Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Molta tristezza perché a quanto pare l'oncologa le ha praticamente detto che non ci sono speranze trattandosi di uno stadio IV (per la metastasi polmonare di 7mm)
Io continuo a sperare
Io non credo abbia detto il vero!Qua ci sono diverse ragazze che ti possono dire il contrario... Comunque un po' di tatto no!?Mah, ultimamente non sento che parlare di medici un po' così...Diciamo senza delicatezza.Sono con voi❤️🌈PS.Anche il nostro Doc ieri mi è sembrato speranzoso,un cauto ottimismo
Non è stata una esperienza facile, ma con il trascorrere del tempo e anche se ogni tanto mi davo dei pizzicotti davanti allo specchio per verificare se fossi ancora viva,
si insinuò la speranza di potere non solo sopravvivere ma addirittura di poter tornare alla vita normale di prima. Infatti alla età di 40 anni , malgrado lo scetticismo di alcuni medici (il dr. Catania invece mi incoraggiava) ho partorito un bellissimo bambino.
Bellissima testimonianza, grazie
Si, hai perfettamente ragione, tutti qui me ne avete data.
Andiamo avanti!
Che meravigliaaaaaa
È una bellissima creazione
Che bella! Sei bravissima!!!
Ottimo! Una è andata
Ma come si può dire una cosa così ad una persona che sta iniziando le terapie?
Non ho parole! La malattia può andare in remissione o cronicizzarsi
Massimo rispetto per la vostra oncologa, però tappatevi le orecchie quando vi dice queste cose .. concentratevi sul fatto che la cura farà effetto! Un abbraccio a tua moglie
Qui nel blog ci sono esperienze che fanno sperare!
Si, hai perfettamente ragione, tutti qui me ne avete data.
Andiamo avanti!
Buongiorno blog
Dottore, rfs oggi avrei dovuto raggiungere mia sorella al lago ma, per sicurezza, prima di partire mi son fatta un tampone fai da te: positivo. Ho pensato potesse essere un falso positivo e ne ho fatto un altro: ancora positivo.
Io sto bene, non ho sintomi e non ho contatti dal 26, nemmeno con mio marito perché è in trasferta da lunedì.
Come mi devo regolare? È sufficiente che me ne stia sola soletta a casa ripetendo tamponi finché non mi negativizzo? Devo andare a fare un tampone "ufficiale" affinché mi inseriscano in un qualche database? Ma soprattutto, che faccio con la terza dose, prenotata per il 12 gennaio? Disdico?
Che due palle, non se ne può più...
Paolo5729 io non conosco la tua storia perché mi sono perso i post nei giorni post Natalizi ma ti dico che a mia madre, drasticamente, VI Stadio metastasi al rachide, gli diedero 2 mesi senza tatto..2 mesi dopo dall'inizio della cura ormonale la grossolana massa è divenuta puntiforme e ora a Marzo saranno 2 anni che siamo in remissione parziale e vogliamo il 2022 sia l'anno della vittoria. Mai perdere la speranza, chiedete, chiedete, le cure e l'energia positiva sono e saranno sempre nostre alleate ♥️
[Paolo5729
Si, hai perfettamente ragione, tutti qui me ne avete data.
Andiamo avanti![/quote]
Con voi! Avanti e sperare sempre!🌈🌈❤️❤️
Buonpomeriggio ragazze!
Fili colorati per gli impegni di oghi🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🙋♀️
Buongiorno blog, io ci sono.
Paolo mi dispiace per il discorso dell'oncologa, non siamo partiti con il piede giusto. Ogni caso è a sé, siamo varianza. Vorrei riproporti la storia di una Rfs triplo negativo IV stadio. Non perdete la speranza.
583708:
Mi chiamo Greta, ho 60 anni , vivo a Milano e già da un po' di tempo che il dr. Catania mi invita a scrivere qui la mia esperienza che lui ritiene interessante e che potrebbe aiutare molte ragazze che sono all'inizio di questo percorso dopo il tumore al seno.
Non ho ben compreso in cosa potrebbe la mia esperienza essere di aiuto, ma per così poco non potevo esimermi dal farlo pur se sinteticamente.
Sono stata operata dal dr. Catania indirizzata a lui dal Prof. Lovo Primario di Chirurgia Plastica dell'Istituto dei Tumori di Milano.
All'età di 35 anni nel 1995, due bambini piccoli di 3 e 5 anni, fulmine a ciel sereno curato con una quadrantectomia e svuotamento del cavo ascellare (allora non si faceva l'analisi sistematica del Linfonodo Sentinella) anche perché poi tre linfonodi risultarono massivamente metastatici. Triplo Negativo !!
Chemioterapia non certo agevole perché allora si sfruttava il massimo delle dosi e quindi la tossicità era molto elevata ed i farmaci per contrastare gli effetti collaterali quasi inesistenti.
Tutto superato comunque anche psicologicamente perché i miei bambini non mi davano certo il tempo per auto commiserarmi.
Quando ormai avevo ripreso una vita normale altro fulmine a ciel sereno : alla vigilia di Natale del 2000 mentre mi preparavo a festeggiare la Festa nel corso di un controllo di routine riscontro di metastasi al fegato di 3,5 cm .
Nuova chemioterapia e quando il nodo epatico si era ormai ridotto a pochi millimetri exeresi chirurgica
.Questa volta sul piano psicologico è stata una vera catastrofe. Paradossalmente mentre facevo la chemioterapia e gli esami sentenziavano che il bastardo si stava rimpicciolendo avevo la percezione di tenere sotto controllo la malattia.
Quando però il tessuto del fegato che conteneva il bastardo è stato portato via dalla chirurgia ho avuto la sensazione di non poter più tenere più il bastardo sotto controllo e quello che prima vedevo evidenziato dagli esami come "nodo" e quindi il pericolo riuscivo a vederlo materializzato, dopo la chirurgia quel nodo era tornato ad essere il fantasma delle mie notti !
Credo di avere trascorso almeno 2 anni aspettando il fantasma che desse segni di sé da qualche altra parte.
Un mal di testa, un dolore addominale, un colpo di tosse per me erano già un segnale del "ci risiamo ancora una volta !" Sino a che decisi di seguire i corsi del dr. Catania dove c'erano pazienti che venivano da tutte le regioni italiane e dove ho conosciuto anche Ada Burrone.
Lui mi diceva , ed inizialmente non ci sentivo, che stavo vivendo da stupida
"Stupida perché non si rende conto dei fatti reali. Lei può far qualcosa per sapere se il bastardo è ancora presente ? NO !!! Noi possiamo fare qualcosa per essere certi che non ci sia più ? NI (disse proprio NI !) . Come vive nel frattempo lei in attesa di queste risposte ? Intanto non vive e quindi come se fosse morta. Ma questo possiamo anche accettarlo perché l'ha deciso lei di morire. Ma lei è anche, oltre che moglie di un marito affranto, anche di due bambini. Hai il diritto di suicidarsi per sé stessa se lo crede, ma ha il diritto di assassinare la mamma di due bambini ? Ci rifletta bene !"
Per alcuni mesi ero quasi risentita per quelle parole. Come se neanche il dr. Catania mi avesse compreso.
Poi piano piano ho cominciato a ripetermi che dovevo vivere per i miei bambini e dopo alcuni anni a ripetermi di dover vivere anche per me stessa. E così sono trascorsi 25 anni dalla scoperta del tumore e 20 dalla scoperta delle metastasi e ho smesso di chiedermi dove sia finito quel bastardo.Nessuno mi potrebbe dare risposte. E allora a che serve chiederselo ?