Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Ciao a tutte/i sono Donatella, Ricapitolando le new entry sono Laura l'abruzzese e Nadine la tripletta, giusto? @Laura: sicuramente non ho vissuto la tua esperienza e non vorrei sembrarti poco rispettosa del tuo dolore, ma non farti terrorizzare dal linfonodo se positivo o negativo, dalle storie di ognuna di noi ho capito che ogni tumore pur avendo una nomenclatura ed una classificazione simile o uguale a quello di altre può avere delle evoluzioni "personalizzate" e te lo dico io che tra i tanti fattori sfavorevoli (!) del mio inquilino parassita ne avevo ben 10 su 18. I momenti di rabbia, di sconforto, di paura, di pianto è giusto che ci siano, ci servono per sfogare e sfiatare tipo pentola a pressione, ma devono essere MOMENTI, dopo asciuga le lacrime, rimetti a posto le cose che hai tirato, guardati allo specchio, sorriditi e ripeti: IO OGGI SONO VIVA questo conta. Qui ho imparato che quanto lunga sarà la mia vita, non mi è dato saperla, non lo sanno nemmeno i medici, lo sa Dio o il fato se non sei credente, ho chiesto nelle mie preghiere qualche indizio , ma Dio non mi ha risposto ^____^ e quindi ho deciso di dare qualità ad ogni singolo momento vissuto con i miei bimbi (ne ho 3 e piccoli) con i familiari, con me stessa. Non so quanto vivrò ma posso decidere come vivere la mia vita. @dott. Catania: sono passata dalla sedia a rotelle alle stampelle e il medico che mi sta facendo infiltrazioni di ossigeno nella schiena, mi ha proposto come supporto alla radioterapia e "prevenzione" l'autoemoterapia, lei che ne pensa? Un abbraccio a tutti
@donatella la tua sicuro è una storia forte ma le tue parole esprimono coraggio e serenità. Vorrei arrivare al punto in cui la penserò anche io come te ma adesso non mi viene.....certo che tu sei forte e immagino quanto dolore hai dovuto metabolizzare per estirpare il male di vivere. ...hai fatto un bel lavoro con te stessa e spero che la malattia ti ripaghi con il giusto compenso. ...spero e pregherò per te perché io sono credente! Un bacione laira ps:domanda tecnica. ...scusate non so se posso chiederlo qui...ma i linfonodi metastatici si vedono dall ecografia? A me ne hanno trovati parecchio gonfi ma a detta del senologo soni reattivi. Però dall eco del mio senologo ci sono due immagini....una del nodulo e una del linfonodo....ancora non so se i medici dicono tutto o no....non soni ancora esperta nel campo! !!!
@lisa grazie!!! Spero di uscirne presto davvero è un tunnel infinito buio e senza.fine.... laura
Benvenuta Nadine, sono Lori. Da ieri che ci siamo scambiate un messaggio non posso credere che tu abbia già letto i nostri 3...e passa post, sono contenta che tu sia qui con noi e vorrei poterti trasmettere un po' di serenità, il coraggio non ti manca però ricorda una cosa : ognuna è un caso a sé, ognuna di noi riesce a tirar fuori tanta forza per combattere questa malattia, risorsa che non pensava di avere e se ti riferisci alla paura....e chi non ce l'ha...quella ti segue sempre anche dopo nei controlli, ma ognuna a modo suo trova il modo per tenerla a bada e vedrai che tutto si aggiusterà un po' alla volta. Ciao a presto Benvenuta Laura anche a te. Ho letto la tua storia e sinceramente non trovo le parole per esprimerti la nostra comprensione e l'affetto per aiutarti a superare questo momento. Posso solo dirti che molte di noi hanno passato questo momento e ne sono uscite grazie a tanto coraggio e voglia di vivere per noi stesse e soprattutto per i figli Noi siamo qui con te e insieme andremo avanti tenendoci per mano, importante ce lo diciamo spesso è : non mollare mai!!! Lori
Sono, si fa per dire, allenato a tutte le intemperie emozionali che questa tremenda malattia porta con sé, ma devo confessarre che stavolta sono stato travolto come un fuscello da questo tsunami a più voci che si è abbattuto sul nostro forum. Mi sento responsabile di averne alimentato l'energia e soprattutto di averlo generato.Ma non sono affatto pentito perché è stato raggiunto l'obiettivo , anche solo per un istante, di far deragliare le ossessioni di Laura e Nadine per permettere loro piano piano di esorcizzare questo mostro che ci perseguita e ci rincorre. Sono lontano da Milano e detesto utilizzare il mio smartphone per un centinaio di buone ragioni e che uso talvolta solo per emergenze indifferibili. Stavolta non c'era una emergenza, ma qualcosa di più in senso di straordinarietà . E non mi sogno affato di spiegare il significato di straordinario nel nostro caso : ORMAI VE LA CAVATE DA SOLE e credo che se svuotassimo gli ultimi posti del bus occupati da medici e psicologi non se ne accorgerebbe nessuno. Sarebbe senz'altro utile per far comprendere a tutti, anche a quelli che leggono( oltre 43O.OOO VISITE) e non intervengono, FIRMARSI SEMPRE in modo comprensibile. Ad esempio abbiamo Laura 1 e Laura 2 (LOmbardia) ed ora LAURA 3 (Abruzzo). # Donatella.....se ha abbandonato il bastone...vada avanti così ! Perché porsi altre domande?
