Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Dott Catania,
mi permetta un paio di riflessioni.
una dottoressa amica di famiglia che esercita in Molise mi ha detto che il centro di Ortona è un polo d'eccellenza.
Peccato che fosse il 13 agosto, o un salto ce lo facevo. In quei giorni, se avessi avuto un bisturi, il tumore me lo sarei levata da sola. Ad arrivarci, avrei fatto come i cojote.
Altra cosa che mi ha fermata è stata che ci metto più ad andare a Ortona da Roma, che ad andare a Milano.
Lei per altro mi sta indirettamente rassicurando, io un po' il tarlo della capacità di marketing ce l'ho avuto. Mi sono chiesta davvero se allo ieo siano più bravi o se siano più bravi a comunicare la bravura.
Poi, come le dicevo stamattina, ho deciso che di qualcosa e di qualcuno dovevo fidarmi. Certo, la visita con Veronesi è stata importante e rassicurante, lui mi é sembrato misurato, sicuro, attento. Ma io posso misurare solo le capacità umane, per quelle mediche, che sono quelle che mi servono, non sono competente.
Ciò detto, a me socialmente parlando non piace per niente questa cosa del gold e del non gold, davanti alla malattia non dovrebbero esserci differenze. C'è da incazzarsi come iene.
Che poi, io sono cresciuta in provincia, so che le piccole realtà hanno capacità che Roma se le scorda. La gente ancora si fa in quattro, medici inclusi.
Qui la sanità pubblica è allo sfascio, perché é allo sfascio il tessuto morale e civile dei cittadini.
Vivo nella capitale, e per un intervento in tempi non biblici devo lasciare mio figlio da solo e andare in una città diversa.
Con le spese e le difficoltà correlate, anche dopo, per le terapie.
Con l'aggravante che magari ci sono i ragazzi che a 15 anni non ne risentono, ma il mio non è tra questi. Sarà completamente solo per 3 giorni, perché gli amici quando ti serve una mano, puf, spariscono.
C'ho un magone....
Io mi sono anche interrogata, in un certo momento, su un possibile scenario: il ccnl garantisce un periodo di comporto, durante il quale si ha il diritto alla conservazione del posto di lavoro. Ma il comporto non é eterno. Mi sono chiesta: e se resto senza lavoro, senza stipendio e senza assicurazione?
Poi ho deciso che mi stavo solo complicando la vita, e che Dio me la mandi buona. Cosa senza la quale nemmeno il miglior chirurgo può nulla.
In questi giorni ho chiesto le preghiere di tutti gli amici che hanno l'abitudine alla preghiera.
Non tutti ci credono, quindi è inutile parlarne qui.
Poi credo che il peggio arriverà dopo, con la terapia. E lì saremo tutti uguali per davvero.
Ancora una cosa. Quando posso, preferisco il ssn. E la scuola pubblica. E la metro.
Quando mi hanno operata al cuore, ho incontrato un cardiochirurgo d'eccellenza, e solo dopo ho scoperto che era il cardiologo di certe star, nell'ospedale di zona, a un km da casa, perché l'abito non fa il monaco. Lo sento ancora, su Whatsapp, l'ultima volta ieri sera, e mi fido ciecamente di ciò che dice, più che se lo pagassi 350 euro a visita.
Perché, come mi sembra anche lei, è uno che ti da ancora la sensazione di lavorare con il cuore, oltre che con il cervello.
Insomma, l'eccellenza la fa l'uomo, il centro, e il destino. E la donna.
Come vede, dubbi e paure da vendere.
Eppure, il coraggio, se una non ce l'ha, se lo deve dare, c'è poco da scegliere.
Ajtha Acklo si è vero in provincia di Pavia sono ospedali ottimi per la cura del tumore al seno, anche se i chirurghi non si prodigano in spiegazioni.... questa per me è una grande pecca perché al paziente oncologico servono eccome i chiarimenti e quando ci vuole anche una battuta per tirare su il morale vedi il dott Catania...poi io sono convinta che sia tutto un po' scritto e vada anche a fortuna a trovare il chirurgo bravo, le cure giuste e cosi via dicendo
Il tuo non è solo uno sfogo, qualcosa di emotivo, ma anche un bell'insieme di considerazioni , tutte razionalità e realismo, che aiutano un po' tutti a riflettere!!!
L'ho già scritto in questo blog ma voglio ripeterlo: la mattina in cui sono stata operata è comparso il seguente pensiero sulla prima pagina del Corriere della Sera (che allora pubblicava una massima al giorno)
"Prega come se tutto dipendesse da Dio, agisci come se tutto dipendesse da te" (s. Ignazio di Loyola)
io penso che sia proprio così: dobbiamo sforzarci di fare le cose al meglio, ma poi nella vita c'è un quid di imponderabile...
