Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Io ci sono!
Buonanotte a tutti!
Sono ora in fissa con l'ascella lato del k dove mi hanno riscontrato i linfonodi reattivi,non uno ma tanti ,sopra e sotto claveari pure
Sento un punto più duro che prima non c'era.
Toccare troppo può fare danni seri ?
Se a breve facessi ecografia sarebbe inficiata ? Il quadro potrebbe risultare dubbio o sospetto se i linfonodi risultassero ingrossati ?
Scusi se torno sempre su questa cosa... ma ho bisogno di lei...
Toccare e palparsi non arreca alcun danno ai linfonodi ......ma ne arreca di irreparabili ad altri organi
Non faccia nulla perchè ha già controllato strumentalmente di recente .
O vuole che le ripeta la raccomandazione fatta ad altre che non è agevole farsi fare una autopsia al mese per sapere se siamo sani.
Quella frase mi fece improvvisamente sentire una miserabile. Una vera sfigata. L'imperatrice della sfiga.
E anche io di autoironia ne ho sempre avuta parecchia.
Ma quella merdosa frase mi fece molto male, tanto che non ne parlai neanche con mio marito, ed è la prima volta che la scrivo qui (e ci ho pensato parecchio ma volevo esserti di aiuto).
Come vedi, ancora mi ricordo quell'episodio.
E a differenza del tuo caso, che bene o male è confinato a Genoveffa, nel mio caso si trattava in qualche modo di elaborare questa immagine di Frankenstein che riguardava tutto il mio corpo, o almeno io così l'ho percepita.
Per la cronaca, mi sono data alcune spiegazioni su questa violenza verbale.
Primo, nel mio caso questo dottore è molto anziano e rude nei modi, nonostante un grande cuore.
Secondo, ha una moglie depressa e rompic..o (anzi, proprio rompicazzo, se si può scrivere), una persona negativa, da sempre e sempre peggio, patologica.
Ecco, io credo che l'insoddisfazione della propria vita, insieme alla paura, porti certe persone ad esorcizzare così i propri fantasmi, volendosi convincere con parole forti che c'è qualcuno più sfigato di loro.
Quello che non hanno compreso, però, è che - come il Dottore e questo blog ci hanno insegnato - noi non siamo il nostro tumore o la nostra tetta bionica.
Siamo di più.
Io, ti ricordo, sono una zero zero tette.
O meglio, da una parte ho la protesi e dall'altra, dopo che la protesi mi si infettò, l'ho tolta.
Ancora non l'ho rimessa.
"Perchè? Hai 45 anni. Sei una bella donna. Sei sempre stata curatissima. Hai due bambine. Fai l'avvocato, un lavoro a contatto con la gente". A volte, quelle poche persone che lo sanno, e che mi vogliono bene per carità, me lo hanno chiesto. Poi hanno smesso, perchè la risposta è proprio nella domanda.
Appunto. Ho 45 anni, sono una persona gradevole, un bel lavoro, due bambine meravigliose.
Rimettere la tetta non è una priorità.
Lo farò? non lo so. Magari se supererò i controlli per un pò di tempo, e se avrò voglia.
Al momento non ho nemmeno comprato la protesi esterna, tanto dall'altro lato ho una seconda e con un reggiseno preformato non si nota quasi nulla.
Non ho nulla da insegnare a nessuno, le scelte sono personali, tutte discutibili e tutte giuste, ma di fronte alla Vita tutto questo è secondario, per me.
Ed anche il tuo "scempio" non è uno scempio, è una parte materiale del tuo corpo bruttarella (orrenda? ok) che non identifica in nessun modo la persona che sei, piena di carica energetica, di ironia, di profondità.
La parola utilizzata dalla signora, invece, sì, la qualifica.
Una persona insoddisfatta.
Per quanto ci riguarda, hai stravinto.
Bene, torno al lavoro.
Ecco perchè mi collego poco, perchè poi parto di sermoni...
Vi voglio bene
Stella meravigliosa, vogliamo sapere del torneo!
