Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

linda
linda
buona domenica buon pranzo e buona Lucia a tutteeee/i ecc
mio papà si chiamava Luciano ma non ha mai festeggiato tant'e che me lo sono ricordato qua con voi supergirls!!! graazie e stato un bravo papà
angel tesò.. a giorni peggio è giorni meglio.. se no ci annoiamo vie qua te stritolo virtualmente... per ora
dada dormo na cifra... De giorno che de notte me trasformò in zombie marito sta cucinando come gli dico povero.. che non ho fame
doc un abbraccio per tutto..
marigi non mi hai chiesto l'indirizzo ndo li vengo a prendere i dolcetti? p
paffy dada manu isa luna cle maddy annina lucy doooccc
nun ie dia retta a ste sgallettate... Che ce fa la sua Stefania del diamond... Che già c'è lha c'è semo capiti
buon pranzo a tutti.e a dopo
Nina
Nina

Buongiorno ragazze e doc,
è tanto che non scrivo, ma sono giorni davvero pesanti. Grazie per i vostri pensieri, ho cercato di rimettermi un po' in pari.
Titina mi dispiace tanto per la zia, ti abbraccio.
Auguri alla figlia di Marina!
Sono davvero felice per Stefania ecchecavolo non può piovere sempre sul bagnato.
Io vado avanti, ma sono davvero stanca. Ho finito la radio, mi hanno detto che ci vorranno un paio di settimane per recuperare. In più ho un dolore al fianco da una settimana, venerdì ho saltato taxolo e fatto ecografia, si tratta di un problema di intestino, sto prendendo delle bustine. Mi sento molto giù, è difficile pensare positivo quando per la maggior parte del tempo si sta male, almeno per me. Sono stanca di stare male, di non avere forze. Odio tutto questo dolore e in questo momento tutte le frasi motivazionali sull'importanza del dolore mi fanno solo venir voglia di spaccare qualcosa. Scusate la pesantezza, ma è così che mi sento. Spero andrà meglio.
Stella il racconto del tuo compleanno mi ha fatto commuovere.
Brava Maddy, premio strameritato!
Un abbraccio a tutte e uno speciale al nostro doc

