Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Auguri alla figlia di Marina
Io ci sono
Buon Compleanno alla figlia di Marina ❤
Ti capisco profondamente....e ti abbraccio forte
Un gilet di fili Arcobaleno per Toby...❤❤❤❤
Mar
Ottime notizie per Gio!❤❤
Chissà che non Le scatti la voglia di farcela visto che ne ha tutti i presuppostiDille che glielo dice una venditrice di perizoma piumati
Scherzo...no ,non scherzo affatto!
Scusa se mi permetto, ma sti Medici sigillati nel loro camice hanno a volte solo bisogno di guardare i fatti separati dalle opinioni, scevri da ogni granitico pregiudizio, frutto di troppe morti vissute dall'esterno
Oggi parlo difficile...mi sono capita solo io!
Dottor Catania
Le ragazze hanno ragione! "Diamante" è un messaggio subliminale! Stefania lo lancia e Lei non lo ha recepito!
Non mi stupisco affatto
E non mandi la pianticella da innaffiare!
Urge una scatolina elegante sotto l'albero! E non dica che non ha tempo! Che non ha soldi.Che non sono cose per Lei.E non mandi la segretaria, se ce l'ha! Noi donne adoriamo i diamanti ❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤
DIAMONDS ARE A GIRL'S BEST FRIEND!
Non mi stupisco affatto
E non mandi la pianticella da innaffiare!
Urge una scatolina elegante sotto l'albero! E non dica che non ha tempo! Che non ha soldi.Che non sono cose per Lei.E non mandi la segretaria, se ce l'ha! Noi donne adoriamo i diamanti
Povero dottore... dopo tutto quello che gli stiamo dicendo " nn potrà più girarsi dall'altra parte"!!!
Auguri di BUON COMPLEANNO al papà di Cle e alla figlia di Marina
Oggi festeggiamo con ildottor Catania anche la bellissima notizia della sua Stefania. Due regali ha voluto, che mostrano tutta la sua dolcezza e delicatezza d'animo. Però, sa che, forse, il suggerimento di Emanuela non è male? Anche se Stefania sa riconoscere le cose importanti, che sono quelle semplici, un simbolo di quanto sia preziosa può essere un bel regalo per festeggiare...
Emanuela, a proposito. Ti chiami come mia sorella. Io le ho sempre invidiato il nome. È pieno di vocali, è tanto musicale, ha un suono dolce ed elegante. Ti immagino così, infatti
Dada, Tania
La mia è una porta tutta vetri che dovrebbe separare la cucina dal soggiorno. Poiché, inizialmente, doveva essere un open space, avevamo poi deciso di chiudere ma facendo un'apertura di due metri. Adesso, con tutti i problemi che sono venuti fuori, la luce è di 1, 40 m.
Il marito cel'ho mandato io, perché, alla fine era meglio, come volevo io, non mettere nulla. Avremmo anche risparmiato un sacco di soldi.
Stamattina mi ha anche venduto una bellissima sedia di legno dell'Ottocento, tutta lavorata. Meglio che non ci pensi o lo strangolo
Lunacalante
Angel
Bene che sia passata la febbre, mi spiace, però, un sacco che tu non riesca a riposare per questi dolori. Non c'è un modo per percepirli meno, che non sia questo farmaco? Voglio dire se riguardano le ossa, magari, mentre sei distesa provare a mettere qualcosa di contenitivo, una fasciatura, una maglia stretta, oppure trovare qualcosa per rendere più confortevole il materasso dove appoggi. Tipo quelli antidecubito ad aria. Ti mando un abbraccio antidolorifico
Buona domenica Rfs e dottor Catania!
Prima di tutto leggo notizie buone per il dottore e questo mi sembra già un buon inizio di giornata!
Intanto si festeggia poi al 2021 ci penserete!
Un abbraccio a Stefania e pelosette! Tutte e tre stupende!
Auguri a tutte le Lucia e affini!!
Auguri al papà di Cle traguardo raggiunto senza troppi sacrifici alimentari mi sembra di capire!