#361.165 Scritto: 25-10-2021 13:55
Bellissimo commento
Leggendo tutti i suoi commenti su questa pandemia credo che il suo approccio non possa considerarsi del tutto corretto nel senso che alcuni suoi convincimenti siano in gran parte da rivedere.
1) Lei è stufa di questa situazione ? Pensa che ci sia un abitante di questo pianeta che non lo sia da tempo ?
2) Lei si comporta come se questa pandemia l'avessimo ereditata da qualche decennio, mentre è scoppiata nel 2020. E al punto in cui ci troviamo dovremmo solo festeggiare perchè per la prima volta nella storia della medicina sono stati approntati dei vaccini in tempi rapidissimi. In caso contrario invece di soli 6 milioni di morti ne avremmo già registrati in tutto il mondo 60 milioni di morti.
C'è solo da festeggiare perchè i vaccini a RMA erano in parte pronti , ma studiati come vaccini anticancro e non come vaccini antivirali.
Quindi non sono sperimentali come tanti idioti nelle piazze vogliono far credere, e purtroppo però non sono utilizzabili come vaccini anticancro. Per il momento, ma noi ci speriamo ancora.
3) I vaccini sono ampiamente sperimentati su miliardi di persone e tuttavia presentano anche tanti aspetti sconosciuti che stiamo chiarendo con il tempo.
4) Quello che ha fatto lei sembrava fosse l'ideale per tutti , ma i recenti studi hanno dimostrato la caduta della carica anticorpale dopo pochi mesi e purtroppo ancora non sappiamo quando sarà integrata dalla terza dose. Lei ne fa un dramma, io non ne faccio un dramma visto che mi trovo nelle sue stesse condizioni o forse peggio . Perchè io ho fatto , lo stesso giorno di Papa Francesco, la seconda dose Pfizer il 3 febbraio e quindi la mia carica anticorpale è inferiore alla sua. Sto attento pur facendo una vita quasi normale e mi reputo fortunato in attesa della terza dose .
Questo è un bell'esempio, il mio , di resilienza.
Perchè io e lei siamo nella stessa prigione della pandemia
a) lei è infelice ( lo scrive lei e non io) perchè ci vede solo le sbarre
b) io festeggio perchè sono nato in un paese con i vaccini approntati in poco tempo e aspetto, apprezzando la fortuna, persino la terza dose
NESSUNA familiarità per malattie oncologiche di nessun tipo
Ho quasi 43 anni e una mattina, dopo la doccia, ho notato una piccola crosticina rossa sul capezzolo, l'ho tolta ed è uscito un po' di sangue rosso vivo.
La cosa mi aveva preoccupata e sono andata a fare una visita dal medico di base, che mi ha consigliato un'ecografia.
L'esame non ha rilevato nulla di particolare.
Il medico mi ha anche spiegato che data la "densità" del mio seno la mammografia non avrebbe dato indicazioni attendibili e quindi poteva bastare l'ecografia.
L'unica cosa da segnalare è una cisti di 4 mm, che però era già presente già nel 2008 ed è rimasta invariata.
Lì per lì mi ero tranquillizzata, però ora sono passati quasi 8 mesi e dal capezzolo sinistro continua ogni tanto ad esserci una secrezione bianco scuro.
Che io noto quando è secca, e se la tolgo con le dita, vedo sotto a questa secrezione, sempre delle piccolissime tracce di sangue rosso vivo.
Che riscontro sul capezzolo, come se fossero dei minuscoli taglietti.
Se però premo il capezzolo non esce nulla. Le secrezioni bianco scuro sono occasionali, da entrambi i capezzoli e di minima entità. Ma i taglietti sono solo a sinistra.
Questi taglietti guariscono dopo qualche giorno, soprattutto se tengo la parte pulita e disinfettata.
Se però mi capita di ritrovare queste piccole secrezioni bianco scuro di nuovo secche, e le pulisco, rilevo nuovamente i piccoli taglietti sottostanti.
Togliendo le secrezioni sembra che la pelle del capezzolo si irriti.
Se provo a premere delicatamente il capezzolo però non esce assolutamente nulla, ma se appoggio un po' di cotone sui taglietti rilevo minime tracce di sangue rosso vivo. Però questo non succede sempre, solo qualche volta.