Tania70
Tania70
614425:
Buongiorno sono Silvia, ho 70 anni e sono già nonna.
Giovedì ho accompagnato mia figlia Giulia dal dottor Catania per un problema al seno. Non ci incontravamo da più di 20 anni e parlando del più e meno il dottore mi ha invitata a narrare qui la mia storia su questo blog.
Ha usato non il verbo scrivere ma proprio il verbo narrare, verbo che ha avuto in seguito un ruolo cruciale nel riappropriarmi della mia vita paralizzata dalla scoperta del cancro.
Ho ricevuto proprio nei giorni dell'Immacolata la brutta sentenza che allora veniva considerata di morte. Avevo 34 anni ed una bambina di 4, Giulia .
Mi sono recata dal prof.Veronesi a Milano , allora Direttore Generale dell'Istituto dei Tumori, e venni indirizzata da lui al dr. Catania a causa dei lunghi tempi di attesa dell'Istituto.
Mi sentii perduta e abbandonata, né potevo immaginare che quella soluzione che consideravo in quel momento di ripiego mi avrebbe invece salvata vita e qualità della vita stessa. Potete immaginare lo sconforto in una epoca in cui si sapeva quasi nulla dei pochi superstiti alla malattia. Anzi pensavo che non ce ne fossero.
Io non ne avevo conosciuto neanche uno, anche perché nessuno aveva il coraggio di nominarla questa malattia che si pensava addirittura potesse essere contagiosa.
Poi con il tempo e frequentando gli ospedali ne ho incontrate altre di persone sopravvissute, ma in quegli anni quasi nessuno trovava il coraggio di dire "ho avuto il cancro". Ti avrebbero presa per pazza e impudente e comunque tutti avrebbero preso le distanze da te. Non per scarsa sensibilità, ma per eccesso di paure e pregiudizi, alimentati e cementati dalla stampa che elencava tutti i morti per il male incurabile. Mai si parlava di sopravvissuti al male.
Ho subito il 24 dicembre viglia di Natale una mastectomia con svuotamento del cavo ascellare : 12 linfonodi risultarono metastatici su 40 asportati.
Allora i ricoveri non potevano essere inferiori ai 10 giorni e già pensavo non solo che non avrei rivista la mia bambina di 4 anni per 10 giorni, ma che –chiodo fisso- non l'avrei vista crescere.
Nel mio reparto di chirurgia c'erano anche altre pazienti con patologie non tumorali e che si preparavano ad andare a casa a festeggiare le festività natalizie . C'era una aria di festa che invece a me provocava un malessere infinito. La mia famiglia, più spaventata di me cercava di tranquillizzarmi mentre mia mamma con le lacrime agli occhi cercava di ripetermi " Silvia pazienza questo sarà un Natale diverso. Vuol dire che lo festeggeremo quando potremo "
Come in questi giorni un Natale diverso !
Un Natale in realtà da incubo con tante frasi che in questi giorni per ragioni diverse sentiamo in continuazione. Per fortuna il dr. Catania veniva a trovarci tutti i giorni e non solo per la medicazione periodica. Io e la mia compagna di stanza aspettavamo con impazienza quella sua visita dandoci il turno di sorveglianza alla finestra tutto il giorno e ne parlavamo come se fosse quella la nostra "ora d'aria" nella prigione del cancro.
Un giorno entrando nella stanza mi trovò piangente come non avevo fatto mai e per questo ero imbarazzatissima. Lui non disse nulla, né fece domande. Lo vidi silenzioso sedersi ai piedi del letto . Aspettò senza mai dire una parola che smettessi di piangere e poi mentre io mi aspettavo le parole che tutti dicono in queste circostanze ( " non devi piangere, stai tranquilla, andrà tutto bene), mi spiazzò con argomentazioni che nessuno aveva mai toccato :
" Silvia , la vita è troppo breve per cercare di sprecarla nel vano tentativo di leggere il futuro sul quale non sappiamo nulla ed è un furto di tempo nei confronti dei nostri figli che ne hanno bisogno "
E continuò a spiegarmi che oltre alle terapie avrei dovuto metterci qualcosa di mio. Mi diceva non il coraggio, come si sente dire da tutti, che nessuno di noi possiede a sufficienza, ma cambiando atteggiamento nei confronti della malattia.Mi spiegò che stava scrivendo un libro quasi completato e aggiunse
" Mi aiuta a completarlo con la narrazione della sua esperienza ?"
Io farfugliando cercai di spiegarli che non mi sentivo capace e pronta e lui replicò " Lei non deve scrivere un libro , deve scrivere il libro della sua vita "

E mentre mi diceva queste parole estrasse un biglietto di Auguri , era il giorno di Natale, e appoggiandolo sulla borsa si mise a scrivere e poi infilandolo nella busta lo indirizzò a me e me lo lasciò sul comodino.
Lo lessi quando lui uscì dalla stanza.
C'era scritto (lo conservo ancora incorniciato) :

"Silvia,

Un libro scritto
ha già la sua fine.
Un libro bianco
è la vita
ancora
tutta da raccontare !

Tanti Auguri ! "

Quel biglietto l'ho incorniciai e l'ho appeso in salotto come sprone a m e mia figlia ad una vita tutta da raccontare . Non c'è un giorno in cui non abbia scitto nel mio diario, come mi aveva raccomandato il dottore, un pensiero di gratitudine alla vita ,che continua dopo 36 anni dal quel triste Natale da incubo.

Silvia

Grazie grazie grazie per questa meravigliosa testimonianza. ❤❤❤
Spero per tua figlia nulla di grave.. Tanti fili colorati per lei.
Emanuela 24
Emanuela 24
Silvia e naturalmente Dott. Catania

solo grazie!
Isa55
Isa55

Grazie Silvia sembra una favola di Natale!
Con il lieto fine!

