Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

DarkElena Fiduciaria
DarkElena Fiduciaria
Io ci sono

Titina sei veramente bravissima e Primula è sempre splendida

CHOKIE75, Raffa
sempre con voi

Buonanotte a tutti!
Ex utente
Ex utente

Buonanotte a tutti

Franc.64
Franc.64

Ci sono!

Lulin, un abbraccio a te e fili colorati per tuo padre

StefaniaBs ti penso!

Lorycalif siamo pronte tutte per domani!

Dafne, ho letto che ti hanno già dato buoni consigli, portati dietro anche un bel tombino, non si sa mai! Saremo lì con te!

Farfalla, a me aiutava concentrarmi su una cosa alla volta, sull'attimo presente o al massimo gli impegni del giorno dopo, per non caricarmi di troppa ansia.
Siamo qui e ti accompagneremo in tutte le visite e cose varie che dovrai fare! Un abbraccio!

Elisafiduciaria

Chokie e Raffa Marco, chissà come è andata oggi, siamo con te e Raffa!

Tanti fili colorati che vi avvolgono tutte e tutti!
Buonanotte!
💚

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Samantha73:
Buonasera Dottore e buonasera a tutti voi.
Sono arrivati gli esami di mia madre:
Lesione palpabile sì
Distorsione: Dimensioni 30 mm Giudizio Radiologico R5
Nodulo: Dimensioni 20 mm Giudizio Ecografico U5
Due frustoli di 0.5 e 0.8 di lunghezza materiale interamente incluso.
Ipotesi diagnostica: carcinoma
Tru cut B1
Esame citologico C1
Mammografia monolaterale + eco
Esame integrato da tomo- sintesi
L'indagine di tomosintesi evidenza all'incrocio dei quadranti interni di destra la presenza di una grossolana distorsione di 31 mm con alcune micricalcificazioni nella compagine, corrispondente all'immagine ecografica a formazione fortemente ipoaecogena, di 20 mm, di verosimile natura discaricocinetica.
Tale formazione espansiva risulta essere in stretta continuità con una grossolana formazione tendenzialmente liquida, bilocale, che presenta nel lume un aggettivo di 15 mm
Un piccolo gruppo di micricalcificazioni si evidenzia anche in fase retroareolare
Ad entrambi i cavi ascellari si osservano piccoli linfonodi con aspetto ecografico conservato
È stato aspirato di nuovo del liquido misto a sangue e in settimana effettueranno un'altra microbiopsia oppure una biopsia vera e propria .
Mi aiuta a capire?
Alla visita è stato detto ai miei genitori che all'80% non c'è nulla e la biopsia è per fugare quell'ultimo 20%
Però sul referto c'è anche scritto: diagnosi " sospetto carcinoma"
Non sto capendo più nulla e sono molto spaventata
#370.735 Scritto: Oggi 17:42




Samantha73:
salvocatania
Ri- buonasera Dottore, mi sono accorta che nel post di prima ho fatto un certo minestrone di informazioni (effetti dell'ansia) e provo a esprimermi in modo più chiaro anche dando una cronologia agli esiti:
18 novembre eseguite mammografia ed ecografia con questo esito:
Distorsione: Dimensioni 30 mm Giudizio Radiologico R5
Nodulo: Dimensioni 20 mm Giudizio Ecografico U5
Due frustoli di 0.5 e 0.8 cm di lunghezza materiale interamente incluso.
Mammografia monolaterale + eco
Esame integrato da tomo- sintesi
L'indagine di tomosintesi evidenza all'incrocio dei quadranti interni di destra la presenza di una grossolana distorsione di 31 mm con alcune microcalcificazioni nella compagine, corrispondente all'immagine ecografica a formazione fortemente ipoaecogena, di 20 mm, di verosimile natura discaricocinetica.
Tale formazione espansiva risulta essere in stretta continuità con una grossolana formazione tendenzialmente liquida, bilocale, che presenta nel lume un aggettivo di 15 mm
Un piccolo gruppo di microcalcificazioni si evidenzia anche in fase retroareolare
Ad entrambi i cavi ascellari si osservano piccoli linfonodi con aspetto ecografico conservato
Ipotesi diagnostica: carcinoma

A seguito nella stessa giornata vengono aspirate dal seno due siringhe di siero misto a sangue e viene eseguito tru cut. Questi gli esiti
Tru cut B1
Esame citologico C1

