Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Metodo di Denis... Andare su REGISTRATI poi cliccare su lucchetto e si apre loghin.. Inserire password e si accede al sito generale.. Cercare il blog con l immagine Dr Catania e cliccare.. A e uel punto si accede... Grazie Denis.
Ciao a tutte!!
Sono indietro di 2 giorni con i post...stavo iniziando a leggere tutto e ho pensato che tempo che rispondo voi non vi ricorderete nemmeno più l'argomento di cui si parlava 2 giorni fa! Imparerò a starci dietro... intanto perdonatemi per eventuali commenti a casaccio!
Intanto ho letto 2 cose belle:
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Cara Rita, grazie mille per aver condiviso la tua esperienza!! Io ho fatto lo svuotamento una settimana fa, sei di gran conforto!
Stella
Sono felicissima per te per la bella notizia!!
METODO DADA...CULO!
Non so come ho fatto a rientrare...da ieri sera tardi che provo! Sul momento pensavo che il dottore mi avesse messo dietro alla lavagna perchè troppo...vivace! Poi ho visto la vignetta e che dire ...mi sono rilassata! Fiùùù!!!
Dottore lei è troppo forte!!!!
Ora scappo in palestra ad allenarmi!
Grazie Ajtha che hai portato i miei saluti al forum...
Grazie PACI!! Non ti ho risposto perchè mi aspettano in palestra...bacio grande
Grazie DENIS !!
Ho paura a spegnere il telefono....non so se riesco a ripercorrere tutto quello che ho fatto per rientrare... lo lascio aperto su questa pagina
Ciao cara come stai?
Nina sono felice che tutto stia procedendo, togliere il busto è una cosa sicuramente positiva. Evviva.
Ciao Creamy bentornata cara.
Aytha grazie, sono sicura che la prossima volta riusciremo a vederci. Magari organizziamo con più anticipo Sarebbe bello.
Maxi ceeerto che è un effetto collaterale della radio. Anche io ho avuto lo stesso fastidio, come un dolore intercostale. A giorni fisso, altri andava e veniva. Non pensate a niente di brutto. Piuttosto state correndo? Io questa settimana provo ad allungare un pò.
Baci a tutti
Salve famiglia RFS,
anch'io problemi di login questa mattina prima di andare a lavoro. Adesso, in pausa pranzo, sono riuscita ad accedere...
Ciao Vava benissimo per la buona notizia... Adesso ti senti un po' disorientata ma vedrai che a poco a poco riuscirai a gioire per i risultati raggiunti...
Ciao Stella contenta che la visita con il chirurgo plastico sia andata bene. Certo che uscirà un bel lavoro!!!
Ciao Titti oggi 4 AC aspettiamo il selfie. Sicuramente non sarà l'urlo di Munch !!!! Impossibile!!!! Con un volto come il tuo impossibile!!!! Grazie infinite per ricordarci nelle tue preghiere.
Bene Nina
Un abbraccio a Denis e Paola
Ancora tantissimi complimenti al nostro dott. !!!! Leggendo i post arretrati ennesima conferma di quanto sia una grande persona come medico e come uomo
Vi devo salutare, buon pomeriggio
Ciao RFS e D(ottori)FS,
un salutino veloce, solo per dirvi che sono viva e vegeta.
Marta settimana scorsa ha iniziato la scuola materna, sono giorni emozionanti. Due anni fa quando mi diagnosticarono il tumore al seno, ricordo che, piangendo, dissi a mio marito: "non vedrò il suo primo giorno a scuola". Tiè, ero là in prima fila a tenerle la mano e fare foto ricordo!
Ho avuto un periodo duro al lavoro (troppo, mi sono ripromessa che non capiterà più), ma forse ora torno a respirare e così mi impegnerò per trovare di nuovo i miei 20 minuti da dedicare al forum. So che mi fa bene.
Grazie Rita e Clara per la testimonianza.
Un grande abbraccio a tutte.
Rossella
Buon inizio alla tua piccolina Rossella.
Problema login risolto.
Oggi sono un po' pensierosa... ho ricevuto un'assistita che da ieri è passata dall'aromasin al Tamoxifene x via degli effetti collaterali. Lei ha detto una frase che mi ha colpita molto ed è stata " io sono una 45enne nel corpo di un'80enne... x me nn è più vita". Lo prendeva da un anno e mezzo .
Nn ha torto, io la capisco... perché vi racconterei una balla se vi dicessi che gli effetti collaterali nn ci sono. O almeno sono io che li sento... a parte l'ipertensione e la cefalea, c'e' sempre questa stanchezza di fondo, questa rigidità e dolore nei movimenti soprattutto dopo essere stata ferma... ma io nn ero così anzi! Io nn voglio essere una 41 enne nel corpo di un 80enne... Domani ho la densitometria ossea e consulto endocrinologico per prendere una decisione sul Prolia ... perché quel discorso era solo accantonato.
