Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Buongiorno a tutti, vi ringrazio per la vicinanza
Ma il primo giorno è saltato, si va a martedi prossimo: essendo mia moglie in cura con interferone per altra patologia l'oncologa si è consultata con i medici che seguono Paola ed hanno decido di aspettare un po di giorni per vedere come si evolve la situazione senza l'assunzione della sostanza (che potrebbe in qualche modo interferire con la chemio)....quindi ancora 3 giorni da aspettare, nulla di che, per quanto riguarda l'inserimento del PIC (o come si chiama..non mi entra in testa) alla fine tutto è andato per il meglio...era si terrorizzata (per la congenita paura degli aghi) ma poi ha preso l'auto ed è arrivata a casa tranquilla da sola, poi ieri sera doccia con la pellicola a coprire l'"affare" modello prosciutto...e via, auguro a tutti voi una stupenda giornata
Buongiorno RFS
una domanda: qualcuna di voi sa se si possono assumere erbe (valeriana, tiglio, ecc) per favorire il sonno durante la cura con tamoxifene?
non dormo più
Si Dada ieri sono stata meglio e ho fatto una lunga camminata (4km a passo lento per non disturbare il pericardio). Grazie per il pensiero.
Oggi 3a di taxolo!
Ciao!!!
Alla mia domanda di quali medicinali potessero interferire o fossero controindicati con il Tamoxifene, l' oncologa mi ha risposto che gli unici sono gli antidepressivi.
Non mi ha menzionato la valeriana, per cui CREDO si possa assumere.
Dottor Catania ecco la mia "classifica":
2 3 4 1 5
Grazie per questo blog, per la sua presenza e il suo aiuto costante.
Grazie
Grazie mille!!!
RFS
Sto raccogliendo i referti e preparando la valigia.
Stasera parto presso un centro fuori regione.
Poche persone sanno della mia partenza.
Preferisco affrontare gli ostacoli che mi si presentano in riservatezza.
Sono fatta così e forse non cambierò mai.
Niente smartphone con me, ma solo tanto silenzio.
Vi abbraccio tutte e continuerò a pensarvi anche senza connessione.
Dr. Catania, questa la mia classifica, se può ancora esserle utile...
2
1
4
3
5
Un abbraccio forte anche a te
Ciao ti aspettiamo
ciao, volevo dirti che per fare la doccia quando avevo l'odiato Picc inserito, all'ospedale mi hanno consigliato di acquistare il Limbo, che e' un dispositivo da inserire nel braccio prima di docciarsi e che lo rende "sigillato" dal mondo esterno, quindi anche dall'acqua. E' molto pratico da mettere. Si trova su Amazon.
Ti allego qui il link cosi' ti fai una idea:
https://www.amazon.it/Limbo-Protezione-cateteri-circonferenza-superiore/dp/B00EXMNAL2
Ma cosi' continuate a complicarvi la vita sia perche' la rete e' piena di bufale sull'alimentazione sia perche' I guru piu' seguiti su questo tema anche in tv (vedi Panzironi) non sono neanche medici.
Quando avete questi dubbi datela una occhiata all'indice alla vostra destra ed e' probabile che ne abbiamo parlato piu' volte.
Se cercate un libro per approfondimenti
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/5739-franco-berrino-e-il-nuovo-libro-il-cibo-dell-uomo.html
Rifacciamo il punto della situazione partendo da una tabella base
Stampatela e attaccatela al frigo
http://www.senosalvo.com/cibi_anticancro_rischi_alimentari.htm
Come vedete si puo' mangiare quasi tutto con equilibrio + moderazione.
Vi riporto l'approfondimento che comunque trovate nell'indice
rispetto a
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
e
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/5739-franco-berrino-e-il-nuovo-libro-il-cibo-dell-uomo.html
e
http://www.senosalvo.com/cibi_anticancro_rischi_alimentari.htm
sugli alimenti da utilizzare con moderazione
Gli alimenti che possono aumentare il rischio di cancro
Non esiste un singolo cibo che da solo possa essere considerato causa o prevenzione del cancro. Di certo alcuni alimenti, di per se stessi, o per i metodi utilizzati per la loro cottura, o per gli additivi usati per la loro conservazione, sono associati ad una maggiore probabilità di sviluppare la malattia. Il Fondo mondiale per la ricerca sul cancro (WCRF) porta avanti da oltre dieci anni (con continui aggiornamenti) un processo di revisione sistematica della letteratura scientifica su alimentazione e tumori e proprio recentemente ha stilato le nuove raccomandazioni di prevenzione.
1) Alcol
L'alcol è il nutriente in assoluto più associato al rischio di sviluppare un cancro: mammella, fegato, tumori delle prime vie aeree e digestive, stomaco e colon
Le evidenze scientifiche sono convincenti tanto che le nuove raccomandazioni WCRF sono di non bere alcol in assoluto (10 anni fa il suggerimento era di limitarne il consumo). Se proprio non se ne può fare a meno il consiglio torna ad essere quello suggerito in precedenza, e cioè di non superare i 20 gr al giorno per gli uomini (due bicchieri scarsi di un vino di media gradazione) e i 10 gr, un bicchiere singolo, per le donne. Un bicchiere di vino contiene circa la stessa quantità di alcol di una lattina di birra e di un bicchierino da bar (40 ml) di superalcolico.