Oggi al ritiro dei referti mia madre viene nuovamente visitata dal senologo, che aspira ancora due siringhe di liquido e la rassicura dicendo che rimane un 20% di dubbio che vuole fugare appunto con un altro tru cut o una biopsia, in quanto il primo prelievo è stato insufficiente
Dopo la seconda aspirazione mia madre non sente quasi più al tatto il nodulo duro
Ora, io non vorrei fare...l'avvocato del diavolo, ma non capisco...la mammografia non mi è parsa così rassicurante...è tutto questo liquido che ha ridotto le dimensioni dell'ingrossamento a far cambiare la valutazione?
Spero di essere stata più chiara, scusi ma non so come cancellare il post precedente.
#370.773 Scritto: Oggi 20:36

Purtroppo quanto allega non permette di interpretare correttamente per arrivare a formulare una diagnosi.
Di sicuro sin qui ancora non c'è alcun elemento per formulare una diagnosi specie se a distanza.
L'unico elemento di sospetto è quell'immagine distorsiva e già le avevo spiegato che distorsione non vuol dire sempre tumore perchè esistono lesioni assolutamente benigne (o bordeline) che si presentano con una immagine distorsiva come la Radial Scare




In questo caso c'è anche una componente liquida importante che è stata aspirata ma non ha dato esito ad una diagnosi di tumore (C1).
Persistendo una componente solida mi sembra corretto suggerire un ULTERIORE approfondimento microbioptico , che chiuderà il cerchio diagnostico.
Mar fiduciaria
Mar fiduciaria
salvocatania:
In linea generale sono favorevole a qualsiasi vaccino sperimentato anche sui bambini se serve a prevenire malattie gravi.
E questo malgrado le strampalate sparate dei signori SOTUTTOIO perchè è un vaccino strasperimentato.
Non saprei darle consigli perchè ad oggi non ci sono studi per il Covid e i vaccini per i bambini, ma se ha la pazienza di aspettare non più di due settimane , ci sono in cantiere almeno due studi promossi dagli israeliani che già hanno vaccinato un numero sufficiente di bambini da poter trarre conclusioni molto utili per noi.

Aspettiamo gli israeliani che hanno anche informazioni per noi molto utili riguardo alla terza dose.

Grazie dottore per la risposta
Finché l’Aifa da l’autorizzazione per il vaccino ai bimbi e le regioni si organizzano saranno passate ben più di due settimane!!!
Mar fiduciaria
Mar fiduciaria
Buonanotte ragazze
Buonanotte dottore
Ex utente
Ex utente
mar:
Finché l’Aifa da l’autorizzazione per il vaccino ai bimbi e le regioni si organizzano saranno passate ben più di due settimane!!!

Mi permetto di “integrare”, a quanto detto dal nostro esimio Dottore, il pensiero del precedentemente citato “addetto”:

Innanzitutto, è bene sapere che, posto che i bambini hanno la stessa suscettibilità all’infezione degli adulti, essi possono ammalarsi gravemente di Covid-19, sperimentando problemi di salute sia a breve sia a lungo termine a causa dell’infezione. Per citare qualche dato, a metà ottobre 2021 negli Stati Uniti l’infezione da Sars-CoV-2 aveva interessato circa 2 milioni di bambini e causato quasi 100 decessi nella fascia di età fra i 5 e gli 11 anni; può sembrare poco, ma questi numeri significano che tale infezione era ormai diventata una delle prime 10 cause di morte in quella fascia di età.

A parte i casi letali, bisogna ricordare gli effetti a lungo termine dell’infezione da Sars-CoV-2: oltre a condizioni di salute rare e molto serie, come la sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-C) osservata in migliaia di bambini dall’inizio della pandemia (spesso a partire da infezioni asintomatiche o paucisintomatiche), c’è anche la cosiddetta condizione di “long Covid”, vale a dire il persistere su lunghi periodi di sintomi anche dopo la negativizzazione. Questa condizione si osserva in una percentuale che un ampio studio inglese su 258.790 minori di età fra i 5 e i 17 anni dichiara essere nell’ordine del 2 per cento oltre i 56 giorni e che una recente review di 14 studi disponibili ad agosto 2021 piazza fra il 4 e il 66 per cento a 12 settimane, a seconda dei sintomi e di altre variabili considerate dagli studi. In coerenza con i dati citati, in Israele si osserva che fra i bambini di meno di 12 anni di età si riportano in circa il 2 per cento dei casi sintomi ancora persistenti a 6 mesi dall’infezione.

