Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Che ricettina deliziosa!
Grazie! Sei davvero brava!
Non mi cimento mai con piatti così difficili!Arrivo al branzino al cartoccio!
Pepeli
Esci la marca della crema di mandorle!❤❤❤
Didi
Avevo perso il tuo post❤! La lavatrice dispettosa e lo stecchino! C'è sempre da tribolare in casa!
Daniela Sicilia
Anch'io compro le marmellate Rigoni senza zucchero!
Sono buonissime
Se ti ricordi dimmi come si chiama la crema di nocciole senza zuccheri aggiunti che prendi da naturasi.
Comunque forse la pernigotti fondente comunque contiene zuccheri.
Patty
Ragazze ho fatto una ciambella per la colazione di domani super squisita. Ricetta per voi:
2 uova
Scorza di limone e di arancia
100 gr zucchero
180 gr farina 00
1 bustina di lievito
350 ml di panna montata
Sbatti uova, zucchero e scorze di limone e arancia. Aggiungi farina e lievito setacciati.
Monta la panna e uniscila mescolando il composto. In forno statico a 170 gradi per 45-50 minuti. In metà composto ho messo il cacao amaro così è venuta bicolore.
Si fa in 10 minuti ... topppp
Come diceva una nota pubblicità di quando ero piccina, "two is megl che one"! Benissimo che tu possa farlo!
Vedo che in molte Regioni si stanno muovendo anche per noi, mentre in Piemonte tutto tace. Cirio dorme, non mi stupisco.
Io ci sono
Tornata adesso da giornata piena al lavoro e cena da un amico..
..sushi!!!!!!!
E vino. E amaretto di saronno. E adesso tisana e lettura del blog a gambero
Anche da me si sono attivati per fasce di età io pensavo che per noi con patologie avessimo un percorso privilegiato ma a quanto pare !!!
Grazie per le ricette, le torte sembrano squisite
Ho preso nota e quando le preparerò vi farò sapere come son venute
Mi si chiudono gli occhi, buonanotte blog
Io amo i formaggi, la ricotta ma ormai li vedo con il binocolo..
L altro giorno ho mangiato un pezzo di crescenza una bontà ora se ne parla chissà quando rimangiarla
Daniela è buona semplice e golosa... dovresti fare uno strappo alla regola e almeno una volta assaggiarla
Grazie! Sei davvero brava!
Non mi cimento mai con piatti così difficili!Arrivo al branzino al cartoccio!
Mi piace cucinare, mi diverte!
Sarà un branzino acquisto!
Si poi fammi sapere com'è venuta
buonanotte doc dolce Stefania e pelosette ❤
luce sempre accesa
Buonanotte Rfs,
Io ci sono
Sono stata invitata in questo blog alla vigilia di Natale dal dr. Catania a scrivere la mia storia.
Vi ho letto diverse volte in questi 2 mesi e alla fine, anche se non ho ben compreso a chi possa servire la mia storia, provo a riassumerla almeno nei passaggi salienti che più mi hanno segnata, ma devo dire non sempre sfavorevolmente, malgrado lo shock iniziale.
Anzi ne ho tratto utili insegnamenti per il resto della mia vita, cioè per i successivi 35 anni.
Nel 1986 , pur in assenza di una familiarità, mi viene a ciel sereno diagnosticato un tumore di 3 cm alla mammella destra con metastasi linfonodali ascellari.
Quadrantectomia , cioè un intervento conservativo innovativo in quegli anni con i timori associati a tutte le novità rivoluzionarie, e svuotamento del cavo ascellare con 8 linfonodi metastatici su 42 .
Il dr. Catania che mi aveva operata non mi ha seguito nelle terapie adiuvanti dopo la radioterapia, anzi mi aveva liquidata con un "A NON PIU' RIVEDERCI !" che voleva essere scaramantico nelle sue intenzioni ma che io avevo letto , e quasi rinfacciato, quasi come un abbandono.
La chemioterapia è stata veramente devastante . Allora era ad alte dosi e quindi particolarmente tossica e invalidante con scarse armi per la nausea ed il vomito indomabili.
