Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
mah! Ho perso una cugina di 34 anni, mio padre ne aveva poco più di 52, mamma 91. Tua mamma è sotto minaccia, ma lo siamo tutti e tutte. La morte è un cecchino, sa come e quando colpire..Probabilmente hai un rapporto talmente simbiotico con tua mamma che la sola idea di perderla e sapere che sta soffrendo, ti acceca, non so la tua età, ma se si vive fino a 20, 50, 90 anni, sinceramente, essendo agnostica, non so chi lo decida,io sono diventata un po' filosofa, proprio perché certe risposte, so che nessuno me le darà mai. Ma la mia non è rassegnazione. è accettazione, chi può dirmi perché succede una cosa, piuttosto che un'altra? Quello che hai scritto è umano, è il ragionamento "normale" di chi giustamente dice:" perché mia madre soffre e quell'altra no?" Non essere così dura con te stessa, se lo hai pensato evidentemente in quel momento avevi quella sensazione...Buona serata Anna
Anna favoloso il tuo gateau di patate bellissimo anche nell'aspetto, io di solito non sono brava in cucina però se mi impegno mi riesce tutto. Calorie?....e chi se ne frega, anzi in questo momento mi fa comodo qualche chiletto in più...Evviva..alla salute nostra e ASF al granchio! A proposito della perdita delle persone care e di come alle volte si reagisce senza volerlo. Io ho perso mia sorella che aveva 37 anni, tre più di me, e per parecchi anni, proprio parecchi, non mi riusciva ascoltare alcuni racconti che si facevano in ufficio a proposito di malattie, mi alzavo e uscivo. Non solo ma nel mio intimo a proposito di persone che morivano ad un'età avanzata mi veniva spontaneo pensare che in fondo la loro vita l'avevano fatta e mia sorella no. Poi il tempo che lenisce i dolori forti e ti permette di accettare come destino ineluttabile qualsiasi disgrazia, ti rende filosofa come dice Anna e ti fai una ragione di tutto, dei perché e dei perché no. Con questo voglio dirti cara Lisa che è normale qualsiasi reazione ad un dolore di tal genere perché è davvero insopportabile solo il pensare che avvenga. Non sentirti in colpa un pensiero se è buono come questo, è solamente da condividere. Un saluto a tutte/i LORI
Buongiorno ragazze, solo Laura 1. ho letto e riletto gli ultimi post...sono profondi, toccanti e tremendamente importanti. Grazie per aver condiviso con noi questi pensieri. La perdita di un genitore, di una sorella di un figlio...sono dolori inimmaginabili. E il tentativo che traspare dalle vostre parole di dare comunque un senso a questo dolore, di concedere al tempo di lenirlo un pochino e nel mentre di non restare immobili..ma scrivere, dipingere la camera...tutto questo è un delicato ricominciare... un abbraccio Laura1
Buongiorno..Io ho perso il padre all'età di 10 anni (ne ho 45). Non si esce mai da quel tunnel, ma si rimuove (in senso freudiano) solo per andare avanti. almeno questa è stata la mia esperienza. Un bacio a tutte. Francesco,Sassari
@ anna e lori, vi ringrazio per le vostre parole. come al solito condividendo e scrivendo si ha un'idea più precisa dei propri pensieri. io ovviamente se penso al peggio perdo qualsiasi voglia di vivere, infatti cerco di non pensarci. alcune persone dicono che il tempo lenisce, altre che non è vero...non so se esistono dei meccanismi uguali per tutti o meno...in ogni caso io starei provando ad avere un bimbo col mio compagno, ma ora ho paura. spero sia solo un periodo che passi presto. un abbraccio a tutte/i Lisa
Lisa! Per concepire un figlio ci vuola un 80% di consapevolezza e un 20% di incoscienza. Durante la prima o la senda guerra mondiale, o in zone di conflitto, migliaia di donne restano incinta. E' proprio forse quell'inneggiare alla vita che ersorcizza la precarietà, la paura,e tu Lisa, non avere paura! Lasciati andare....... Sono contenta del successo del il mio gattò di patate. Sinceramente evito grassi e porcherie, ma ogni tanto qualcosa di buono oltre che per i miei, la cucino anche per me. Ragazze, a proposito vado a cucinare.Buon proseguimento Anna
Ragazze io vi leggo...però voi mi fate piangere eh! Innanzitutto ringrazio tutte e dico davvero tutte. Ho pianto tantissimo leggendo i vostri messaggi....tanto anzi.troppo. in questo momento sto peggio degli altri giorni.e non.ho molto da.dire. gli attacchi di panico non mi lasciano respirare. Davvero. La febbre che mi porto dietro da una ventina di giorni e i bruciori fastidiosi sparsi per le ossa....psicologicamente tutto ciò mi devasta. Io so che il mio c5 non è un falso positivo...non posdo crederci...il mio fibroadenoma è un granchio e io non so perché. Venerdi si avvicina. ...e la paura sale.... grazie a tutte e scusate se ho sempre pensieri negativi. ....un bacio laura abruzzo
>>Quello che hai scritto è umano, è il ragionamento "normale" di chi giustamente dice:" perché mia madre soffre e quell'altra no?" Non essere così dura con te stessa, se lo hai pensato evidentemente in quel momento avevi quella sensazione... @Anna: rispetto e condivido profondamente questo punto di vista. Pensare certe cose, in certe circostanze, è molto umano e normale. Il problema nasce se ci "affezioniamo" tanto ad alcuni pensieri da non lasciarli andar via, e far sì che condizionino le nostre scelte... Un caro saluto al nostro Bus, che continuo ad abitare, anche se un pò più in silenzio di prima...