Questo è ciò che si rischia con il virus; ma qual è il rapporto rischi/benefici per la vaccinazione nella fascia di età considerata? La Fda ha condotto un’analisi quantitativa per valutare i numeri previsti di casi sintomatici, ricoveri, ricoveri in terapia intensiva e decessi di Covid-19 che potrebbero essere prevenuti per ogni milione di bambini vaccinati in un periodo di 6 mesi, rispetto al numero previsto di casi di miocarditi, ricoveri ospedalieri, ricoveri in terapia intensiva e decessi per milione di bambini causabili dal vaccino nello stesso periodo e per la stessa coorte. Si è assunto in modo conservativo che il rischio di miocardite/pericardite associato alla dose di 10 µg nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni fosse uguale al rischio associato con la dose di 30 µg negli adolescenti di età compresa tra 12 e 15 anni. Naturalmente, benefici del vaccino e rischi dovuti al virus variano al variare della prevalenza di Sars-CoV-2; tuttavia, al variare di questo fattore, il numero di esiti clinicamente significativi correlati al Covid-19 prevenuto supera sempre il numero di casi di miocardite in eccesso associati al vaccino, eccetto nel caso in cui la prevalenza del virus si mantenga pari al minimo sin qui osservato negli Usa. Anche in questo ultimo caso, tuttavia, la gravità attesa degli esiti dell’infezione prevenuta è maggiore della gravità delle miocarditi indotte; inoltre, che il virus non circoli mai più a livelli superiori al minimo è ovviamente irrealistico, così come è irrealistico assumere che l’incidenza di miocarditi sia pari a quella osservata negli adolescenti fra i 12 e i 15 anni, utilizzando un terzo della dose a essi somministrata.

Sulla base di questi dati e di simili ragionamenti, Fda, Cdc, Ema e altre autorità di farmacovigilanza raccomandano la vaccinazione dei bambini fra i 5 e gli 11 anni di età; e se il rapporto rischi/benefici per i bambini è favorevole, a maggior ragione la loro vaccinazione diventa urgente, visto ciò che rischiano per il virus e visto che costituiscono un serbatoio infettivo ove il virus continua a mutare e un pericolo per i soggetti suscettibili, come i non-responder o i soggetti vaccinati da lungo tempo.

Buonanotte a tutti
Buonanotte Dottore.
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Titina Fiduciaria
Titina Fiduciaria

Buonanotte ragazze e Dott.Catania

Stefania Fiduciaria
Stefania Fiduciaria
Franc.64:
StefaniaBs ti penso!

Nussi
Nussi

Io ci sono!

Nussi
Nussi

Fatto terza dose... Sono un po' acciaccata ma domani andrà meglio!

Nussi
Nussi

Buonanotte a tutti!

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Nussi:
Fatto terza dose... Sono un po' acciaccata ma domani andrà meglio!

Attenzione all'effetto NOCEBO.

Io che ci credo molto (ma non lo dite in giro per non farmi radiare dall'Ordine dei Medici) per non farmi distrarre dall'effetto Nocebo sono andato a correre dopo due ore dalla somministrazione della prima, seconda e terza dose.
E oggi (vaccino alntinfluenzale alle 14) sono andato a correre alle 17.
Nessun sintomo e tanto meno acciaccato 4 volte su 4

Due sono le ipotesi
O il mio sistema immunitario è già defunto o la ipotesi del Nocebo che si può contrastare e vale per qualsiasi terapia, oncologica in particolare, resta sempre valida.
E lo conferma lo studio che vi avevo allegato pochi giorni fa



salvocatania:
#368.708 Scritto: 24-11-2021 00:16



Lo scrivo da mezzo secolo in tutte le sedi di considerare significativamente gli effetti NOCEBO delle terapie. L'ho ribadito in tutti i nostri convegni dove voi mi siete testimoni soprattutto riguardo alle terapie oncologiche , in modo particolare sulla ormonoterapia.
Vi ricordate degli effetti LETROZOLO e i tortellini ?

Ora questa mia idea strampalata trova conferma da uno studio sugli effetti avversi del vaccino ancti Covid



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Vaccino anti-covid, eventi avversi ed effetto nocebo

Una quota significativa di eventi avversi dopo la vaccinazione anti Covid-19 potrebbe essere legata a un effetto “nocebo”.

