Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Juventina Fiduciaria
Juventina Fiduciaria
Albarosa:
Spero succeda così anche per me e che inizierò a sentire il bisogno di raccontare, superando questa fase in cui mi sento come "ghiacciata" dallo spavento e dal senso di impotenza. Intanto leggo e mi fa molto bene

Succederà succederà vedrai! Ti senti "ghiacciata"... noi diciamo " dentro l'acquario"... fuori dal contesto , le persone ti parlano ma tu nn riesci a sentire e vedi solo bocche che si muovono... sei stata strappata dalla tua quotidianità e messa lì dentro.
Ma ne uscirai. Ci siamo passate tutte. Stai con noi, datti tempo e spegni google. Ti abbraccio
Isa55
Isa55
Elisabetta 63:
prima volta avevo 44 anni ora quasi58... Anche se fisicamente sono abbastanza informa non ho altre patologie serie non prendo nessun farmaco e non ne ho mai presi

Non dire così io ne ho 65 e ho fatto tutto 4 rosse + 8 taxolo carbo con meno effetti collaterali delle altre!!
Spero che questo ti possa tirare su !!
Isa55
Isa55
Francesca
Elisabetta 63
Elisabetta 63

Grazie Isa 55 anche io devo fare taxolo e carboplatino

Albarosa
Albarosa
Juventina:
Succederà succederà vedrai! Ti senti "ghiacciata"... noi diciamo " dentro l'acquario"... fuori dal contesto , le persone ti parlano ma tu nn riesci a sentire e vedi solo bocche che si muovono... sei stata strappata dalla tua quotidianità e messa lì dentro.
Ma ne uscirai. Ci siamo passate tutte. Stai con noi, datti tempo e spegni google. Ti abbraccio

Sì, vero, di colpo sembra che molte cose non abbiano più importanza. Magari è anche un bene. Inizio a capire che non posso controllare tutto e che devo ridimensionare tante cose. Un abbraccio
Nina74
Nina74

Salve ragazze e Dottore,
Io ci sono
Bellissimo l"altro capitolo del libro di Francesca

Sonica
Sonica

Io ci sono
ultimamente riesco ad interagire poco tra un corso per un nuovo lavoro che mi impegna tutto il giorno ed il trasloco che sto facendo nel week end ....sto' esaurita insomma, ma cerco di leggervi sempre!!
Magari un giorno riusciro' anch'io a leggere il libro di Francesca

- Modificato da Sonica
Lea
Lea
salvocatania
Ma che bella notizia Doc! Ci speravamo tutte quante! Un abbraccio a Lei e Stefania e naturalmente a tutte le rfs! Buon fine domenica!
Stella fiduciaria
Stella fiduciaria
Silvia la tua storia per noi è benzina che ci fa andare avanti con speranza! Grazie per averla condivisa!
Il dottor Catania è unico
Tittibau
Tittibau

Buonasera!

Io ci sono

Stella fiduciaria
Stella fiduciaria
Ninetta amica mia, fanculissimo! Nessuna frase di circostanza, sfanculiamo insieme però. Siamo bravissime ad essere fuori di seno e magari riusciamo a farci due risate, tra un'imprecazione e un'altra, nonostante tutto il malessere. Chi meglio di noi ti capisce!? Che percorso faticoso che ci tocca percorrere...step by step si guarda avanti però. Ora aspettiamo con te i riscontri positivi delle terapie. Poi festeggiamo, sempre insieme.
Ti voglio bene e sono fiduciosa che recupererai le forze per fare ciò che hai voglia di fare, senza debolezza e malumore.
Io ci sono
Pattiy
Pattiy