2) Carni rosse
Le carni rosse (bovine, suine, ovine, equine e caprine) sono state dichiarate «probabilmente» cancerogene sia dal WCRF che dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) nel 2015 perché è stato individuato un legame diretto tra queste e (soprattutto) il tumore al colon-retto, primo in termini di incidenza in Italia. L'indicazione del Fondo mondiale per la ricerca sul cancro è di limitarne il consumo a 300 grammi alla settimana (limite che sale a 500 grammi in quelle popolazioni che hanno l'abitudine a consumare molta carne rossa). Perché la carne rossa fa male? I motivi sono tanti è ricca di ferro-EME, altamente ossidante, per cui aumenta la produzione di radicali liberi che hanno un effetto cancerogeno e generano infiammazione intestinale. Anche la cottura della carne è importante: le alte temperature facilitano la produzione di sostanze cancerogene.
3) Carni Rosse "processate"
Per carni lavorate o «processate» si intendono tutte le carni che sono state in qualche modo «trasformate», ovvero essiccate, fermentate, affumicate, trattate con conservanti o in altre maniere per migliorarne il sapore o la conservazione. Il processo più pericoloso è l'aggiunta di nitriti e nitrati, per la produzione degli insaccati. Ma quali sono queste carni conservate? Sono per esempio gli hot dog, i salami, le salsicce, gli affettati in genere, ma anche le carni in scatola o sotto sale (i prosciutti crudo DOP sono tutelati per legge dall'aggiunta di nitrati e nitriti). Le carni rosse processate sono state classificate come cancerogeni certi dalla IARC e sono in modo convincente associate al rischio di cancro del colon-retto e dello stomaco. Per questo la raccomandazione WCRF è evitarne il consumo o comunque limitarlo il piu' possibile.
4) Sale e cibi in salamoia
La raccomandazione del WCRF è di limitare il consumo di sale a 5 grammi al giorno , circa un cucchiaino (2 grammi di sodio), minimizzando al massimo i prodotti processati con sale. Per farci un'idea 100 grammi scarsi di prosciutto crudo contengono già tutta la quota di sale della giornata. La popolazione italiana però consuma in media 8-10 grammi di sale al giorno, ben oltre la soglia consigliata. Naturalmente la salamoia (soluzione acquosa di sale da cucina) con cui vengono conservati alcuni alimenti è estremamente ricca di sale e per questo quei cibi vanno consumati con cautela.
5) Cibi in scatola
Recentemente è emerso il problema degli interferenti endocrini (come il bisfenolo A) nelle scatole, latte o pacchi per alimenti, anche come possibile fattore di rischio per alcuni tipi di tumore. Nel Fondo mondiale per la ricerca sul cancro non esiste un'indicazione su questo specifico fattore di rischio (ma resta comunque valida l'indicazione di evitare cibi e carni "processate") e gli esperti stanno studiando le dosi giornaliere accettabili di bisfenolo. Al momento, comunque, gli enti regolatori in materia non hanno emesso alcuna raccomandazione a evitare gli alimenti in scatola
Il World Research Fund International ( https://www.wcrf.org/int/continuous-update-project/our-cancer-prevention-recommendations/preservation-processing ) indica infatti di evitare cibi preservati con l'uso di sale e precisa che i metodi che non lo utilizzano (e che vanno dunque preferiti) sono il congelamento, l'essicazione, la fermentazione e, appunto, l'inscatolamento
6)
Bevande zuccherate e alimenti ad alta densità calorica
Il consumo di alimenti troppo ricchi in zuccheri o grassi o in tutti e due, così come di bevande zuccherate, è associato all'obesità che è un fattore di rischio convincente per tutti i principali tipi di cancro dei paesi industrializzati. L'obesità aumenta infatti il rischio di sviluppare tumori della mammella (dopo la menopausa), intestino, prostata, pancreas, rene, fegato, ovaio, endometrio ed esofago (adenocarcinoma). La raccomandazione del Fondo mondiale per la ricerca sul cancro è dunque di evitare le bevande zuccherate e limitare i cibi ad alta densità calorica.
7) Che cosa mangiare ?
La raccomandazione è basare la propria dieta prevalentemente su alimenti di origine vegetale, poco o non industrialmente raffinati. Cereali dunque, meglio se integrali, legumi, verdura, frutta, un po' di pesce (con moderazione i grandi predatori *) e di altri prodotti di origine animale. In sostanza la nostra dieta mediterranea «povera».
(*) tonno, salmone... vedi
http://www.senosalvo.com/cibi_anticancro_rischi_alimentari.htm
8) Modelli alimentari a confronto
Alcuni fattori di rischio per l'insorgenza di un tumore, come l'obesità, e modelli alimentari tipo "Western" (cibi ad alta densità calorica, troppo cibo animale) sono per molti tumori anche fattori prognostici sfavorevoli. Comincia a esserci qualche evidenza scientifica che modelli dietetici come la dieta mediterranea siano da raccomandare anche a chi ha già avuto un tumore. Da una revisione sistematica appena pubblicata sul BMJ open che ha valutato l'impatto di alcuni modelli alimentari sulla mortalità in chi ha già avuto un tumore è emerso ad esempio che per il tumore della mammella, modelli alimentari a basso contenuto di grassi, con molti vegetali (come la dieta mediterranea) sono associati ad una ridotta mortalità. E non bisogna comunque dimenticare che anche il WCRF afferma che le raccomandazioni di prevenzione valgono anche per chi ha già avuto una diagnosi di tumore.