Lo suggerisce uno studio internazionale pubblicato sulla rivista rivista The Lancet Regional Health-Europe, che ha analizzato le reazioni avverse segnalate in tre trials in cui il vaccino è stato messo a confronto con un placebo.
Le reazioni avverse sono state superiori nei gruppi che hanno ricevuto il vaccino, ma solo di poco inferiori a quelle segnalate da chi ha ricevuto il placebo. Un dato che, secondo gli autori dello studio, indica come in molti casi le reazioni avverse siano da attribuire a un effetto nocebo, ossia alla sola aspettativa di effetti collaterali.
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Vi ricordate controllate pure cosa ho scritto il giorno prima della mia prima dose -gennaio- della seconda dose -febbraio- e terza dose-novembre ??
Ho scritto che non avrei avuto effetti di rilievo perchè non rientravano tra le mie aspettative temute. Ed ho avuto 38 di febbre assolutamente asintomatica nella notte della seconda dose rilevata dal sottoscritto perchè in dubbio che il vaccino potesse su di me non avere effetti protettivi vista l'assenza di effetti di rilievo.
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In questo studio
I ricercatori hanno preso in considerazione tre trials con vaccini approvati dalle entità regolatorie in Ue (EMA) e negli Usa (FDA). Due studi, per un totale di 38.403 partecipanti, condotti su vaccini a mRNA (Pfizer e Moderna) e uno studio, con 6.736 partecipanti, su un vaccino che utilizza adenovirus (Janssen/Johnson & Johnson). Gli effetti collaterali segnalati dalle persone vaccinate sono stati messi a confronto con quelli dichiarati dalle persone a cui era stato somministrato un placebo (soluzione fisiologica).
Il confronto tra il farmaco e il placebo, comunemente utilizzato negli studi randomizzati, porta al verificarsi di effetti collaterali anche in chi ha assunto il placebo, un effetto definito appunto “nocebo”.
Il motivo per cui questi effetti collaterali si verificano non è chiaro, certamente giocano un ruolo le aspettative negative come evidenziato studi precedenti.
Le reazioni avverse prese in considerazione
In questo studio sui vaccini contro il SARS-CoV-2 sono state analizzate le reazioni avverse (AEs) “sollecitate”, ossia riferite a un elenco di sintomi che i partecipanti hanno segnalato utilizzando diari elettronici, entro sette giorni dall’inoculazione del placebo o del vaccino. Inoltre, sono stati valutati gli AEs “non sollecitati” (riportati spontaneamente entro 28 giorni dopo l’iniezione) in tutti i gruppi dei tre studi selezionati.
I risultati hanno evidenziato un profilo degli AEs sollecitati nei bracci placebo paragonabili a quelli del vaccino, anche se la percentuale era più elevata nei gruppi attivi. Gli AEs sollecitati e più frequentemente riportati sono stati: affaticamento, mal di testa, dolore locale come reazione al sito di iniezione e mialgia/dolore muscolare. In particolare, rispetto alle prime dosi, la fatica è stata riportata dal 21-29% nei gruppi placebo e dal 37-42% nei gruppi farmaco attivo; il mal di testa dal 24-27% e 33-39% nei gruppi placebo e farmaco attivo rispettivamente; e i dolori muscolari dal 10-14% nei gruppi placebo e dal 18-33% nei gruppi farmaco attivo. Anche le reazioni al sito di iniezione erano comuni: 12-17% nel placebo e 48-84% dopo la vaccinazione attiva.

I risultati suggeriscono che una proporzione sostanziale di AEs sollecitati non sono un risultato del vaccino di per sé, ma sono dovuti all’effetto nocebo.
Per questo i ricercatori sottolineano che una maggiore consapevolezza della risposta nocebo può portare a una maggiore partecipazione all’immunizzazione e a una maggiore protezione dall’infezione da SARS-CoV-2, limitando la paura e l’ansia per la sicurezza di questi nuovi farmaci. Spiega Martina Amanzi
Evidenziare tempestivamente l’importanza della risposta nocebo associata all’attuale vaccinazione contro SARS-CoV-2 è molto importante. In molti Paesi in cui il vaccino è stato reso disponibile c’è infatti una minoranza significativa che rifiuta di essere sottoposta a immunizzazione. La maggior parte di questi soggetti è scarsamente informata sulla sicurezza del vaccino, sulla sua capacità di proteggere dall’infezione grave da SARS-CoV-2 e sull’importanza del raggiungimento dell’immunità di gruppo. La nostra pubblicazione aggiunge un’importante informazione sulle reazioni avverse al vaccino. Sarebbe auspicabile che i medici utilizzassero queste conoscenze per rendere consapevoli i loro pazienti sulla necessità di aderire alla vaccinazione contro il Covid-19.

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BLU.

