Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Però sul referto non c'è nessun riferimento a questo punto bianco.
Prima di viaggiare con la fantasia, siccome io non sono un medico, nè tantomeno un radiologo,
Ciao l'anno scorso ho fatto lo stesso tuo errore di andare a vedere il CD perché era la prima volta che facevo la tomosintesi e ho visto di tutto puntini bianchi...tondi neri...e mi sono imparanoiata e impanicata.
Poi il Dott.Catania mi ha fatto capire che di mestiere non facciamo i radiologi né senologi e quello che ho visto io l'hanno visto anche loro!!
Quindi stai tranquilla!!❤
Oggi mi sa che starò a letto al caldo in questi giorni ho mangiato cioccolato e mi sa che mi è venuta un po' di infiammazione intestinale e le mie simpatiche emorroidi si sono risvegliate,non sto benissimo...
Buona domenica a tutti e al Dott.Catania che spero stia bene dopo la 3 dose di vaccino ❤
Aspettiamo per mano che Raff sia dimessa con i farmaci giusti
Messaggio personale
dada lo sai che ti amo vero? In un'altra vita faremo follie insieme
Eh...ma mi piacerebbe rinascere uomo...Ci sposeremo ed andremo a vivere in una soffitta a Parigi! Camperemo di musica!
Quindi stai tranquilla!!
Brava tesora!
Le emorroidi fanno male assai
Non ci ha ancora detto come sta
Doc
Come si sente?Stiamo in pensiero!
Io ci sono ♥️
Buona domenica, la mamma della mia responsabile pare abbia contattato il covid con due dosi di vaccino.... secondo voi è possibile?
Sta' malissimo, febbre, fatica a respirare e stanchezza....
Io ora sono dalla mamma, spero solo in bene !
Sonica, sì, purtroppo è possibile, è successo ad alcuni miei conoscenti che però hanno completato il ciclo vaccinale più di sei mesi fa.
Per il cioccolato questo e altro! 😂
@Berserker grazie per l' informazione.
Prego ❤️
Ecco
Speriamo bene!
Si sappiamo che il vaccino ha la scadenza dello yogurt
Buongiorno a tutte e tutti!!
Buona domenica.
Intanto voglio mandare i miei fili a Raf e Chookie
e poi dire ad Elisa che martedì è vicinissimo.
poi vi mando il mio capitolo... che è una delle storie più belle del mio libro perchè piene di speranza e vita.
" La mia storia... storia di una RFS"
GENNAIO 2015
…... Tutto scorre nella malattia anche quando abbiamo la percezione che il tempo si sia fermato. E invece no. Non c'è niente che si ferma finché siamo qui e la vita, mi pare di sentire Donatella, pulserà fino all'ultimo istante e ci sorprenderà ancora e ancora fino a quando ne avremo memoria.
Sto per dirvi qualcosa che vi strapperà un sorriso.
Aspetto un bambino.
A sei mesi dalla fine della chemio. A 3 mesi dalla fine della radio.
Scusate se non vi coinvolgo in un'esplosione di gioia, non riesco ad essere entusiasta. La vita mi sta restituendo quello che mi ha tolto poco più di anno fa ed io non mi sento riconoscente, come quando si accetta un dono nella diffidenza verso qualcuno che non senti sincero.
Non so dove troverò la forza per affrontare questa cosa così grande e così bella. Sono impreparata a vivere ricominciando da dove tutto è iniziato, proprio ora che mi stavo abituando ad accontentarmi delle singole giornate, mi si ripresenta tutto un futuro davanti.
Paradossalmente, sono impreparata.
Grazie per il vostro entusiasmo, ne ho bisogno. Io e mio marito abbiamo comunicato la notizia solo a mia suocera e a mia madre per valutare con calma il da farsi.
Sono consapevole che tutta la mia storia di malattia ha del particolare, per come è iniziata, ma soprattutto per la piega che sta prendendo. Sapete benissimo che avere un bambino poco dopo la fine delle terapie è sconsigliato, per il rischio di recidive più alto nei primi due anni, almeno è quello che la medicina riferisce per i tumori triplo negativi, biologicamente più recidivanti. Non si sa neppure quanto potrebbero influire le terapie sul feto, essendoci probabilmente ancora le sostanze in circolo.
