Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Annina Fiduciaria
Fedee
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Annina Fiduciaria
Malaga
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EliMila
Alexa
Grazie mille davvero!! Un grande in bocca al lupo anche a tua mamma.
Sono Elisa, grazie a tutte come sempre, e vi saluto tanto.
Cercheremo di tenervi aggiornate il più possibile, ora a parte l'impegno quotidiano di andare e venire dall' ospedale, vogliamo cercare anche di distrarci il più possibile. Ma non so davvero come ringraziare tutte voi per l'affetto e la forza che ci date
Grazie mille davvero!! Un grande in bocca al lupo anche a tua mamma.
Sono Elisa, grazie a tutte come sempre, e vi saluto tanto.
Cercheremo di tenervi aggiornate il più possibile, ora a parte l'impegno quotidiano di andare e venire dall' ospedale, vogliamo cercare anche di distrarci il più possibile. Ma non so davvero come ringraziare tutte voi per l'affetto e la forza che ci date
- Modificato da EliMila
EliMila
E DarkElena, un abbraccio grande ti siamo vicine
Ex utente
Annina Grazie
Juventina Fiduciaria
Benvenute alle nuove arrivate!!!
Malaga e Fedee. Aspettiamo il dottor Catania che presto vi risponderà... intanto state con noi ❤️❤️❤️
Mar fiduciaria
Buonanotte ragazze
Buonanotte dottore
Buonanotte dottore
salvocataniaMedico Chirurgo
Marta202:
Ho subito intervento di quadrectomia mammella dx.Di seguito istologico.
Chiedo se è consigliabile fare oncotype dx per la terapia
Ho 57 anni e familiarità da parte di madre. Mi hanno consigliato chemioterapia per 42%ki67
Descrizione macroscopica:
1) QUADRANTECTOMIA DI CM 7X6X6 CON AL TAGLIO CENTRALMENTE NODULO SOLIDO GRIGIASTRO DI CM 2 DI DIAM MAX, 2) UN LINFONODO SENTINELLA ED UNO PARASENTINELLA DI CM 0, 8 DI DIAM MAX RISPETTIVAMENTE,
Descrizione Microscopica/Diagnosi:
1) CARCINOMA PRIMITIVO MAMMARIO INVASIVO NST GRADO 3 SEC ELSTON ED ELLIS, ASSENZA DI INVASIONE LINFOVASCOLARE, MARGINI INDENNI DA NEOPLASIA, 2) LNS E PS ESENTI DA METASTASI,
STADIO PATOLOGICO pT1C pN0 (sn)
ASSETTO RECETTORIALE (IHC) RE:90%, PR:70%
FRAZIONE PROLIFERANTE (KI 67): 42%
HER2 SCORE 1+, RISULTATO NEGATIVO
MARTA
Difficile darle una risposta perchè la sua situazione in un certo senso è bordeline.
Correttissima come le hanno suggerito l'indicazione alla chemioterapia per via di quell'indice di proliferazione alto.
Ma legittima la sua perplessità se la chemioterapia aggiungesse poco in termini di sopravvivenza alla terapia ormonale. Tenuto conto anche del fatto che i suoi linfonodi risultano negativi e il tumore presenta una elevata ormonoresponsivita.
In questi casi o ci si fida e ci si affida alle indicazioni dell'oncologo curante oppure si chiede un consulto ad altro centro.
Qui abbiamo trattato tante volte questo tema e intanto le allego l'ultimo aggiornamento sullo stato dell'arte che abbiamo riportato nelle nostre pagine del blog
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salvocatania:
#271,424 Scritto: 17 Dic 2020 02:15.
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Finalmente pubblicati i dati di uno studio molto atteso, interessante e promettente che potrebbe fare risparmiare la chemioterapia in futuro a molte donne e presentati la scorsa settimana al
Lo studio RxPONDER, condotto da SWOG Cancer Research Network con il supporto del National Cancer Institute (USA), aveva come obiettivo determinare quali pazienti con tumore del seno HR-positivo, HER2-negativo e linfonodi ascellari positivi traessero vantaggio dalla chemioterapia e quali invece potessero evitarla in sicurezza (raggiungendo risultati simili con la sola terapia ormonale).
