Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
E' un pò che non leggevo il blog, per questioni familiari che mi tengono occupato, lontano dal computer, e, per contrastare una possibile dipendenza da smartphone, non ne ho uno. Quindi, lontano dal pc, lontano dalla rete...
Torno tardi la sera a casa, e son troppo stanco ed il neurone è surriscaldato, e potrebbe non rendere al meglio.
Oggi, decido che sia giunto il tempo di ritornare alla lettura del blog, e leggo di Ada: non era certo questo che mi aspettavo di leggere, però [ora parte una profonda citazione ] "il destino è quel che è, non c'è scampo più per me"! Quindi, alla fine mi decido: un breve messaggio per non sembrare "sparito", ma neanche troppo lungo, per evitare gaffe e fusione totale del neurone. Mi son letto il post di Lorenzo e mi è piaciuto molto e l'ho condiviso, compito semplice che il neurone può assolvere senza troppo sforzo.
Decido di rimettermi a pari con la lettura e inizio da dove ho lasciato, a pagina 250. E mi trovo il messaggio di Lisa lasciato senza risposta dal 19/06...
Prima di tutto mi scuso con Lisa per l'abbandono dal 19/06..
Ero indeciso se rispondere subito, o se leggere ed aggiornarmi fino ad oggi. Alla fine mi sono fatto forza, ed eccomi a rispondere dopo aver letto fino a pagina 254.
Lisa, credo che sia "normale" che la salute della mente sia importante da preservare, laddove non debba passare l'idea di una *malattia mentale*, ma di una normale reazione ad eventi grandi. Un pò di confusione, di distrazione dagli eventi quotidiani, un pò di paura sana, sono ingredienti normali a questo punto.
Ed è importante per la famiglia far sapere che ci siete uno per l'altro e che non si è del tutto soli.
Ognuno secondo la propria modalità, le proprie risorse. Certo, non tutti sono forti allo stesso modo: la famiglia serve anche a sorreggersi a vicenda.
Esprimere vuol dire anche scaricare la tensione, vuol dire condividere, per alcuni. Per altri il silenzio invece aiuta, dato che esprimere può rappresentare la conferma che le proprie paure sono condivise, e quindi reali, come se tenerle dentro avesse il potere di lasciarle nel virtuale.
Che dirle? Le racconto un episodio. A me hanno insegnato a dare il posto sull'autobus alle persone anziane. [A dir la verità un ragazzino di 12 anni ha rischiato la vita quando mi ha offerto il posto, ma questa è un'altra storia - o forse si riallaccia a quella realtà che temiamo e che non ci piace quando altri la notano].
Un giorno offro il posto a una signora anziana (ad un passo dalla mummificazione). Si è arrabbiata e mi ha urlato
"Come si permette! Mica starà insinuando che io sia vecchia?" Meno male che c'era un'altra mummia (santa!!!) davanti a me che si è messa a ridere e si è voltata verso la signora dicendole: "vecchia no, ma over 40 sicuramente si. E' un ragazzino che cercava di essere gentile" rivolto al 25enne, all'epoca dei fatti, odierno scrivente.
Quindi, Lisa, trovare le parole o il modo per condividere, ma soprattutto far sapere che si è presenti e che la speranza che tutto vada bene, c'è sempre.
Nadine,
molto a proposito avere riproposta la poesia di Holland "La morte non è niente " che viene letta in molti Paesi in occasione di funerali di amici o parenti.
Io non l'avevo qui riportata, perchè personalmente coinvolto ma ci avevo pensato tant'è che ieri sera ad una mail del mio fraterno amico Mau, figlio di Ada, avevo replicato (lui ha studiato anche in Usa) con
Death is Nothing at All
Death is nothing at all.
I have only slipped away to the next room.
I am I and you are you.
Whatever we were to each other,
That, we still are.
Call me by my old familiar name.
Speak to me in the easy way
which you always used.
Put no difference into your tone.
Wear no forced air of solemnity or sorrow.
Laugh as we always laughed
at the little jokes we enjoyed together.
Play, smile, think of me. Pray for me.
Let my name be ever the household word
that it always was.
Let it be spoken without effect.
Without the trace of a shadow on it.
Life means all that it ever meant.
