Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Ciao ragazze è andata !!!!! Come dice Pat sono libera come una farfalla!!!!!! Controllo al 30 agosto.
Juventina ti penso e sono con te, ma sono certa che andrà tutto bene
ok grazie lo stesso, non mi ricordavo la sua avversione per la matematica!!!
Patri
ora relax!
In generale
poi si va da caso a caso.
In generale le terapie disponibili sono
1) la chirurgia per tutte
2) la radioterapia se intervento conservativo e pochi casi dopo mastectomia
3) Le terapie ADIUVANTI
a) chemioterapia in base ai fattori prognostici
b) ormonoterapia nei tumori ormonoresponsivi, che vengono scelte anche sulla base dello stato menopausale.
Quindi va bene se e' arrivata la menopausa, ma questa non esclude l'aggiunta di terapie adiuvanti antiormonali come il tamoxifene.
Buon giorno
Congratulazioni dott per il trag
traguardo di 30.000 comenti
Grazie e grazie anche a rfs
A ok.. Grazie cara...
Ok Patri ora capisco... Grazie anche a te... Ti abbraccio.
Va benissimo il problema impostato cosi' .
Non va bene leggere ogni giorno informazioni che hanno scarsa utilita' pratica
Sperimentazione appena iniziata vuol dire che i primi risultati saranno pronti tra un anno e mezzo e poi fra tre anni e poi fra cinque anni.
Fidatevi delle prescrizioni degli oncologi che saranno freddi e poco empatici ma nessun dubbio che vi curino con farmaci al top dello stato dell'arte.
Non andate a caccia di MIRACOLI prima che se ne dimostri la loro efficacia
Per fortuna ogni farmaco viene validato attraverso una procedura complicatissima prima di essere applicato su larga scala
Come nasce un farmaco
Un farmaco è una sostanza o un'associazione di sostanze impiegata per curare o prevenire una specifica malattia.
Ma come si valuta se un medicinale è davvero efficace e, soprattutto, non arreca danni alla salute?
Per comprendere le sue proprietà, quantificare il rapporto tra gli eventuali rischi e i benefici che se ne traggono dalla sua assunzione, la molecola chimica che aspira a diventare un farmaco è sottoposta a una lunga serie di studi, condotti prima in laboratorio e su animali e poi sull'uomo. Queste ricerche, la cui durata oscilla in genere tra i sette e i dieci anni, sono a carico del "proprietario" del farmaco (il più delle volte un'industria farmaceutica) e si articolano in diverse fasi: studi "in vitro" e "in vivo" sugli animali (sperimentazione preclinica) e studi cosiddetti di fase 1, di fase 2 e di fase 3 eseguiti sull'uomo (sperimentazione clinica).
La sperimentazione preclinica
Questa fase della sperimentazione è utile per osservare come si comporta e qual è il livello di tossicità della molecola su un organismo vivente complesso: quale è la via di somministrazione, come viene assorbita e successivamente eliminata.
Inizialmente sono eseguiti gli studi "in vitro" al fine di comprendere le caratteristiche della molecola chimica da cui si ritiene di poter ricavare un farmaco. In pratica, la sostanza viene messa in provetta insieme a colture cellulari o a microrganismi e sottoposta a una serie di test. Questi esperimenti vengono eseguiti in laboratori altamente specializzati.
Soltanto quando si è appurato in laboratorio che la molecola possiede potenziali effetti terapeutici si può passare alla sperimentazione sugli animali (studi "in vivo").
La sperimentazione clinica
Fase 1
Ha inizio con lo studio di fase 1 la sperimentazione del principio attivo sull'uomo che ha lo scopo di fornire una prima valutazione della sicurezza e tollerabilità del medicinale.
Se il farmaco dimostra di avere un livello di tossicità accettabile rispetto al beneficio previsto (profilo beneficio/rischio) allora può passare alle successive fasi della sperimentazione.
Fase 2
Nello studio di fase 2 (definito anche terapeutico-esplorativo) comincia ad essere indagata l'attività terapeutica del potenziale farmaco, cioè la sua capacità di produrre sull'organismo umano gli effetti curativi desiderati. Questa fase serve inoltre a comprendere quale sarà la dose migliore da sperimentare nelle fasi successive, e determinare l'effetto del farmaco in relazione ad alcuni parametri (come, ad esempio, la pressione sanguigna) considerati indicatori della salute del paziente.
