Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Juventina Fiduciaria
Juventina Fiduciaria
BLU.:
Juven l'ho appena fatta! ora riposa in frigo qualche ora prima di infornarla. ..
Ho scoperto che se la fai cuocere nel piano sotto la leccarda non si brucia la parte superiore


Fammi sapere se vi piace
Ma con il forno statico ti si brucia la parte superiore? A me succede con il ventilato

Poi ho pensato un'altra cosa... io la cucino subito, nn la metto in frigo... nn vorrei cambiasse qualcosa.
- Modificato da Juventina Fiduciaria
Franc.64
Franc.64
ciao Ely!

Paola79 perché non provi a fare biscotti, che sono senza lievitazione? È divertente! E un pò più facile. Inoltre ci si può sbizzarrire con le decorazioni e le forme (vero Marea?)
Io ogni tanto mi ci dedico!

Amica69 quanto ti capisco!
Toscana in rosso, scuole chiuse! Sono in un turbinio di messaggi w.app e comunicazioni varie dalla direzione per organizzare sia la dad che la frequenza a scuola degli alunni Bes. E le colleghe che non capiscono l'italiano e dobbiamo tornare mille volte sullo stesso argomento!
Ce la faremo!
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Leopoldo:


Care ragazze, sono Roberta
. Finalmente mi "conoscete".
Innanzitutto GRAZIE per quello che "rappresentate" per mio marito ma anche per me, davvero siete una presenza speciale in questo momento durissimo... che speriamo davvero sia solo un "momento". E GRAZIE anche di sopportarlo anche al dott. Catania!!
Volevo chiedervi una cosa da donna ma soprattutto da mamma... come penso sappiate, abbiamo due bambini, uno di 5 anni e la piccola di 9 mesi... ecco per chi è/era più o meno nella nostra stessa situazione, come avete fatto ad affrontare la malattia e il percorso con loro? Soprattutto per il grande, Emilio, che capisce e non capisce ma che è molto intelligente e ha un cuore grande. La cosa che mi terrorizza di più adesso è non riuscire a spiegargli e vorrei fare di tutto per non trascurare la sua felicità e spensieratezza di bambino. Io stessa da piccola non ho passato una bella infanzia e mi sento tanto in colpa per dovergli far passare questo calvario. GRAZIE





1) Ormai conosce la strada e sarebbe il caso al suo prossimo commento che lei avesse un nickname suo per non creare confusioni con Leopoldo

2) In passato ho scritto diversi approfondimenti su questo tema. Un gran numero di nostre Long Survivors che hanno narrata qui la loro esperienza dopo 20 e più anni dalla scoperta del tumore avevano dei bambini piccoli quando hanno affrontato il tumore e li hanno visti laurearsi , sposarsi ed ora sono nonne responsabili di un esercito di nipotini.

3) Anche molte RFS attivissime su questo blog hanno bambini piccoli o adolescenti

4) Non è necessario seguire regole rigide. La cosa più importante è non pensare che anche a 5 anni non siano sottoposti ad uno stress provocato dall'assenza della mamma. A quell'età non comprendono il significato del termine tumore, ma hanno la percezione che "qualcosa di grave stia accadendo nella loro famiglia" , e hanno l'esatta cognizione dell'esistenza di malattia e quindi basta spiegare loro che la mamma è malata e si assenta per le cure.

5) Le riallego quello che le hanno scritto qui le nostre RFS : considerazioni eccellenti e condivisibilissime.

A riprova che questo blog può benissimo fare a meno del sottoscritto



Elisabetta 63:
Ciao Roberta I miei figli ormai sono grandi ma 14 anni quando ho avuto il 1 cancro erano adolescenti...ed è stata dura i tuoi sono piccoli e puoi gestire un po meglio la cosa l importante e fargli capire che la mamma starà di nuovo meglio dopo le cure



Arcobaleno:
Emanuele 5 anni. Mi videochiamava tutte le sere quando ero in ospedale per raccontarmi la sua giornata. Sapeva, mentre facevo chemio rosse , che ero un pò stanca e dormivo un pò di più. Non si é mai accorto dei capelli perché avevo sempre la parrucca e per mia scelta. Durante il taxolo ho condotto una vita normalissima. Condivido con Bava di raccontare con parole molte semplici ciò che sta accadendo a mamma.