Cancro al seno, il test genomico può evitare chemioterapie superflue in chi ha rischio alto di recidiva
Un ampio studio su oltre 5mila pazienti indica che la maggioranza delle donne in postmenopausa con tumore in stadio iniziale e linfonodi positivi può essere trattata solo con terapia ormonale dopo la chirurgia
Quando un tumore viene scoperto agli stadi iniziali, ancora molto piccolo e confinato all'organo in cui ha origine, le possibilità di guarire sono molto più alte. È quanto succede alle donne con un cancro al seno, per esempio: 87 su 100 sono vive cinque anni dopo la diagnosi. L'obiettivo a cui punta la ricerca scientifica in questo contesto è quindi quello di curare la malattia con le terapie più efficaci e meno tossiche possibili, evitando anche la temuta (ma pur sempre valida) chemioterapia.
E un'indicazione importante in questo senso arriva da un studio presentato nella sessione plenaria, quella principale, del San Antonio Breast Cancer Symposium, l'appuntamento annuale che riunisce i maggiori esperti mondiali sulla patologia appena concluso negli stati Uniti: il test genomico può risparmiare la chemioterapia alla maggior parte delle donne in postmenopausa con carcinoma della mammella in stadio con linfonodi positivi.
Limitare il rischio recidiva con la terapia ormonale
La sperimentazione di fase III RxPONDER ha riguardato 5.083 donne con tumore del seno in stadio iniziale (II-III), che esprime i recettori estrogenici ma non la proteina HER2 (ER+/HER2-), con coinvolgimento dei linfonodi ascellari (da uno a tre). Circa due terzi erano in postmenopausa.
Le pazienti sono state sottoposte al test genomico Oncotype DX, in grado di stabilire, in base a uno specifico punteggio, quanto la neoplasia è aggressiva e la risposta alla chemioterapia. Quasi il 92% (91,9%) delle donne in postmenopausa trattate con la sola terapia ormonale, a 5 anni, era vivo e libero da malattia invasiva, senza differenze significative rispetto alle pazienti che hanno ricevuto anche la chemioterapia (91,6%) dopo l'intervento.
«Circa il 25% delle pazienti con carcinoma mammario in fase iniziale, che esprime i recettori estrogenici ma non la proteina HER2, ha una malattia che si è diffusa ai linfonodi e due su tre sono in postmenopausa.
La maggioranza attualmente riceve la chemioterapia dopo l'intervento. L'obiettivo del trattamento adiuvante, cioè successivo alla chirurgia, è offrire a ogni paziente con carcinoma mammario in fase precoce le migliori possibilità di cura. In questi casi, dopo la chirurgia, la terapia prevede il trattamento ormonale, che può essere associato a chemioterapia nei casi ritenuti a maggior rischio di recidiva, per esempio in presenza di un interessamento dei linfonodi».
Con oltre 55mila nuovi casi stimati nel 2020 nel nostro Paese, quello al seno è il tumore più frequente non solo nel sesso femminile, ma in assoluto. Ha, fortunatamente, anche tassi di guarigione fra i più elevati: infatti, grazie alla diagnosi precoce e ai progressi compiuti dalla ricerca scientifica negli ultimi 20 anni la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è in costante aumento ed è passata dall'81 all'87 per cento.
I test genomici sono uno strumento estremamente importante nella scelta del trattamento per le donne che, in base alle caratteristiche anatomopatologiche e cliniche, sono in una sorta di "zona grigia": in una fase in cui non si può includere o escludere con certezza la chemioterapia rispetto alla sola terapia ormonale.
I risultati dello studio RxPONDER possono cambiare la pratica clinica e dimostrano che la grande maggioranza delle donne in post-menopausa può evitare chemioterapie inappropriate e ricevere solo la terapia ormonale.
Lo studio RxPONDER, condotto da SWOG Cancer Research Network con il supporto del National Cancer Institute (USA), aveva come obiettivo determinare quali pazienti con tumore del seno HR-positivo, HER2-negativo e linfonodi ascellari positivi traessero vantaggio dalla chemioterapia e quali invece potessero evitarla in sicurezza (raggiungendo risultati simili con la sola terapia ormonale).