It is the same that it ever was.
There is absolute unbroken continuity.
Why should I be out of mind
because I am out of sight?
I am but waiting for you.
For an interval.
Somewhere. Very near.
Just around the corner.
All is well.
Henry Scott Holland
La vedo bene se Lei in quanto paziente la replicasse (in italiano) anche nel blog dove avevamo lasciato in sospeso (*) il tema della morte .
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/4700-dare-sempre-speranza-i-fattori-predittivi-sono-una-mera-informazione-non-una-condanna.html ttivi-sono-una-mera-informazione-non-una-condanna
(*) Paradossalmente la novità su Ada ha quasi disturbato il tema della morte come se si fosse intrufolata con un tema OT : quello della vita.
Coerentemente con questo assunto oggi il mio amico Mau, il figlio di Ada, ha aperto la lunga fila dei necrologi del Corriere della sera con il suo annuncio che recita così
Maurizio Mariella e Enrica annunciano che
ADA
si è trasferita. Tutti coloro che l'hanno conosciuta e amata potranno trovarla nella nuova casa piena di rosa e di azzurro
[font#DF01D7][/font]
Intanto ...la vita continua...tra trasferimenti e le ansie della quotidianità. Ma soprattutto le paure.
Questa nostra amica è angosciata perché le è stata prospettata già una diagnosi non certo favorevole, ma dovrà aspettare quasi un mese per la conferma.
Qualcuno/a dalle Alpi ( quelle della Val D'Aosta....rizzano le orecchie perché sanno cosa vuol dire aspettare... ) alle Piramidi le può intanto dare un sostegno ?
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/423169-eteroplasia-mammaria.html
Ada ci ha lasciati... è un evento molto triste ma al tempo stesso che dona speranza.
Strano che sia proprio la morte a donare Speranza. E invece per me è così, Ada è talmente straordinaria da riuscire anche in questa circostanza a donarci speranza.
La speranza di vivere una vita piena come è stato per Lei.
Ada, come noi, non sapeva quanto sarebbe stata lunga, ma ci ha creduto ogni giorno, ha abbandonato la paura per la speranza e ha accompagnato tante donne nel loro percorso. Ha vissuto insieme al cancro.
Un caro abbraccio alla Sua famiglia.
Laura
p.s. Francesca bellissima idea! bacio
@dott. Salvo, mi commuove tanto il necrologio della famiglia di Ada, lo trovo bellissimo e così pieno di serenità e di speranza, che va aldilà della fede per me, molto più in linea con i pensieri fantastici del mio immaginario. Mi fa piacere che anche lei abbia condiviso la poesia con il suo caro amico, effettivamente è piuttosto conosciuta, la replicherò sull'altro forum come da lei suggerito.
@ Laura siamo in piena sintonia, avevo lasciato lo stesso pensiero qualche post sopra....ma penso che sia la sensazione che abbiamo tutti adesso, su questo forum almeno.
Intanto vi lascio il profumo dei miei panini al latte appena sfornati, un profumo che sa tanto di casa e di quotidianità.ALL IS WELL
ps. proverò a scrivere alla nuova amica per infonderle un po' di coraggio e di vicinanza.
ci uniamo nel ricordo di ADA .
purtroppo non abbiamo avuto l'onore di conoscerla personalmente.
con profondo rispetto.
alex e silvia
Mi sono rimessa in pari con la lettura ed ho appreso della morte di ADA, non ho avuto l' onore di conoscerla personalmente ma ho imparato ad apprezzarla in questo blog.
Buongiorno a tutti, è da un pò che non scrivo più ma volevo testimoniare quanto speciale fosse Ada.
Ho avuto il piacere e fortuna di conoscerla, in un momento nero della mia vita ed è riuscita con le sue parole a farmi avere speranza, aprire gli occhi e riconoscere che c'è una luce in fondo al tunnel, bisogna solo avere la forza di andare fino in fondo ad esso. Ho affrontato la malattia con un sorriso in ricordo del suo: dolce, contagioso e pieno d'amore.
Simona (MI)
Ciao Ada è stato un onore conoscerti, un grande regalo che la vita mi ha fatto.......Un saluto e grande abbraccio alla famiglia al dott. Catania. Chiara.