@Laura abruzzo, e venerdì il pensiero sarà rivolto a Lei ed incroceremo le dita. Piange? E quanta dose di dolore c'è in ogni lacrima, che così esce dal corpo? L'acqua purifica, e le lacrime purificano il corpo dal dolore e dalla sofferenza. La paura sale perchè si avvicina un momento importante. C'è posto, tra tutti quei pensieri negativi, per un *In bocca al lupo* ed un ASF da gridare al granchio? Dita incrociate per venerdì!
innanzitutto un pensiero a laura, forza, manca poco, qualsiasi cosa sia lo sfratterai prestissimo! poi volevo condividere con voi una cosa per me speciale. anche io ho perso il mio papà nel 2006 avevo 25 anni e lui 53. era la notte del 30 dicembre, ormai il mio papà era davvero debole, io mia mamma e mio fratello sapevamo che mancava poco e il dolore era allucinante. quella notte ho sognato che mi avvicinavo al letto con il mio papà sdraiato e lo aiutavo ad alzarsi, una mano dietro la sua schiena e l'altra stretta nella sua, e lui mi sorrideva. poco dopo mia mamma mi ha svegliato dicendo che il papà se n'era andato. pur nel dolore che tutti i giorni mi accompagna io ricordo lui, quella notte, la nostra vita insieme e so che ci guarda e ci accompagna. buonanotte elisa
Elisa, grazie per aver condiviso con noi questo momento cosi` intimo . ultimamente non piango piu` ma quello che hai scritto mi tocca profondamente e io credo fermamente che ci sia qualcosa al di la` del nostro corpo, spirito o energia che ancora comunica al di la` della dimensione spazio temporale. Vado via per qualche giorno, nel mio posto del cuore non sempre il cell prende. quibdi...ASF ( ben detto Elisa) a qualsiasi cosa abiti il seno di Laura. Laura saremo tutte con te in sala operatoria. bei sogni a tutti. francesca
Laura, dai che ormai manca davvero poco... spero tu stia trascorrendo la mattina coccolando la tua bimba e tuo marito, e per domani ... un grande ASF a qualunque ti impedisce di essere serena. Ciao RFS e buon primo maggio. Antonella
Ciao Laura sono Chiara,anch'io ti voglio mandare un grandissimo abbraccio.NON SEI DA SOLA, SIAMO TUTTI CON TE........FORZA.....
buongiorno a tutte le RFS storiche e un benvenuto alle nuove.sono successe alcune cose a silvia in questo periodo,niente di preoccupante e comunque ve le racconterò in seguito,in questa occasione volevamo unirci al coro di ASF in favore di laura per la sua operazione di domani.coraggio che stai facendo un grandissimo passo avanti e vedrai che anche il tuo umore ne beneficerà. un abbraccio enorme. alex e silvia
Grazie a tutti. Io sono sempre a pezzi. Con i miei dolori fissi negli stessi punti e la mia febbre che va e che viene. Ho paura che questo significhi che ho il granchio in giro per il corpo. Sono a pezzi davvero. Che dirvi...non so....solo paura....paura della paura e della malattia...paura di non averla scoperta in tempo. Io non ne esco da questo tunnel. Non ce la faccii laura abruzzo