Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Vai con le rosse! Fatti un selfie così ti celebriamo!❤❤❤❤❤❤
Hai quasi finito❤
Buongiorno doc...
si ricorda che le dissi l'anno scorso che sulla scorta del suo elenco mi feci il mio elenco personale delle long survivors conoscenti? In cima a questo elenco c'è mia suocera, operata a fine 2006 e inizi 2007 (per radicalizzazione)...Fra un po festeggia 15 anni!!! L'anno scorso mi disse che non era ancora da inserire in elenco...aspetto suo ok!!
Perfetto! Hai un fisico bestiale❤
Buongiorno a tutti
Angel io ci sono
Darkelena mi dispiace per la tua dolce coniglietta
Dada ma brava!!!!! Quest'estate tanti pomodori
Che bello rileggere tutti i messaggi dopo tanto tempo....
Ho attraversato un brutto periodo e sono sparita da tutto e tutti,con la speranza di lasciarmi i brutti ricordi alle spalle ma la vita è una continua sfida. Per chi non mi conosce io sono Milena e qualche anno fa alcuni dottori (asini) mi hanno diagnosticato un tumore al seno,ho vissuto il periodo piu brutto della mia vita ,mi hanno fatto tante visite tanti controlli e mi hanno operato. Dopo mesi si scusano dicendomi che quel modulo non era altro che un semplice fibroadenoma e che tutte quelle cisti che avevo al seno non erano altro che la conseguenza di un seno affetto da mastopatia fibrocistica. Mi hanno fatto vivere un periodo orrendo,con la paura addosso ogni giorno. Ora a distanza di due anni tramite un'ecografia riscontrano delle micro calcificazioni e il dottore mi prenota una mammografia in tomo sintesi... Inizio di nuovo ad avere paura.. non dormo la notte e piango di continuo perché non vorrei mai rivivere quello che ho passato. È stato grazie al dottor Catania che mi ha sempre detto che dovevo stare tranquilla perché secondo lui non era niente di grave. Non capisco come mai qui non hanno capito niente e il dottore Catania a km di distanza senza nemmeno visitami aveva capito tutto. Io lo ringrazierò a vita
Da allora non ha fatto nessuna domanda..... è stato bravissimo si è preso cura del al cane al posto mio e mi sgridava se facessi qualcosa in casa
Qualche giorno fa ho voluto riprendere l'argomento, per spiegare tutto, li ho parlato del tumore della protesi al seno, sa che sarò in terapia per 5 anni, sa che prossimamente farò un altro intervento, l'ho fatto con molta serenità e tranquillità, i miei toni sono serviti a rassicurarlo e credo anche la percezione di aver affrontato un periodo brutto che ormai è passato
Buongiorno
Io ci sono
Tanti fili colorati a tutti
Angel❤️❤️
si ricorda che le dissi l'anno scorso che sulla scorta del suo elenco mi feci il mio elenco personale delle long survivors conoscenti? In cima a questo elenco c'è mia suocera, operata a fine 2006 e inizi 2007 (per radicalizzazione)...Fra un po festeggia 15 anni!!! L'anno scorso mi disse che non era ancora da inserire in elenco...aspetto suo ok!!
Si ora possiamo inserirla.
Care ragazze, sono Roberta. Finalmente mi "conoscete".
Innanzitutto GRAZIE per quello che "rappresentate" per mio marito ma anche per me, davvero siete una presenza speciale in questo momento durissimo... che speriamo davvero sia solo un "momento". E GRAZIE anche di sopportarlo anche al dott. Catania!!
Volevo chiedervi una cosa da donna ma soprattutto da mamma... come penso sappiate, abbiamo due bambini, uno di 5 anni e la piccola di 9 mesi... ecco per chi è/era più o meno nella nostra stessa situazione, come avete fatto ad affrontare la malattia e il percorso con loro? Soprattutto per il grande, Emilio, che capisce e non capisce ma che è molto intelligente e ha un cuore grande. La cosa che mi terrorizza di più adesso è non riuscire a spiegargli e vorrei fare di tutto per non trascurare la sua felicità e spensieratezza di bambino. Io stessa da piccola non ho passato una bella infanzia e mi sento tanto in colpa per dovergli far passare questo calvario. GRAZIE
1) Ormai conosce la strada e sarebbe il caso al suo prossimo commento che lei avesse un nickname suo per non creare confusioni con Leopoldo
2) In passato ho scritto diversi approfondimenti su questo tema. Un gran numero di nostre Long Survivors che hanno narrata qui la loro esperienza dopo 20 e più anni dalla scoperta del tumore avevano dei bambini piccoli quando hanno affrontato il tumore e li hanno visti laurearsi , sposarsi ed ora sono nonne responsabili di un esercito di nipotini.