Ad oggi non erano disponibili dati di un grande studio clinico randomizzato in grado di indirizzare la decisione —.
Lo studio RxPONDER ha mostrato un effetto diverso della chemioterapia, sulla base dei risultati del test genomico, per le donne in postmenopausa e in premenopausa. I risultati evidenziano che le pazienti in postmenopausa con questo tipo di malattia (e con un risultato Recurrence Score, cioè un punteggio del test genomico, pari o inferiore a 25 ) possono evitare in sicurezza la chemioterapia dopo la chirurgia.
Al contrario, in premenopausa va considerata la chemioterapia adiuvante perché facendola il tasso di sopravvivenza libera da malattia invasiva è migliorato del 5%, passando dall'89% con la sola terapia ormonale al 94,2% aggiungendo la chemioterapia.
Test genomici non ancora rimborsati
I test genomici sono raccomandati dalle più importanti linee guida internazionali, come quelle della Società Europea di Oncologia Medica (ESMO), della Società Americana di Oncologia Clinica (ASCO), del National Comprehensive Cancer Network (NCCN) e della St. Gallen International Breast Cancer Conference.
Alcuni di questi test , come l'Oncotype, sono disponibili ed alcune di voi l'hanno già eseguito.
Ad esempio Juventina se ricordo bene.
Nello specifico, Oncotype DX fornisce la determinazione individualizzata del rischio basata sul genoma nel tumore del seno invasivo in stadio iniziale e viene eseguito su campione tumorale proveniente da tessuto chirurgico. È un test multigenico scientificamente validato e già ampiamente utilizzato nella pratica clinica.
«Queste analisi molecolari sono in grado di identificare, in alcune tipologie di pazienti, chi ha migliore o peggiore prognosi e maggiore o minore probabilità di trarre beneficio dalla chemioterapia adiuvante o dalla sola terapia ormonale. Ad oggi in Italia, solo la Lombardia, la Toscana e la Provincia Autonoma di Bolzano ne hanno approvato la rimborsabilità, pur trattandosi di una tematica dibattuta a livello regionale, come dimostrano le mozioni a favore della gratuità presentate nei Consigli regionali di Sardegna, Emilia-Romagna e Lazio. L'obiettivo è che tutte le regioni stabiliscano la rimborsabilità dei test, consentendo così a tutte le donne, indipendentemente dalla residenza, di accedervi senza disuguaglianze a livello territoriale. È infatti dimostrato che l'adozione dei test genomici comporta evidenti benefici clinici, migliora la qualità di vita delle pazienti e permette un risparmio economico per il sistema sanitario, evitando chemioterapie inappropriate.
- Modificato da salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Fedee:
Buonasera, mi chiamo Federica. ho 36 anni. Non ho familiarità per tumore al seno ma forse mia nonna è morta a 78 anni per un tumore o all utero o all ovaio. Purtroppo non ho possibilità di saperlo con esattezza.Controllo ogni 6 mesi il seno perché ho la mastopatia fibrocistica.
6 mesi fa durante l'ecografia il mio ginecologo scopre un nodulo di 1, 1 mm.
Eseguo tre giorni dopo un ecografia in altro centro che scrive: formazione ipecogena del diametro 5, 5 per 9, 5 mm con caratteri ecografici di benignità da ricontrollare dopo 6 mesi.
Passati ora 6 mesi, ritorno a fare l ecografia, il nodulo sembra cresciuto a 13 mm e si consiglia agobiopsia.
Mi rivolgo all ospedale e durante l'esecuzione, la dottoressa decide di fare un agoaspirato per paura che il nodulo potesse rompersi perche secondo lei si tratta di una ciste complicata: formazione ovulare di 11 mm con margini regolari, rinforzo posteriore e piccoli spot vascolari perilesionali.
Linfonodi aspecifici nEi cavi ascellari.
Il risultato dell agoaspirato è: C3-Campione citologico allestito in strato sottile comprendente materiale amoorfo e rari aggregati di cellule epiteliali con lievi e focali dismetrie nucleari.
Mi è stato dato un integratore Danase 6 capsule al giorno, tra 50 giorni devo ripetere l ecografia.
