Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Daniela Sicilia
Daniela Sicilia
Dada 62
Dada non è una trappola ma la rmn x me è un esame migliore e quindi tanto vale farlo x essere più sicuri che sua tutto ok..
Wonder
Wonder
Juventina:
Io direi che il blog è un gruppo di auto mutuo aiuto, dove ci si allena per mano alla resilienza.
Parlerei e riassumerei citando i
"Quasi 1600 utenti che hanno scritto 320.000 commenti equivalenti nel cartaceo a 580 volumi di 225 pag/cad. Ed ha quasi 2 milioni e mezzo di visitatori all'anno risultando in contenuti il primo blog di Medicina Narrativa al mondo".

Condivido questo approccio, ai fini di una intervista, che deve dare in maniera chiara ed efficace la portata del blog.
Nina74
Nina74
Fede64love:
Come faccio a trovare la mail?

Prova a fare una ricerca su Google con il nome del dottore e dell' ospedele, o se uno studio privato e anche più facile
Isabella2708
Isabella2708

vi copio la recensione del film "Io rimango qui"...metafora della vita che andrebbe vissuta nel qui e ora; ora che hanno riaperto le sale cerchero' di andarlo a vedere:

UN ROAD MOVIE IN CUI 'LE SOSTE FUORI PROGRAMMA SONO LE MIGLIORI': UNA PERFETTA METAFORA DELLA VITA.
Recensione di Paola Casella
lunedì 10 maggio 2021


Steffi ha appena finito il liceo e si appresta ad intraprendere la carriera di poliziotta quando le viene diagnosticata una malattia terminale. Avrebbe dovuto partire dal suo paesino rurale in Germania alla volta di Parigi insieme ai compagni di scuola e al fidanzatino, con cui aveva programmato di trascorrere la sua prima notte d'amore, ma la madre le sequestra soldi e documenti affinché si sottoponga al percorso chemioterapico. Steffi però fugge e incontra Steve, un motociclista che lavora (controvoglia) in un circo e ha altrettanta voglia di scappare dalle sue circostanze: insieme inizieranno un percorso che farà capire loro che cosa conti davvero nella vita.

Basato su una storia vera, Io rimango qui appartiene al filone sick romance ma ha uno svolgimento diverso dal solito, perché la componente romantica non è necessariamente quella principale. Lungo la via infatti Steffi farà altri incontri illuminanti e verrà inseguita dai genitori, padre pastore protestante e madre veterinaria, che non sanno come affrontare la malattia della ragazza.

Il film, scritto sulla base di un romanzo e diretto dal regista tedesco André Erkau, si dipana come un road movie in cui "le soste fuori programma sono le migliori", il che ovviamente lo rende una metafora della vita da vivere appieno, indipendentemente da quanto possa durare.

Temi difficili come il controllo che ognuno esercita o meno sul proprio corpo o la capacità di lasciar andare qualcosa (o qualcuno) che si ama vengono trattati con una misura di leggerezza che li rende digeribili, senza cedere al melodramma: i dialoghi fra Steffi e Steve ad esempio sono improntati alla sfida reciproca e rifuggono il melenso, così come le reazioni dei genitori della ragazza sono oneste nel denunciare l'inadeguatezza degli esseri umani di fronte ad una situazione intollerabile.

Il messaggio è quello che la vita va amata "e non da domani e o tra un mese, ma senza riserve e subito". Niente di nuovo, ma raccontato con un tocco surreale accattivante e con un genuino intento di rendere omaggio ad una vita terminata prematuramente. Anche l'idea di accostare la voglia di vivere di Steffi a quella di rinunciare alla vita di Steve non è nuova (si pensi a Gli amanti del Pont Neuf) ma è sviluppata in modo curioso. Peccato per la regia teutonicamente convenzionale e per alcune implausibilità che spingono al limite della credibilità alcuni momenti e spostano la storia dal registro del realismo (ancorché edulcorato) alla finzione cinematografica evidente.