Un abbraccio
Maria
Arianna76, non so a quali spiegazioni ti riferisci. Io quando vado in visita pongo domande ed ho risposte. Su alcuni punti, se non siamo noi a chiedere, come fanno a chiarirci i dubbi? Io avevo chiesto di tutto, soprattutto al primo controllo dopo l'intervento chirurgico, e addirittura mi ero preparata a PC tutte le domande da porre, stampandole su foglio A4. Avevo comunque dimenticato di fare una domanda, e quando me ne ero ricordata, l'avevo fatto via mail, ottenendo una risposta esaustiva. Io posso tranquillamente affermare che sul fronte spiegazioni non ho incontrato problemi. Uscire dalla visita soddisfatta, serena, con tutti i dubbi chiariti, mi ha aiutata ad affrontare non solo la patologia in sè, ma la vita in senso lato, un macigno di difficoltà che mi stava stritolando. È stata la mia salvezza rivolgermi a quel professionista, che mi ha trasmesso la forza per riprendere in mano la mia vita.
Purtroppo io non riuscivo ad accompagnare mia mamma tutte le volte e lei tutte le volte non stava li a chiedergli, sbagliando per carità, tutti i dubbi che aveva ma neanche i medici, forse anche per via dei numerosi pazienti, non stavano li a spiegargli le cose più di tanto. Tanti dubbi per fortuna me li ha chiariti il Dottor Catania.
Per poi non parlare del nostro medico di famiglia che un giorno alla domanda se potevo stare tranquilla che la chemio neodiuvante l'avesse protetta per eventuali metastasi, mi ha risposto con un sogghigno ma le metastasi le ha già.
Io sono stata abituata a cercare soluzioni anche altrove, nn tralasciando ciò che ho vicino. Come avevo scritto post indietro già mio padre porto'mia nonna a Parigi x tentare di guarirla da un melanoma nei primi anni 80. Per altre situazioni anche io mi sono recata all'estero, sono stata a Negrar ( Verona) x L'endometriosi.
Mi sono rivolta allo Ieo perché avrei voluto fare radio intraoperatoria e l'analisi del linfonodo sentinella durante l'intervento. Nn era possibile fare nessuna delle due cose nemmeno li. Poi se avessi deciso di farmi seguire a Milano probabilmente avrei dovuto fare tutte le terapie da loro e nn me la sono sentita di lasciare lavoro e famiglia x mesi.
Certo, diciamolo chiaramente e spero nn si offenda nessuna... è un altro mondo. Come gentilezza e come ambiente. Spero nn sia così come competenza e professionalità. Per quanto riguarda me... io l'intervento l'ho patito un bel po' ... mi sono svegliata malissimo e nn lo dimenticherò mai, avevo un male da impazzire, ero sveglia ma nn vedevo bene, riuscivo solo a lamentarmi per attirare l'attenzione... avevo così dolore che penso di aver vomitato già al risveglio. Mi ricordo la chirurga che mi ha detto " ti ho appena operata mica vorrai andare in discoteca !" Era ironia ma sul momento nn ho apprezzato molto...E siccome avevo male trattenevo il respiro mi hanno messo la mascherina. Poi mi hanno aggiunto una flebo e mi sono addormentata. E meno male! Ho vomitato per i 2 giorni successivi e mi hanno dimessa un giorno dopo... e nn avevo mai mangiato dal ricovero. Era terribile l'augmentin di mezzanotte,la passavo seduta sul letto e avevo chiesto di averlo per flebo o iniezione, invece dovevo prendere quel pastiglione enorme che nn digerivo mai e vomitavo dopo mezz'ora. Dovevo stare a letto ferma perché nn avevo drenaggi ma una fasciatura compressiva ma ... io volevo vomitare in bagno perché la mia vicina aveva 24 su 24 marito e figli, e mi vergognavo a star male davanti a loro. Mi hanno operata alle 12, portata in camera alle 17, alle 18 ero in bagno a vomitare e mi hanno caziata tantissimo.
Insomma... questa è la mia esperienza. Niente di trascendentale anche perché penso ( spero) che alla fine per l'estirpazione del bastardo la chirurga abbia fatto un ottimo lavoro, come avrebbero fatto in Ieo.... però anche a me il dubbio di come sarebbe stato a volte viene...
Arianna76, purtroppo sotto il profilo umano a volte le cose non vanno come si vorrebbe. E certe risposte destabilizzano. Da un medico che ci accoglie con un sorriso, che ci ascolta, che risponde alle nostre domande, si va volentieri, altrimenti si esce dal suo ambulatorio con uno stato d'animo non dei migliori.
Ely quanto mi è piaciuto ciò che hai scritto... che dirti... stai tranquilla tesoro perché hai nel cuore una forza indescrivibile!
Io ho fatto tutto il mio percorso a Lecco... Non avrei potuto trovare di meglio.. Non solo per il Dott Salvo che mi ha operata ma anche per tuttigli altri medici, tecnici, infermieri (quest'ultima categoria ahimè con qualche eccezione forse per stanchezza o mole di lavoro ...) . È una clinica piccola ma a cui mi sono affidata con serenità.
Abito vicino ed è un ambiente in cui l'accoglienza è tangibile... e non è cosa da poco
Un forte abbraccio e... auguri Ilaria!!!
Elisa
Auguri onde!!!! sono le 00:02... ora si può !!!!
È vero è già domani! auguri onde
Maria
Onde, auguri.
Ciò che volevo dire è che una si fa forza, ma che nessuna è davvero forte.
E che ci troviamo a scegliere, ma che nessuna ha la sicurezza di aver fatto la scelta giusta.
Siamo tutte in pista, c'è musica, quindi balliamo.
Buon compleanno!