L'augurio del non più rivederci non è servito a molto perché 20 anni dopo nel 2006 ho dovuto riaffidarmi al dr. Catania per un Triplo negativo all'altra mammella con Ki 67 alle stelle, ma stavolta senza linfonodi ascellari interessati. Ho pensato "ora basta! E meno male che abbiamo solo due mammelle!"
Stavolta più che dall'intervento ero terrorizzata dalla chemioterapia anche se più leggera di quella praticata 20 anni prima. Non mi riconoscevo più perché, io riflessiva e razionale, avevo perso il controllo delle mie paure. Pur con un bambino piccolo la mia reazione è stata incontrollabile sino ad un rifiuto della chemioterpia senza voler sentire altre ragioni .
Sconsigliata da tutti avevo deciso di affidarmi alle terapie alternative. Ero pronta a correre tutti i rischi pur di non ripetere l'esperienza della chemioterapia.
Quando ormai avevo preso le mie decisioni ho voluto assistere ad una conferenza al Circolo della Stampa di Milano dove il dr. Catania teneva una relazione. Non lo avevo più rivisto dalla dimissione ospedaliera.
Proprio lui allegando tutta la letteratura scientifica disponibile, spiegava in dettaglio come gli effetti secondari dipendessero, caduta dei capelli a parte, in gran parte dall'effetto pacebo-nocebo somministrato dal medico ed in misura minore dalla tossicità dei farmaci.
Mi sentii confusa e disperata perché non sapevo più che fare. Incontrai il giorno dopo il dottore , che riuscì a convincermi, scommettendo, che capelli a parte, avrei avuto scarsi effetti collaterali.
Non avevo alternative e dovevo farlo per la mia famiglia ed ho deciso allora di fidarmi del dr. Catania che ci aveva messo la faccia addirittura scommettendo sulla sua reputazione.
Non è stato un momento facile perché i miei sonni erano animati dai nitidi e devastanti ricordi della chemioterapia di 20 anni prima.
Erano agitati dai ricordi di quel medico (allora la chemio la praticavano loro e non gli infermieri) che con una mano spingeva il liquido in vena e con l'altra faceva il numero di telefono e si era messo a fare una lunga conversazione privata che interrompeva solo per cambiare siringa. Ricordo di avere cercato di profferire qualcosa, non ricordo cosa, e che lui non mi aveva neanche guardata, dando segno di non avere neanche sentito quel che gli avevo detto. Mi ha completamente ignorata : non mi ha detto niente ed io non ho più detto niente. Ricordo di avere iniziato a vomitare ancora prima che iniziasse a iniettare il farmaco. Da quella volta ho iniziato a star male ancora prima di iniziare la infusione del chemioterapico e quel malessere non mi ha più lasciata sino alla fine della cura. Ed ancora adesso almeno una volta all'anno mi sveglio con la nausea e la sensazione di avere un ago in vena.
Nel 2006 rinfrancata dalla relazione del dr. Catania, ho quindi affrontato in modo del tutto differente la nuova terapia, malgrado i dubbi per fortuna superati, fiduciosa del fatto che se il dr. Catania ci aveva messa la faccia e la sua reputazione, un fondamento doveva esserci senz'altro. E poi volevo fare tutto quello che poteva essere utile per guarire. E lo dovevo anche alla mia famiglia oltre che a me stessa.
Con queste differenti aspettative non credevo ai miei occhi ! Sopportavo la cura, che non mi dava eccessiva nausea e vomito. Troppo bello ! Perché dopo un po' ho cominciato a preoccuparmi proprio per questo .
Uno dei medici, uno di quelli che tenevano una siringa in una mano ed il telefonino nell'altra , mi aveva detto accigliato senza mai guardarmi negli occhi, che se non dava disturbi significava che non faceva alcun effetto ! .....
E allora rieccomi disperata !!!
Quando raccontai la cosa al dr. Catania lui si mise a ridere " dovremmo spiegare a molti colleghi che mentre tengono in una mano una siringa e nell'altra il telefonino, con le parole stanno somministrando generose dosi di effetto placebo oppure nocebo "
#295,512 Scritto: Oggi 19:01
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Giorgia56
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Rido anch'io...anche se ci sarebbe da piangere!!!!
Grazie Giorgia per la tua preziosa testimonianza e per fortuna che ti sei fidata del Dott. Catania che quando ci mette faccia e reputazione non si sbaglia mai.