Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
ha! ha! mi sono riletta!....non vado in ufficio a seno nudo eh!!! Mi riferivo ad episodi con amiche in palestra. ma poi mi sono allargata a raccontare le curiosità dei colleghi. Laura
Sono Patrizia, sono tornata, il mio aereo ha resistito (anche se devo dir la verita' in un volo interno ho pensato di non farcela, urlavano tutti e mia figlia che faceva? leggeva Topolino! Ah, l'incoscienza della fanciullezza.....). @Lori....in effetti ci racconta di questo ricovero quasi come di una vacanza...beh Lori, ti auguro tutto il meglio... Spero ci aggiornerai su come ti senti se hai la possibilita' dall'ospedale (adesso con le tecnologie moderne...). @Le foto: io le ho guardate e devo dire che mi hanno colpita parecchio. Mi dovete scusare, lo so' che faccio spesso domande stupide o forse anche inopportune, ma forse dimostro io stessa che c'e' molta ignoranza su questi temi, forse e' giusto portarli all'interesse di tutti: io ho sempre pensato che la cicatrice fosse "provvisoria", che poi a tutte fosse fatto un intervento di ricostruzione di un seno artificiale...mi sto' sbagliando? Forse alcune donne non possono farlo per determinati motivi? Ho sempre letto Francesca parlare di un seno ricostruito e molte altre, non ho mai pensato che la mutilazione potesse essere permanente...Forse alcune di loro si sono fatte fotografare nella fase transitoria? Scusatemi tantissimo non vorrei ferire nessuno con queste domande ma vorrei capire... @Anna benvenuta @Laura: in effetti anche per me la cosa del gonfiaggio e' piuttosto oscura.. Quanti anni hanno le tue bimbe che non ricordo? @Dott.Catania mi ha impressionato molto la storia del suo amico psiconcologo che ha voluto terminare il suo viaggio (mi piace di piu' che morire) tra le sue pazienti. Mando un abbraccio a tutti
ciao Patrizia e bentornata! Le mie bimbe hanno 5 e 3 anni.All'epoca della scoperta del primo tumore Anna aveva 2 anni e Giulia era appena nata. In quel momento mi atterriva l'idea di non vederle crescere. Oggi mi godo il viaggio e loro che nel mentre stanno diventando grandi. Sulla ricostruzione credo spiegherà meglio il Dottor Catania. In passato comunque non era ancora possibile ricostruire e quindi le cicatrici restavano tali. Oggi di solito si riesce ad uscire dalla sala operatoria dopo una mastectomia con i seni ricostruiti. A volte anche con un bell'aspetto (aimè però senza sensibilità alcuna...). Altre volte invece la ricostruzione è più complessa e deve essere differita nel tempo. Con l'espansore l'effetto estetico è buono, almeno per me che avevo un seno piccolo. Si tratta di una protesi sotto cutanea che contiene soluzione fisiologica e il cui volume aumenta progressivamente iniettando altra soluzione fisiologica con una siringa. Il tutto indolore. Dopo circa 6 mesi l'espansore viene sostituito con la protesi vera e propria. a presto laura Laura
Salve! sono Lisa @Anna: so che esistono rmn aperte ma quella della struttura cui facciamo riferimento è chiusa, ed è consigliabile fare tutto lì...mamma (che come te non piange quasi mai) ogni volta si fa un pianto! @Lori: devo ammettere che è vero, cara Lori hai un modo di raccontare e di trasmettere tranquillità davvero particolare. Io ti immagino sempre serena seduta nella veranda, con i piedi appoggiati al tavolino mentre leggi circondata da fiori! Sei forte, grande e dolce!!!! @Laura: mi raccomando, ricorda i vestiti quando vai a lavoro :))))) Lisa
A me fanno più impressione (=sprangate sullo stomaco) queste foto di arte surrealista e provocatoria che nulla hanno a che vedere con il tumore della mammella e che fanno parte di un progetto [Monstrous Feminine * ] per risaltare l'infelicità delle donne vittime di stereotipi sulla ossessione della bellezza http://d.repubblica.it/beauty/2014/04/10/foto/jessica_ledwich_foto_feminine_beauty_stereotipi_di_genere-2095920/1/#share-top * http://www.jessicaledwich.com/gallery.html