Sono qui perché ho paura che stiamo perdendo tempo, vorrei togliere questo nodulo per stare tranquilla ma il percorso che mi ha proposto l ospedale è di aspettare ottobre per ripetere l ecografia ed eventualmente fare una biopsia (che io avrei dovuto fare quel giorno in cui è stato improvvisamente deciso di fare l agoaspirato).
Con questo esito del citologico, posso serenamente aspettare ottobre?
Cosa ne pensate?
Grazie per l attenzione
Federica
Federica
Da quanto descrive credo che possa tranquillamente seguire i consigli che le hanno dato innanzitutto perchè scommetto , malgrado le dismetrie nucleari, che si tratti di lesione benigna.
E comunque se vogliamo spaccare il capello in 4 C3 è una lesione molto probabilmente benigna in oltre l'80-85% dei casi e nei restanti 15 % nella peggiore delle ipotesi possono celare tumori a bassissima aggressività e velocità di crescita. In altre parole non c'è urgenza neanche se ci fosse, ma credo che non ci sia, un tumore.
Daniela Sicilia
Dott io ho eseguito oncotype gratuitamente
Stella fiduciaria
Bibi auguri the day after
Titina bevi e bevi
Creamy inala tesoro! Dai dai che la risolviamo sta situazione spiacevole.
Ma che palle mi dispiace fiore ♡
Titina bevi e bevi
Creamy inala tesoro! Dai dai che la risolviamo sta situazione spiacevole.
Ma che palle mi dispiace fiore ♡
Juventina Fiduciaria
Daniela Sicilia:
Dott io ho eseguito oncotype gratuitamenteFortunata..in Piemonte solo a pagamento.
Juventina Fiduciaria
creamy
Mi dispiace Dai che il ventolin ti darà una grande mano!
Mi dispiace Dai che il ventolin ti darà una grande mano!
- Modificato da Juventina Fiduciaria
salvocataniaMedico Chirurgo
Malaga:
Buonasera a tutte care compagne di viaggio e buonasera Dott. Catania. Come da lei richiesto scrivo tutto qui. Risponde anche alle sue domande che mi ha fatto nel consulto. Le anticipo i miei ringraziamenti per la sua gentilezza.Copio il consulto aggiungendo delle informazioni che non avevo riportato.
Riassumo molto brevemente la mia storia clinica:
2014- anni28 carcinoma mammario duttale infiltrante T1N0 ormonale, quadrantectomia e svuotamento ascellare (ma, come si evince dalla stadiazione, tutti linfonodi negativi).
A seguire schema AC + 12 infusioni di Taxolo.
Terapia ormonale con Tamoxifene.
2015- carcinoma mammario triplo negativo di 0, 5 mm. (DIN)
Mastectomia bilaterale in quanto positiva BRCA1.
Esaminato linfonodi intramammario negativo.
A seguire chemioterapia schema CMF classico.
Terapia con letrozolo.
(Aggiungo che il letrozolo è dovuto al fatto che ho fatto un isterectomia con annessiectomia totale bilaterale per via della mutazione genetica)
2021- nodulo sospetto in zona parareolare.
Scoperto alla palpazione.
1, 4 cm.
Spuntato improvvisamente.
(Faccio autopalpazione sempre sotto la doccia in quanto la zona da esaminare poi è veramente piccola).
Da alcune settimane ho molto sensibilità al capezzolo (se per caso non indossavo reggiseno e mi sbatteva contro la tracolla della borsa mi faceva un po' male) e solo da qualche giorno fitte e bruciore.
Il nodulo L ho scoperto il giorno che ho avuto le fitte.
Il senologo non riusciva a vedere bene il nodulo ma sospetta malattia di Paget.
Il capezzolo è duro e rosso e il nodulo è completamente attaccato alla sua base.
Io ho effettuato i miei follow e non ho mai riscontrato prima questo nodulo e tutti i controlli sono sempre andati bene.
Ora chiedo, un nodulo alla base del capezzolo con Paget, potrebbe essere un duttale in situ?
Quanta probabilità ho che sia infiltrante?