Notte girls notte doc

Elisa

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
salvocatania:
#303.666 Scritto: 27-03-2021 00:22 -



Nina74:
Dottore perché gli anti ormoni sono considerati doping? Come agiscono sul nostro corpo per essere considerati tali? E poi vorrei sapere anche è vero che gli estrogeni proteggono le donne dal covid, motivo per cui si ammalano meno rispetto a gli uomini? Quando una donna è in terapia anti ormonale gli estrogeni vengono eliminati tutti o solo in parte?
Mi scusi se le faccio tutte queste domande, ma sono delle curiosità che mi porto da tempo



Lasciate perdere queste informazioni che sono fuorvianti : le donne più protette dei maschi ? Può darsi ma raccontatelo a tutte le donne morte di Covid.
Quelli con il gruppo sanguigno 0 più protetti ? Raccontatelo ai morti di Covid con gruppo 0. Ma a chi servono queste informazioni ?
Quella che serve è sapere che è più protetto chi

1) Mantiene il distanziamento

2) Si vaccina

Riguardo agli antiormoni doping vi ho già raccontato recentemente il caso del Letrozolo nei tortellini perchè ci sono sportivi agonisti che pensano ( secondo me a torto) di poter aumentare la performance sportiva assumento Letrozolo senza alcuna indicazione . Per tale ragione è proibito agli sportivi e considerato quindi come sostanza dopante.



N.B. questi sportivi ( effetto placebo) non hanno alcun effetto collaterale di tutti quelli che riferite voi ! Perchè

a) Non leggono il bugiardino, come voi
b) Non hanno un medico che anticipa loro la sequela di effetti collaterali (NOCEBO)
c) hanno false informazioni attraverso il passaparola che il farmaco possa incrementare la performance ( PLACEBO ) sportiva.

Più clamorosa la vicenda che riguarda migliaia di culturisti che assumono TAMOXIFENE camuffato in integratori spacciati per innocui e naturali.



http://www.senosalvo.com/integratori_alimentari.htm

L'assumono da mezzo secolo pensando non solo di incrementare la performance sportiva , ma soprattutto per curare la ginecomasta che si manifesta quasi inevitabilmente per la generosa assunzione di anabolizzanti steroidei.

Neanche loro lamentano effetti collaterali per le stesse ragioni del letrozolo

1) Non consultano medici ansiosi e non leggono il bugiardino

2) Ritengono ( a torto) attraverso il passaparola che il farmaco sia innocuo (PLACEBO)

Il problema è stato sollevato dopo la pubblicazione di una lettera su una delle riviste più prestigiose di Medicina



[i]I culturisti corrono il rischio di assumere integratori contenenti tamoxifene. A dirlo è una lettera pubblicata sul British Medical Journal dai ricercatori dell'Università di Liverpool, Regno Unito, e dell'European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (Emcdda) di Lisbona in Portogallo.
«Da oltre trent'anni i bodybuilders prendono tamoxifene per prevenire e trattare la ginecomastia da anabolizzanti. Il farmaco, un antiestrogeno non steroideo usato nelle donne con cancro al seno, è sempre arrivato dal mercato illecito. Ma ora nei forum di culturismo circola il nome di un integratore alimentare, l'Esto, che secondo il nome chimico di uno dei composti sull'etichetta potrebbe contenere il farmaco» spiega Michael Evans-Brown, ricercatore dell'Emcdda e primo autore della lettera. Così i ricercatori ne hanno acquistati quattro confezioni in diversi momenti tra la fine del 2011 e l'inizio del 2012, analizzandone il contenuto.
E, sorpresa, il tamoxifene è stato trovato in tre dei quattro campioni a diverse concentrazioni: 3,8 mg, 0,9 mg e 3 mg. «L'etichetta sul prodotto consiglia un dosaggio dell'integratore di due capsule al giorno, che nel caso del campione numero uno può aver fornito 7,6 milligrammi di tamoxifene, tenendo conto che il trattamento medico della ginecomastia è di 10-20 mg giornalieri» sottolinea Evans-Brown, aggiungendo che non è noto se l'Esto in vendita oggi contenga ancora tamoxifene. Ma il nuovo millennio ha visto il moltiplicarsi di prodotti da banco rivolti ai palestrati o comunque a chi vuole perdere peso o migliorare la vita sessuale: e molti di questi contengono sostanze farmacologicamente attive come steroidi anabolizzanti, composti per stimolare l'erezione, soppressori dell'appetito e ansiolitici.
«E tali sostanze, magari eliminate dall'uso farmaceutico per motivi di sicurezza, non sono elencate sull'etichetta degli integratori, che spesso vengono commercializzati come naturali, sani e sicuri» puntualizza il ricercatore. In altri casi, come quello dell'Esto, è fatto in etichetta solo un oscuro riferimento alla sostanza contenuta, ad esempio un nome chimico. E chi lo usa magari non sa che sta prendendo un vero e proprio farmaco, con possibili effetti avversi. «Gli operatori sanitari dovrebbero chiedere ai pazienti se usano integratori, informandoli circa i rischi e segnalando reazioni avverse» conclude Evans-Brown.
- Modificato da salvocatania

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