Ciao a tutti! Nel leggere gli ultimi post vedo un nome che non ho incontrato di frequente, Albarosa. Purtroppo il fatto di non essere costante nella lettura mi fa perdere le storie delle nuove persone che si affacciano al blog. Benvenuta Albarosa! Spero di rileggerti ancora. Vorrei raccontarvi un'esperienza, recentemente vissuta, che mi ha fatto ancora di più convincere del fatto che nel rapporto coi medici, indipendentemente dalla nostra reale situazione di salute, davvero dobbiamo restare fortemente centrate, salde su noi stesse, quando interloquiamo con loro perché spesso il loro modo di comunicare, oltre ad essere troppo tecnicistico, non tiene conto dell'aspetto psicologico del paziente che hanno di fronte, soprattutto se magari già si porta sul groppone una diagnosi di cancro. Mi era comparsa sul tallone un paio di mesi fa una macchia, scura, rimasta sempre uguale. Da premettere che qualche tempo addietro avevo indossato degli stivaletti che mi facevano male proprio nel punto dove poi successivamente è sorta la macchia. In un primo tempo ho addotto quindi la cosa ad un probabile fatto traumatico, poi vedendo che la macchia era sempre lì, lunedì scorso sono andata a visita dermatologica e da lì....me ne sono uscita con una diagnosi di melanoma. Nero su bianco. In buona sostanza il dottore, disponibile e colloquiale, nulla da dire, forse per un eccesso di scrupolo ha detto che per lui era melanoma. Oramai ci credevo davvero anche io. Ha iniziato a prospettarmi il da farsi, biopsia escissionale, eventualmente anche chirurgo plastico per la ricostruzione. Tutto perfetto, tutto preciso. Nulla da eccepire, perché se effettivamente si fosse trattato di melanoma lui si stava muovendo bene prospettandomi tutti i passi successivi. Mi ha poi fissato l'appuntamento col dottore che mi avrebbe presa in carico per la programmazione dell'escissione bioptica, ecc., dal quale sono andata mercoledì. Ebbene, non ci crederete, il dottore ha detto che non era nulla di oncologico (non immaginate quanto mi sia sentita sollevata, perché io già mi ero convinta di avere un melanoma sperando almeno che fosse allo stadio iniziale), ma si trattava di un'emorragia subcorneale, forse da trauma, con conseguente raccolta di sangue rimasto intrappolato nell'epidermide. E a riprova di ciò ha eseguito la scarnificazione che consiste nel trattare la macchia con lama chirurgica e parte della stessa è andata via. Se fosse stato melanoma sarebbe rimasta. I due medici si sono consultati addivenendo alla conclusione che non era melanoma. Vi racconto questa cosa proprio per sottolineare che non dobbiamo spaventarci quando ci comunicano notizie che, vere o non vere, si abbattono su di noi come un macigno. Perché a volte anche i medici sbagliano. E qui abbiamo l'esempio di Stella che fece addirittura una biopsia su una costola quando probabilmente non ce ne sarebbe stato bisogno. Purtroppo l'aspetto spesso carente nei medici è un deficit di comunicazione relativamente all'aspetto psicologico. Io sarò anche andata preparata alla visita con l'idea che fosse un melanoma, però comunque la notizia mi è piombata addosso come un grosso masso, e fra me e me ho pensato "ecco, un'altra diagnosi di cancro". Mentre ero lì davanti al medico, al quale comunque non rimprovero nulla, anzi è stato tempestivo nell'instradarmi sul percorso che avrei dovuto cominciare, ho visualizzato le mie spalle, come se ce le avessi davanti a me, e mi sono detta "Patrizia, non ti preoccupare, sono spalle forti, ti piove addosso quest'altra grana, e le spalle sopporteranno anche questo". Ovviamente la rottura di scatole e l'incertezza di ciò a cui potevo andare incontro c'erano tutte, però non volevo che quest'altra rogna rovinasse ulteriormente la mia vita e mi facesse ripiombare in una situazione simile a quella di quando seppi del cancro al seno. Cioè in sostanza io sono stanca di affliggermi e forse per questo mi sono detta che avrei affrontato quest'altra cosa dandole il rilievo che doveva avere e non un rilievo assoluto. Ora però la mia osservazione è anche un'altra. Io sono io. E ho reagito così. Ma se al posto mio ci fosse stata una persona, come dire, meno centrata, un po' più fragile, come sarebbe uscita da quello studio medico? Certamente una brutta verità va comunque detta. Ciò che però dovrebbe migliorare forse è l'aspetto comunicativo. Un dottore oltre ad esprimersi con tecnicismi che peraltro confondono solo il paziente dovrebbe dire come stanno le cose accompagnando gradualmente il paziente verso l'acquisizione della notizia che gli si sta dando. Ho voluto raccontarvi quest'esperienza perché anche nella nostra esperienza di malattia, al di là di come questa si prospetta, dovremmo sempre cercare di non farci schiacciare da ciò che ci viene comunicato, in modo spesso semplicistico e grossolano, qualche volta erroneo, perché veniamo sempre prima noi, noi come persone, col nostro mondo che è corpo, ma anche psiche. Anima. Ricordiamocelo sempre prima noi, soprattutto se gli altri non lo ricordano.
Patty

Dada 62 Fiduciaria
Dada 62 Fiduciaria
Patty
Tutto è bene quel che finisce bene❤...e tu sei stata bravssima ad assorbire la mazzata! Ma un'altra più fragile, avrebbe potuto soccombere
Io credo che i medici ci ritengano molto forti psicologicamente visto il nostro precedente.E credo anche che per loro ,chi abbia avuto un cancro, sia scontato che ne possa avere un altroSuccesso anche a me con il cistone all'ovaio che si è poi rivelato aria fritta.Ma per la primaria di ginecologia era suggestivo di ben altro
Non ci abitueremo mai mai mai ad essere considerate soggetti a rischio.Sa di gufata.E da parecchio fastidio.
Ti abbraccio tesoro❤❤! E butta via gli stivaletti
Albarosa
Albarosa
Patty:
Ciao a tutti! Nel leggere gli ultimi post vedo un nome che non ho incontrato di frequente, Albarosa. Purtroppo il fatto di non essere costante nella lettura mi fa perdere le storie delle nuove persone che si affacciano al blog. Benvenuta Albarosa!

Grazie, Patty. Hai ragione a non avermi notato. Sono io che leggo tanto ma scrivo poco. Ho letto della tua esperienza. Per fortuna non ti sei fermata alla prima diagnosi!
Sonica
Sonica

@DottCatania felice per la sua Stefania!
Sto leggendo le storie di @nina e @albarosa, anche se non abbiamo mai interagito vi sono vicina

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