Bava:
ciao anche i miei erano piccoli alla diagnosi (2 e 5 anni), ho semplicemente detto una verità per loro comprensibile: la mamma è malata, ora si cura con medicine potenti così potenti che faranno cadere i capelli, magari sarò un po' piu stanca del solito. La mia strategia è usare parole semplici, mai nascondere la realtà e soprattutto raccontare una cosa alla volta senza angoscia e senza anticipare scenari ipotetici futuri. Per noi sta abbastanza funzionando.
Saprai sicuramente trovare il vostro modo

Star76:
Ciao roberta mio figlio aveva 4 anni e mezzo quando ho scoperto il tumore. Io gli ho raccontato tutto con i dovuti accorgimenti vista l'età. Che avevo una pallina sul seno che andava tolta e che avrei fatto poi delle cure un po' pesanti per non farla tornare più. E mi avrebbe visto stanca per queste cure.
Io poi ho avuto una aplasia midollare importante in chemio ( cosa rara eh) quindi ho avuto febbre spesso e tantissima debolezza ( ho fatto anche trasfusioni) però ringraziando il cielo sono riuscita a organizzare e festeggiare il suo compleanno con tutti gli amici e non mi sono persa nessun evento importante.
L'unica cosa che non gli ho fatto vedere ( ma a posteriori ti direi che non ha poi molta importanza per loro) e che avevo perso i capelli. Ho messo una di quelle parrucche che puoi indossare anche la notte, non la toglievo mai. Poi quando ho finito le chemio gli ho detto che i miei capelli si erano rovinati per le cure e li avrei rasati visto che faceva anche caldo, e così ho sparruccato.

Francesca fiduciaria:
Ben 8 anni fa avevo Tommi di 2 anni e mezzo e Gio appena nato.
Tommi era piccoloi ma capiva che stava succedendo qualcosa perché spesso andavo all'ospedale ma soprattutto perché ero proprio fuori...
Perciò non è stato tanto la malattia ma la mia 'assenza "in quel periodo.

Poi ho avuto una piccola ricaduta quando aveva 6 anni e Gio 4 e lì con la testa ero più presente. Perciò ho spiegato che ero malata, che avrei fatto una cura. Molto semplicemente. Con parole
semplici e fidandosi di loro. Rispondendo sinceramente alle domande.

Fiduciaria elisa:
Roberta cara
Leonardo il mio primo figlio aveva 2 anni quando ho iniziato le chemio ed Emma la mia seconda figlia ne aveva 1.
13 mesi di differenza tra i miei bimbi
Non è stata una passeggiata ma ti assicuro che ce l'abbiamo fatta alla grande .. i problemi erano più miei che loro, avevo paura perché credevo di non essere abbastanza... Così non è stato, la mente il cuore dei bambini, sono più duttili e meno problematici rispetto a quelli degli adulti. Ho sempre parlato loro, in maniera adatta alla loro età, e questo è stato davvero un toccasana per tutta la famiglia ... Pur nel dolore, nelle lacrime a volte, nella fatica e negki sforzi, ... Stai tranquilla
Ora hanno 10 e 9 anni... Ho avuto un secondo tumore 3 anni fa e diversi interventi , e il mio modo di approcciare la cosa con loro è stato identico... Forse più difficile per loro accettare inizialmente, perché la consapevolezza emotiva era più alta, ma è andato tutto bene anche in questo caso
Un abbraccio
Elisa

Dada 62:
Benvenuta Roberta ❤Mi fa piacere conoscerti!❤
I miei figli erano ragazzini quando mi sono ammalata la prima volta.Ho sempre detto la verità con delicatezza.La seconda volta è stato forse peggio Dire la verità credo paghi.Ogni Mamma sa come fare e vedrai che troverai le parole giuste.Non far mai mancare loro i tuoi sorrisi❤È solo un incidente di percorso e vedrai che andrà tutto bene!❤

