Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Io questa cosa l'ho chiesta più volte e mi hanno risposto sempre che non fa differenza
Buongiorno e buona domenica ragazze e Dott.Catania
Ragazzeeeee giù le mani dall'ultima fetta di crostata alla nutella è mia non l'ho ancora presa
Patri
Dani ricambia felicissima e ringrazia che vi ricordate di lei
Paoletta
Un bel tombino per l'infermiera antipatica. Vieni qui poi Paoletta che ti stringo forte forte in un enorme abbraccio
Mi hanno pure sgonfiato l'espansore non è più rigido e messo il grasso, che ha reso tutto leggermente più morbido... adesso mi ritrovo il seno con le punte dell' espansore accartocciato e in più sono tornate queste forti contrazioni.
Dottor Catania le che ne pensa, è una fase normale dell'intervento? Mi sono operata circa 10 giorni fa.
Tutto normale !!
molto meglio senza chemio. Domani visita onco, vediamo come vuol procedere la doc.
Tu come ti senti?
Paola79, anche io ho uno scherzo al posto del seno ... Siamo due SCEMPIATE
Buongiorno a tutti... eccomi con il capitolo della mia storia ... ma non mi ricordo più dove sono arrivata...e la ricerca del nuovo blog non mi aiuta
non capisco cosa mi stia succedendo in questo periodo dimentico tantissimo le cose e anche gli appuntamenti, forse ha ragione Dada che sono in sovracarico...boh!??
Comunque ricomincio da questo capitolo che parla di un sogno .. un sogno che mi ha rincorso per anni... ora lo faccio sempre un pò meno.
E poi questa bellissima lettera della mia amica Paola, scritta dopo la mia benedizione.
CAPITOLO DI "La mia storia ... storia di una RFS"
DA UN’ALTRA META’ DEL CANCRO di Paola Boni
Poi arriva come un "tana libera tutti" il momento in cui il "brutto male" (così lo avrebbe chiamato la mia amatissima nonna) viene portato via, al di fuori del corpo, e tutti sembrano trarne giovamento; il grande passo è stato fatto, tutto da lì in poi non può che volgere al meglio. Magari fosse così! Così semplice! Così veloce! Ciò che esce fisicamente da dentro di noi non è detto che riesca ad andarsene anche dalla mente e dai pensieri. Purtroppo nastri neri intrecciati di rabbia, malinconia, o una sorta di invidia, continueranno ad avvolgere non solo notti insonni e risvegli cupi e faticosi, ma anche gli sguardi spensierati di chi incontri camminando, gli occhi parlanti dei bambini, le chiome degli alberi mosse dal vento, la corsa di un cane che al ritorno trova una carezza. Sedute in una anonima, fredda e luminosa saletta dell'ospedale, le nostre bocche spalancate da tante risate nate dalla voglia matta di parlare d'altro, con la finta preoccupazione per i punti di sutura di quei nuovi seni prosperosi e speranzosi: questo resta il ricordo più vivo. Non so ancora bene il perché. E così da lì si ricomincia ad irrobustire le fondamenta, ad esserci ancora e sempre anche quando non ti viene chiesto direttamente, a mollare tutto anche solo per una chiacchierata. E mentre succede si è convinti che possa servire a qualcosa e che sarà così tutte le volte che dovrà esserlo. Il giorno dopo del dopo è certamente simile a molte altre storie. Ancora e sempre fatica e condivisione per non pensare al prima, ancora paura per ogni piccolo dolore sospetto (e chi se ne frega se lo si somatizza, comunque lo si sente). Non sarà facile metabolizzare questa fetta di vita, forse impossibile. Poi finalmente qualcosa di nuovo, insieme alle sopracciglia ricresciute e a uno sguardo tornato luminoso, arriva: la voglia di eliminare ciò che del prima non piace più e la volontà profonda di conquistare e sperimentare tutto quello che di nuovo può portare serenità oggi, domani e dopodomani senza preoccuparsi troppo che gli altri condividano le stesse scelte. La vita è una sola e di chi la vive. Forte è l'empatia che ci lega, tanto che il dolore al seno tutte le volte che torno a casa dopo che ci siamo viste, ascoltate, parlate e confidate continua ad esserci, cara Franci, e mi viene da pensare: “Mio Dio, qualunque tu sia, non sarà che il cancro è contagioso?". Ma non rinuncio a starti accanto: prima accompagnata dalla consapevolezza che solo un'amica speciale, con la sua storia speciale, è stata ed è capace di rinverdire zone aride dell'anima e di arricchire la mia esistenza con esempi e parole tanto preziosi, tanto quanto, per rendere l'idea, il conforto di una mamma quando il mondo intorno sembra remare contro.
Io e Re Artù andiamo d’amore e d’accordo.