Qualora fosse infiltrante, quanto rischierei, non avendo più i linfonodi nè ghiandola mammaria, che la malattia sia già migrata in altri tessuti??
Potrebbe essere un tumore vecchio pur avendo affettato la mastectomia bilaterale ormai 6 anni fa??
Ma la domanda più importante, come si esegue la stadiazione se non ho più i linfonodi??
Le sue domande sono state queste:
-Primo tumore a destra o a sinistra?- 2015 destra o sinistra- nuovo sospetto 2021 a destra o sinistra -
Tutti i tumori e il nodulo sospetto sono riferiti alla mammella destra, tutti in posizioni completamente diverse se non opposte!!! Uno nel QSI, uno nel QSE e l'ultimo zona parareolare. Aggiunto che le mie precedenti neoplasie erano HERB-2 negative e che la mammella di destra presentava adenosi sclerosante. Il tumore triplo negativo era un DIN.
-Parla di sosp Paget 2021 (ma insorto da quanto tempo e chi ha fatto diagnosi di sosp. Paget ?)
Il Paget me L ha diagnosticato il senologo. Ma io sono molto dubbiosa su questa cosa. Perché è solo un po' rosso e basta. È diventato rosso il giorno che ho cominciato a sentire le fitte. Nelle settimane precedenti mi ero accorta che era un po' più turgido e più sensibile del solito. Ripeto che alla palpazione non ho mai e dico mai sentito nulla, nè è emerso dai controlli che periodicamente faccio di follow up per gli altri tumori.
Oggi o ho fatto il tru cut oltretutto senza anestesia. Il nodulo non si vede bene purtroppo. Mi hanno solo saputo dire che è ipecogeno con area interna iperecogena. Forma ovalare. Vascolarizzazione prevalentemente periferica.
Grazie per l'attenzione dedicatami.
MALAGA
1) Purtroppo non mi ha allegato i dati che le avevo richiesto sulla sede dei tumori , il primo, il secondo e della lesione recente.
2) Di certo da quanto descrive si può scommettere persino su patologia infiammatoria, e quindi non tumorale ( che ovviamente per i precedenti va esclusa) per la rapidità dell'insorgenza e perchè ha una sintomatologia che fa pensare al Paget come ultima ipotesi.
Purtroppo lei non mi aiuta con le informazioni .
Ma a questo punto aspettiamo l'esito del Tru cut anche se è comprensibile l'ansia per l'attesa.
Non riesco a comprendere su quali elementi sia saltato fuori il sospetto di un Paget che si manifesta un tutt'altro aspetto. Il Paget può stare lì anni senza dare fitte e arrossamenti
Le allego un vecchio post su questo blog che potrebbe chiarire meglio.
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salvocatania:
#63,755 Scritto: 4 Feb 2019 15:38 |Devo anche postare una altra emergenza psicologica.
Mi lancia un "Help" urgente anche Alessia che non riesce a postare qui perché gli antispam richiedono di non allegare link esterni se non hai fatto almeno 20 commenti.
In effetti il commento di Alessia non contiene link esterni
Eccolo ! Con il copia incolla
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Aiuto dottore ! Sono più disperata di prima .Ho letto la sua rassicurazione e mi ero rassicurata molto conoscendo anche la sua esperienza professionale e confortandomi del fatto che uno come lei con il suo prestigio e reputazione non avrebbe mai fatta una diagnosi con tanta sicurezza se non fosse stato certo. Ho letto la sua replica qui in ospedale dove mi ero fiondata stamattina prima della sua risposta perché il mio chirurgo ed oncologo non rispondevano alle mail. Sono arrivata qui decisa a "non mi muovo da questa sedia sino a che non mi vedrà qualcuno" . Mi hanno vista Oncologo e Chirurgo che guardavano il mio capezzolo perplessi scuotendo la testa e senza dire nulla a me che friggevo sul lettino, anzi dondolavo come ho imparato da voi.
Senza mai rivolgersi a me che li puntavo ho sentito più volte nominare " malattia del capezzolo......PAGET" e non sono svenuta perché ero sdraiata.