Paola79:
A me Giulia 11 anni,matura più della sua età le ho detto la verità ma ,dicendole che mi sarei curata e stop,non ne ho parlato piu
La piccola 5 anni ,le ho detto che dovevo curarmi, e che per le medicine avrei dovuto tagliare i capelli...la prima volta che mi ha vista"mamma sei bruttissima"
Ma abbiamo preso a riderci sopra,mi autodefinisce "Mastrolindo" e "zio Fester "ma mai mai, mi hanno vista piangere o deprimermi......che poi da sola, in bagno,abbia fatto fuori una mensola di profumi e profumini....è una altra storia



Wonder:
Sono passati tre anni quasi dal principio della malattia e le mie bimbe avevano 6 e 7 anni.
Ho usato parole semplici e vere, non ho nascosto nulla, x me è stato indispendabile essere sinceri. Senza anticipare le domande ne invitare le reazioni, come si legge un libro, come si ascolta la musica. Quando ho spiegato loro che i capelli sarebbero caduti hanno scelto x me acconciature foulard e parrucca. Ho lasciato fare a loro e grazie anche a loro mi è sembrato un gioco. Mi ha molto aiutato guardare con loro questo cartone che è anche un libro se hai voglia, quando ritieni, puoi anche guardarlo. Poi deciderai se farlo con loro.

La malattia spiegata a mio figlio.
https://youtu.be/dz0JaHf88uk



Stella:
Queste testimoniaze di mamme sono davvero lodevoli. Avete reso tutto naturale.
Io quando ho scoperto tutto...Ciccionetta aveva 6 mesi quindi non faccio testo. Cantavo cantavo e cantavo.

Ikigai:
Roberta
anche io ho usato linguaggio semplice (mia figlia ha 8 anni) e, passata la prima fase, ho parlato anche con le maestre affinché mi avvisassero subito nel caso ci fosse qualche segno di difficoltà in classe.. ma sta andando tutto bene (e siamo in dad ).
Ti abbraccio

Magica81:
Roberta,Bene, scrivi, scrivi, racconta e chiedi!
Anche io sono una mamma. Ho un bambino di 9 anni e una bambina che ha da poco compiuto i 6. Ho raccontato loro tutto con semplicità e modalità varie. Mi hanno visto pelata, tubettata, stanca, triste, arrabbiata... non ho nascosto granché, solo il nome di questa malattia... non so nemmeno io perché quello proprio non sono riuscita. Loro sono sereni, chiedo riscontro anche ad altre persone che li vedono e cerco di fare passare che qualsiasi cosa la possono chiedere

Nella:
Un tumoraccio mi ha colpita a fine 2018 quando la mia piccola aveva due anni da una settimana e la grande cinque: quanto posso capirti?
Ho dovuto fare mastectomia con svuotamento, chemio, radio e ora terapia ormonale, insomma il pacchetto completo. Con mia figlia non ho mai parlato di "malattia" ma sempre e solo di "CURA", in positivo. Mamma si sta curando, mamma sta facendo una cura. Capitava di dirci che alla fine delle cure avremmo fatto questo o quello. Le ho risparmiato la vista dei drenaggi e quella della testa pelata. Credo che sarebbe stato inutile e incomprensibile sia per lei sia per la piccola, non volevo che in qualche modo sedimentasse questa immagine. Quindi portavo la parrucca tutto il giorno e anche la notte perchè si alzava spesso.
Sono sempre stata abbastanza curata nell'aspetto e compatibilmente con l'assenza di sopracciglia e ciglia mi sono comprata un pellicciotto giallo, mi piaceva respirare, e far respirare, un pò di femminilità. Nei giorni in cui stavo poco bene, che poi sono stati quelli immediatamente successivi alle prime quattro sedute, cercavo di farmi aiutare di più e di farle stare fuori. Ma ho sempre lavorato, sempre, viaggiato, fatto la mia vita. Con un magone a tratti insopportabile in cui questo blog è stato decisivo. Forse, se mi devo rimproverare qualcosa, è stato quello di essermi concentrata molto sulla grande e meno sulla piccola, spesso mi chiedo se avrebbe avuto bisogno di capire di più. Ma "fai quello che puoi, con quello che hai, nel posto in cui sei". Ed io ero lì. Non penso di poter essere di esempio su tante cose, ma credo sulla gestione delle mie bimbe di poter dire, e condividere, qualcosa di buono.