3) Anche molte RFS attivissime su questo blog hanno bambini piccoli o adolescenti
4) Non è necessario seguire regole rigide. La cosa più importante è non pensare che anche a 5 anni non siano sottoposti ad uno stress provocato dall'assenza della mamma. A quell'età non comprendono il significato del termine tumore, ma hanno la percezione che "qualcosa di grave stia accadendo nella loro famiglia" , e hanno l'esatta cognizione dell'esistenza di malattia e quindi basta spiegare loro che la mamma è malata e si assenta per le cure.
5) Le riallego quello che le hanno scritto qui le nostre RFS : considerazioni eccellenti e condivisibilissime.
A riprova che questo blog può benissimo fare a meno del sottoscritto
Saprai sicuramente trovare il vostro modo
Io poi ho avuto una aplasia midollare importante in chemio ( cosa rara eh) quindi ho avuto febbre spesso e tantissima debolezza ( ho fatto anche trasfusioni) però ringraziando il cielo sono riuscita a organizzare e festeggiare il suo compleanno con tutti gli amici e non mi sono persa nessun evento importante.
L'unica cosa che non gli ho fatto vedere ( ma a posteriori ti direi che non ha poi molta importanza per loro) e che avevo perso i capelli. Ho messo una di quelle parrucche che puoi indossare anche la notte, non la toglievo mai. Poi quando ho finito le chemio gli ho detto che i miei capelli si erano rovinati per le cure e li avrei rasati visto che faceva anche caldo, e così ho sparruccato.
Tommi era piccoloi ma capiva che stava succedendo qualcosa perché spesso andavo all'ospedale ma soprattutto perché ero proprio fuori...
Perciò non è stato tanto la malattia ma la mia 'assenza "in quel periodo.
Poi ho avuto una piccola ricaduta quando aveva 6 anni e Gio 4 e lì con la testa ero più presente. Perciò ho spiegato che ero malata, che avrei fatto una cura. Molto semplicemente. Con parole
semplici e fidandosi di loro. Rispondendo sinceramente alle domande.
Leonardo il mio primo figlio aveva 2 anni quando ho iniziato le chemio ed Emma la mia seconda figlia ne aveva 1.
13 mesi di differenza tra i miei bimbi
Non è stata una passeggiata ma ti assicuro che ce l'abbiamo fatta alla grande .. i problemi erano più miei che loro, avevo paura perché credevo di non essere abbastanza... Così non è stato, la mente il cuore dei bambini, sono più duttili e meno problematici rispetto a quelli degli adulti. Ho sempre parlato loro, in maniera adatta alla loro età, e questo è stato davvero un toccasana per tutta la famiglia ... Pur nel dolore, nelle lacrime a volte, nella fatica e negki sforzi, ... Stai tranquilla
Ora hanno 10 e 9 anni... Ho avuto un secondo tumore 3 anni fa e diversi interventi , e il mio modo di approcciare la cosa con loro è stato identico... Forse più difficile per loro accettare inizialmente, perché la consapevolezza emotiva era più alta, ma è andato tutto bene anche in questo caso
Un abbraccio
Elisa
I miei figli erano ragazzini quando mi sono ammalata la prima volta.Ho sempre detto la verità con delicatezza.La seconda volta è stato forse peggio Dire la verità credo paghi.Ogni Mamma sa come fare e vedrai che troverai le parole giuste.Non far mai mancare loro i tuoi sorrisi❤È solo un incidente di percorso e vedrai che andrà tutto bene!❤
La piccola 5 anni ,le ho detto che dovevo curarmi, e che per le medicine avrei dovuto tagliare i capelli...la prima volta che mi ha vista"mamma sei bruttissima"
Ma abbiamo preso a riderci sopra,mi autodefinisce "Mastrolindo" e "zio Fester "ma mai mai, mi hanno vista piangere o deprimermi......che poi da sola, in bagno,abbia fatto fuori una mensola di profumi e profumini....è una altra storia
Ho usato parole semplici e vere, non ho nascosto nulla, x me è stato indispendabile essere sinceri. Senza anticipare le domande ne invitare le reazioni, come si legge un libro, come si ascolta la musica. Quando ho spiegato loro che i capelli sarebbero caduti hanno scelto x me acconciature foulard e parrucca. Ho lasciato fare a loro e grazie anche a loro mi è sembrato un gioco. Mi ha molto aiutato guardare con loro questo cartone che è anche un libro se hai voglia, quando ritieni, puoi anche guardarlo. Poi deciderai se farlo con loro.
