Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Grazie, dottore. Il motivo per cui fortunatamente me ne hanno parlato é che il protocollo prevede in caso di non individuazione del linfonodo sentinella lo svuotamento ascellare, procedura sulla quale il chirurgo conosce bene le mie remore.
Mi piace poter essere il piú consapevole possibile delle proposte terapeutiche e delle alternative e, per quanto possibile, contribuire a scegliere. So di non poter capire tutto ma penso anche di poter essere l' unica, usando le informazioni che mi vengono date, a scegliere quali rischi correre e a che prezzo.
Piú che qualcuno che mi rassicuri, forse a me serve qualcuno che mi faccia avvertire un po' di piú il pericolo. La sensazione nel mio caso é che la terapia e le sue conseguenze siano eccessive, che piú che salvarmi la vita, vogliano incasinarmela( passatemi questa espressione un po' forte ma nei primi giorni era esattamente questa la percezione).
Ora va meglio, aspetto fiduciosa l'incontro con l' oncologo, mi fido del centro in cui sono seguita ma continuo a pensare di non voler fare una terapia che condizioni pesantemente la mia vita relazionale e possibilità di avere figli, di non essere sicura di volere un altro intervento né tutti gli esami di monitoraggio.
Ancora grazie
Ciao Rfs,
un saluto veloce dall'isola!
Vi abbraccio tutte/i
Ciao Nina, ti stavo pensando, avendo visto un tuo post precedente, dove accennavi a libri che potessero essere validi. Quelli che ho in mente non hanno a che vedere con fragilità, malattia, sofferenza. Ho apprezzato tanto i testi di Fabio Marchesi, con il suo entusiasmo verso l'andare oltre, con il suo incoraggiamento a credere nelle nostre possibilità.
Ragazze ma secondo voi il fatto di fare la chemio e la cura con la pastiglia anti ormoni prima dell'intervento protegge dalle metastasi?
Secondo me si , protegge.
Buongiorno dott. Catania,
Le scrivo per chiederLe un consulto riguardo una problematica che ha coinvolto mia moglie.
Nel 2015 mia moglie era in dolce attesa e verso la fase finale della gravidanza le è stato diagnosticato un tumore alla mammella destra. I medici hanno deciso di far nascere il bimbo qualche settimana in anticipo e circa 10 gg dopo il parto è stata sottoposta ad un intervento di quadrantectomia con rimozione del linfonodo sentinella. L'esito dell'istologico era: carcinoma invasivo bifocale senza caratteri speciali/NAS con grado di differenziazione tumorale globale secondo Scraff-Bloom-Richardson G-II di tre gradi, ormonosensibile. Linfonodo sentinella negativo.
E' stata sottoposta a 4 cicli di chemio, radioterapia ed assume tamoxifene ed enantone. Fin'ora tutti i controlli sono andati bene, ma lo scorso luglio il valore del CA 15-3 è aumentato, valore 59 (limite 51). Ripetuto il marcatore una settimana dopo, il valore era sceso a 52. Ripetuto il marcatore dopo 1 mese valore 65. Aggiungo che ha eseguito contestualmente ecografia seno con esito negativo, ecografia addome superiore con esito negativo. Aggiungo che mia moglie ha anche una Tiroidite autoimmune ed assume l'eutirox..
Siamo preoccupati per l'incremento del marcatore che tra l'altro ha sempre avuto nei limiti, intorno a 28/29. Volevo chiederLe se la nostra preoccupazione è fondata oppure possiamo stare tranquilli. Inoltre, ho letto che un incremento del marcatore può essere causato da malattie autoimmuni, può la tiroidite influenzarle il Ca?
La ringrazio per l'eventuale risposta.
Acuario sognatore
Ciao ben arrivato. Intanto un saluto al piccolo o piccola che ora ha 3 anni?
Il dott. Catnia ha spesso ribadito che l'aumento dei marcatori può dipendere da molti fattori, anche alcuni alimentari, per esempio l'assunzione di liquirizia può dare anche un incremento notevole.
In attesa della risposta del Dott. che ora è in vacanza ma che risponde comunque, un saluto affettuoso a te , a tua moglie e al piccolo/a
Un caro saluto a te a tua moglie e al piccolo/a
Fede ti ha già dato ragguagli in merito ai marcatori tumorali io aggiungo solo che il Dr Catania ha sempre detto che devono preoccupare aumenti significativi ma queste oscillazioni non sarebbero degne di ulteriori approfondimenti
Un abbraccio a tutti
Didi
Arianna, la chemioterapia fatta prima dell'intervento ha la funzione di colpire le cellule tumorali, fino ad annientarle, fino ad arrivare all'intervento quando ormai magari non c'è più neanche traccia del tumore, ed è quindi possibile eventualmente optare per un intervento meno invasivo. Va da sè che dovrebbe risultarne inibita la migrazione di cellule tumorali. La terapia endocrina ha poi la funzione di ostacolare una eventuale recidiva. Quindi si dovrebbe poter arrivare all'intervento in maniera tranquilla, in quanto tutto sta procedendo nella giusta direzione.