Morgana76:
Anch'io voglio dare il mio contributo a Roberta.I miei bambini avevano con il primo tumore 2 anni e mezzo e 13 mesi. Col secondo tumore 7 e 5 anni. Ovviamente la seconda volta erano più consapevoli della prima ( ho perso i capelli due volte) però io ho sempre cercato di proteggerli dando un'immagine di me , per quanto possibile , sempre uguale. Io mi sono sentita di fare così. anch'io ho detto loro che stavo facendo cure che mi avrebbero fatto cadere i capelli e che dopo sarebbero cresciuti più forti di prima. Ho sempre indossato la parrucca, anche al mare. Non mi sono mai fatta vedere pelata, ma se anche mi avessero vista credo che non avrebbero avuto problemi a metabolizzare e a passare oltre. A volte siamo noi che ci facciamo più problemi. Questa è la mia storia. La mia bambina quando uso il phon mi dice sempre: mamma sei bellissima ma non tagliarti più i capelli, mi piacciono lunghi...Cosa vuoi risponderle?



Paffi:
Prima di tutto : benvenuta! Ho letto il tuo messaggio ieri sera e avrei voluto poterti dare subito un grande abbraccio. Sento quanto siate ancora spaventati da questa tempesta improvvisa. Volevo risponderti, ma, come ho detto, la tecnologia non era d'accordo. Insomma, lo faccio adesso. Mi ha colpito l'uso della parola " calvario ". Ecco, io ti suggerirei di non leggere in questo modo quello che ti sta succedendo. Proteggerai i tuoi bambini se riuscirai a vivere questo momento difficile piuttosto come un " percorso". Prima di tutto perché, ti accorgerai che potrebbe essere molto meno duro di come te l'aspetti, in secondo luogo perché il tuo atteggiamento mentale sarà determinante.I o ho avuto un cancro multicentrico, ormonale con molti linfonodi presi esattamente un anno fa. Ho fatto mastectomia, chemio e radioterapia. Nonostante io sia una " frittola" rispetto a molte ragazze di questo blog, sono riuscita a superare tutto. Mio figlio aveva 11 anni. Ho sempre risposto sinceramente alle sue domande. Come già ti hanno detto le altre rfs, facendo attenzione alle parole. Trasmettere a lui fiducia e speranza è servito moltissimo anche a me. A fine cura abbiamo riparlato delle sue paure, è un preadolescente, e mi sono accorta di quanto sia stato importante e arricchente
per lui aver potuto condividere questa esperienza.❤️

Ikigai:
Dirò una cosa ovvia ...ma quando sei genitore e scopri il k il primo pensiero va ai figli e ti chiedi subito "e ora cosa le/gli dirò?" Poi, dalle risposte che ci danno, si impara come siano resilienti in modo spontaneo e naturale.
Noi adulti abbiamo sempre tanto da imparare dai bambini, è incredibile

Mari_:
Mi aggiungo anche io sul tema bambini. Quando sono stata operata i miei figli avevano 8 e 7 anni. Alla mastectomia abbiamo spiegato loro che dovevo fare una operazione e delle cure ( poi ho fatto terapia ormonale, quindi più light!). Hanno fatto domande ma le spiegazioni semplici e dirette sono sempre le migliori. Con i drenaggi abbiamo fatto festa della scuola e festa di compleanno del grande
Loro sereni, i bambini accolgono tutto e ci stupiscono sempre

Eli Firenze :
Roberta di Leopoldo la mia bambina aveva appena un anno quando abbiamo scoperto il k.. piccola per parlarne con lei anche se mi ha visto con i drenaggi con la pelata ma ho cercato di non trasmetterle la paura e l'angoscia.. continuando a fare tutto con lei mentre ero in terapia ed esserle accanto giorno e notte.. quando finalmente non ho più avuto bisogno della parrucca lei ha iniziato a prenderla per andarci a fare la nanna..le aveva dato anche in nome " Chicca" ♥️ la babysitter non sapendo rimaneva sbigottita hahaha

