Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Se non danneggi lo stato non sei un criminale probabilmente!!
Corona è in carcere da anni...e non uscirà.
Purtroppo ne vanno di mezzo gli innocenti.Serve una profonda riflessione.Io mi sento presa per il culo.Non oso pensare a come si sentano i familiari.Questi 3 assassini dovranno stare attenti a farsi vedere in giroQuesta è la mia profonda riflessione
Tesoro
forse ho scritto altre volte la mia esperienza personale e resta il fatto che siamo varianza, il che vale sia x il verso positivo che x quello negativo, però ci tengo a raccontarti...
Dopo un anno circa di chemio tutte le settimane, cambio terapia, a tre mesi dalla nuova terapia le mie metastasi quintuplicate x sedi e Suv
un mese in attesa che si prendesse una decisione e poi parto con la nuova terapia.
Il dolore era diffuso come le mie metastasi, l'anca (tra le new entry) creava sempre più impedimenti, x cui a due mesi dalla nuova terapia,faccio una risonanza dell'anca che evidenzia un nuovo peggioramento, le metastasi da osteoaddensanti ad osteolitiche e conseguente rischio di frattura.
Mi affiancano la radioterapia e mi prospettano un eventuale cambio di terapia se alla Pet (che avrei dovuto fare dopo un mese) non si sarebbero visti cenni di miglioramento .
Era quasi fine luglio, ero in partenza per il mare e poi un viaggio in nord Europa con le mie bamboline. Sono partita, in barba a tutto e a tutti, continuando la terapia ovviamente e posticipando la radio di 18 giorni. Inizio settembre la mia Pet segnala cambiamenti positivi la terapia ha cominciato a dare gli esiti sperati. Per cui mi sono chiesta tante volte, come potesse essere reale se solo 40 giorni prima la Rm segnalava peggioramenti
Vai avanti
Io ci sono
Dimenticavo...
Sono passati due anni da allora, la terapia funziona ancora e le mie due ultime Pet confermano che sino tutte a nanna
Care ragazze, non mi sono dimenticata del mio capitolo, dott. Salvo grazie per la mail...
stamattina mi sono svegliata pimpantissima nonostante il vaccino e ho pulito mezza casa, in previsione che questa settimana, essendo l'ultima sarà piena di impegni ( Coro da stadio "CE LA FAREMO!!! CE LA FAREMO!!! )
Poi alle 13 mi è venuto un leggero mal di testa mi sono svegliata alle 15 30 con i bambini che saltavano sul letto che volevano uscire. quindi vestiti esci e torna a casa. solo un momento ho tempo e quindi posto ora il mio ..
La nostra marmotta speciale...
#322,544 Scritto: Oggi 17:33
Bellissima questa iniziativa di non disperdere questo patrimonio culturale lasciato dalle nostre Rfs che non sono più con noi anche se restano vive nella nostra memoria. E quando avrà completato lei la storia di Lara la stupiro' perché pubblicherò alcune pagine di Lara inedite e toccanti e destinate al nostro libro e che pensavo ormai di tenere per me. Ora penso che sia più giusto farle conoscere ....
Sono passati due anni da allora, la terapia funziona ancora e le mie due ultime Pet confermano che sino tutte a nanna
Che dormano per sempre! Sei la prova vivente che le terapie funzionano
Grazie caro Dottore
CAPITOLO VENTUNESIMO DI "La mia storia .. la storia di una RFS"
NINNA NANNA DEI SOGNI
Questa sera la ninna nanna te la canto, anche se ho i dolori.
"Per te che adesso non vuoi dormire, ti voglio dire una cosa che so, dormono gli occhi di tutti nel mondo, dormono almeno un po'. Dormono i galli fino al mattino, dorme il tacchino che non sa cantar, dorme la pulce e dorme il pinguino, sulla banchisa polar.
Dormono i ghiri da tutta una vita, dormono gli orsi d'inverno però.
Dorme anche il grillo con la formica e dormono i pesci nel Po.
Chiudono gli occhi quando fa notte volpi e marmotte coi baffi all'insù, fanno le fusa alla luna le gatte ma dopo dormon di più.
E se tu dormi potrai vedere la meraviglia che ancora non sai, la vede soltanto chi dorme davvero, soltanto i sogni non dormono mai!"
Ti stendo sul lettone, al mio fianco, ti abbraccio, mi aggrappo a te.
Accidenti, pure la mamma polipo ti ritrovi!
Qui si passa dal non guardarti quasi allo stare tutti attaccati.
Però non sembri crescere male. Giovanni, sei il mio pan di zucchero, sei sempre sorridente, di buona luna, sorridi a tutto e a tutti, anche ai più brutti, io penso che sorridi alla vita e al mondo intero e allora penso che nonostante tutto qualche messaggio te lo sto passando, qualcosa della vecchia Fra trapela.