Arianna 76
Lo speriamo tutte che le cure che facciamo abbiano come scopo la protezione da eventuali scappatelle di cellule ammalate sia prima che dopo intervento
Tranquilla
Acuario sognatore, per i marcatori, che io sappia il loro innalzamento può avere varie origini, ma se tutti gli accertamenti in ordine al tumore sono tranquillizzanti, la causa dovrebbe essere altrove, comunque un innalzamento non elevato penso non debba comportare particolari conseguenze. Il Dr. Catania potrà poi risponderti adeguatamente.
Acuario sognatore credo che i marcatori che ha tua moglie sono lievemente incrementati e che questo non sia rilevante. La mia storia assomiglia alla sua parto anticipato alla 35 sett per cancro al seno
Paci. Forza che ci siamooo!
Francesca
Buonasera a tutti..MA NON SI PUO'..DOTTOR CATANIA..io lo aspetto l'istologico..ma POI MI IMBATTO IN STORIE CHE MI DEPRIMONO...VI RACCONTO: oggi mi ha scritto su fb una ragazza che nel 2006 ha avuto un k in situ e infiltrante duttale g1 pt2 di 2.7 cm...ha fatto quadrante e linfonodo indenne..5 anni di tamox radio e decapetyl x 3 anni..adesso a distanza di tutti questi anni..la curavano per un carcinoide, che non è un tumore, al polmone sx ...è andata in un altro ospedale..e le hanno diagnosticato un carcinoma al polmone collegato al precedente tumore del seno....MA IO NON CAPISCO..ho letto e riletto che quando è in situ..non va oltre..lei aveva tutto pulito..allora siamo sempre in ballo.... io ci provo a stare tranquilla ed aspettare il mio istologico..ma mi chiedo ..allora non si è mai sicuri...che ansiaa
Continuate lo dico a tutte a fare il comprensibile errore di paragonare il vostro caso a quello degli altri. Continuate a farlo pure, ma tenendo sempre presente che non esiste il tumore al seno ma un centinaio di malattie tumorali del seno.
Quindi prendete pure I consigli che vi scambiate con il beneficio dell'inventario perche' poi occorre personalizzare le scelte terapeutiche per ciascuna di voi tenendo conto del bilancio rischi/benefici.
Nel suo caso e per tutto quello che ha descritto Lei (cefalea e patologia del cavo orale) il farmaco di prima scelta sono gli inibitori dell'aromatasi
Non e' mia abitudine allegare studi, ne' rispondere su questi perche' finirei per tranquillizarne due e spaventarne cento
Nel suo caso, ma vale anche per Pepeli il farmaco di prima scelta e' quello che sta praticando.
Ma nulla toglie che in considerazione di quanto ha scritto non si possa riconsiderare il tutto rivalutando il bilancio passare al Tamoxifene.
E questo, come sta facendo qui, lo deve fare con il suo oncologo
versus
Buongiorno dott. Catania,
Le scrivo per chiederLe un consulto riguardo una problematica che ha coinvolto mia moglie.
Nel 2015 mia moglie era in dolce attesa e verso la fase finale della gravidanza le è stato diagnosticato un tumore alla mammella destra. I medici hanno deciso di far nascere il bimbo qualche settimana in anticipo e circa 10 gg dopo il parto è stata sottoposta ad un intervento di quadrantectomia con rimozione del linfonodo sentinella. L'esito dell'istologico era: carcinoma invasivo bifocale senza caratteri speciali/NAS con grado di differenziazione tumorale globale secondo Scraff-Bloom-Richardson G-II di tre gradi, ormonosensibile. Linfonodo sentinella negativo.
E' stata sottoposta a 4 cicli di chemio, radioterapia ed assume tamoxifene ed enantone. Fin'ora tutti i controlli sono andati bene, ma lo scorso luglio il valore del CA 15-3 è aumentato, valore 59 (limite 51). Ripetuto il marcatore una settimana dopo, il valore era sceso a 52. Ripetuto il marcatore dopo 1 mese valore 65. Aggiungo che ha eseguito contestualmente ecografia seno con esito negativo, ecografia addome superiore con esito negativo. Aggiungo che mia moglie ha anche una Tiroidite autoimmune ed assume l'eutirox..
Siamo preoccupati per l'incremento del marcatore che tra l'altro ha sempre avuto nei limiti, intorno a 28/29. Volevo chiederLe se la nostra preoccupazione è fondata oppure possiamo stare tranquilli. Inoltre, ho letto che un incremento del marcatore può essere causato da malattie autoimmuni, può la tiroidite influenzarle il Ca?
La ringrazio per l'eventuale risposta.
Acuario sognatore