Mi piacerebbe proprio raccontargli quel sogno. Ora che il male non c’è più e sono riuscita ad arrivare ad operazione mi sembra un bel sogno, prima o poi troverò il modo di raccontarglielo…
Sto correndo, corro, corro al Monoblocco di Parma perché devo trovare il chirurgo che mi opererà…. Mi dicono di aspettare in sala d’attesa. Io aspetto un tempo infinito, vedo passare pazienti e giovani medici. Poi mi faccio coraggio perché l’attesa è davvero snervante e salgo al primo piano. Ci sono degli studenti, chiedo di lui del chirurgo. Mi dicono che non c’è. Sono sull’orlo della disperazione ma non mi arrendo. Mi dicono che devo andare a cercarlo “dall’altra parte” è tardissimo e a casa ho i figli che mi aspettano, ma devo andare a cercarlo. Decido così di passare aldilà. Solo così riuscirò a fare in tempo.
Al di là è un grandissimo campo di grano e il mio chirurgo è là con un falcetto…. Io mi siedo su un sasso e lui mi viene vicino. Mi dice che ORA non c’è più fretta, non c’è più bisogno di niente. …
Io gli urlo che invece siamo ancora in tempo e …il sogno finisce.
350. Dr. Salvo Catania il 22/04/2013 ha scritto:
Francesca è unica e irripetibile. Ha sognato>>il mio chirurgo. Per esempio l'altra notte ho sognato che l'oncologa mi mandava ad operazione e lui non c'era: lo trovavo (giuro) in mezzo un campo di grano con falce in mano>>
Oh bella! Se incontra il chirurgo in sala operatoria lo vedrà con il bisturi in mano, ma se lo cerca nei campi mentre fa il contadino ha in mano una falce! Ci pensi bene al suo significato! (^___^)
Mi spiace sentirti così giù per quella parola... Tu sei una grande Rfs che sa tombinare persone cose e parole... La tua Genoveffina si riscattera'.. Le siamo tutte affezionate e ci dispiace che abbia dovuto ascoltare quelle parole. Son sicura che si vendichera' di tutto.
Ci sono, ci sono.....mi sono presa un po' di pausa dall'argomento k....
Grazie anche a voi per le vostre esperienze con la terapia ormonale. Evidentemente non è sempre la stessa, ma comunque non sembra essere così rigida nella somministrazione da preoccuparsene.
Paola79
A me, devo dire la verità, e scusami se magari sbaglio, però l'infermiera ha fatto pensare a quello che qualsiasi donna, per compassione, vera, frutto dell'immedesimazione, direbbe delle nostre tette mancanti o ciancicate, delle nostre cicatrici. Il k ha fatto scempio del nostro corpo e della nostra anima. Resteranno per sempre delle cicatrici nell'uno e nell'altra. Ma tra quattro decenni, riguardandole, penserai con tenerezza alla Paola del 2021.
Piuttosto tombino volentieri con te, i medici che ti domandano come sia possibile che tu abbia ancora questo ematoma. Perché questo ti fa sentire diversa e fragile. In realtà, tutte noi abbiamo avuto qualche cosa che è andata storta. Evidentemente togliere una tetta e cercare di sostituirla con una finta non è proprio banale.
Adesso che stai bene, si acuisce il desiderio di chiudere tutto questo percorso. È comprensibile. Non pensarci troppo. Fa i prossimi passaggi col cuore leggero, pensando che sono solo di bellezza e il tempo passerà veloce
Fisicamente bene (considerato il periodo)
Mercoledì terza rossa, speriamo di passarla come la seconda
Buon pomerigio a tutti! Non ci crederete ma solo mentre scrivevo queste poche parole avrò preso sonno una decina di volte. 😳
Pensiero affettuoso per Danicz.... Siamo quasi vicine allo sfratto. Con te. 💚
Patty 🐾
Già saggia verità! È vero chirurgia plastica ha fatto passi da gigante, ma un conto è ridare un nuovo aspetto partendo da un seno sano, diverso è partire dalla demolizione di una tetta.
Certe volte penso di dover delimitare le aspettative per il nuovo seno, mi rendo conto che la strada è lunga e che i risultati non sono sempre quelli sperati... basta che non si contrae questo non lo sopporto proprio, mi limita i movimenti del braccio.
Addio sogno di Pamela Anderson che corre in riva al mare con le tette che sono sincronizzate tra loro
Abbraccio grande per Paola79 . È un momento no. Anche perché è da tanto che ti affligge questa cosa del liquido che si riforma e non riesci a risolvere la situazione. Ma, appunto, è solo un momento no. Solo un momento. Ci vorrà un po' di tempo in più ma risolverai. Tombinone per l'infermiera. Di peso ce la buttiamo dentro.
Patty 🐾
Grazie mille Dottore