Ily 82:
Dottore vorrei aggiungere anche la mia esperienza. Quando mi sono ammalata mia figlia aveva 6 anni, aveva appena iniziato la prima elementare, alla diagnosi mi sono sentita persa era tutto crollato però il mio pensiero andava soprattutto alla mia Alessandra così ho deciso che dovevo dirle cosa stava succedendo altrimenti avrebbe comunque visto dei cambiamenti ma non avrebbe capito e di certo si sarebbe spaventata. Così ho deciso di dirle la verità passo dopo passo e dopo qualche giorno mi sono seduta vicino a lei e le ho spiegato che nel seno avevo una pallina dispettosa che cresceva e mi dava fastidio e dovevo andare in ospedale per toglierla, però siccome era cattivella questa pallina dovevo anche prendere delle medicine potenti che erano così forti che mi avrebbero fatto cadere i capelli ma dopo sarebbero ricresciuti ancora più belli..... Lei mi ha visto con i drenaggi, senza capelli, più stanca, arrabbiata, spaventata. .. Ma sapeva che faceva parte del percorso ed era tranquilla... Nel frattempo abbiamo lo stesso giocato, progettato quello che volevamo fare quando sarei stata meglio, abbiamo sdrammatizzato scherzando sulla mia pelata.... Aveva imparato il nome dei farmaci della chemio, del filgastrim, del femara, decapeptyl, aveva colorato la testa di polistirolo dove appoggiavo la parrucca le aveva fatto gli occhi, la bocca, gli orecchini e sul collo le aveva fatto una collana con scritto il mio nome... E per lei era tutto naturale.. Ora è un po' più grande ha 10 anni e a volte affrontiamo l'emotività che sta maturando e ogni tanto mi parla della sua paura, la sua rabbia, il suo dispiacere per me, la tristezza al ricordo di certi eventi che le sono rimasti più impressi, ma anche la convinzione che anche se abbiamo avuto delle difficoltà l'importante è amarci forte! Le avrei evitato volentieri tutto questo ma sono convinta che i nostri figli saranno adulti resilienti e forti!



Fra76:
Il mio contributo per Roberta
Io ho scoperto il tumore a inizio 2020. Gabriele quasi sette anni e Lorenzo due anni che ancora allattavo.
Sia le maestre che il pediatra mi consigliavano di non parlare della mia malattia con loro. Che ne avrebbero risentito. Io invece ho seguito i vostri consigli soprattutto quello di Francesca Fiduciaria che gentilmente mi ha inviato un bellissimo racconto. Quando andavo in ospedale dicevo ai bambini che andavo a curare la tetta perché mi faceva Aia (come mi dice sempre il piccolino quando ha male da qualche parte).
Quando ho perso i capelli ho comprato una parrucca, più per me perché a loro non gliene poteva fregare di meno della mia pelata. Mi rubavano la parrucca e facendo a gara per indossarla.
Abbiamo vissuto questo particolare anno insieme. La malattia ha fatto parte della nostra vita ma e' rimasta all'angolo. Sarà così anche per voi.

PRIMULA66:
Approfitto del tuo messaggio per aggiungere la mia esperienza di mamma di adolescenti. Anche mia figlia benedetta, come la tua, aveva la maturità l'anno scorso quando ho scoperto il k. Naturalmente ho cercato in tutti i modi di non preoccuparla eccessivamente ma le ho detto la verità ed è andato tutto bene. Ero molto in ansia perché pochi anni fa sono mancati entrambi i miei genitori per tumore in pochi bruttissimi mesi e temevo che questa esperienza avrebbe ingigantito le apprensioni di tutti.
Ho detto ciò che mi sembrava importante, tralasciando i particolari inutili ma rispondendo a tutte le domande. Solo una notte mi si è stretta vicina vicina e ha pianto.
Ora è serena. La maturità è andata bene e l'abbiamo preparata insieme tra visite e drenaggi. Io mi sono distratta. Siamo più unite di prima. Il mio consiglio: non bluffare ma mantenere il più possibile la quotidianità familiare e lavorativa.