Che stressss
Ho tanti aggiornamenti ed approfondimenti che avevo promesso di fare, ma abbiate pazienza anche per me la giornata e' di 24 ore, 3 ore di sonno comprese.
Mi porto avanti con un approfondimento molto richiesto ed utile per comprendere sempre di cosa parliamo anche senza la specializzazione in oncologia.
COME LEGGERE IL REFERTO ISTOLOGICO DEL TUMORE AL SENO
un referto e' scritto dal patologo, spesso in ritardo
(copiato dalla rete)
incomprensibili per i non addetti ai lavori.
Molte di voi sono ormai esperte nella traduzione dall'anatomopatologhese, ma proviamo a semplificare le cose
l linguaggio tecnico utilizzato nel referto istologico di un intervento per un tumore al seno risulta quasi sempre di difficile interpretazione da parte dei pazienti, un ostacolo che spesso aumenta l'ansia e i dubbi, proprio nel momento in cui si cercano invece chiarezza e soluzioni.
È importante tenere presente che il referto contiene informazioni che dovranno poi essere interpretate e considerate nel loro insieme dagli oncologi. Il paziente ha il diritto di capire bene il suo referto. Se necessario, è un suo diritto chiedere un appuntamento con l'oncologo di riferimento per leggerlo insieme e chiarire ogni dubbio.
Introduzione: cos'è il referto isto/anatomopatologico
È una descrizione dettagliata del tumore al momento della chirurgia e racchiude le informazioni necessarie per definire la terapia migliore per ciascuna paziente. Ad esempio: la localizzazione del tumore, le sue dimensioni, il tipo di cellule che lo costituiscono, se è disseminato al di fuori della mammella, il profilo biologico delle cellule tumorali.
Cominciamo a leggerlo
La prima parte del referto riporta i dati anagrafici del paziente, il nome del chirurgo che ha effettuato l'intervento di asportazione, la data dell'intervento e un numero identificativo dell'esame del patologo.
I dati anamnestici
Possono essere riportate sul referto del patologo anche alcune brevi informazioni cliniche della paziente fornite dal chirurgo e rilevanti per la diagnosi. Ad esempio, i riscontri della mammografia/ecografia, gli aspetti clinici all'esame fisico, il motivo della chirurgia, il sospetto clinico, eventuali pregresse diagnosi ed eventuali comorbidità. Questi dati possono aiutare il patologo a elaborare una diagnosi accurata e a stabilire correlazioni più precise con i dati clinici.
Il materiale inviato
In questo paragrafo si può capire il tipo di procedura eseguita dal chirurgo, da dove è stato asportato il materiale inviato al laboratorio di anatomia patologica e la quantità dei campioni.
La descrizione macroscopica
La descrizione macroscopica del materiale esaminato è ciò che il patologo vede ad occhio nudo osservando il cosiddetto "pezzo operatorio". Include colore, consistenza, forma e dimensioni del tumore, e distanza dai margini chirurgici.
(tumore fillode della mammella)
[/i]La descrizione microscopica
Qui si trovano le informazioni che riguardano in modo più specifico il tumore.
Il tipo tumorale. Il tumore è classificato in base al tipo di cellule da cui trae origine: i due tipi principali sono il duttale e il lobulare (il primo si sviluppa dalle cellule dei dotti lattiferi, il secondo dalle cellule delle unità duttolobulari terminali). Questa è un'informazione anatomica importante, ma non incide significativamente sulla prognosi e sulla decisione del trattamento.
Se la malattia dimostra di aver acquisito la capacità di invadere i tessuti circostanti e di diffondersi al di fuori della mammella viene classificata come carcinoma infiltrante; se invece non è invasiva, viene chiamata carcinoma in situ.
In caso di carcinoma infiltrante, viene segnalato se contemporaneamente vi è anche la componente in situ, indicando se presente o assente
Se la componente in situ è presente, viene anche specificato se è focale (cioè se in proporzione rappresenta meno del 25%) o estesa (più del 25%). Queste informazioni servono ai medici per comprendere il tipo di malattia e scegliere la migliore strategia terapeutica. Conservativa o radicale (mastectomia)
[i]Il grado tumorale.
Il grado – G1, G2 e G3 – viene determinato da una valutazione dell'aspetto delle cellule tumorali: da quanto, nel loro insieme, appaiono diverse dalle cellule della mammella normale e da quanto velocemente si moltipicano. Più è elevato il grado e più la malattia è aggressiva: G1 (carcinoma ben differenziato, poco aggressivo), G2 (carcinoma moderatamente differenziato), G3 (carcinoma scarsamente differenziato, aggressivo). È importante notare che, sebbene controintuitivo, il termine differenziato indica che le cellule sono simili a quelle sane.