Qualche giorno fa, una persona molto "speciale" mi ha detto che la sofferenza può essere sofferta od offerta... L'esempio di Ada mi fa capire come un momento triste dell'esistenza può essere trasformato in un grande dono... la sua stessa vita, dalle vostre testimonianze, è stata un dono per tante persone!
E anche voi, carissime RFS, state dimostrando con la vostra sensibilità, con la vostra presenza, con i vostri consigli, con le vostre attenzioni, di essere sulla buona strada! Grazie per la vostra vicinanza, trovo in ogni vostra risposta una parte di voi, del vostro vissuto e non posso che farne tesoro!
Questi percorsi si fanno quando a capo ci sono guide forti e sicure: grazie dottor Catania e a tutti i dottori che qui danno il loro contributo.
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La visita per la terapia ormonale ha evidenziato un polipo endometriale, programmato ricovero il 15 e intervento per il 16, altrimenti non posso iniziare neanche queste terapie. I miei pensieri si sono fermati a questo consiglio: "Scegli chi possiede speranza e te la può trasmettere mentre ti sta curando con scienza e coscienza"! CRistina
Salve a tutti,
non riuscivo ad entrare più nel blog, ma con l'aiuto di Donatella sono di nuovo con voi, anche se non ricevo più l'e-mail con le notifiche dei vostri commenti, ho controllato tra la posta spam, le impostazioni, niente da fare.
Piano pianino leggerò tutti i commenti che ho perso in questo periodo, la notizia della morte di Ada mi ha molto rattristata, porterò con me il ricordo di una grande donna che terrò presente nei momenti bui che attraverserò lungo il tragitto della mia grande avventura,
La mia vita sta prendendo un nuovo equilibrio, da una parte migliore di prima, dall'altra deve ancora prendere forma, ma giorno dopo giorno la consapevolezza di avere avuto un tumore, acquisisce un nuovo volto. Sono felice di avervi ritrovato. Un abbraccio fortissimo. Anita.
Ho conosciuto Ada a Milano quando da perfetta padrona di casa ci ha accolto tutte con un abbraccio e poche parole ma sentite. Ho davanti il suo sorriso semplice e puro e credo che non lo dimenticherò mai, come non dimentico tutte le belle cose che ha scritto per noi e che sono pillole di saggezza per aiutarci a vivere senza pensare alla malattia. < Si è trasferita > mi piace pensare in un posto bellissimo con colori tenui, si proprio così i colori dell'armonia, della dolcezza che profumano d'amore e di serenità. Grazie Ada !
Un saluto alla famiglia e un abbraccio Lori
Mercoledì sera avevo parlato con Mau, il figlio di Ada, al telefono a lungo, spiegandogli che non sarei andato al funerale. E lui sapeva bene perché : Ada mi aveva educato da oltre 30 anni a detestare le manifestazioni dove implicitamente si è quasi obbligati ad ostentare il dolore. Ciò non vuol dire che sia lei che io disertavamo i funerali, ma che preferivamo senz'altro altre modalità per manifestare la vicinanza ad amici e conoscenti deceduti. Ieri mattina però precauzionalmente mi ero liberato degli impegni dalle ore 11-13 e alle 10 non ho potuto resistere alla tentazione di "andare a vedere". Ho preso un taxi per paura di non poter parcheggiare in prossimità della chiesa e non so se a causa della mia pressione il povero tassista sul lungo rettilineo di Viale Fulvio Testi ha tamponato una altra macchina. Purtroppo a quasi 1 km dalla chiesa. Così, imprecando per il chiaro segnale inviatomi da Ada , ho fatto quasi di corsa l'ultimo tratto del tragitto verso la chiesa.
Sono arrivato con 10 minuti di ritardo sbattendo contro un muro di persone che nella piazza antistante non erano riuscite ad entrare nella chiesa. Sgomitando come fanno i bambini bulletti sono riuscito a guadagnare le ultime file all'interno della chiesa.
Qui mi fermo perché qualunque dolore può essere sopportato se si traduce in una storia. Ma "questa" storia appartiene alla sfera intima di ciascuno di noi. Ribadisco che non c'è ragione per rattristarsi....ma certamente tutti noi ora siamo...più poveri.