BLU.:
Io molto meno marmotta di voi...Quando ho capito di avere un problema il mondo primo pensiero è stato di come dirlo a mio marito e ai miei figli grandi...
A mio marito l'ho detto solo il giorno dell'agoaspirato, quando ho avuto conferma dei sospetti e ai figli l'abbiamo....detto pian pianino.. mia figlia aveva partorito da poco ed era già tanto stanca di suo... Mai nominato la parola cancro... Non ce la facevo
Sempre affrontato il percorso con un sorriso un po per me e tanto per loro...A volte essere positivi per gli altri serve anche a noi
Quindi a tutte voi

Wonder:
In riferimento all'esperienza personale della malattia spiegata ai figli, vorrei aggiungere una considerazione su un tema controverso, ovvero quello di usare o meno la parola cancro o tumore.
Io personalmente l'ho fatto dal primo momento, con la stessa naturalezza con la quale ho insegnato alle mie figlie che abbiamo una vagina (e non una patatina).
Il mio convincimento è che le parole hanno un significato chiaro ed inequivocabile, e mi sono detta che non avrebbero mai dovuto avere paura di una parola xchè il significato di questa fosse incerto. Ho spiegato loro il termine e le implicazioni, ho parlato di cure e di studi. Nel tempo ho avuto riconferma di quanto sostengo, xchè è successo a mia figlia Viviana che un suo amico di classe 4 elementare, le ha detto che anche lei avrebbe avuto un tumore da grande xchè lo aveva sua mamma, aggiungendo che probabilmente io sarei morta molto presto.
Il riflesso di opinioni non propriamente corrette ha intaccato la nostra serenità, ma la forza della verità ha attenuato e favorito il confronto con mia figlia.
I bambini sanno essere crudeli, solo xchè diretti e alla ricerca di verità senza malizia,
spero che mia figlia sia riuscita a saziare la sua ricerca autentica. Spero che la sua esperienza di verità la renda migliore di molti adulti.



Juventina:
Quando ho scoperto il bastardo Andrea aveva 6 anni e aveva iniziato da pochi mesi la prima elementare... questo x lui rappresentava già un bel cambiamento.
Nn è stato semplice e nn so se ho fatto scelte giuste o sbagliate ( ammesso che ce ne siano).
Prima ho dovuto provare a capirci qualcosa e riprendere un minimo controllo delle mie emozioni, poi mi sono posta il problema di come e se renderlo partecipe. In realtà è stato tutto molto naturale... gli ho spiegato che avevo una pallina nel seno che nn avrebbe dovuto esserci e che i i dottori mi avrebbero curata, proprio come a lui curavano l'asma. Che sarei stata qualche giorno in ospedale x questo, come era successo a lui sempre x l'asma. Insomma cercavo di partire da un'esperienza che aveva vissuto .. e infatti le domande erano se avevo mangiato le polpette o se anche nel mio ospedale c'era la stanzetta dei giochi.
Nn ho mai usato la parola cancro e fortunatamente nn mi ha mai visto stare male ( ma nn ho fatto kemio).
Mi ha visto soffrire di più x il dolore alla caviglia a ottobre , infatti mi diceva tutto preoccupato " mamma nn ti ho mai visto stare così"
Il discorso l'abbiamo approfondito l'anno scorso ( 8 anni) quando insieme abbiamo guardato braccialetti rossi. Mi ha fatto tante domande... si emozionava x le vicende dei protagonisti... penso che li abbia veramente capito

Nina74:
Quando ho scoperto il cancro, ho parlato a mio figlio di 11 anni dicendo che dovevo operarmi... non ho mai usato la parola cancro o tumore, non volevo spaventarlo, lui sa che tipo di malattia è!! Tre dei nonni sono stati ammalati di tumore negli ultimi sei anni conosce tutti i percorsi della terapia. Un giorno mi disse che era preoccupato per il mio intervento....li dissi perché ti devi preoccupare tu se io non lo sono.
Da allora non ha fatto nessuna domanda..... è stato bravissimo si è preso cura del al cane al posto mio e mi sgridava se facessi qualcosa in casa
Qualche giorno fa ho voluto riprendere l'argomento, per spiegare tutto, li ho parlato del tumore della protesi al seno, sa che sarò in terapia per 5 anni, sa che prossimamente farò un altro intervento, l'ho fatto con molta serenità e tranquillità, i miei toni sono serviti a rassicurarlo e credo anche la percezione di aver affrontato un periodo brutto che ormai è passato