Ecco perche' ad esempio in un prelievo per esame citologico le cellule di un G1 possono essere scambiate per cellule normali (falso negativo)
Invasione vascolare
L'invasione vascolare è un indicatore di aggressività del tumore, indica la presenza di cellule tumorali all'interno dei vasi circostanti il tumore. È un parametro importante che aiuta l'oncologo a definire l'iter terapeutico. Ma non e' un fattore prognostico indipendente.
Lo stato dei margini di resezione
Indica se i margini di resezione chirurgica sono liberi di malattia o no, oltre che la distanza del tumore dai margini di resezione. Queste informazioni sono utili per valutare la necessita di un eventuale nuovo intervento.
Lo stato linfonodale
Se durante l'intervento sono stati asportati anche dei linfonodi ascellari, nel referto si troverà anche l'indicazione dei numero totale di linfonodi esaminati e il numero di quelli interessati dalla malattia.
Attualmente, in genere, prima di procedere con la dissezione ascellare, si esamina prima il linfonodo sentinella, cioè il primo linfonodo ascellare che può essere raggiunto dalle cellule tumorali. Se sono presenti cellule tumorali, si procede con la procedura asportando i restanti linfonodi (la dissezione ascellare).
Ovviamente, ne abbiamo discusso tantissime volte, non basta la presenza di isolate cellule tumorali nel linfonodo (micrometastasi) per procedere allo svuotamento, come si faceva una volta indiscriminatamente.
Af-FIDARSI al proprio chirurgo previo consenso informato (ma deve essere veramente informato) prima dell'intervento
[imgs]https://www.medicitalia.it/public/uploadedfiles/minforma/salvocatania_linfoadenectomia-2.bmp[/imgs]
La stadiazione istopatologica
Esiste anche un sistema di classificazione, chiamato TNM, che indica lo stato di evoluzione tumorale e viene riportato in basso, quasi alla fine del referto istopatologico.
In questo sistema troviamo informazione riguardo la dimensione del tumore (T) in una scala da 1 a 4 (T1-T4); la presenza di malattia nei linfonodi (N) adiacenti al tumore (N0 significa che non sono coinvolti i linfonodi) o eventuali metastasi a distanza (M0: non sono presenti metastasi; M1: sono presenti metastasi).
Caratterizzazione biologica
Stato dei recettori per gli estrogeni (RE) e per il progesterone (PgR)
Le cellule del tumore possono presentare sulla loro superficie delle particolari proteine che si legano agli ormoni femminili: gli estrogeni e il progesterone. La loro presenza influisce sulla prognosi e sul percorso terapeutico. A seconda della loro quantità (espressa in percentuale), i tumori vengono indicati in:
- ER+ estrogeno-responsivi (o estrogeno-positivi)
- PgR+ progesterone-responsivi (progesterone-positivi)
Questa informazione influisce molto sulla scelta della strategia terapeutica. La maggior parte dei tumori al seno presenta i recettori per gli ormoni femminili, e alle pazienti vengono spesso prescritti farmaci anti-ormonali.
Stato dei recettori di tipo 2 del fattore di crescita epidermico umano
Le cellule tumorali possono anche presentare alte percentuali di un'altra proteina chiamata "recettore di tipo 2 del fattore di crescita epidermico umano". In questo caso vengono indicati come HER2-positivi.
I tumori al seno possono risultare contemporaneamente positivi per gli ormoni femminili e per l'HER2. Anche questa informazione condiziona la scelta terapeutica.
Attività proliferativa (Ki67)
Questo valore esprime la percentuale di cellule tumorali che hanno la potenzialità di duplicarsi. Viene fornita una percentuale che va da 0 a 100. Il valore soglia è il 20%: oltre questo valore il tumore viene considerato proliferativo e, di conseguenza, più aggressivo. Maggiore la percentuale, maggiore l'aggressività.
Bentornata
e come vede.....ha gia' perso la prima scommessa con me se ricorda bene.
Lanciamo la seconda scommessa ?
Sì sì sì!
Grazie dell'approfondimento molto interessante...
Dottor Catania quanto dovrebbe durare la terapia neodiuvante con anastrazolo? Mia mamma dovrebbe farla per 4 mesi poi pet e forse intervento... 4 mesi sono abbastanza per cercare di ridurre il nodulo?
La terapia ormonale può creare piccoli disturbi ma cerca di pensare che è prescritta per proteggerti da guai futuri...e non farti condizionare dalle situazioni altrui, lo sai che ogni organismo risponde a modo suo...e se ti fanno male le articolazioni , fai attività fisica o incrementala se puoi! I disturbi a me erano passati dopo un pò, come se il mio corpo si fosse abituato...
Un abbraccio e facci sapere cosa ti diranno alla visita
Buon onomastico MARIA
Bene sono contenta per la vostra amica, situazione meno impegnativa della nostra, anche se porterà con sé le solite paure ed inquietudini...quelle non conoscono " stadio" o infiltrazione....