Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Paffi:
Per accettare il fatto che sarei davvero morta. Un'idea stupida, perché tutti sappiamo di dover morire, ma solo se vieni messo davvero di fronte a questa possibilità dalla tua malattia, capisci che è vero, che succederà.
È una botta.
Non si può non stare male.
Ma poi ho cominciato a respirare di nuovo più facilmente. Mi ha aiutato il fatto di accorgermi che avevo ancora un tempo quotidiano da impiegare, il fatto di potermi curare, il fatto di aver trovato in questo blog persone meravigliose che mi hanno insegnato il concetto di “ qualità “ del tempo.
Io sono di nuovo serena. Mi sento diversa da prima e, ti confesso, mi sento migliore.

Io non so com eri prima del k , ma credo che ora sei davvero speciale . riesci con il tuo modo di scrivere ad alleviare i pensieri negativi..

Buonasera ragazze e Dott.Catania
Tantissimi fili colorati a tutte anche se in ritardo
Oggi sono super felice a lavoro stanno facendo colloqui individuali di tutto il personale con la direzione e responsabile risorse umane generale oggi è stato il mio turno e mi sono lanciata grazie a voi. Inizialmente non volevo dichiarare i titoli di studio per paura mi potessero cambiare reparto o trasferire alla fine li ho dichiarati. Quando mi hanno chiesto dove mi sarebbe piaciuto andare in caso di cambio ho detto ufficio personale anche se in cassa mi trovo benissimo. Mi hanno fatto pescare una carta da commentare e sapete cosa ho pescato? La carta opportunità mi hanno chiesto cosa ne pensavo e ho risposto che volevo semplicemente l'opportunità di continuare a vivere nonostante il k.
Quando mi hanno chiesto il mio punto di forza non sapevo cosa rispondere allora loro mi hanno detto sai cosa vediamo noi in questo momento? Stai emanando tantissima energia spero sia positivo

Mi hanno chiamata poco fa dall' ospedale per ritirare l istologico , devo andare 8 ottobre e mi hanno comunicato che dopo il ritiro del referto il pomeriggio ho anche una consulenza, sicuramente dovrò fare la radioterapia, oppure chissà cos'altro devono comunicarmi..mi è partita un ansia incredibile

Era la prima volta che parlavi loro del k?

Io sono molto più grande di te, quasi come la tua mamma.
Ho avuto una bella vita, ma, come è normale che sia, mista anche di parecchie difficoltà e dolori.
Eppure l'esperienza del k è stata diversa da ogni altra.
Io so di aver compreso solo al momento della diagnosi il significato di due parole: disperazione e solitudine.
La mia diagnosi risale a gennaio 2020. Per diversi mesi ho vissuto con la sensazione di dover fare un respiro alla volta per andare avanti. Per accettare il fatto che sarei davvero morta. Un'idea stupida, perché tutti sappiamo di dover morire, ma solo se vieni messo davvero di fronte a questa possibilità dalla tua malattia, capisci che è vero, che succederà.
È una botta.
Non si può non stare male.
Ma poi ho cominciato a respirare di nuovo più facilmente. Mi ha aiutato il fatto di accorgermi che avevo ancora un tempo quotidiano da impiegare, il fatto di potermi curare, il fatto di aver trovato in questo blog persone meravigliose che mi hanno insegnato il concetto di “ qualità “ del tempo.
Io sono di nuovo serena. Mi sento diversa da prima e, ti confesso, mi sento migliore. Gusto la mia vita come non ho mai fatto prima.
So di poter decidere di essere felice. Bisogna deciderla la felicità. Non è uno stato d'animo spontaneo. È un po’ bastarda, perché se non la cerchi non viene.
Ma per aver voglia di trovarla ci vuole un po’ di sana pazzia. È la decisione più folle che prenderai.
Magari adesso è ancora presto, ma vedrai che arriverà quel momento.
Scusa se mi permetto, ma sei riuscita a condividere con la mamma le tue e le sue paure? Non proteggetevi a vicenda, perché rischiate di perdere l'occasione di aiutarvi

Quanta saggezza in questa donna ❤️❤️❤️❤️❤️
Che hai il cuore di ghiaccio non ci crede nessuno