dott. Salvo, riporto quanto da Lei scritto: -un intervento di mastectomia si traduceva non in un solco cicatriziale come oggi ma in una voragine affondata sul torace. mia mamma, era molto arrabbiata che la seconda volta non fosse fatto un intervento di mastectomia, diceva sempre:" qui c'è caduta la bomba atomica, e qui una bomba un pò più piccola, tanto valeva mettermi al sicuro." per rispondere a Patrizia, io sono entrata in sala operatoria ed uscita con i miei due seni ricostruiti e bene. sono grata al mio chirurgo per il lavoro svolto e perfino le cicatrici sono belle, sono grata al mio chirurgo per tanti tanti motivi, non da ultimo l'avermi trattata come Francesca e non un pezzo operatorio, ancor di più oggi che mi propone di fare un ritocco, anche se secondo il parere di tutti non ce ne sarebbe bisogno. ma io sono diventata molto vanitosa, quindi forse lo farò l'intervento tra un pò di tempo. le cicatrici? sono belle anche quelle non mi disturbano, ma mi ricordano cosa mi è successo e chi sono adesso. diverso è il discorso della sensibilità, non c'è più o meglio c'è, senti qualcosa che è come di peso, non so esprimermi, a volte penso a quello di un manichino e mi scopro spesso, non l'ho mai fatto prima a sbirciare lo scollo delle altre, a ricordami che bella sensazione quando il mio seno era un seno e Tommi, e non solo... affondava la mano nel morbido. ma io sapevo che questo era il mio destino, forse chissà se avessi fatto "prima " l'operazione, chissà se mi sarei pentita? la mia oncologa guardando i miei seni mi ha detto che sono belli e che certi rimangono come "incarcerati" mi ha colpito molto la parola. un abbraccio, benvenuta Anna, govane sessantottina e in particolare a Lori, domani saremo tutte lì con te. un grande in bocca al lupo. Francesca
Gentile dottor Catania, lei è un marziano capitato per caso in una grande città, abitata da umani. Medici come lei non se ne trovano.. In questo mio percorso in questo mondo conosciuto da me in 17 mesi, mondo che neanche sapevo esistesse, mi è capitato di conoscereuna persona come lei: la mia senologa. è empatica, dolce e dura al tempo stesso, è la donna che mi ha operata,sempre pronta ad ascoltare, attenta, passa giornate intere in ospedale, sempre disponibile per qualsiasi cosa, nella disgrazia sono stata fortunata.Ha potuto dare un tocco estetico, avendo io un seno abbastanza importante, alle mie mammelle,quindi ha effettuato un rimodellamenteo, ma doveva pur scavare... Insomma quello che le voglio dire che da come e da quello che scrive, lei Dottor Catania, capisce quello che un essere umano soffre e in quale modo soffre. Nel suo caso essendo un oncologo senologo, sa di cosa io stia parlando...Sa dottor Catania! Io, anche se non sembra, il bicchiere voglio vederlo mezzo pieno. Ho ribadito che gli esami del primo follow-up sono andati tutti bene, nessuno mi ha detto:" Stia tranquilla, siamo sulla buona strada ": Mai nessuno si pronuncia ed è per questo che essendo sola, senza nessuno dei curanti che mi abbia mai incoraggiata,(eccetto la senologa che mi ha ribadito di avermi fatto fare tutte le cure del caso) in me è nata una sorta di sfida nei confronti del male..Non sarà il cancro a schiacciarmi, dimostrerò che la voglia di combattere e vincere saranno più forti del male.. E proprio perché l'istologico era duro, c'era invasione vascolare, non reattivo agli ormoni et saecula saeculorum, che mi sono detta: Nel dolore si è soli, anche se gli altri condividono, la battaglia la fa chi è colpito. Quindi? Ho sempre pensato che prima o poi del cancro pian piano me ne sarei dimenticata, evitando di specchiarmi, facendo finta di non sentire chi con me faceva le terapie e mi diceva di non illudermi, prima o poi si sarebbe ripresentato, visto che avevo un k67 del 50 per cento::_io avevo un k67 del 30% e mi si è ripresentato, non vorrei essere Cassandra.._ecc.ecc.diceva una signora saccente e acida e proprio per questo che ho iniziato a prendere le distanze dal cancro e dalla malate (stupide), di cancro e forse da qui IL RIFIUTO, è un po' come l'elaborazione del lutto: se non ti squarcia l'animo, il dolore non lo superi, in tutte le sue manifestazioni. E forse il mio percorso per superare questo lutto, ha bisogno di coraggio che dovrei trovare per iniziare a vedere quelle foto. Credo che forse ancora non sono matura, mi è capitato tutto addosso in troppo breve tempo, ma io ho pazienza e sono convinta che prima o poi, riuscirò a guardare quelle foto e quel giorno significherà che è arrivata l'accettazione.. Buona serata a tutti
cara lori ti penso! elisa
grazie Francesca! E chiunque debba affrontare un intervento, un controllo, una paura...provasse a immaginare di avere la sua mano tra le mie, virtualmente ci sarò Anna
Lori, dolce Lori... trascorri una notte serena e ricorda quanto ci siamo "dette dall'altra parte". In tal modo sarà tutto più leggero, lunedi arriverà in un soffio e tu tornerai a casa con la forza di sempre! Ti aspettiamo prestissimo... Nell'attesa sappi che ti sarà sufficiente pensarci un pochino per sentirci accanto a te... anzi, no: saremo lì anche se non ci penserai affatto! NON TI LEBERERAI DI NOI!!!! :-) Un abbraccio e un sorriso spaecialissimo... Adelante, siempre!!! Rosella