Fin dall'adolescenza ho sempre avuto secrezioni bianco scuro da entrambi i capezzoli, però ora la cosa si verifica di più a sinistra e quello che più di tutto mi pare strano è che questo capezzolo, che è sempre stato introflesso (o piatto), adesso è costantemente estroflesso a differenza dell'altro che è rimasto introflesso, come lo era in precedenza.
Questa differenza tra i due capezzoli mi sembra anomala, soprattutto perchè prima non c'era e perchè c'è questa secrezione, seppur leggera, con questi taglietti.
A volte pulendo con un batuffolo di cotone questo si macchia leggermente di sangue (sempre rosso vivo e sempre minuscole tracce) e altre volte invece non lo macchiano nemmeno se ce lo passo sopra.
Questo lo dico per farle capire l'entità e la variabilità della cosa.
Non so se può avere una rilevanza clinica dal punto di vista senologico oppure no, ma mi farebbe piacere un suo parere.
Mi scuso anche per essermi dilungata, ma volevo fare una descrizione accurata di ciò che mi succede.
Ilaria
#361.248 Scritto: 25-10-2021 19:29 -
Nella gestione del suo caso ci vedo tanta tanta confusione. , e non certo per colpa sua.
Separiamo i due problemi , perchè si tratta di due problemi distinti.
1) Da quanto descrive le secrezioni essendo bilaterali, pluriorifiziali, sub continue, provocate e scarse ( quelle abbondanti sono altra cosa) hanno solo un significato funzionale e non patologico.
2) Le lesioni dermatologiche del capezzolo non si studiano con la mammografia o l'ecografia (assolutamente inutili a questo scopo) ma tramite l'esame clinico , cioè la visita, non esclusa quella DERMATOLOGICA.
Al momento non riferisce lesioni sospette in senso oncologico, ma una visita ovviamente è indicata.
Il problema e' riuscire a parlarci! oggi ha ad una email con parecchi quesiti, ha risposto solo a una domanda.
"Il casco va indossato per le 2 ore successive all infusione del farmaco alopecizzante"
il casco non c'e', il farmaco e' alopecizzante e prima gli aveva assicurato che non sempre cadono i capelli, e con l uso del casco si abbassava ancora il rischio.....
Dott Catania lei cosa ne pensa si puo' rimandare l'inizio della chemio di una settimana?
Parlatene con l'oncologo ovviamente , ma non ci sono problemi a spostare di una settimana l'inizio della chemioterapia.
Però con lei voglio essere franco pur non sottovalutando gli aspetti psicologici che comporta il trauma, un vero trauma , che riguarda la caduta dei capelli.
Nella mia esperienza le donne che hanno affrontato meglio lo stesso problema hanno seguito un percorso doloroso ma senza scorciatoie .
TAGLIARE I CAPELLI CORTISSIMI (non rasare per diverse ragioni) + parrucca ( ce ne sono bellissime e insospettabili che si tratti di capelli non veri, senza contare che ce ne sono di bellissime di capelli veri).
Abbiamo scritto qui soprattutto sino a 5 -6 anni fa interi volumi su questo tema tenendo conto anche che
a) i caschetti non tutte le strutture ce l'hanno
b) non sempre i caschi perfrigeranti impediscono la caduta dei capelli e in tal caso gli effetti psicologici si amplificano perchè tradiscono le aspettative
Le allego alcuni miei commenti di anni fa per comprendere di cosa stiamo parlano
Per quel che mi riguarda chiudo qui il tema sugli effetti collaterali in corso di chemioterapia (lascio a voi i consigli pratici che potete dare alle nuove entrate sul bus) con una aggiunta doverosa perché oggetto di molte richieste (ultima ieri) riguardo all'uso di cuffie refrigeranti per ridurre al minimo l'alopecia, tanto temuta perché modifica l'immagine corporea e per questo può avere importanti implicazioni sul piano psicosociale.
https://www.medicitalia.it/consulti/oncologia-medica/535054-cuffia-refrigerante.html
Non entro nei dettagli perché quasi tutti i centri oncologici forniscono opuscoli (ottimo quello dell'AIMAC ) per ridurre al minimo gli effetti collaterali
. Anche se sono disponibili diverse tecniche di prevenzione della perdita di capelli durante il trattamento chemioterapico, non vi sono prove evidenti di efficacia.