Sara Padova :
:
Quando mi sono ammalata mia figlia aveva nove anni, lei è orfana di Papà, lo ha perso all'età di 20 mesi per un tumore. Ovviamente questa storia non gliel'ho raccontata nel dettaglio ma crescendo ha fatto molte domande e ha capito. È una ragazza responsabile e credo abbia capito bene come sono andate le cose. Sa che nella vita la malattia può cambiare la situazione e che dobbiamo ritenerci fortunati ogni giorno per il dono che abbiamo... Così quando mi sono ammalata, inizialmente ero molto in difficoltà, temevo che lei potesse associare la mia malattia a quella del suo papà che non c'era più e che si sarebbe sentita sola e abbandonata. Così ho pensato molto a quale potesse essere il modo giusto di comunicarle quello che stava succedendo... E sono molto felice del modo che ho trovato che è stato quello della sincerità e condivisione. Quando sono rimasta con pochissimi capelli, magra e brutta, secondo me si vergognava, ma ho cercato di affrontare anche questa situazione parlandone con lei e ha capito che si trattava di una situazione temporanea e che se io mi accettavo anche lei poteva farlo. Sa di non avere nessuna garanzia ma mi chiede spesso di restare accanto lei il più tempo possibile. Io la rassicuro dicendole che farò tutto il possibile e che ho pensato a tante cose per lei e per il suo futuro. Siamo molto serene insieme e non parliamo spesso della malattia, ma nemmeno del futuro più lontano. Aspettiamo che passi l'incubo del COVID. Facciamo tanti programmi e tante cose assieme. Ci divertiamo e lei intanto cresce e ha compiuto 13 anni. Domani sarà grande e io ci sarò con lei, in un modo o nell'altro

Ex utente
Ex utente
Franc.64:
Amica69 quanto ti capisco!
Toscana in rosso, scuole chiuse! Sono in un turbinio di messaggi w.app e comunicazioni varie dalla direzione per organizzare sia la dad che la frequenza a scuola degli alunni Bes. E le colleghe che non capiscono l'italiano e dobbiamo tornare mille volte sullo stesso argomento!
Ce la faremo!

E poi arriva la bozza con il documento non ufficiale, da NON inviare ai delegati e... la delegata me la manda, dicendo che le è arrivata dal gruppo delegate e chiedendomene conto!! No vabbè!!!
Morgana76
Morgana76
Marea:
La cucina quando mi vede trema, si aprono crepe (non crepes) sui muri, cigolano cose, si spostano oggetti (probabilmente per fuggire).
Con i punti dell'esselunga volevo prendere una bilancia pesapersone, ma mio marito vuole il minipimer, ecco...un nemico in più

Marea io il minipimer lo uso tantissimo, ci faccio la maionese, se vuoi ti insegno se non l'hai fatto fuori prima
Ex utente
Ex utente

Leggere che Angel sta benino, mi ha rimesso il sorriso sul volto!!!
Ti aspettiamo, marmottina

Alexa
Alexa
Daniela Sicilia
Grazie Dany per le notizie su Angel
BLU.
BLU.
Juventina:
Ma con il forno statico ti si brucia la parte superiore? A me succede con il ventilato

Non proprio bruciata ma scura e seccata un po in questo modo togliendo la leccarda solo negli ultimi dieci minuti rimane più morbida e bionda...

È uno dei miei cavalli di battaglia. .. Insieme al tiramisù coi pavesini
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Quella perfida Juventina mi ha proposto di " farmi"



e non sa che dopo avere trascorso la mia vita con le donne, assediato dalle donne, ho finito per "femminilizzarmi" al punto da avere scelto il signor


con reciproca soddisfazione anche se mi sono dovuto mettere in coda per incontrarlo

pepeli
pepeli

Io ci sono.

ANGEL

Mari_
Mari_
Daniela Sicilia:
Ragazze ho appena parlato con Angel..
2minuti x non farla stancare mi ha detto che sta benino..
Sentirla e stata una gioia immensa...e ora speriamo che guarisca presto..