@ Carissima Lori, il momento atteso di compiere anche questo passo è giunto. Tienici informate, noi RFS saremo con te a lanciare un astaccatofanculo, elevato all'ennesima potenza. Buona notte, ti abbraccio fortissimamente! @ Ciao Anna, benvenuta anche da parte mia anche se …… dimmi, ma .... sei una nuova RFS, o l’Anna 1 che il Dr. Catania ha geo-localizzata in Lombardia e che così si esprimeva il 16/04/2013? "Care ragazze, mi fa tanto piacere vedervi discutere più di cucina che di chemioterapia. Io ho il doppio dei vostri anni, ne ho viste di cotte e di crude, ma vi assicuro che parlarne , parlarne, parlarne tra di noi fa il miracolo di allontanare la paura e l'incertezza. Nessuno ci può aiutare se non noi stesse che abbiamo vissuto sulla nostra pelle esperienze che mai avremmo pensato di potere affrontare senza essere stritolate." Sai... credo proprio che arriverai a dire "il Dr. Catania aveva ragione!" @ Laura, la dilatazione dell’espansore mammario non ti ha procurato dolore?.... a proposito di sprangate a me purtroppo ha fatto quell’effetto, al massimo mi hanno iniettato 35ml poi i lacrimoni iniziavano a scendermi sulle guance (ha fatto = passato, superato,archiviato!) Un caro saluto a tutte/tutti. Antonia
Patrizia, bentornata! argomento cicatrici: per mia esperienza il risultato cosmetico della ricostruzione varia MOLTO anche considerando il tempo trascorso dopo l'intervento(le foto sono di fine trattamento); una mia collega mi ha raccontato che a vista, aiutandola nel posizionamento, non si è minimamente accorta che la sig.ra a cui stava facendo i RX torace era mastectomizzata bilateralmente! A me risultano disturbanti le foto del post 3066 del Dr. Salvo Catania. Dolore autoinflitto, in un processo di OMOLOGAZIONE diceva Rosella! Buona notte! Antonia
Anna, >> ma io ho pazienza e sono convinta che prima o poi, riuscirò a guardare quelle foto e quel giorno significherà che è arrivata l'accettazione>> E io cosa scrivevo PRIMA DI LEI ? >>Anna scommettiamo che ci sarà un giorno che anche Lei ci informerà che >>SONO PRONTA>> ??? (^___^) >> Abbiamo scritto tante volte FESTINE LENTE (=affrettarsi lentamente) e il lente ha diverso significato, nel senso che non è un parametro standard uguale per tutte. Nel secolo scorso con il mio amico psiconcologo Marcello ( quello che ha voluto morire di cancro in un lettino nella stessa stanza di ammalati terminali) abbiamo fatto diversi studi per comprendere meglio quali siano i fattori che accelerano il processo di "accettazione". E in quali casi questo sia frenato per il resto della vita. Sono tanti i fattori, variabili e alcuni imprevedibili. Ma la figura di medici-alleati in questo processo (medici e non marziani) giocava un ruolo determinante. Ad esempio dopo tutti gli interventi che venivano eseguiti in anestesia locale [ che consentiva già durante l'intervento di parlare utilizzando una serie di parole-chiave (ovviamente intendo non parlare ma COMUNICARE) si cementava una leale alleanza terapeutica. Contro ogni aspettativa abbiamo rilevato che in questi casi si verificava una inspiegabile e imprevedibile accelerazione del processo di accettazione. Al punto che queste donne chiedevano loro stesse di vedere la loro cicatrice spontaneamente ancora prima della dimissione. E allora voler vedere la propria ferita significava accettare di vedere l'orrore provocato dalle nostre mani. La sprangata sullo stomaco non era ovviamente condivisa in parti uguali , ma mai potrò dimenticare...anche il dolore del chirurgo spettatore. Ed era già confortante non avere mai provato dalla parte del chirurgo sensi di colpa.
Dottor Catania, leggerLa è sempre una esperienza di crescita, Le sono grata per come riesce ad esprimere ogni Suo pensiero in maniera tanto coinvolgente ed emozionante... ...un "lavoro", il Suo, intriso di responsabilità infinita, che non termina con l'uscita dalla sala operatoria, ma che La segue nei momenti a venire, che La tortura e La gratifica al tempo stesso, che Le rende merito e al contempo Le crea una infinità di sensazioni che non sempre sono facilmente interpretabili, difficili da collocare nella loro giusta dimensione. Occorre essere delle Grandi Persone per vivere certe emozioni ed uscirne illesi! Siamo esseri umani, Noi, Lei... lo siamo in egual misura e forse il conforto di cui noi abbiamo bisogno è lo stesso di cui Lei ha bisogno... siamo le metà di uno stesso cerchio: per determinarne la quadratura occorre che i calcoli vengano eseguiti in perfetta sintonia. Grazie per essere così com'è, Dottore, grazie per esserci... Felice notte a lei... faccia sogni belli e colorati... Rosella
Dottor Catania, Per favore, ci faccia sapere notizie di Ada... è ancora in ospedale? Rosella