleviandone i pesi, allora quello è l'incontro con Dio.. che ci rende grati per averli portati.

Caro Marco grazie... l'amore vero esiste e ti dà la forza per andare avanti giorno per giorno.
Credo che la tua cara Raf ti aiuti in questo periodo doloroso, così come Sara per Toshio..

e NOI CI SIAMO!!!
Ex utente
Ex utente
Francesca fiduciaria
Grazie del capitolo
Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria

Auguri Daniela nostra

Marea polverizzato mi piace!!!

Sole siciliano lo credo che sei agitata.. è normale così. l'unico consiglio che mi sento di darti è di prepararti a questo "incontro" con la chemio.. io avevo anche fatto una sorta di digiuno .. la sera prima e leggevo sempre questa bellissima meditazione scritta da Fiorella.

Lori Fiduciaria
Lori Fiduciaria
LoryCalif BeaFirenze e tutte le mamme che devono accompagnare i ragazzi nei loro appuntamenti sportivi... vi ammiro. Fate la cosa più giusta perchè tutto lo sport ma soprattutto il nuoto è fondamentale per una crescita sana del corpo e anche per socializzare con gli altri unendo comuni interessi con divertimento. Piccoli campioni crescono!

Lori
Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria

[i]MEDITAZIONE DI FIORELLA
Mi preparo con calma ad accogliere questo insieme di sostanze che hanno lo scopo preciso di essermi di aiuto. Assesto la mia posizione nel modo più rilassato possibile, e faccio tre respiri in consapevolezza.
Inspiro, e so di essere qui, ora; espiro e mi rilasso. tre volte)
Inspiro e comincio ad aprirmi agli effetti benefici di queste sostanze terapeutiche.

Prendo consapevolezza di tutte le generazioni di medici e farmacologi, risalendo indietro nei secoli alle generazioni di antenate e antenati che, con la loro esperienza e conoscenza delle erbe officinali e delle sostanze curative, scoprendo via via i migliori procedimenti di estrazione, di elaborazione, di sintesi, hanno contribuito a renderci disponibili oggi questi farmaci in grado di aiutarmi e curarmi.
Entro in contatto con loro. " Vi ringrazio per la vostra conoscenza, concentrazione, apertura a sperimentare; per la vostra intelligenza, il vostro acume, la vostra tenacia nella ricerca. Senza di voi, oggi non avrei questa possibilità di cura. Mi impegno ad onorarla ricevendo la in piena consapevolezza e con gratitudine ".

Entro in contatto con tutti coloro che soffrono della stessa malattia. " Sorelle, fratelli, che tutti noi possiamo avere beneficio dalle cure che facciamo. Sono con voi, voi siete con me. Io sono voi, voi siete me.
Entro in contatto anche con tutti coloro che hanno la mia stessa malattia ma non hanno accesso ad alcuna terapia, per collocazione geografica, povertà, guerra, prigionia o altre ragioni. Che la vostra forza vitale innata vi sia di sostegno in questo momento e possa supplire alla cura che non state ricevendo.
Consapevole del privilegio di poter i curare, faccio voto di aprirmi quanto posso alla terapia e di utilizzarlo al meglio; faccio voto di non opporsi ad essa; di non sprecare neanche un attimo, o una molecola della possibilità che mi è stata data.
Apro i miei vasi sanguigni, i miei tessuti, e accolgo con un " benvenuto" la sostanza che mi può essere utile.
Respiro a fondo, lentamente, e ad ogni espirazione rilasso i muscoli in cui può essere rimasta qualche tensione : (scansione, mettendoci il tempo necessario a percepire e rilassare coscientemente la zona): la fronte, la zona intorno agli occhi, la mandibola, le braccia , le mani, i muscoli addominali, i glutei, il perineo, le cosce, i polpacci, i piedi.
Rilasso ogni parte del corpo in cui si può annidare tensione e allargo i tessuti ad accogliere questa nuova sostanza, che piano piano diventa me.
Inspiro, espiro e rilasso.
Inspiro , espiro e apro. (più volte).
Lascio che le sostanze terapeutiche circolino nel mio corpo, raggiungendo le cellule a cui sono destinate, raggiungendo ognuna delle cellule che " si sono sbagliate" , che hanno frainteso o scavalcato le istruzioni inscritte nel mio codice genetico in un 'illusione di auto affermazione e di immortalità.
Care cellule, da quando sono nata tutte le cellule del mio corpo via via sono morte per lasciare spazio a nuove cellule, e tutta insieme questa è " vita" : attimo dopo attimo, ho vissuto e vivo grazie a questo continuo ricambio; in me sono " morti " ovuli, cellule epiteliali, neuroni, globuli del sangue.
Anche voi, come tutte le altre cellule, ora morirete perché l'organismo nel suo insieme possa vivere, proprio come la foglia deve staccarsi in autunno perché l’albero possa mettere di nuove in primavera, proprio come il gatto rinnova via via la sua pelliccia, il serpente abbandona la pelle vecchia al tempo della muta, proprio come al termine naturale della mia esistenza anch'io lascerò il posto ad altre vite umane.
Vi sostengo nel vostro lasciare andare, rassicurandovi : è vita, questa, non morte.
Potete lasciare andare, fiduciose.
È giusto, è naturale, ed è bene per l’organismo più complesso di cui fate parte.
Il vostro posto sarà preso da cellule altre, nate altrove nel mio corpo, che seguono e rispettano i ritmi naturali dell’esistenza e la favoriscono.