Mi hanno fatto fare una ecografia urgente, che non ha visto nulla (il radiologo dice che IL PAGET una malattia tumorale superficiale del capezzolo non si vede alla ecografia), e vogliono rivedermi la prossima settimana per decidere se fare , lo dice il chirurgo, una biopsia oppure una Risonanza Magnetica mammaria con mezzo di contrasto, lo dicono oncologo e radiologo.
Tra poco torno a casa e non vorrei incrociare gli sguardi del mio bambino piccolo che si accorgerebbe immediatamente della mia disperazione.
Proprio non me lo aspettavo di dover ricominciare a risalire il calvario.
Perdonatemi se mi sono sfogata qui , ma io mi faccio forza e sorrido a tutti, e solo qui però sono certa di potere piangere senza essere respinta.
Stella...come ti comprendo e già ti voglio bene senza neanche averti mai incontrata !
Alessia
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Io Le replicherò in dettaglio sul PAGET.
Ora sono al lavoro e non ho tempo.
Ma Le posso già subito dire :
MA QUANDO MAI !!!!!!
Ho visto la sua foto e nulla ha a che vedere con il Paget (ne riparliamo in dettaglio appena possibile). La sua è una JOGGER'S NIPPLE , amputazione da trauma ripetuto di parte superficialissima del capezzolo.
Il Paget si presenta in ben altro modo !
Ma poi biopsia su cosa la vorrebbero fare ? Lei la prossima settimana , tempi di riepitelizzazione normale, al suo capezzolo non avrà più nulla salvo una maggiore sensibilità che tornerà normale in tempi più lunghi.
Ora faccia tutto quello che Le hanno consigliato , ma nell'attesa stampi e si tappezzi la casa (e torni a giocare con il suo bambino) con questa mia scommessa pubblica :
SCOMMETTO se la sua lesione fosse confermata come Paget
1) di andare immediatamente in pensione anticipata perché vorrebbe dire che la frequentazione con i miei amici carissimi Alz ed Heimer mi sarebbe costata la devastazione della mia esperienza e preparazione
2) abbandonare il camice bianco ed abbracciare il saio dei Francescani scalzi
3) Rinunciare al mio scalpo che molti maschi della mia età mi invidiano (quelli che si tingono anche le sopraciglia) e venire al convegno di Parma con la bandana che usava Berlusconi in Costa Smeralda
Ne riparliamo !
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salvocatania:
#63,755 Scritto: 4 Feb 2019 15:38 |Malattia di Paget
Ho esitato a fare questo approfondimento perche' e' inutile allegare illustrazioni di casi cosi' avanzati che non possono sfuggire alla attenzione della donna perche' si tratta di storie di anni e non di mesi o giorni.
Ho esitato ad allegare foto di casi iniziali perche' corriamo il rischio di scambiare per malattia di Paget qualsiasi alterazione dermatologica di scarso significato patologico.
In entrambi i casi comunque la manifestazione del PAGET E' DEL TUTTO DIFFERENTE rispetto alla lesione postraumatica di Alessia
Secondo me l'unica lesione con cui confrontarsi in caso di sospetto Paget e' l'eczema
Ma per fortuna gli esperti conoscono bene alcune caratteristiche differenziali.
1) L'eczema e' generalmente bilaterale , il Paget monolaterale
2) L'eczema presenta una storia intermittente, con evoluzione molto rapida, mentre il Paget presenta una storia continua con evoluzione lenta, ma costante della progressione
3) L'eczema e' umido , il Paget generalmente secco.
Non ritengo di allegare immagini dei casi avanzati per ragioni di sensibilita', che ho raccolto (con la prefazione di Umberto Veronesi ) in un atlante pubblicato nel 1994
- Modificato da salvocatania
Ex utente
salvocatania
Doc ho letto lo studio che ha pubblicato, io rientravo in una situazione del genere ma poi chissà che cosa è successo vista la strage di linfonodi successiva...
Non mi sgridi, ma ci rimugino...almeno per ora
Poi la metabolizzerò meglio
Doc ho letto lo studio che ha pubblicato, io rientravo in una situazione del genere ma poi chissà che cosa è successo vista la strage di linfonodi successiva...
Non mi sgridi, ma ci rimugino...almeno per ora
Poi la metabolizzerò meglio
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