Attualmente non esistono farmaci in grado di prevenire con certezza la caduta dei capelli, anche se sono in fase di sperimentazione preclinica alcune soluzioni farmacologiche. Importanti risultati sono stati ottenuti grazie alla ricerca genica con studi effettuati su animali da laboratorio.
Tra i metodi fisici uno dei più semplici prevede l'utilizzo di una termo cuffia (comunemente detta casco di ghiaccio), che, provocando una vasocostrizione, riduce il flusso di sangue ai follicoli durante il picco di concentrazione del farmaco chemioterapico, e di conseguenza ne limita l'assorbimento a livello cellulare.
L'efficacia di questo metodo dipende dal tempo in cui s'indossa la cuffia: se questo è superiore a 90 minuti le percentuali di successo possono raggiungere il 76%. Il fattore limitante alla diffusione di questo metodo sono gli effetti collaterali (cefalea, sensazione di freddo, mancanza di confort o disagio) che spesso provocano l'interruzione del trattamento preventivo. In particolare, buoni risultati si ottengono con l'innovativa cuffia ipotermica (o scalp cooler), che tramite un casco collegato ad un'apposita apparecchiatura abbassa la temperatura del cuoio capelluto in modo costante a 4° centigradi. Il vantaggio è legato proprio al fatto che la temperatura è costante e ben distribuita sul cuoio capelluto, risultato difficile da ottenere con metodi più grossolani come il casco di ghiaccio. Inoltre, la cuffia ipotermica è molto meglio tollerata dai pazienti, con rari casi di interruzione del trattamento. Da tenere presente che il successo del trattamento varia da paziente a paziente e a seconda del regime chemioterapico. La cuffia termica è attualmente disponibile soltanto presso alcuni reparti di oncologia
Presso alcuni ospedali è disponibile una macchina mobile che immette aria fredda sul cuoio capelluto attraverso quello che assomiglia in tutto e per tutto al casco asciugacapelli; altri utilizzano un gel di facile applicazione, che rimane freddo per un lungo periodo.
STO CERCANDO DI PRENDERVI IN GIRO SU UN TEMA INVECE SERISSIMO
L'abbiamo affrontato piu' volte.
Vedi pagina 460
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-460.html
Non tutti hanno gli stessi effetti collaterali e ho cercato di spiegarlo coinvolgendo il
Anche per la caduta dei capelli vale il
http://www.senosalvo.com/placebo_I.htm
Per spostare il focus dal nocebo (difendersi con le cuffiette da medici e pazienti che ti dicono "ti cadranno e non ricresceranno" ) occorre acquisire una nuova filosofia sul significato simbolico di capelli e peluria.
L'Homo sapiens si e' evoluto perdendo la pelliccia !, salvo per il capelli e rada peluria (questi soggetti-sono entrambe donne- ci guadagnerebbero o ci perderebbero esteticamente dopo chemio ?)
Occorre aggiungere per semplificare la vita una una bella dose di IRONIA
( abbiamo diversi esempi qui a partire da Francesca, Lori, Rosa, Onde.....)
