Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Se entra qui ci pensiamo noi ho 3 figli maschi ed ha fatto scattare il mio istinto materno
In bocca al lupo x tua moglie vedrai che andrà tutto bene
Come mai le fanno fare la tac e non la pet?
Salve dottor Salvo come da lei richiesto le ho copiato e incollato qui i miei risultati.
mi chiamo Cinzia ho 45 anni e soffro di distonia primaria generalizzata. Qualche settimana fa mi sono sottoposta ad un intervento di quadrantectomia della mammella- asportazione dei linfonodi ascellari- biopsia linfonodo sentinella. La descrizione dell'intervento é: Sì effettua l'intervento in anestesia locale per la comordibilitá della paziente con anamnesi allergica ai farmaci dell'anestesia generale. Incisione a losanga al quadrante superoesterno della mammella sinistra; Dissezione mediante gamma probe del linfonodo sentinella che si invia all'esame istologico estemporaneo dove risulta positivo per metastasi.
Quadrantectomia e valutazione estemporanea dei margini di resezione chirurgica. Il margine di resezione laterale risulta a un mm ma non è presente altro tessuto da radicalizzare. Sampling linfonodale per l'impossibilità di effettuare la linfoadenectomia radicale in anestesia locale. Emostasi.
Sintesi ghiandolare. Sutura cutanea intradermica e, qui aggiungo io che purtroppo si sono dimenticati di effettuarmi il drenaggio con conseguenze purtroppo non piacevoli, visto che dopo alcuni giorni ho dovuto effettuare l'ago aspirato in sede mammaria per asportare una parte di liquido creatosi, dopo l'asportazione del liquido mi hanno ricoverata in urgenza per un pneumotorace poiché con l'ago mi è stata bucata la pleure.
Nonostante ciò, non ho sporto denuncia.
Ritiro il referto istopatologico che dice:
1-2e3: Carcinoma duttale invasivo no special tipe (NST) multifocale sec. WHO (Nodulo di 2,1 cm e di 0,9 cm), di grading citologico (G2) ed istologico (G2) sec. La classificazione di ELSTON ed ELLIS in assenza di necrosi intratumorale, con quota linfocitaria intratumorale stromale (TILS) minore dell'1% sec. Internationale working group, assenti aspetti di infiltrazione perineurale. Presente embolizzazione neoplastica angiolinfatica peritumorale a livello del Nodulo di 2,1 cm. Focolai di carcinoma duttale in situ moderatamente differenziato (DCIS grado due) sec. WHO, a pattern cribriforme, presenti alla periferia del Nodulo di 0,9 cm. La cute ed i margini di exeresi chirurgica sono esenti da infiltrazione neoplastica; La neoplasia di 2,1 cm é localizzata a ridosso del margine profondo (distanza minima di 0,2 mm); La neoplasia di 0,9 cm é localizzata a ridosso dei margini ascellare (distanza minima di 0,15 cm), mediale e laterale.
METODICA IMMUNOISTOCHIMICA PER LA DETERMINAZIONE RECETTORIALE E DEI FATTORI PROGNOSTICI:
-Recettori estrogeni (EP1): 100%
-Recettori progestinici (PGR636): 95%
- Ki-67 (MIB1): 13%
-Her 2/ neu (policlonale DAKO): assente marcatura di membrana nelle cellule neoplastiche (score 0) sec.
ASCO-CAP2013.
TRE (3) dei cinque (5) linfonodi ascellari (comprensivi del parasentinella) sono sede di metastasi da carcinoma in assenza di estensione extracapsulare.
Classificazione UICC2017:
pT2 (m), p N1a.
M-85003
M-80106
Questo è l'esito dei miei esami a cui vista l'innegligenza che c'è stata nei miei confronti, ora purtroppo nessuno vuole darmi risposte esaustive sul mio stato di salute, sulla percentuale di recidiva, su cosa rischio... Ne tanto meno terapie idonee poiché vista sia la mia patologia di base (distonia primaria generalizzata) sia i loro stessi grossolani errori, hanno paura di indirizzarmi verso ciò che dovrei fare. Secondo lei quali sono ora vista la situazione, i rischi che potrei correre sotto l'aspetto metastasi, recidive...? E quali possono essere le terapie oncologiche più adeguate e che dovrei effettuare ora?
In bocca al lupo x tua moglie vedrai che andrà tutto bene
Come mai le fanno fare la tac e non la pet?