Utente 614XXX
Utente 614XXX

Chiedo scusa per la prolissità ed allo stesso tempo semplificazione della mia storia. L'ho raccontata come se tutto fosse stato semplice e facilmente accettabile.
In realtà allora una come me, e lo capivo dagli sguardi degli oncologi, con 12 linfonodi metastatici veniva considerata praticamente spacciata.
Ad una come me veniva applicato un protocollo devastante soprattutto per gli effetti collaterali.
Venivano utilizzati dosaggi di chemioterapia altissimi che avevano lo scopo di distruggere le cellule tumrali ma anche molte cellule sane dell'organismo ed in particolare provocavano aplasia midollare che veniva contrastata con trasfusioni e trapianto midollare..
Tutto ciò si faceva in ricovero, infatti feci la chemioterapia in ricovero e poi il trapianto di midollo in ricovero.

Un libro ancora in parte in bianco di una vita ancora da raccontare

Un abbraccio a tutti

Silvia

Angel1983
Angel1983
Nina:
Sono stanca di stare male, di non avere forze. Odio tutto questo dolore e in questo momento tutte le frasi motivazionali sull'importanza del dolore mi fanno solo venir voglia di spaccare qualcosa. Scusate la pesantezza, ma è così che mi sento. Spero andrà meglio.

Ti comprendo benissimo... Le due settimane dopo la radio mi sentivo una pezza, sempre sonno, sempre stanca. Tu l'hai fatta in testa quindi immagino che sia ancora più tosta... Anche io son stufa di stare sempre male, avere dolori tutti i giorni ti peggiora l'umore, personalmente mi fa diventare una piccola iena. Sono proprio nervosa da matti e non riuscire a riposare decentemente sta diventando un problema... Possiamo solo aspettare che passi questo periodaccio e sperare in tempi migliori! Ti abbraccio forte Nina, un baciotto
- Modificato da Angel1983
Utente 614XXX
Utente 614XXX
Tania70:
Grazie grazie grazie per questa meravigliosa testimonianza. ❤❤❤
Spero per tua figlia nulla di grave.. Tanti fili colorati per lei.

No nulla di grave ! Grazie a tutte per l'accoglienza e scusatemi ancora per lo spazio che vi ho sottratto.
Emanuela 24
Emanuela 24
NINA
non ti stresso inutilmente, ti chiedo solo quando dovrai fare gli accertamenti per vedere i risultati della radio. Per il dolore al fianco, specie se è il destro, è un problema al colon. Quando l ho avuto ho subito pensato a metastasi al fegato..
È normale che sei stanca, che non ne puoi più, ma non c è altra soluzione che tirare
il fiato e andare avanti, non è una scelta ma è la sola strada da percorrere.
Lo sai bene che siamo tutte con te!
Ex utente
Ex utente
Nina:
Buongiorno ragazze e doc,
è tanto che non scrivo, ma sono giorni davvero pesanti. Grazie per i vostri pensieri, ho cercato di rimettermi un po' in pari.
Titina mi dispiace tanto per la zia, ti abbraccio.
Auguri alla figlia di Marina!
Sono davvero felice per Stefania ecchecavolo non può piovere sempre sul bagnato.
Io vado avanti, ma sono davvero stanca. Ho finito la radio, mi hanno detto che ci vorranno un paio di settimane per recuperare. In più ho un dolore al fianco da una settimana, venerdì ho saltato taxolo e fatto ecografia, si tratta di un problema di intestino, sto prendendo delle bustine. Mi sento molto giù, è difficile pensare positivo quando per la maggior parte del tempo si sta male, almeno per me. Sono stanca di stare male, di non avere forze. Odio tutto questo dolore e in questo momento tutte le frasi motivazionali sull'importanza del dolore mi fanno solo venir voglia di spaccare qualcosa. Scusate la pesantezza, ma è così che mi sento. Spero andrà meglio.