Dada 62 Fiduciaria
Dada 62 Fiduciaria
Wonder:
In certi momenti bisogna affidarsi agli specchi... siano essi amici o conoscenti, psicologi, blog o altro, un confronto in grado di rimandare un'immagine di noi che noi stessi non riconosciamo

Si hai ragione
Juventina:
Io direi che il blog è un gruppo di auto mutuo aiuto, dove ci si allena per mano alla resilienza.
Parlerei e riassumerei citando i
"Quasi 1600 utenti che hanno scritto 320.000 commenti equivalenti nel cartaceo a 580 volumi di 225 pag/cad. Ed ha quasi 2 milioni e mezzo di visitatori all'anno risultando in contenuti il primo blog di Medicina Narrativa al mondo ( cit. dottor Catania)".

Mi sembra un'ottima sintesi
Manca Le terapie curano, le relazioni guariscono
Ex utente
Ex utente
Dottor Catania
Ho letto solo adesso. Le mando un abbraccio grande grande
Bibi82
Bibi82
Nussi LoryCalif durante il percorso adottivo, si procede con un'analisi accurata degli aspiranti genitori adottivi da parte dell'equipe. Mi ricordo che la psicologa aveva toccato più volte l'aspetto del supporto psicologico. Ci hanno chiesto se eravamo disposti ad affiancare a nostro figlio specialisti che potevano supportarlo ed eventualmente se noi eravamo disposti a fare psicoterapeuta da soli o di coppia. Se non ricordo male c'era questa domanda anche in uno dei tanti moduli che abbiamo preparato.
Non chiedevano se eravamo pronti a questa eventualità rispetto a un figlio adottivo bisognoso di cure speciali (per fortuna questo è un cliché, non tutti i bimbi sono problematici) ma rispetto a un figlio in generale.
Ci hanno fatto capire che per un genitore accettare che il proprio figlio presenta problemi a scuola o comportamentali o soffre di ansia, depressione ecc è difficilissimo. Un genitore rapporta queste difficoltà alla sua incapacità di educatore. Non vede più il problema ma lo associa alle sue aspirazioni, facendo un bel casino.
Siete state bravissime ad affiancare i vostri figli a degli specialisti, perché l'amore a volte non basta. Non è da tutti fare quello che voi state facendo per i vostri ragazzi. Credetemi è più facile mettere la testa sotto la sabbia. Inoltre come dice Wonder, bisognerebbe cambiare un po' la nostra cultura di base sulle malattie mentali e psicologiche. Se sto male fisicamente vado da un oncologo, ortopedico, dentista ecc ma se sto male psicologicamente, non posso fare del male a me e tormentare chi mi è vicino, a quel punto vado dallo psicologo.
Speranza
Speranza
DOC salvocatania
Ecco i risultati del mio test genetico per la trombofilia.
Sono a rischio trombosi?!?!? Cosa comporta tutto questo? Help!

GENE VARIANTI ALLELICHE GENOTIPO
ESAMINATE

FV Fattore V G1691A (Leiden) OMOZIGOTE NORMALE
FV Fattore V H1299R (R2) OMOZIGOTE NORMALE
FII Protrombina G20210A OMOZIGOTE NORMALE

MTHFR NIetilen — tetraidrofolato reduttasi C677T ETEROZIGOTE

MTHFR Metilen — tetraidrofolato reduttasi A1298C OMOZIGOTE NORMALE
PAI— 1 Inibitore dcll'attivatore del plasminogeno 4G/5G 4G
GPIIIa Glicoproteina IIIa a/b OMOZIGOTE NORMALE
ACE Enzima di conversione dell'angiotensina Del/Ins DELEZIONE IN OMOZIGOSI
APO E Apolipoproteina E E2,E3,E4 E3/E3
CONCLUSIONI
Il soggetto è risultato
eterozigote C677T nel gene MTHFR,
omozigote 4G nel gene PAIl
ed omozigote per l'allele D nel gene ACE .

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