La malattia spiegata a mio figlio.
https://youtu.be/dz0JaHf88uk
Io quando ho scoperto tutto...Ciccionetta aveva 6 mesi quindi non faccio testo. Cantavo cantavo e cantavo.
anche io ho usato linguaggio semplice (mia figlia ha 8 anni) e, passata la prima fase, ho parlato anche con le maestre affinché mi avvisassero subito nel caso ci fosse qualche segno di difficoltà in classe.. ma sta andando tutto bene (e siamo in dad ).
Ti abbraccio
Anche io sono una mamma. Ho un bambino di 9 anni e una bambina che ha da poco compiuto i 6. Ho raccontato loro tutto con semplicità e modalità varie. Mi hanno visto pelata, tubettata, stanca, triste, arrabbiata... non ho nascosto granché, solo il nome di questa malattia... non so nemmeno io perché quello proprio non sono riuscita. Loro sono sereni, chiedo riscontro anche ad altre persone che li vedono e cerco di fare passare che qualsiasi cosa la possono chiedere
Ho dovuto fare mastectomia con svuotamento, chemio, radio e ora terapia ormonale, insomma il pacchetto completo. Con mia figlia non ho mai parlato di "malattia" ma sempre e solo di "CURA", in positivo. Mamma si sta curando, mamma sta facendo una cura. Capitava di dirci che alla fine delle cure avremmo fatto questo o quello. Le ho risparmiato la vista dei drenaggi e quella della testa pelata. Credo che sarebbe stato inutile e incomprensibile sia per lei sia per la piccola, non volevo che in qualche modo sedimentasse questa immagine. Quindi portavo la parrucca tutto il giorno e anche la notte perchè si alzava spesso.
Sono sempre stata abbastanza curata nell'aspetto e compatibilmente con l'assenza di sopracciglia e ciglia mi sono comprata un pellicciotto giallo, mi piaceva respirare, e far respirare, un pò di femminilità. Nei giorni in cui stavo poco bene, che poi sono stati quelli immediatamente successivi alle prime quattro sedute, cercavo di farmi aiutare di più e di farle stare fuori. Ma ho sempre lavorato, sempre, viaggiato, fatto la mia vita. Con un magone a tratti insopportabile in cui questo blog è stato decisivo. Forse, se mi devo rimproverare qualcosa, è stato quello di essermi concentrata molto sulla grande e meno sulla piccola, spesso mi chiedo se avrebbe avuto bisogno di capire di più. Ma "fai quello che puoi, con quello che hai, nel posto in cui sei". Ed io ero lì. Non penso di poter essere di esempio su tante cose, ma credo sulla gestione delle mie bimbe di poter dire, e condividere, qualcosa di buono.
per lui aver potuto condividere questa esperienza.❤️
Noi adulti abbiamo sempre tanto da imparare dai bambini, è incredibile
Loro sereni, i bambini accolgono tutto e ci stupiscono sempre
Io ho scoperto il tumore a inizio 2020. Gabriele quasi sette anni e Lorenzo due anni che ancora allattavo.
Sia le maestre che il pediatra mi consigliavano di non parlare della mia malattia con loro. Che ne avrebbero risentito. Io invece ho seguito i vostri consigli soprattutto quello di Francesca Fiduciaria che gentilmente mi ha inviato un bellissimo racconto. Quando andavo in ospedale dicevo ai bambini che andavo a curare la tetta perché mi faceva Aia (come mi dice sempre il piccolino quando ha male da qualche parte).
Quando ho perso i capelli ho comprato una parrucca, più per me perché a loro non gliene poteva fregare di meno della mia pelata. Mi rubavano la parrucca e facendo a gara per indossarla.
Abbiamo vissuto questo particolare anno insieme. La malattia ha fatto parte della nostra vita ma e' rimasta all'angolo. Sarà così anche per voi.
Ho detto ciò che mi sembrava importante, tralasciando i particolari inutili ma rispondendo a tutte le domande. Solo una notte mi si è stretta vicina vicina e ha pianto.