Nina, tesoro, ti sosteniamo noi. Forza, cara, aggrappati, un passo alla volta ti accompagniamo in vetta
Utente 614XXX
Utente 614XXX
Nina:
Buongiorno ragazze e doc,
è tanto che non scrivo, ma sono giorni davvero pesanti. Grazie per i vostri pensieri, ho cercato di rimettermi un po' in pari.
Titina mi dispiace tanto per la zia, ti abbraccio.
Auguri alla figlia di Marina!
Sono davvero felice per Stefania ecchecavolo non può piovere sempre sul bagnato.
Io vado avanti, ma sono davvero stanca. Ho finito la radio, mi hanno detto che ci vorranno un paio di settimane per recuperare. In più ho un dolore al fianco da una settimana, venerdì ho saltato taxolo e fatto ecografia, si tratta di un problema di intestino, sto prendendo delle bustine. Mi sento molto giù, è difficile pensare positivo quando per la maggior parte del tempo si sta male, almeno per me. Sono stanca di stare male, di non avere forze. Odio tutto questo dolore e in questo momento tutte le frasi motivazionali sull'importanza del dolore mi fanno solo venir voglia di spaccare qualcosa. Scusate la pesantezza, ma è così che mi sento. Spero andrà meglio.
Stella il racconto del tuo compleanno mi ha fatto commuovere.
Brava Maddy, premio strameritato!
Un abbraccio a tutte e uno speciale al nostro doc

Nina cara,
nonostante non conosca la tua storia i permetto di dirti che posso comprenderti.
La terapia ad altissime dosi che ho dovuto praticare mi aveva distrutto , come previsto del resto, anche il midollo osseo.
Oltre a tutte le mucose. Figuriamoci capelli, unghie ed apparati ghiandolari e piliferi.
C'è sempre un momento in cui è difficile accettare " perchè sempre a me ?"
Io ero ricoverata all'Istituto dei Tumori in isolamento. La terapia, come previsto , mi aveva regalato praticamente una seconda malattia oncologica : aplasia midollare.
Ora dopo 36 anni anni troppo facile dirti " poi passa piano piano tutto e si riprende anche se non agevolmente a vivere "
Certo che passa, ma passa come il carrarmato passeggia sul nostro corpo.
Ma poi ci si rialza, dolorosamente, faticosamente, ma ci si rialza e tornano energie inaspettate.
Questo auguro anche a te ed a Angel e non certo un Buon Natale che per me da allora ha perso il suo significato che è solo di facciata , come la festa della mamma, di S.Valentino, del papà o, come ho letto qui, dei calzini spaiati.

Non c'è bisogno delle feste per ricordarci di VIVERE !

Un grande abbraccio

Silvia
Ex utente
Ex utente
Angel, tesorina, mi spiace per la notte agitata. Urge cambio farmaco, tesoro.
Le terapie stanno randellando il bastardo ma si fanno sentire, con il farmaco giusto le sopporterai meglio!

Linda, va un pochino meglio tesò?
Anche se non hai fame tocca sedesse a tavola e assaggiare il frutto degli sforzi de marito, eh. Sennò ce rimane male!
Forza, tesoro bello, è tosto il percorso, ma tu sei più tosta! Quando hai i controlli?
Daje tuttissima
Annina Fiduciaria
Annina Fiduciaria
Nina accanto a te, sempre per mano. Ti voglio bene tesoro
Ex utente
Ex utente
Silvia, grazie per il tuo racconto. Grazie per le tue meravigliose parole. Grazie per farci dono del tuo w la vita
Lucy
Lucy

Buongiorno a tutte e buona domenica. Grazie a tutte per gli auguri alle Lucia del blog, sono una delle tante.

Sono felice per la bella notizia che riguarda Stefania del doc, un abbraccio forte forte.

Tanti complimenti a Maddy per il premio vinto. Non sono riuscita a vedere il dipinto, andrò indietro a cercare il post.

Oggi a Pesaro c'è il sole, finalmente, dopo settimane di grigio, ho fatto una lunga camminata al porto con il maritozzo e adesso mi aspettano pappardelle ai funghi misti.

Ragazze, avrò bisogno di tutti i vostri fili colorati per mio papà che giovedì prossimo, il 17, si opera di ernia (protusione discale in realtà, non so se ci sono differenze). Siamo molto preoccupati, vista la già lunga lista di patologie che ha, purtroppo.

Buon proseguimento della domenica a tutte.

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