Auguri alla figlia di Marina!prossimo anno festa doppia!!!
Buongiorno e buona domenica a tutti.
Sono alle prese con la preparazione dei primi dolcetti da regalare.
Ne voglio mandare un pò alla Rssa dove si trova mamma, insieme con i regali di Natale per lei.
Dobbiamo solo vedere come farli recapitare.
Oggi giornata brutta, fredda e piovosa.
Insomma... 'na tristezza.
Ma vabbè....domani dovrebbe migliorare, pare.
Sono d'accordo con le amiche per il Diamante "solido" a Stefania.
Più tardi mi rileggo gli arretrati con calma.
Un abbraccio a tutti e buon pranzo.
Emanuela a me il tuo nome piace moltissimo perché il suo significato è bellissimo (Dio è con noi).
Morgana sono felice per la tua pet la scia di Marea continua a dare i suoi frutti!
Paffi il materasso di casa è sempre stato molto comodo (lattice e memory)... Ho provato a fasciarmi (ho la fascia post parto a casa) ma a parte che son dimagrita ed è un po' larghetta in alcuni punti, mi fa ancora più male. Infatti a casa tolgo anche reggiseno e protesi perché mi sento "compressa". I dolori alle ossa con la tachi si placano, quello alla costola no. Mi sorprende però che un oppiaceo non faccia effetto perché quando avevo la mastite e presi il tramadol mi stese letteralmente e il dolore si attenuo' parecchio!
Comunque questa è la mia settimana di pausa, vediamo se migliora... Io sono abbastanza convinta che è la terapia, magari un effetto non comunissimo forse perché non ho beccato i classici (per fortuna no parestesie, formicolii, problemi gastrici, insomma tutta la roba solita da chemio).
Non dargliela!
Dobbiamo solo vedere come farli recapitare.
❤❤❤❤❤❤❤❤
Abbracci e baci ai Nonnini sprint!
L'affetto sotto forma di dolcetti! Adoroooooooooo!
Mica quei panettoni confezionati!
Aria di casa!
Brava tesora!
❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤
E cosa vuoi che sia se non quello? La cura bastona forte❤
Buongiorno sono Silvia, ho 70 anni e sono già nonna.
Giovedì ho accompagnato mia figlia Giulia dal dottor Catania per un problema al seno. Non ci incontravamo da più di 20 anni e parlando del più e meno il dottore mi ha invitata a narrare qui la mia storia su questo blog.
Ha usato non il verbo scrivere ma proprio il verbo narrare, verbo che ha avuto in seguito un ruolo cruciale nel riappropriarmi della mia vita paralizzata dalla scoperta del cancro.
Ho ricevuto proprio nei giorni dell'Immacolata la brutta sentenza che allora veniva considerata di morte. Avevo 34 anni ed una bambina di 4, Giulia .
Mi sono recata dal prof.Veronesi a Milano , allora Direttore Generale dell'Istituto dei Tumori, e venni indirizzata da lui al dr. Catania a causa dei lunghi tempi di attesa dell'Istituto.
Mi sentii perduta e abbandonata, né potevo immaginare che quella soluzione che consideravo in quel momento di ripiego mi avrebbe invece salvata vita e qualità della vita stessa. Potete immaginare lo sconforto in una epoca in cui si sapeva quasi nulla dei pochi superstiti alla malattia. Anzi pensavo che non ce ne fossero.
Io non ne avevo conosciuto neanche uno, anche perché nessuno aveva il coraggio di nominarla questa malattia che si pensava addirittura potesse essere contagiosa.
Poi con il tempo e frequentando gli ospedali ne ho incontrate altre di persone sopravvissute, ma in quegli anni quasi nessuno trovava il coraggio di dire "ho avuto il cancro". Ti avrebbero presa per pazza e impudente e comunque tutti avrebbero preso le distanze da te. Non per scarsa sensibilità, ma per eccesso di paure e pregiudizi, alimentati e cementati dalla stampa che elencava tutti i morti per il male incurabile. Mai si parlava di sopravvissuti al male.