Certo sono una mamma molto diversa da quella che ero, ma tu non mi hai conosciuta prima, Tommi si!
MAMMA PASTICCIO
"Le piume di stelle
sopra il monte più alto del mondo
a guardare i tuoi sogni
arrivare leggeri"
MENTRE DORMI . Max Gazzè
Questo è il capitolo più difficile e doloroso della mia, un'amica del blog, Anita, la chiama: GRANDE AVVENTURA. Chiamiamola così! Questo mio diario Tommaso e Giovanni, lo leggerete quando sarete grandi, però per me sarete sempre i miei bimbi e allora questa "grande avventura" ve la racconto come se fosse una fiaba filastroccata
C'era una volta una mamma....
Mamma pasticcio veniva chiamata,
perché aveva la testa sempre un po' inariata.
Rovesciava il vino sulla tovaglia,
e riempiva il panino con della paglia,
ti metteva la scarpa destra al posto della sinistra
e quando pioveva,
invece dell'ombrello, usciva con una rivista.
Quando Tommaso piangeva forte,
usciva fuori, senza ciabatte e senza sporte.
Del servizio bello,
quello
di quando si è sposata,
era rimasta soltanto una tazza sbeccata.
Ma il babbo l'amava così com'era,
perché i suoi occhi brillavano
da mattino a sera.
Un giorno la mamma pasticcio
mise un ciuccio dentro una scodella
e il babbo disse "Che sbadatella!
Non sai che Tommaso il ciuccio non l'ha mai usato?"
La mamma rispose, tutto d'un fiato
"Un altro bambino sta arrivando!"
E tutti felici cantando e ballando
Dissero: "Giovanni, ti stiamo aspettando!"
Ma una strega, invidiosa, la felicità in quella casa rubò
e una spina nel seno della mamma conficcò.
Da allora in quella casa per un po' non si ballò più
e tutti avevano il morale molto giù.
La mamma era triste,
e c'era tanto gelo nel suo cuore,
non riusciva più a provare amore.
Ci voleva un re per togliere la spina dal suo seno,
per fare tornare il suo viso sereno.
quel re un giorno arrivò
e con la sua spada la mamma liberò.
La spina era stata tolta
E la mamma tornò quella di una volta.
Questo per me è davvero il capitolo più triste della mia vicenda.
La cosa che mi è rimasta impressa di più è che non riuscivo a cantare la ninna nanna a mio figlio, la voce si spezzava. La paura di non vederlo crescere mi faceva voltare dall'altra parte e ancora ora quando li guardo giocare, ridere, litigare arrivano quei momenti che descrive molto bene Laura.
Lo cambiavo, lo tenevo in braccio, tutte le cose che una mamma fa, ma con l'espressione fissa e persa, come se fossi un automa. Spesso preferivo lasciare che facessero gli altri al posto mio.
Con Tommi, io che sono sempre stata una giocherellona, non riuscivo più nemmeno a mettermi lì e fare un disegno.
Allo schiacciante senso di colpa di non essere più la madre di prima si aggiungevano le esclamazioni sbigottite degli altri, tutte frasi fatte per darmi una svegliata, in assoluta buona fede, ma sapessero che male mi hanno fatto!!!
"Ma come, non guarda i suoi figli???"
"Non guardi i tuoi figli!"
"Guarda i tuoi figli!"
"Abbraccia i tuoi figli! Li hai voluti!"
Li ho voluti ma non volevo che andasse così tutto il resto. E a cosa serve averli fatti se non posso vederli crescere?
E' stata molto molto dura cominciare a pensare soltanto al presente e allontanare quei brutti pensieri da me. Nessuno lo può capire se non c'è passato.
Ultra-stra-mega-super marmotta!
E' stata molto molto dura cominciare a pensare soltanto al presente e allontanare quei brutti pensieri da me. Nessuno lo può capire se non c'è passato.
Ti abbraccio cara Francesca
Ti sei persa e ritrovata
Il pilota automatico in certi momenti della vita ,serve!
Sono passati due anni da allora, la terapia funziona ancora e le mie due ultime Pet confermano che sino tutte a nanna
❤️❤️❤️
francesca
Superdonne, supermamme!
Grazie Fra
io ricordo alcuni post e mi ricordavo del riferimento alla cugina. mi aveva molto colpito che pur avendo avuto questa esperienza tragica lei avesse reagito da subito come una vera marmotta, appunto , e finalmente capii cos'era una marmotta.
Anche lei se ne è andata, come la cugina, ma in modo diverso, lasciando il sorriso della speranza a sua figlia e suo marito.. a volte provo a immaginare quel sorriso mentre guarda Rebecca che ha cucinato le lasagne per lei.
Sono passati due anni da allora, la terapia funziona ancora e le mie due ultime Pet confermano che sino tutte a nanna
Francesca fiduciaria quanto amore, quanto dolore