Non lo so , e non ho nemmeno chiesto (non conoscendo l'argomento) , mi informerò meglio, grazie del consiglio e dell'augurio, un abbraccio
CORRIERE DELLA SERA - SPORTELLO CANCRO
«Avevo un tumore al seno, mi preparavo a morire. Oggi sto bene»
Judy Perkins aveva 49 anni e si stava preparando a morire a causa di un tumore al seno, quando una terapia sperimentale ha cambiato tutto. La stampa americana l'ha indicata come la prima paziente con questa neoplasia guarita dall'immunoterapia e il suo caso è stato documentato dai medici sulla prestigiosa rivista scientifica Nature. La sua vicenda spiegata dagli esperti.
Grazie Elisabetta !!! Ricambio
In merito alle terapie adiuvanti, purtroppo vista la mia patologia di base (distonia primaria generalizzata) e, la loro innegligenza nei miei confronti sia nel non effettuarmi il drenaggio, sia nel bucarmi la pleure con l'ago aspirato ora purtroppo, hanno paura non solo a dirmi le cose come stanno, ma anche ad effettuarmi qualunque tipo di terapia, arrivando persino a dirmi che sono guarita e che posso anche non fare alcun trattamento. Allo stato attuale io non so cosa rischio a livello oncologico, qual'è la situazione reale in base al referto e quale può essere la terapia idonea per me. Grazie mille in anticipo. Distinti saluti. Cinzia.
Mi unisco alle altre nel dire a te e a tua moglie in bocca al lupo! Vedrai le cure contribuiranno a farvi stare più tranquilli e tutto ciò un giorno sarà solo un brutto ricordo...
pepeli
Bene per la pet ! Spero che tu ora sia più tranquilla!
Benvenuta qui sei nel posto giusto ed il dottor Catania sicuramente ti darà le indicazioni per proseguire nel tuo percorso che non penso possa dirsi concluso solo con l'intervento...ma di più non so dirti. Mi dispiace veramente della tua brutta avventura con disguidi e tanta sofferenza e se posso aggiungere tanto menefreghismo...io penso che esista sicuramente anche per te una cura adiuvante per chiudere questa brutta storia...dove sei stata curata?
Scrivo poco perchè leggo a distanza di tempo..comunque grazie a tutte per le informazioni a riguardo delle caviglie gonfie.
Oggi ho camminato parecchio e ho notato che sono meno gonfie...certo mi sono stancata ma almeno ho capito come agire.
dottor Catania leggo di sparizioni di palle...lo trovo confortante perchè spesso sulla mia sedia a dondolo mi chiedo: ma siamo sicuri sicuri che la chemioterapia sia servita a qualcosa?
Adesso mi sento un pochino più fiduciosa...se fa sparire le palle, magari agisce ancora meglio a livello di poche cellule e potrei addirittura, con uno slancio ottimistico da far paure, considerarmi quasi guarita alle soglie della radio?
chissà...speriamo...
La mia parola di oggi è "speranza"..ho ancora tante cose da fare nella vita e spero di farle
ciao
non so se ti ha risposto qualcuna.
io ho messo il picc: si inserisce in sala operatoria, dove viene fatta una anestesia locale, quindi non si sente nulla. Durante l'inserimento del tubicino si viene monitorati per il cuore, e tramite ecografia.
Al termine con una rx controllano che sia tutto ok e puoi alzarti e tornare a casa.
I primi tempi (almeno nel mio caso) senti dolore, e un certo fastidio, mentre dopo più che altro per abitudine non ci fai quasi più caso (anche perchè è un dispositivo necessario e quindi pensi più a fare le terapie che ad altro).
La parte che fuoriesce del tubicino va fissata al braccio in parte con un cerotto trasparente. A lungo andare, a causa delle terapie, si potrebbe sviluppare una allergia a questi cerotti (io sono un caso eclatante, ma ne ho visti anche altri meno gravi). In questo caso si prova con vari cerotti oppure con la garzata.
spero di essere stata esauriente
Ti ringrazio, io che sono miss Ansia mi sto preoccupando enormemente anche per questa cosa, ma mi sembra di capire che non è niente di che (se poi pensiamo che mia madre ha già fatto mastectomia e svuotamento ascellare, non è veramente nulla in confronto). O almeno, spero sia così!
esatto...non è nulla!