Ho subito il 24 dicembre viglia di Natale una mastectomia con svuotamento del cavo ascellare : 12 linfonodi risultarono metastatici su 40 asportati.
Allora i ricoveri non potevano essere inferiori ai 10 giorni e già pensavo non solo che non avrei rivista la mia bambina di 4 anni per 10 giorni, ma che –chiodo fisso- non l'avrei vista crescere.
Nel mio reparto di chirurgia c'erano anche altre pazienti con patologie non tumorali e che si preparavano ad andare a casa a festeggiare le festività natalizie . C'era una aria di festa che invece a me provocava un malessere infinito. La mia famiglia, più spaventata di me cercava di tranquillizzarmi mentre mia mamma con le lacrime agli occhi cercava di ripetermi " Silvia pazienza questo sarà un Natale diverso. Vuol dire che lo festeggeremo quando potremo "
Come in questi giorni un Natale diverso !
Un Natale in realtà da incubo con tante frasi che in questi giorni per ragioni diverse sentiamo in continuazione. Per fortuna il dr. Catania veniva a trovarci tutti i giorni e non solo per la medicazione periodica. Io e la mia compagna di stanza aspettavamo con impazienza quella sua visita dandoci il turno di sorveglianza alla finestra tutto il giorno e ne parlavamo come se fosse quella la nostra "ora d'aria" nella prigione del cancro.
Un giorno entrando nella stanza mi trovò piangente come non avevo fatto mai e per questo ero imbarazzatissima. Lui non disse nulla, né fece domande. Lo vidi silenzioso sedersi ai piedi del letto . Aspettò senza mai dire una parola che smettessi di piangere e poi mentre io mi aspettavo le parole che tutti dicono in queste circostanze ( " non devi piangere, stai tranquilla, andrà tutto bene), mi spiazzò con argomentazioni che nessuno aveva mai toccato :
" Silvia , la vita è troppo breve per cercare di sprecarla nel vano tentativo di leggere il futuro sul quale non sappiamo nulla ed è un furto di tempo nei confronti dei nostri figli che ne hanno bisogno "
E continuò a spiegarmi che oltre alle terapie avrei dovuto metterci qualcosa di mio. Mi diceva non il coraggio, come si sente dire da tutti, che nessuno di noi possiede a sufficienza, ma cambiando atteggiamento nei confronti della malattia.Mi spiegò che stava scrivendo un libro quasi completato e aggiunse
" Mi aiuta a completarlo con la narrazione della sua esperienza ?"
Io farfugliando cercai di spiegarli che non mi sentivo capace e pronta e lui replicò " Lei non deve scrivere un libro , deve scrivere il libro della sua vita "
E mentre mi diceva queste parole estrasse un biglietto di Auguri , era il giorno di Natale, e appoggiandolo sulla borsa si mise a scrivere e poi infilandolo nella busta lo indirizzò a me e me lo lasciò sul comodino.
Lo lessi quando lui uscì dalla stanza.
C'era scritto (lo conservo ancora incorniciato) :
"Silvia,
Un libro scritto
ha già la sua fine.
Un libro bianco
è la vita
ancora
tutta da raccontare !
Tanti Auguri ! "
Quel biglietto l'ho incorniciai e l'ho appesi in salotto come sprone a me e mia figlia ad una vita tutta da raccontare . Non c'è un giorno in cui non abbia scritto nel mio diario, come mi aveva raccomandato il dottore, un pensiero di gratitudine alla vita ,che continua dopo 36 anni dal quel triste Natale da incubo.
Silvia
Grazie Silvia .... grazie Doc Catania per questo Arcobaleno in una giornata piena di pioggia
Grazie cara Paffi, probabilmente non mi piace perché avrei voluto un nome scelto proprio per me, sai come fanno i genitori che scelgono leggendo liste, libri, l elenco del telefono, proprio per trovare il nome più bello per il loro primo bambino.
Mia madre per consolarmi diceva:,"dai che ti è andata bene, pensa se il nonno si fosse chiamato Rocco,".