Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Eli Firenze Fiduciaria
Eli Firenze Fiduciaria
Francesca fiduciaria:
Per RICORDARE LARA /NINA

STORIA DI LARA /NINA

“ Care Rfs,
in realtà Lara sono io, la vostra Nina. Quando sono entrata nel blog ho deciso di usare un altro nome, come fanno alcune di noi. Ho scelto questo perché lo avrei voluto dare a una figlia. Dal momento in cui ho scoperto la malattia credo di aver pensato che non era possibile che tutto ciò stesse capitando a Lara e che lei non ce l'avrebbe fatta ad affrontare tutto questo. Allora mi sono inventata Nina, un'altra persona. La pensavo forte e determinata, invincibile. Poi sono arrivata qui tra voi Rfs e ho capito che la vera forza è quella della fragilità, della resilienza, del condividere e sentirsi accolte. Il prendersi cura delle altre e il sentirsi capita è già una medicina. Così giorno dopo giorno Nina e Lara sono tornate ad essere una sola persona, nuova: forte e fragile. ...
Con il suo dolore in fondo agli occhi… sapete … io ho perso la mia cagnolina, proprio il giorno in cui mi è crollata la vertebra e sono stata ricoverata in ospedale.
La mia cagnolina amatissima, Sari.
Anche lei alle prese con un tumore bastardo alla vescica. Ormai non mangiava più da giorni, non si muoveva, non faceva più pipì. I suoi occhi imploravano pietà, una tregua, riposo. Così con il mio compagno avevamo preso la decisione più difficile e dolorosa: portarla dalla veterinaria per l'iniezione. Stavo salendo in macchina, lato passeggero. Un gesto fatto migliaia di volte, quotidiano. In quel momento sentii un dolore lancinante, una pugnalata alla schiena. Gridai. Il mio compagno si allarmò e chiamò la mia amica medico che ci disse di andare in ospedale. Non riuscivo a respirare, pensavo di avere una costola rotta che mi perforava il polmone. Il viaggio di 15 minuti mi sembrò eterno. Dietro c'era Sari moribonda, davanti io che cercavo di respirare e resistere. Arrivati in pronto soccorso due portantini si avvicinarono con la sedia a rotelle. Ero paralizzata dal dolore, dissi di non toccarmi che avevo bisogno di scendere da sola, con calma. Ma loro avevano fretta e mi tirarono per un braccio. Fabrizio e Sari andarono via, dentro sarebbe arrivata la mia amica.

Mi trovai sola, su una sedia a rotelle in una stanzetta grigia, triste e asettica come solo le stanze di ospedale sanno essere. Mi chiesero i dati, poi mi portarono in corsia. Dalla sedia dovevo mettermi in barella, il portantino di prima cercò di prendermi, gli dissi di stare lontano con la faccia più cattiva che ero in grado di mostrare. Ci salii da sola sulla barella. Poi altri esami, una tac forse, che rivelò il crollo di una vertebra, D5, credo, non lo ricordo mai. Se prima non avevo contezza della mia schiena, ora la associo a una battaglia navale e mi è diventata ancora più estranea. Una parte di me marcia, che non mi appartiene. Una parte che crolla, va in pezzi. Quando Fabrizio tornò, ero stesa in corridoio. Il dolore era un po' meno per cortisone e antidolorifici, ma sussultavo di dolore ogni volta che qualcuno sfiorava la mia barella e succedeva spesso. Il pronto soccorso era affollato, cercavo di dire di fare attenzione, di non urtarmi. Ogni minimo spostamento mi provocava spasmi. Ovviamente le botte invece erano continue. Nessuno capiva cosa significava per me un semplice urto. Fabrizio era vicino a me. Sapevo che Sari non c'era più, lui non lo disse, io non potevo sentirlo. Non potevo piangere. I singhiozzi mi avrebbero provocato altra sofferenza alla vertebra. Nel momento più brutto, tragico e devastante della mia vita dovevo restare impassibile, piatta, senza emozioni. E avevo un solo pensiero in testa: "Non l'ho nemmeno salutata".
Le attese, le terapie, le cure, il busto, la sofferenza, la paura..
Ognuno di noi ha delle paure, a volte dettate dalla biografia, altre forse già scritte nel dna. Io ho sempre avuto autentico terrore di tutto ciò che avesse a che fare con il tumore. La condanna a morte più subdola e terrificante che evocava gente pelata ed emaciata, incapace di camminare sulle proprie gambe, ridotta all'ombra di quel che era.
la sensazione che ricordo con più vividezza è quella di essermi sentita su un precipizio. In parte ancora con i piedi a terra, ma con il corpo sbilanciato verso il vuoto. Mi mancava l'aria, non sapevo cosa fare. La disperazione, e poi voi amiche RFS, che ci siete sempre, e il dott. Salvo...da quale pianeta arriva? È soprattutto grazie a lei se mi sono rialzata dopo il busto... Il busto.... gli ho dato perfino un nome: Fusto, il busto.
Sorprendermi a sorridere e pensare “ Allora si può ancora sorridere anche con il cancro!!”
mi ha permesso di vivere un anno (2019) pieno di ripartenze, viaggi, passeggiate, posti
nuovi.
Ho goduto tanto della vista del mare, degli amici e del mio compagno, delle risate, delle onde e del sole, del camminare sulla spiaggia.
Me lo sono goduto tanto, un altro giro di giostra che probabilmente senza il suo sprone non avrei
avuto.