Ora è serena. La maturità è andata bene e l'abbiamo preparata insieme tra visite e drenaggi. Io mi sono distratta. Siamo più unite di prima. Il mio consiglio: non bluffare ma mantenere il più possibile la quotidianità familiare e lavorativa.
A mio marito l'ho detto solo il giorno dell'agoaspirato, quando ho avuto conferma dei sospetti e ai figli l'abbiamo....detto pian pianino.. mia figlia aveva partorito da poco ed era già tanto stanca di suo... Mai nominato la parola cancro... Non ce la facevo
Sempre affrontato il percorso con un sorriso un po per me e tanto per loro...A volte essere positivi per gli altri serve anche a noi
Quindi a tutte voi
Io personalmente l'ho fatto dal primo momento, con la stessa naturalezza con la quale ho insegnato alle mie figlie che abbiamo una vagina (e non una patatina).
Il mio convincimento è che le parole hanno un significato chiaro ed inequivocabile, e mi sono detta che non avrebbero mai dovuto avere paura di una parola xchè il significato di questa fosse incerto. Ho spiegato loro il termine e le implicazioni, ho parlato di cure e di studi. Nel tempo ho avuto riconferma di quanto sostengo, xchè è successo a mia figlia Viviana che un suo amico di classe 4 elementare, le ha detto che anche lei avrebbe avuto un tumore da grande xchè lo aveva sua mamma, aggiungendo che probabilmente io sarei morta molto presto.
Il riflesso di opinioni non propriamente corrette ha intaccato la nostra serenità, ma la forza della verità ha attenuato e favorito il confronto con mia figlia.
I bambini sanno essere crudeli, solo xchè diretti e alla ricerca di verità senza malizia,
spero che mia figlia sia riuscita a saziare la sua ricerca autentica. Spero che la sua esperienza di verità la renda migliore di molti adulti.
Nn è stato semplice e nn so se ho fatto scelte giuste o sbagliate ( ammesso che ce ne siano).
Prima ho dovuto provare a capirci qualcosa e riprendere un minimo controllo delle mie emozioni, poi mi sono posta il problema di come e se renderlo partecipe. In realtà è stato tutto molto naturale... gli ho spiegato che avevo una pallina nel seno che nn avrebbe dovuto esserci e che i i dottori mi avrebbero curata, proprio come a lui curavano l'asma. Che sarei stata qualche giorno in ospedale x questo, come era successo a lui sempre x l'asma. Insomma cercavo di partire da un'esperienza che aveva vissuto .. e infatti le domande erano se avevo mangiato le polpette o se anche nel mio ospedale c'era la stanzetta dei giochi.
Nn ho mai usato la parola cancro e fortunatamente nn mi ha mai visto stare male ( ma nn ho fatto kemio).
Mi ha visto soffrire di più x il dolore alla caviglia a ottobre , infatti mi diceva tutto preoccupato " mamma nn ti ho mai visto stare così"
Il discorso l'abbiamo approfondito l'anno scorso ( 8 anni) quando insieme abbiamo guardato braccialetti rossi. Mi ha fatto tante domande... si emozionava x le vicende dei protagonisti... penso che li abbia veramente capito
Da allora non ha fatto nessuna domanda..... è stato bravissimo si è preso cura del al cane al posto mio e mi sgridava se facessi qualcosa in casa
Qualche giorno fa ho voluto riprendere l'argomento, per spiegare tutto, li ho parlato del tumore della protesi al seno, sa che sarò in terapia per 5 anni, sa che prossimamente farò un altro intervento, l'ho fatto con molta serenità e tranquillità, i miei toni sono serviti a rassicurarlo e credo anche la percezione di aver affrontato un periodo brutto che ormai è passato
A livello di morale ha giornate si e giornate no.
Dalla MOC e' emersa osteoporosi e sono un po' proccupato perche' il Letrozolo so che puo' accentuarla.
In piu' come ho scritto ieri la dottoressa che la segue per la radio ha messo un po' di ansia per fare la visita ginecologica + eco TV perche' nella tac c'era scritto annessi aumentati di dimensione e disomogenei. L'oncologa aveva detto di farla con calma...
Sul Letrozolo
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GLI ANTIORMONI NEI TORTELLINI
Io , nel suo interesse, riconsiderei il problema, ma vedo che la sua oncologa da quanto scrive la pensa diversamente da me.
Lo dico per Lei, che in questi anni ha dato la colpa agli antiormoni per giustificare molti cambiamenti e disturbi , abito sexy compreso.
