Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Cindy tranquilla il centraggio non è niente in tutto, ti fanno solo 3 puntini.
Dai che si intravede la luce ....
un bacio
Nell'istologico si parla di her2 3+ , non so se parliamo della stessa cosa... al momento sta facendo 4 cicli con epirubicina e ciclofosfamide, non li capisco molto bene questi termini tecnici e su Internet preferisco non cercare!
Ho letto la pagina da lei indicata. Forse dovrei cominciare seriamente a confrontarmi con questo tema... l'anno scorso, proprio di questi tempi, ero in Basilicata e leggevo il libro di Yalom "Fissando il sole", sul tema della morte e mi è venuto un attacco di panico, mentre ero in spiaggia, davanti al mare azzurro. Per me la morte è sempre stata un tabù, qualcosa che tenevo lontano, come la malattia. Forse ricomincerò a leggere il libro di Yalom, insieme alle tante pagine che qui avete scritto. E ora vado a stampare i miei commenti insieme a quelli di Lori, Onde, Barbara, Marea.
Dada sono felice per il tuo traguardo! E anche per te Cindy!
Juventina il tuo racconto mi ha molto toccato, ho proprio visto la scena davanti a me. Sei una donna forte forte.
Un abbraccio a tutte/i
Gentile dottore, la ringrazio tantissimo per il suo suggerimento che mi sembra un ottimo compromesso. Purtroppo, non credo di poter dare consigli al chirurgo che opererà mia mamma e non credo sia il caso di stressarla troppo portandola in giro per altre strutture. Il 9 agosto abbiamo l'incontro con l'anestesista, vedrò cosa posso fare. Intanto, un caloroso saluto e i miei più sentiti complimenti per questo blog in cui ho avuto il piacere di entrare. A tutte le coraggiose RFS un abbraccio forte forte!
Pape romagnola
Nina, anche per me pensare alla morte era qualcosa che tentavo di evitare. Poi un giorno, c'era la presentazione di un libro di Fiorella Rustici sull'argomento, e io, che avevo letto alcuni suoi libri, ero andata per conoscerla, poi sia pure con una certa riluttanza ho acquistato quel libro e mi sono imposta di leggerlo. Anche la morte fa parte del ciclo della vita, ed è giusto tenerne conto, ma senza che tale consapevolezza ci precluda di vivere come meglio possiamo.
Sono davvero contenta per te Dada, e per tutte le RFS che hanno gia iniziato a superare gli step necessari alla guarigione.
Ciao Enza, ti capisco benissimo. Si ha bisogno di normalità. Io ho lavorato sempre durante la radio, ne ho fatte 30, ho finito il 3 luglio. Andavo in ospedale al mattino e facevo la radio alle 9 e poi andavo al lavoro. Alcuni giorni erano più faticosi di altri, ma piano piano ce l'ho fatta.
Anche dopo l'intervento sono rimasta a casa 2 settimane, e poi sono rientrata.
Normalità è quello che vogliamo tutte e non piangersi addosso mai.
un abbraccio
E come è stato leggerlo?
...arrivato a casa e mia moglie mi ha congelato con la notizia della morte di una cara amica a soli 47 anni, stiamo malissimo, dovunque tu sia cara Lara il nostro amore é lì con te.... Spero ancora sia uno scherzo anche se di cattivo gusto, atterrito 
Buonasera a tutte sono stata un po' latitante impegnatissima con i ragazzi e ho aiutato mio marito con il lavoro questo per lui è un periodo molto intenso
Allora da dove iniziò forse dal fatto che ho tremato quando ho letto della chiusura del blog mamma mia pericolo scampato
Mercoledì ho il centraggio per L inizio della radio è un po' di strizza c è sempre
Dada un forte abbraccio e stasera si stappa 
Poi ho letto di tante nuove entrate e spero che insieme alle altre potrò contribuire ad aiutarle
Aspetto con voi il messaggio di Michela che è andata dall oncologo per L istologico
Denis mi dispiace vi abbraccio
Posso chiederti come è successo
Nina, l'ho letto con tranquillità, infondeva coraggio, serenità, fiducia. Mi ha fatto piacere aver superato la remora iniziale.
Cara Claudia grazie, purtroppo il male comune.... Ma ricordiamoci sempre che ogni caso ha la sua storia e stavolta é andata cosi
Denis, mi spiace, una notizia di quel tipo getta nello sconorto, soprattutto se tocca qualcuno che conosci, ma anche perché ci ricorda che è un destino che riguarderà un giorno anche noi, per un motivo o per un altro. Resta un vuoto, si affollano i ricordi. Ma la vita continua, e bisogna andare avanti.
Sai la cosa ha gettato sconforto su mia moglie che alla fine la vive in prima persona, veder sparire una donna come era la nostra amica, davvero bellissima fuori ma altrettanto dentro farebbe male a chiunque, ma sapere che se ne è andata con la tua stessa patologia ti toglie un po' di ottimismo.... Ma ripeto ogni caso ha la sua storia ed in modo egoistico prego per un epilogo diverso, grazie
Dimenticavo di dirti che più ti "leggo" e più ti apprezzo, un abbraccio
Denis, indubbiamente per tua moglie l'impatto è diverso, è più difficile da metabolizzare. Ma tante donne guariscono, tante cronicizzano. Quando io vado a "IEO per le donne", annuale, per tutte le donne operate al seno, la sala è gremita, con tutte donne che da più o meno anni vi partecipano, ed è una bella sensazione che vi trasuda, se ne esce contente e fiduciose.