Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Ciao Juventina come sta andando la ripresa lavorativa?
Certe volte leggendo le risposte cosi rapide sembra un gruppo family whatapp
Grazie a tutti di cuore
Ciao patri
Pesante... ho già mal di testa. Grattacapi come se piovesse.
Ma noi siamo un gruppo family! La famiglia dei fuori di seno e....ci stiamo benissimo!
Patty
Ciao Annie volevo darti anch'io, anche se in ritardo, un grande benvenuto nella famiglia RFS. Vedrai che il blog ti sarà di grande aiuto. Quando il dot. Catania mi propose l'iscrizione al forum ero un po' scettica... Abito in una piccola comunità dove la condivisione è la parola d'ordine e quindi non credevo che potesse servirmene di ulteriore... . In realtà condividere con chi è sulla tua stessa barca e naviga nel tuo stesso mare è molto diverso.., Ti senti sempre capita, mai giudicata... trovi sempre la giusta informazione e il supporto costante del dott. Catania. In poco tempo sono diventata blog dipendente e sono felice di esserlo, perché mi fa stare bene...
Ciao Juventina ho capito.... ho perso l'occasione di farti la domanda di riserva...
Daiiiiiii che sei una roccia !!!! Ce la farai alla grande a far quadrare tutto, ne sono più che convinta... Bacioni
Ciao Dada effettivamente anche a me viene da pensare che è brutto sentire dire "vecchia mammella". Capisco anche che i medici fra di loro usano un linguaggio criptico e spesso a noi criptato. Perché così si capiscono più velocemente senza fare mille giri di parole e possono lavorare più rapidamente. Mi auguro anche meglio. Però quando è presente pure la paziente secondo me dovrebbero avere quel po di tatto e sensibilità anche nell' utilizzo del linguaggio, perché ecco siamo persone e non semplicemente, con riferimento ai radioterapisti, bersagli da individuare e radiare. Mi viene in mente una volta che andai in oncologia dove avevo bisogno della mia cartella clinica per andare a fare una risonanza in day hospital. Inutile dire che quando vai a chiedere questa cartella è come cercare un ago in un pagliaio. Ci mettono sempre un' ora. Alla fine un oncologo disse "e già che non la troviamo la cartella, la signora è un po che non fa chemio". Che poi a dirla tutta erano passati 5 mesi da quando avevo finito tutto il mio bravo pacchetto di chemio, quindi secondo loro uno dovrebbe stare là solo se deve fare infusione di chemioterapici? Boh! Eppure questa espressione pur non essendo di per sé né offensiva e nemmeno irrispettosa, mi diede comunque fastidio, perché si collegava la mia cartella clinica al fare o non fare chemio. Quindi è vero che i medici usano un linguaggio tutto loro per capirsi e va bene. Però coi pazienti davanti secondo me dovrebbero avere più tatto. Quante radio ti mancano Dada, credo ancora un po'. Dove le stai facendo?
Patty
Patty
Si...queste cose danno fastidio...per carità cè ben di peggio!!! Se ci pensiamo bene però...siamo noi molto sensibili ...suscettibili...chissà...tante volte mi sono sentita solo un " caso clinico"... un " numero".Ma d'altro canto, se il personale sanitario prendesse a cuore ogni singolo paziente ,non potrebbe più lavorare con il necessario distacco che serve loro per sopravvivere...poi ci sono le "mosche bianche".. come il nostro dott.Catania...l'eccezione che conferma la regola!
Patty
Ne ho fatte 5 ne rimangono 20
Vai Patri che ormai sei agli sgoccioli!
Io rientro da una TAC.. splatter! Mi si è quasi staccato il tubicino del contrasto, vi risparmio i particolari, e avevo sangue dappertutto sembrava un film horror
Comunque tutto ok, immagino che già mercoledì (terapia) mi daranno i risultati e vi aggiornerò!
A presto e buon inizio settimana!
Ma pensa te, ci capitano anche questi incidenti.....tecnici. sarà tutto ok Marea. Buona settimana anche a te.
Patty
Marea
Accidenti! Ti sei spaventata? Io m'imprressiono facilmente...
Ma l'importante è che sia tutto ok!! Ti abbraccio e ti penso per gli esiti
Heriano
Un abbraccio alla mamma
Mia mamma aveva 44 anni adesso ne ha 74
Lei vive da 30 anni e io sono morta da 10
Cara Monica (permettimi il cara)
Ognuno di noi ha la sua storia, se leggi nelle righe sono tutte storie di speranza, di voglia di guarire, di stare bene, di fare una vita normale anche nelle piccole cose. In questi giorni, passati prevalentemente in ospedale (come dice mia moglie: anche quando non serviva), ho conosciuto un po di persone (sia chiaro: scrivo tanto ma non sono un gran chiacchierone...poi noi friulani siamo famosi per non dare facilmente confidenza)...ora non ti posso dire che mi abbiano dato grandi insegnamenti ma solo che riuscivi a captare la voglia di vivere nei loro occhi..forza e coraggio !!!!
Che scocciatura che si mettano in mezzo anche gli imprevisti....cmq speriamo tutto bene! Incrociamo le dita !