Non so se è un disegno del destino, come dice mia madre o se semplicemente indotta dall'umano desiderio di normalità, me ne sono fregata per un istante e quindi da perfetta incosciente ne pagherò le conseguenze. Forse entrambe le cose. Di sicuro è un salto nel buio perché nessuno sa cosa accadrà nei prossimi mesi e credo che non avrò certezze di nessun tipo.
Oggi, la mia ginecologa durante l'ecografia mi ha indicato un puntino nero nel mio utero, ma è ancora così presto che non ha saputo dirmi di quante settimane sono.
Ci sono tanti ma e tanti se che si insinuano nel mio desiderio di diventare mamma per la seconda volta e i pensieri legati ad una situazione ancora da smaltire come quella degli attacchi di panico e la necessità di ricorrere ai farmaci, al bisogno.
Prima di scrivere sul blog mi sono rivolta al dottor Salvo, il quale mi ha suggerito di allegare qui la sua risposta perché possa essere di aiuto a tutte noi, alle donne soprattutto che si trovano in situazioni come la mia, più insolite, meno conosciute e forse per questo con più miti da sfatare, teorie e poca pratica.
Forse anch’io, per usare le parole di Donatella, sono un caso di sicuro interesse per la medicina. Io spero principalmente di esserlo per altre donne e a loro dedico la risposta che il dottor Salvo mi ha autorizzato a riportare:
"Ho assistito a molte situazioni come quelle che mi descrive.
Ammetto di aver provato disagio, soprattutto nel secolo scorso a causa dei tanti pregiudizi, anche miei come medico oncologo, non suffragati però da basi scientifiche che inducevano e inducono ancora a predicare prudenza...
Prudenza su quale base scientifica ???
Poi decine di pazienti, che per fortuna hanno fatto di testa loro, hanno puntualmente smentito i miei pregiudizi ed hanno modificato il mio modo di essere che non mette più al primo posto i rischi eventuali, ma il desiderio del paziente, soprattutto perché molti di questi rischi sono stati ridimensionati dall’evidenza.
In altre parole sono più teorici che reali.
Se non avessero rischiato non avremmo mai saputo che gran parte dei rischi paventati sono più teorici che reali soprattutto quelli che Lei descrive a carico del nascituro.
Non Le ho dato alcuna risposta alle sue domande, ma spero di essere riuscito lo stesso ad esprimere il mio pensiero.
I rischi? Nascere già è un rischio, attraversare sulle strisce pedonali è un rischio.
Quando andavo a fare le mie gare nel deserto tutti mi dicevano "sei un pazzo".
Ero pazzo ma felice. Lo sono un po' meno, molto meno (c'è anche altro nella vita) da quando ho smesso…di essere pazzo.
Avevo un amico, il più caro amico, che mi coinvolse negli sport più estremi (deltaplano, parapendio, traversate in solitaria).
Devo a lui 12 delle mie 24 fratture che hanno segnato il mio scheletro
Lui, Gianni, è morto l'11 aprile negli anni 90' a bordo di un traghetto di linea, il Mobby Prince, a due miglia dal porto di Livorno e in una serata bellissima con il mare piatto e visibilità perfetta. Andava a prendersi la sua barca in Sardegna per fare una traversata oceanica per la quale noi .....lo perseguitavamo paventandone i rischi.
Lo uccise non il fuoco, ma la beffa: morire su un traghetto di linea, quando ancora l'esperienza della Concordia non era neanche immaginabile.
Se non ha il coraggio di riportare la novità sul blog utilizzi pure questa mia risposta. L'autorizzo a riportarla integralmente.
Corro volentieri il rischio di non essere giudicato benevolmente da altri medici che leggono.
Ecchissenef.....non avevo appena scritto che mi sentivo più felice....da pazzo ?
Pazzo o Fuori di Seno ?
Tanti saluti ed auguri.
Grazie!
W la speranza
W la vita❤️