Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Ciao Pepeli vedrai che dopo la camminata andrà meglio e ti sarai almeno un po' liberata dalla rabbia.... ce la farai anche questa volta, a piccoli passi ce la farai.... Un abbraccio pieno d'affetto
Certo la vita è sempre meravigliosa!!! ed ogni giorno è un dono che ci è stato concesso. Un abbraccio a te ed a tua moglie e cmq "nonostante tutto" e da quello che scrivi "siete una bellissima e "intensa" coppia.
Titti
Hai ragione. Noi tutti che siamo qui oggi ci sentiamo sfortunati per quanto ci è capitato, eppure sto iniziando a capire che, per quanto paradossale, questa situazione ci sta dando una condizione privilegiata da cui guardare in modo nuovo alla vita. Io personalmente sono sempre stata una ragazza molto instabile e paranoica. Oggi so che non devo preoccuparmi più di nulla, ma solo vivere con entusiasmo ogni singolo momento della mia vita e della mia giornata. Ricordiamoci che da questo male si guarisce, io ne sono convinta e lo voglio credere fino in fondo!
Ciao cara scusa il ritardo se vuoi mi trovi su facebook sidoti patrizia ho un immagine di una fanciulla in preghiera e facile..
Ragazze anche io ho una vita onirica pazzesca... Io ho sognato che mi guardavano una tac di tutto il corpo e mi facevano vedere le metastasi ovunque ma gli organi erano a forma di animali.. Tipo il pancreas pieno di metastasi era a forma di pesce poi un cerbiatto che era il fegato... Pieno naturalmente e poi tutte le ossa bucherellate e mi dicevano non c e niente da fare signora.... Minkia non ti dico il risveglio!!!
Grande... Intervento... Complimenti anche io penso che sta a noi se farne un opportunita di crescita o motivo per deprimerci.. La malattia fa parte della vita... Come la morte.. Se neghiamo queste cose stiamo negando la vita. Si va be ora non voglio fare la ganza pero ce la sto mettendo tutta.
Sul mio percorso oncologico molti elementi avevano influito positivamente. L'anno prima che a me, era successo ad una mia collega, che , effettuata la quadrantectomia, non aveva neppure avuto bisogno di ulteriori cure. Parecchi anni prima che a me, una mia stretta parente era stata operata di un tumore infiltrante di dimensioni maggiori del mio, e lei stessa mi aveva dato una prima rassicurazione riguardo il mio caso. Il radiologo che mi aveva richiamata, in considerazione della mammografia con sospette calcificazioni, mi aveva anticipato che la situazione avrebbe potuto essere risolta in maniera non particolarmente invasiva, e il senologo, al quale mi ero rivolta per la programmazione dell'intervento chirurgico, alla luce dell'esito della biopsia, me lo aveva confermato. Io, dal canto mio, avevo poi cercato di documentarmi il più possibile, soprattutto attraverso i booklet scaricabili dal sito dello IEO, e anche, per le questioni burocratiche, attraverso il libretto "I diritti del malato di cancro" scaricabile dal sito di AIMaC. Ritengo che una corretta informazione offra l'opportunità di affrontare meglio tutto, percorso oncologico compreso; ovviamente occorre avere l'accortezza di attingere da fonti attendibili, e anche nel web ve ne sono varie. Osservare poi scrupolosamente tutto quanto poteva favorire una perfetta guarigione è stato per me di notevole importanza, ad esempio l' iniziare subito gli esercizi per la riabilitazione del braccio dalla parte operata ove c'era stata la biopsia del linfonodo sentinella, e riprenderli durante la radioterapia, continuandoli anche per un certo periodo dopo aver ultimato i trattamenti. Anche l'evitare di portare e sollevare pesi dalla parte operata per un certo periodo, e altre accortezze anche riguardo l'esposizione al sole, tra cui il lasciare trascorrere un adeguato lasso di tempo dopo la fine della radioterapia. Seguendo scrupolosamente tutte le indicazioni, si agevola notevolmente il superamento del periodo delle cure.
Ciao a tutte
manco da qualche tempo dal blog per vari motivi...è stato complicato leggere tutti i messaggi! Ho scoperto però che non sarò l'unica a iniziare la radio il mese prossimo, mi sento meno sola...mal comune..
Per quanto riguarda le paure, da quando ho finito la chemio non faccio altro che pensare a recidive, metastasi, ecc. (forse leggere le vostre storie mi influenza un poco) e qualsiasi sintomo lo riconduco al peggio, ma poi però mi riprendo.
Questo caldo non aiuta e il sintomo peggiore post taxolo sono le caviglie gonfie...è capitato anche a voi?
Dott. Catania può essere indice di insufficienza venosa?
No ,caviglie gonfie mai.... piedi intorpiditi ancora presenti a 2 mesi dalla fine del Taxolo...diarrea in remissione!!!!
DOTT.CATANIA
Leggevo qui nel blog che l'attività fisica ed il movimento fanno scendere del 50%il rischio di recidiva ma solo per i tumori ormonali...per gli altri il risultato è decisamente minore...
Quindi per noi iperespresse e triple il movimento non è poi così utile? Quindi per la prevenzione primaria solo alimentazione e stile di vita?
Marina di Napoli
dovrebbe firmarsi sempre perche' siamo in tanti
Oppure (cosi la firma diventa automatica ) si scelga un avatar e un nome .
Trovera' le spiegazioni come fare consultando l'indice che trovera' in questa pagina nella colonna di destra.
Faccia tranquillamente la Risonanza.
Ma non mi ha ancora spiegato bene perche' non hanno esaminato il Linfonodo Sentinella.
DOTT.Catania
9353 il post
DOTT.Catania
Pag 624...forse è più utile! Grazie
Possibile effetto collaterale associato alle neuropatie periferiche.
Controllerei pero' ogni giorno anche la sua pressione correttamente perche' con il farmaco i valori possono incrementarsi
Si Ardesia, il gonfiore alle caviglie si è verificato pure a mia moglie.
Non so in quale contesto l'abbia scritto !
Comunque davo sicuramente per scontata l'alimentazione corretta oltre alla attivita' fisica.
Sino al 2014 scrivevamo che l'alimentazione associata all'attivita' fisica fosse implicata nella riduzione del rischio anche GENETICO di circa il 50 %
All'alimentazione riservavamo un ruolo da protagonista e assegnavamo un ruolo secondario intorno al 10 % all'attivita' fisica.
Queste percentuali sono state rivisitate da diversi studi a partire dal 2014 ed oggi l'attivita' fisica ha assunto un ruolo moooolto piu importante in percentuale.
Questo vale sia per i tumori ormono responsivi che i tripli negativi, anche se la riduzione del rischio e' influenzato indirettamente un po' di piu' dall'attivita' fisica negli ormonoresponsivi, perche' la riduzione del sovrappeso come conseguenza e' senz'altro un fattore non trascurabile .