Vediamo se riesco a convincerla con alcune evidenze.
1) I disturbi che Lei attribuisce agli antiormoni ...altre non li hanno . Perche' ??
Perche' molti pazienti e oncologi , per fortuna non tutti, soffrono della sindrome del Bugiardino : leggono quali possibili effetti secondari eventuali si possono avere ....e inevitabilmente li hanno tutti.
Ricordate ? Aspettative-placebo-nocebo !
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-1123.html
18.657
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-1244.html
2) Come evidenza Le porto un esempio recente ed eclatante.
Ne ho tantissimi, ma perfidamente (stampi e lo porti alla sua oncologa) ne porto uno di una sua celebre concittadina , che non ha avuto il tumore al seno. L'ha avuto la sua mamma. Sara Errani
una delle tenniste piu' importanti d'Italia dell'ultimo decennio.
Ha seguito la sua vicenda di doping ? E' stata risqualificata per 10 mesi perche' trovata positiva al LETROZOLO , un modulatore metabolico utilizzato per la cura dei tumori ormono responsivi.
Sara Errani si e' giustificata raccontando che una compressa utilizzata dalla mamma fosse finita accidentalmente nel piatto dei tortellini.
Sic !!!! e ri-sic !!!
Non mi interessa dare giudizi etici sulla vicenda.
Ma quel che appare nella sua evidenza e' :
1) Se il farmaco e' incluso nelle liste dei dopanti e' perche' ci sono sportivi che credono (io invece ritengo che sia una illusione fasulla) di potere aumentare la performance sportiva con le stesse terapie che fate voi.
2) Le loro aspettative (placebo) migliorano le prestazioni motivazionali.
3) In assenza di nocebo evidentemente non hanno alcun effetto collaterale
.
Come ce lo spiega la sua oncologa ?
Le chieda se ha una spiegazione !
LO STESSO MECCANISMO VALE PER LA CHEMIOTERAPIA
Io personalmente l'ho fatto dal primo momento, con la stessa naturalezza con la quale ho insegnato alle mie figlie che abbiamo una vagina (e non una patatina).
Il mio convincimento è che le parole hanno un significato chiaro ed inequivocabile, e mi sono detta che non avrebbero mai dovuto avere paura di una parola xchè il significato di questa fosse incerto. Ho spiegato loro il termine e le implicazioni, ho parlato di cure e di studi. Nel tempo ho avuto riconferma di quanto sostengo, xchè è successo a mia figlia Viviana che un suo amico di classe 4 elementare, le ha detto che anche lei avrebbe avuto un tumore da grande xchè lo aveva sua mamma,aggiungendo che probabilmente io sarei morta molto presto.
Il riflesso di opinioni non propriamente corrette ha intaccato la nostra serenità, ma la forza della verità ha attenuato e favorito il confronto con mia figlia.
I bambini sanno essere crudeli, solo xchè diretti e alla ricerca di verità senza malizia,
spero che mia figlia sia riuscita a saziare la sua ricerca autentica. Spero che la sua esperienza di verità la renda migliore di molti adulti.
Wonder grazie per il tuo intervento, penso sia utilissimo per le mamme, e anche a me che non ho figli fa molto riflettere... le parole del bambino avranno sicuramente spaventato tua figlia, ma il fatto che tu le avessi già spiegato molte cose le avrà permesso di parare il colpo, raccontartelo e avere fiducia in te perché non le hai nascosto le cose.
Dillo...cancro cancro cancro cancro cancro
Cambiato qualcosa?
È vero, più lo dici e più perde potenza!!!!!
Fai il vaccino oggi?❤
Si, sono in fila al day hospital...lo fanno sempre qua!
Mi scusi se le faccio tutte queste domande, ma sono delle curiosità che mi porto da tempo
Dillo...cancro cancro cancro cancro cancro
Cambiato qualcosa?
Non mi sono spiegata bene... Io non ho paura della parola cancro... Ho avuto paura di turbare i miei figli tutti già maggiorenni....
A me invece questo intoppo è servito per fermarmi un attimo a riflettere e a prendere più consapevolezza della vita.
A differenza della nostra DanielIna da quando mi sono ammalata cerco il bello di ogni giornata e sono felice perché nonostante il non previsto inciampo ci sono sono viva e ad oggi sono o guarita domani chissà ma ci penserò se succederà qualcos'altro
Per carità me ne occupo ma me ne preoccupo solo nei giorni dei conrolli e li cagatoio a me ansia a mille