Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Anche io avevo preso contatti con il Negrar,ho trovato davvero tanta competenza e disponibilità, poi però lo stesso trattamento lo ha proposto il dott del 2 Policlinico di Napoli, e sono rimasta a casa, se avessero fatto problemi sarei partita,avevo anche dei riferimenti per alloggi in affitto
Nella un forte abbraccio!
Qui tutte Noi le siamo
I figli sono una grande responsabilità...la malattia scombina tutto
Lavori in corso sempre con il sorriso
Mi chiamo Mara , 66 anni e sono stata invitata dal dr. Catania che mi ha operata nel 1986 a scrivere la mia esperienza di "malata metastatica cronica" , ma che vive una vita del tutto normale se non consideriamo qualche pasticca al giorno, la puntura mensile ed i controlli di follow-up.
Nel mio caso non possiamo parlare di diagnosi precoce 35 anni fa. Oltre a 10 linfonodi/39 asportati ascellari furono riscontrati anche 2 linfonodi metastatici sovraclaveari.
Dopo alcuni anni di silenzio e quando pensavo di avere lasciato tutto alle mie spalle la malattia si presenta alle ossa, fegato e polmone. Quello fu il momento, forse l'unico nella mia esperienza, in cui per un attimo pensai di essere ormai spacciata .
Ma fu solo un attimo , perché sottoponendomi alle terapie proposte e somministrate come ad un "pacco postale " (definizione del dr. Catania ), ripresi presto in mano la mia vita ed il controllo delle paure anche perché impegnatissima con la mia famiglia .
Ero costretta ad occuparmi del cancro, ma avevo poco tempo per occuparmene in modo esclusivo.
Fui anche molto fortunata perché riuscii a farmi inserire in un protocollo terapeutico a base di anticorpi monoclonali (Trastuzumab) che allora non era disponibile e veniva somministrato in pochi casi a "scopo compassionevole" solo nel carcinoma mammario avanzato ( e il mio era avanzato anche troppo) perché l'anticorpo si lega specificatamente alle cellule bersaglio Her2+.
In quel periodo il trastuzumab era ancora in attesa di autorizzazione in Italia.
Si, ora posso dirlo forte : con il cancro si può vivere e si può conviverci con buonissima qualità della vita. Del resto ho conoscenze di persone sanissime che non vivono più paralizzate dalla "paura delle malattie". Ed io non avevo tempo di farmi paralizzare dalle paure.
Non mi pongo più da tanti anni la domanda se di cancro si possa morire, neanche quando vengo a conoscenza di persone che non ce l'hanno fatta !
In queste occasioni mi tornano alla mente le definizioni sempre del dr. Catania sulla media e sulla varianza e soprattutto una sua battuta ai suoi corsi "dottore si spogli" :
"Sì è vero di cancro si può morire......ma magari no !" .
Se succede qualcosa tipo febbre o cagotto, dura massimo 2 giorni Non rimandare il vaccino
Ci sono
Ho appena letto le tue parole Nella. Che dolore immenso! Non ti preoccupare di noi, ora è il momento di piangere e se hai voglia di sfogarti fallo pure
Mi sta venendo questo pensiero... che tu, con le tue bambine, potrai essere un punto di riferimento pieno di amore per le sue figlie
Ti abbraccio!
È VERO, ma magari no
Nel mio caso non possiamo parlare di diagnosi precoce 31 anni fa. Oltre a 10 linfonodi/39 asportati ascellari furono riscontrati anche 2 linfonodi metastatici sovraclaveari.
Dopo alcuni anni di silenzio e quando pensavo di avere lasciato tutto alle mie spalle la malattia si presenta alle ossa, fegato e polmone. Quello fu il momento, forse l'unico nella mia esperienza, in cui per un attimo pensai di essere ormai spacciata .
Ma fu solo un attimo , perché sottoponendomi alle terapie proposte e somministrate come ad un "pacco postale " (definizione del dr. Catania ), ripresi presto in mano la mia vita ed il controllo delle paure anche perché impegnatissima con la mia famiglia .
Ero costretta ad occuparmi del cancro, ma avevo poco tempo per occuparmene in modo esclusivo.
Fui anche molto fortunata perché riuscii a farmi inserire in un protocollo terapeutico a base di anticorpi monoclonali (Trastuzumab) che allora non era disponibile e veniva somministrato in pochi casi a "scopo compassionevole" solo nel carcinoma mammario avanzato ( e il mio era avanzato anche troppo) perché l'anticorpo si lega specificatamente alle cellule bersaglio Her2+.
In quel periodo il trastuzumab era ancora in attesa di autorizzazione in Italia.
Si, ora posso dirlo forte : con il cancro si può vivere e si può conviverci con buonissima qualità della vita. Del resto ho conoscenze di persone sanissime che non vivono più paralizzate dalla "paura delle malattie". Ed io non avevo tempo di farmi paralizzare dalle paure.
Non mi pongo più da tanti anni la domanda se di cancro si possa morire, neanche quando vengo a conoscenza di persone che non ce l'hanno fatta !
In queste occasioni mi tornano alla mente le definizioni sempre del dr. Catania sulla media e sulla varianza e soprattutto una sua battuta ai suoi corsi "dottore si spogli" :
"Sì è vero di cancro si può morire......ma magari no !" .
Grazie davvero per averci raccontato la tua storia Mara, anch'io sono un'her2, quindi la tua esperienza mi infonde particolare speranza!!!
"Sì è vero di cancro si può morire......ma magari no !" .
Grazie cara di averci raccontato la Tua Storia di Vita!
Mara55: grazie per la tua storia!
Grazie grazie per aver condiviso con noi la tua vita ❤️❤️