Evviva!!
Mitica Angel continua cosi
Franc.64
Franc.64
Marea, Morgana, il minipimer o frullatore a immersione è utilissimo! Per esempio per fare minestre e vellutate di verdura. La mia preferita è quella di zucchine!
Patata, zucchine, cipolla, basilico. Le zucchine in misura maggiore. Tutto tagliato grossolanamente e cotto in acqua, ma non abbondante. Poi lo frulli col minipimer e mangi la vellutata condita con olio evo e affogandoci dentro crostini di pane!
- Modificato da Franc.64
Ely
Ely
Juventina:
parlato a tuo figlio della malattia...quanti anni aveva ecc.. il dok inserisce le esperienze nell'indice... così potrà essere utile a tutte le mamme che si affacceranno al blog

allora, è una cosa talmente lunga che ho acceso il pc, per scrivere usando una tastiera fisica.
l'incontro con la malattia della madre mio figlio l'ha avuta a 5 anni. Un carcinoma alla tiroide. lo lasciai 3 giorni con mia madre e tornai che aveva preso il vizio di mangiarsi le unghie. non ha ancora smesso.
qualche anno più tardi, era in terza elementare, era il primo giorno di catechismo, ce lo portava la tata e io sarei dovuta andare a prenderlo. venni ricoverata per una fibrillazione atriale. Lui si spaventò talmente tanto che raccontò al vice parroco che la mamma era morta. Poi l'intervento di chiusura del DIA. lui divenne la mia ombra. siccome è sempre stato un bel bambino, più alto di tutta la testa dei suoi coetanei, mi accompagnava ovunque. quando andavo a fare la spesa mi portava le buste (per qualche mese erano vietati gli sforzi fisici e il sollevare pesi).
poi nel 2018 ebbi una peritonite. lo so che detta così può sembrare una cavolata, ma fu davvero dura. 12 giorni di ricovero e un dolore atroce. infezione diffusa, fino ai polmoni. Ero in clinica privata e lui arrivava tutti i giorni dopo la scuola (cambiava 2 autobus, Roma è un inferno). si portava un panino, se lo mangiava sulla poltrona di fianco al mio letto, mi faceva compagnia. riposavamo un po', un po' mi raccontava della scuola. un po' facevamo i compiti insieme. poi aspettava che arrivasse il padre e solo allora andava a casa (altri 2 o 3 autobus). si faceva la spesa e si preparava la cena e andava a dormire (mio marito restava a dormire con me).
Eravamo in ripresa da questo quando in agosto scoprii il triplo negativo.
fu una volata. il giovedì eco e mammo, il venerdì risonanza magnetica e biopsia. la domenica lui e io partivamo per una settimana di vacanza insieme.
ci fu poco spazio per i dubbi. e poco da ragionare, era evidente anche a lui che qualcosa stava succedendo. e avevo un grosso livido, impossibile da nascondere in costume. così gli spiegai, e gli promisi che non gli sarebbe mancato nulla e che ce la saremmo comunque cavata. E azzardando gli promisi che sarei guarita.
che dire di più. che io sono di Roma e l'intervento l'ho fatto in IEO a Milano. e che a sorpresa me lo sono ritrovato fuori dalla sala operatoria. E' partito la mattina da Roma col treno, è arrivato, mi ha dato un bacio ed è ripartito. aveva 15 anni.
durante la convalescenza, visto che non potevo muovere il braccio, ma alle visite mediche ci dovevo andare, io guidavo col sinistro e lui cambiava le marce.
E' stato una roccia.
Certo, in mezzo ne ha pure combinate di tutti i colori. Non dimenticherò la volta che torno a casa e mi accorgo che aveva fumato.
o la volta che in un accesso di rabbia ha dato un calcio ad un vetro e l'ha rotto.
Sono passati 3 anni (o poco meno)
ora è dall'altra parte del mondo a studiare. E' un uomo. e mi pare responsabile. e forte.
L'anno prossimo, la maturità.
Creamy
Creamy
Daniela Sicilia:
Ragazze ho appena parlato con Angel..
2minuti x non farla stancare mi ha detto che sta benino..
Sentirla e stata una gioia immensa...e ora speriamo che guarisca presto..

Che gioia avere qualche notizia!! Grazieee!!!
Ely
Ely
salvocatania:
con reciproca soddisfazione anche se mi sono dovuto mettere in coda per incontrarlo

certo che in Lombardia state proprio messi male.
ma non hanno finito nemmeno di vaccinare i medici????

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