Lontano da Milano, ho sul tavolo un capitolo di un articolo che sto scrivendo su l'Elogio della follia" e tutti ora comprendiamo bene quanti significativi positivi si accompagnano a questo titolo. Trascrivendo una ralta dii aforismi sulla follia mi ha, ma non certo stupito, colpito che la follia, quella buona, non va ridotta a malattia della mente perché comune ai sogni (=lista della spesa), all'amore e alle paure. In altre parole la follia è la nostra compagna di vita che per arginare le paure, ci porta ad inventare miti, riti, religioni, e poi la ragione, quindi la scienza. Ma a proposito di "elogio" della follia non si può certo restare indiferenti dinnanzi al coraggio "fuori di seno di tutte, da Francesca, Lori, Elena, Donatella , e dovrei elencarle tutte per ragioni differenti, sino alle nostre ultime arrivate, ma un elogio speciale va a questa nostra ultima passeggera che a 29 anni e dopo appena 1 mese dalla morte della mamma per un tumore al seno si rimette in discussione pubblicamente e alla vigilia di una altra prova della vita verso l'ignoto. Spero che non ci abbia scambiati per l'autista di questo bus della vita, ma terremo senz'altro fede alla promessa che.....non la lasceremo sola !
Refusi da smartphone : *quanti significativi positivi=quanti significati *Trascrivendo una raalta dii aforismi=una raccolta di aforismi
@Laura e Nadine Salve! Sono Gianluca Calì, e ho la fortuna di partecipare a questo spazio, gestito da Donne Straordinarie e dai loro familiari, ormai da un paio di migliaia di post... Intervengo in punta di piedi. Vorrei solo esprimere un concetto, che col passare del tempo mi è sempre più caro. "Educarsi a non aver paura" è un obiettivo per persone MORTE. I morti non hanno paura, non soffrono, non sono tristi. Noi siamo VIVI. Voi siete VIVE. Lo hanno espresso molto meglio di me le Donne Straordinarie ("Ragazze fuori di seno", RFS) che vi hanno accolto a braccia aperte sul nostro Bus. E noi VIVI abbiamo paura, siamo tristi, ci arrabbiamo, sbagliamo, abbiamo brutti pensieri, ricordi dolorosi, e facciamo previsioni negative. E altre volte ci rassicuriamo, siamo allegri, sereni, prendiamo decisioni sagge, pensiamo belle cose, ricordiamo momenti intensi ed importanti, costruiamo il nostro presente (e quindi il nostro futuro). Mi permetto di suggerirvi un'ipotesi. Piuttosto che "addestrarci a non aver paura", potrei proporvi "rimetterci in moto ANCHE se abbiamo paura"? Un caro saluto a tutti!