Poi quando tutto sembrava andare per il meglio..,....
a Novembre, due mesi dalla pet, senza che nessuno me lo abbia comunicato la diagnosi di metastasi celebrali... riapro la busta e leggo sul foglio ... eppure c’era scritto!!!
e di nuovo ... ospedali, attese, visite .,esami, di nuovo ospedali....
Ogni volta che vado in ospedale qui a Roma mi viene da piangere, mi sento abbattuta, tra attese infinite, medici sempre diversi con cui è difficile instaurare un rapporto di fiducia.
Disorganizzazione, controlli e chemio in un ospedale, radio in un secondo ospedale che sta distante Km !

Sono stanca, sfinita, arrabbiata anche possibile che non si sia potuto trovare un posto per me nell’ospedale dove faccio la chemioterapia?
A volte, seduta sulla sedia per oltre due ore di attesa mi vengono in mente alcuni versi della poesia

Se questo è un uomo………….

Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.

Ci penso da un po' a questa somiglianza tra i malati di cancro e gli ebrei dei campi di concentramento. Alla perdita della dignità delle donne: rasate, senza più seno, né mestruazioni, senza forze, eppure che andavano avanti, un passo dopo l'altro.
La propria immagine stravolta, il proprio corpo, una zavorra da trascinarsi dietro, che reclama di continuo attenzioni.
Cerco di ricordare quando nemmeno sapevo di avere un corpo, era lì e basta, agile e scattante, a richiedere bisogni fisiologici e poi stare buono.
Ho sentimenti contrastanti nei suoi confronti: mi ha tradito, mi massacra, ma prova a fare quel che può e forse mi fa anche un po' di tenerezza.

Nina ❤️
Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria
Morgana.. non è che dobbiamo aprire il parco cazzi... e mi tocca venire pure a me?!!
per visionare .. naturalmente ... io sono fedele!!!

Wonder.. quella è la più grande paura .. però è anche la nostra più grande risorsa ,, nel senso che ci concentriamo su quell'essenziale che vogliamo lasciare ai nostri bambini e ragazzi e anche adulti..i nostri figli senza perderci in stupidaggini.. senza perdere i loro sorrisi , le loro lacrime .. i loro momenti.. e cercare di fare in modo che sappiano che il nostro sguardo è e sarà sempre su di loro .noi un passo indietro e loro a vivere la loro vita piena con nel cuore i nostri insegnamenti..
Sai che io ho incominciato a scrivere il mio diario per loro.. convinta che non li avrei visti crescere?
Leopoldo
Leopoldo

Istologico di Roberta tutto ok. Ora si fa la radio e terapia ormonale che già sta facendo.

Lost_
Lost_
Leopoldo:
Istologico di Roberta tutto ok. Ora si fa la radio e terapia ormonale che già sta facendo.

Lost_
Lost_
Eli Firenze :
La mia eco seno è andata bene

Dada 62 Fiduciaria
Dada 62 Fiduciaria
Eli Firenze :
La mia eco seno è andata bene 😌

Evviva! Festeggiamo
Avanti tutta!
Francesca fiduciaria:
Ho sentimenti contrastanti nei suoi confronti: mi ha tradito, mi massacra, ma prova a fare quel che può e forse mi fa anche un po' di tenerezza.

Lost_
Lost_
Leti:
E la prima chemio è andata 💪

Avanti tutta
Dada 62 Fiduciaria
Dada 62 Fiduciaria
Leopoldo:
Leopoldo
Messaggio personale
Istologico di Roberta tutto ok. Ora si fa la radio e terapia ormonale che già sta facendo

Ottimo!
Dada 62 Fiduciaria
Dada 62 Fiduciaria
Leti
Via la prima!
Andrà tutto bene🌈💚🌈
Dada 62 Fiduciaria
Dada 62 Fiduciaria
Daniela Sicilia:
Ora a febbraio iniziano i controlli x me mamma mia che paura 😱 speriamo bene

🌈💚🌈💚🌈💚🌈💚🌈💚🌈
Andrà tutto bene
Ex utente
Ex utente
Leopoldo:
Istologico di Roberta tutto ok. Ora si fa la radio e terapia ormonale che già sta facendo.

Ottimo
Claretta
Claretta
Leopoldo:
Leopoldo

Ottimo ! Avanti tutta così
pepeli
pepeli
Leopoldo Eli Firenze Leti
pepeli
pepeli
Morgana
Hai visto che tutte siamo concordi sul fatto che le cure stiano funzionando alla grandissima??
Avanti tutta!
Io lo sapevo,io lo sapevo.....
🤗😘🤗😘🤗😘🤗
Stella fiduciaria
Stella fiduciaria
Daniela Sicilia:
Ora a febbraio iniziano i controlli x me mamma mia che paura 😱 speriamo bene
Buona merenda a tutte

Dani a me sembri perennemente a fare visite. Non diventa tutto troppo pesante così?
Lo dico per te...

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