Ora, in consapevolezza e con gratitudine , mi metto in contatto con tutte le cellule nuove e sane che in questo momento, in ogni parte del mio organismo, stanno nascendo in ogni organo o tessuto. Benvenute, grazie. Che tutte insieme, con la vostra energia nuova e fresca, possiate aiutare l' organismo intero a superare questa difficoltà e a recuperare la salute, anche con l ' aiuto di queste sostanze curative che piano piano stanno "diventando me"

Prendo consapevolezza del mio fegato, dei miei reni, di tutti gli organi che contribuiscono a eliminare i residui del farmaco dopo che ha compiuto il suo lavoro, di tutti gli organi che potrebbero patire gli effetti collaterali di questa terapia e mando loro tutta la mia gratitudine, il mio riconoscimento e il mio sostegno.
So che siete messi alla prova da questa cura e che state lavorando sodo ; farò del mio meglio per aiutarvi, ingerendo consapevolmente sostanze e stimoli che vi proteggano e vi aiutino nel vostro lavoro; mangiando cibi che vi aiutano, bevendo tutta l ' acqua di cui avete bisogno, osservando il colore del cielo, il movimento degli uccelli, ascoltando i suoni nella notte, i primi raggi caldi al mattino , il rumore dell’' acqua che scorre da rubinetto.
Praticando la presenza mentale, la centratura, la pace, nutrendo mi di insegnamenti benefici.

Mi nutro di questo momento qui, ora, prezioso portatore di vita.
Inspiro. Espiro. Inspiro e lasco entrare. Espiro e lascio circolare.
Mi apro a tutto ciò che è, in questo momento, in pace."

Lori Fiduciaria
Lori Fiduciaria
Marea Fiduciaria:
È una bestia! L'avevo presa già di seconda mano e ancora va che è una meraviglia!!! Mi sento troppo figa quando guido il mio Zukki

Giusto anch'io l'avevo comperata usata e quando lo venduta ho preso gli stessi soldi che avevo speso nell'acquistarla. Questo per dirti che hai ragione, sono molto richieste anche adesso naturalmente rivedute e corrette.
I colleghi di lavoro mi chiedevano spesso un passaggio per provarla ed io mi sentivo come te, però in città era un po' "mussa" e per questo poi l'abbiamo cambiata. Mi fa piacere che ce l'hai ancora. Wlavita Marea

Lori
Farfalla spaventata
Farfalla spaventata
Ikigai Fiduciaria
Perché ho ritardato la puntura che voleva farmi già il 4
Poi sono andata dal ginecologo che mi ha detto meglio farla a inizio ciclo
Sono tornata il 10 dall'oncologa. E essendo al 15 gg mi ha detto vabbè aspettiamo che le arrivi il ciclo
Lori Fiduciaria
Lori Fiduciaria

Grazie Francesca !

Lori

Lost_
Lost_

Buonanotte a tutti!

Farfalla spaventata
Farfalla spaventata
Claretta
Claretta l'oncologa mi ha detto che devo iniziare gli inibitori a due settimane dell'inoculazione dell'Enantone, ha scritto anche la data 14 marzo. Allora a sto punto.. Aspetterò il 21.. Non so psicologamente se ce la farò..
Tu hai fatto enantone al secondo gg?

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