grazie @Dottor Calì ! Bellissima la sua conclusione a cui facevo fatica ad arrivare. rimetterci in moto anche se abbiamo PAURA. e io aggiungo: vivere anche se ho paura, giocare, lavorare, scherzare...si può fare tutto anche se ho sulle spalle lo zainetto della paura. Magari proprio facendo altro questo zainetto si "buca", un pò di paura scivola via come sabbia e diventa più leggero..anche se non scompare del tutto. Oggi ne avevo proprio bisogno. Ho lo stomaco stretto in attesa degli esiti degli esami del sangue e aimè sul lavoro c'è chi pensa che fare troppe assenze x malattia sia una colpa e che questo comporti in automatico l'esclusione da premi di merito. Sono offesa ed arrabbiata perchè non lo trovo giusto e mi ferisce. Lo sappiamo tutte quanto è dura tornare al lavoro... va bè, prometto di tornare presto più positiva! intanto vi abbraccio e....mi servirebbe un sorriso di @Rosella!! Dove sei??? @Lori, sei una meraviglia,lasciatelo dire! Accogli, conforti, stimoli...grazie,grazie. Laura (di Milano)
>>vivere anche se ho paura, giocare, lavorare, scherzare...si può fare tutto anche se ho sulle spalle lo zainetto della paura. Magari proprio facendo altro questo zainetto si "buca", un pò di paura scivola via come sabbia e diventa più leggero..anche se non scompare del tutto. Bellissima immagine, oggi la porterò con me... Grazie!
salve sono Lisa...scusate se interrompo le vostre riflessioni ma riguardo proprio alla paura: mia sorella ha effettuato una eco mammaria e le hanno diagnosticato una mastopatia e riscontrato linfonodi ingrossati nel cavo ascellare. ora le hanno prescritto due settimane di fortilase e poi di nuovo controllo. Come potrete immaginare...ansia. non so nulla di questa "nuova" patologia. qualcuna ne sa qualcosa? grazie Lisa
Bellissimi davvero gli ultimi due post con queste metafore: rimetterci in moto anche se abbiamo paura, mi piaceva molto anche la sua" la paura è una mamma della vita", l'ho scolpita in testa e da allora non la tolgo più e lo zainetto che si buca e un pò di paura scivola via. ma le studiate di notte? io vorre insistere sul tema figli che come sapete mi è caro e vorrei dire a Laura che con questi grossi pesi sulle spalle è normalissimo quasi non guardarli i figli e questo a sua volta porta un grande senso di colpa che carica ancora più peso sulle nostre spalle. non ci sono ricette o segreti, non ci sono consigli, soltanto il tempo potrà guarire le ferite e anche l'aiuto e la solidarietà degli altri, le esperienze di tutte noi che abbiamo vissuto la stessa angoscia, gli stessi dubbi, le stesse paure. vorrei anche dirti che alla vigilia di un'operazione è naturale essere tesi. ci chiedevi dei linfonodi, anch'io avevo la tua stessa "preoccupazione"e se è più di uno? e se non l'hanno visto? e se e se e se. eppure nella mia stessa casa, mia cugina aveva molti linfonodi coinvolti, un cancro molto aggressivo e dopo nove anni è ancora qui e sta bene. un passo alla volta e tutto sarà più facile, ora concentrati sull'operazione e pensa che il 2 maggio il tuo tumore non ci sarà più. un abbraccio a tutti a Laura, che aspetta risultati importanti, a Lori, a Donatella, ad Anita, a Rosa e Fiorella che è un pò che non sentiamo più. Francesca
la paura scivola soltanto quando non ha più ragione di restare nello zainetto...E a volte è ingestibile. Io nella stessa giornata sono andata a fare mammografia ed ecografia e la mia paura più grande non era di avere nuovamente il cancro, la mia paura abissale era : come dirlo un'altra volta alla mia famiglia? Come gestire quegli sguardi addolorati, travestiti da ottimistici. Questa è la mia vera paura. Poi, se io dovessi avere sorprese, ok! Si ricomincia, ma il pensiero di dare nuovamente un dolore a mio marito, ai miei figli. Beh! Quello mi terrorizza, quella è la mia vera paura.. Ma per il momento le cose vanno bene. Da quello che mi avevano detto, la diagnosi e la prognosi, non erano tra le migliori, ma io sapevo che non avrei permesso al cancro di ritornare..Vediamo se seguito a riuscirci.. Anna