con la quale contagiare anche chi sta intorno a noi
http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/dimenticarsi_della_malattia.htm
http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/le_amiche_si_rasano.htm
http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/senza_capelli_a_testa_alta.htm
http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/volto_crudo_inflessibile_e_bellezza_imperfetta.htm
Mi scusi se la disturbo ancora oggi mi sono svegliata e avevo un forte mal di testa e dalla tempia sinistra fino allo zigomo avverto sensazione di formicolio e bruciore ho misurato la pressione e stamattina era 140/90 addirittura la min è arrivata anche a 97 così sono andata in pronto soccorso dove mi hanno tenuta 6 ore seduta su una sedia senza farmi assolutamente niente mi hanno solo misurato la pressione ed era 154/87 dicendomi che 140/90 o 97 non è alta qnd io ho sempre una pressione 90/60 un elettrocardiogramma dove non mi hanno detto assolutamente niente e degli esami del sangue l’emocromo va bene
Proteina c reattiva 0.16
Tempo di protrombina 1.06
A ptt 24.3
A ptt 0.77
D-dimeri (feu) 1501> E qst mi preoccupa un po’
Lipasi 67>Anche qst mi preoccupano
Alanina aminotransferasi 12Qst sono gli esami sballati trovati
Mi hanno dimessa senza dirmi niente sono inviandomi dal mio medico curante dottore i due esami che mi preoccupano come vanno indagati ? Devo fare un eco addome ? Devo fare una visita cardiologica ?
Abbiamo spiegato tante volte che i valori degli esami vanno interpretati anche se fuori range nel contesto clinico-strumentale di ogni caso.
Scrive che non le abbiano spiegato nulla ma SICURAMENTE l'hanno dimessa con una diagnosi scritta.
Tutto bene pare, ringraziando Dio linfonodo sentinella, areola e capezzolo sono risultati negativi. Ho la protesi definitiva. Un po’ di febbre e qualche dolore ma mi sono alzata subito
E visto che stiamo parlando di caduta dei capelli
Lo sapevate che ?
Il Covid-19 può far perdere i capelli
In un terzo dei casi gravi di infezione da Sars-Cov-2 c’è una significativa caduta dei capelli poco dopo la guarigione.
Si parla di una perdita che sta tra i 100 e i 200 capelli al giorno, a fronte di una condizione normale in cui ne dovrebbero cadere una cinquantina, o comunque mai più di un centinaio nemmeno durante i cambi di stagione. Sono questi i numeri emersi da un’indagine condotta nel bolognese sulla scia di segnalazioni multiple in arrivo da tutto il mondo: uno studio che ha permesso di quantificare non solo l’effetto sul singolo paziente, ma anche la reale incidenza del problema e la sua correlazione con il Covid-19.
Stando alle statistiche raccolte, che cominciano a essere solide, il problema della perdita dei capelli riguarda poco più del 30% delle persone guarite dal Covid-19 dopo aver superato una forma grave o gravissima della malattia. Significativa in questi casi è la già citata intensità del problema, che si traduce in un diradamento copioso della chioma e talvolta assume anche la forma dell’alopecia acuta.
Piuttosto regolare sembra essere la tempistica del fenomeno. Il 90% delle persone che hanno avuto questo effetto collaterale lo hanno manifestato tra i 2 e i 3 mesi rispetto alla guarigione dall’infezione virale. La buona notizia, però, è che l’effetto pare essere temporaneo: dopo qualche ulteriore mese la caduta dei capelli ritorna a ritmi standard, seppur l’effetto di diradamento generato nel frattempo paia essere irreversibile.
L’effetto della perdita di capelli è naturalmente di tipo estetico, ma è parere condiviso che questo possa aggravare le conseguenze dell’infezione sul piano psicologico, mettendo ulteriormente alla prova la resilienza mentale di persone già provate dalla malattia da poco superata. All’origine di questa caduta, invece, paiono esserci ragioni sia di natura psicologica sia fisiologica. L’indebolimento e il diradarsi dei capelli sono stati infatti catalogati come telogen effluvium acuto, ossia una tipica evoluzione accelerata verso il fine vita del capello che si verifica dopo eventi traumatici.
Il fatto che la caduta sia transitoria induce a pensare che, oltre all’effetto psicologico dello stress, possano influire fattori come l’allettamento forzato, la ipo-ossigenazione nella fase acuta della malattia, il frequente dimagrimento e i tanti farmaci assunti.
❤️
Se non le hanno portato il caffè (non si usa in Ospedale)
Se ha pazienza tra poco arriva il caffè speciale per tutti di Speranza !
BUONGIORNO BLOG E DOC
CAFFÈ ☕☕☕☕☕ espresso napoletano in partenza per raggiungervi in ogni dove e augurarvi una buona giornata ❤️❤️❤️