Questa seconda fase è utile quindi a dimostrare la non tossicità e l'attività del nuovo principio attivo sperimentale.
Ci sono però ancora altri quesiti a cui bisogna dare una risposta: ma il farmaco quanto è efficace? Ha qualche beneficio in più rispetto a farmaci simili già in commercio? E qual è il rapporto tra rischio e beneficio?
Fase 3
A tutte queste domande si risponde con lo studio di fase 3 (o terapeutico-confermatorio). In questo caso non sono più poche decine i pazienti "arruolati", ma centinaia o migliaia. L'efficacia del farmaco sui sintomi, sulla qualità della vita o sulla sopravvivenza è confrontata con un placebo (sostanza priva di efficacia terapeutica), con altri farmaci già in uso, o con nessun trattamento.
Autorizzazione all'immissione al commercio
Quando infine il nuovo farmaco ha dimostrato di avere un'efficacia sufficiente in rapporto agli eventuali rischi (rapporto rischio/beneficio), tutti i dati derivati dalle valutazioni precliniche e cliniche sono raccolti in un dossier che viene sottoposto all'autorità competente (per l'Italia l'AIFA), per richiederne la registrazione e l'autorizzazione alla commercializzazione.
Purtroppo i media devono vendere e pubblicando queste informazioni ingenerano la falsa convinzioni che sia gia' PRONTA LA CURA PER CURARE IL TUMORE SENZA CHEMIOTERAPIA.
Ho voluto spiegare nei dettagli cosa accade prima di mettere sul mercato un farmaco come un chemioterapico. Quante precauzioni vengono usate perche' il rapporto benefici/rischi sia sempre a vantaggio del primo.
Lo ribadisco perche' se consultate Internet la rete e' piena di false notizie complottiste
Ora fiesta e relax ! Un bacio
Roba da matti.. Ma minkia scusi dottore come si fa ad arrivare a questo punto? Ma non se ne accorgevano che la "cura" non dava miglioramenti??? Allora io ho un amica che sua madre volontariamente si e ridotta cosi perche aveva deciso di morire piuttosto che curarsi.. Ma e un altra storia e comunque devo dire che quando il chirurvo l ha vista le aveva detto che non cera nulla da fare.. Ora questa donna e stata opetata da uno coraggioso e ha solo qualche metastasi bloccata con radio alle vertebre e conduce un vita normalissima... E stata salvata, da chi ha osato credere.. E poi anche fortunata diciamocelo.
GGO16
Come mai questo arrotondamento per difetto?- Devo aspettarmi che mi pesino ogni volta?
Trattasi di una differenza di pochissimi mg che non incidono sull'efficacia della terapia. Peraltro, il dosaggio del chemioterapico va adeguato solo in caso di aumento o diminuzione significativa del peso. Ti consiglio di fidarti ed affidarti al medico che ti tiene in cura. Comunque mia moglie non veniva pesata di volta in volta.
Se ho le foto di questi casi incredibili e' perche' sono venute da me in fase avanzata e pentite di avere seguito una strada sbagliata.
Da me perche' cerco di non colpevolizzare MAI gli errori o decisioni sbagliate (ci mancherebbe altro ! Siamo sempre di fronte a drammi umani ).
Questa voce evidentemente si e' diffusa in passato tra gli alternativi ed ho avuto modo di occuparmene in molti casi.
]Rori, Patri[/b]
Finalmente libere per godersi la vita a tutto tondo, evvaiiiii
Grazie Heriano della spiegazione , mi piace perché è precisa e puntuale.
A me piace capire le cose. Purtroppo spesso questo viene interpretato come poca fiducia, ma è semplicemente desiderio di capire appieno, per quelle che sono le mie capacità. Quando poi ho capito, son più contenta e più convinta! Pensa che io ho scelto un installatore di condizionatore a casa, piuttosto che un altro , perché aveva avuto la pazienza e la buona disposizione di rispondere a tutte le mie domande e i miei dubbi, senza mostrare nessuna stizza o fretta.
Grazie di
Patri e Rori
Tanto tanto felice x voi x la fine della vs cura radioterapica!!!