Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Monica:
buonanotte dottore.



Ora ho capito perchè mi perseguita .

E' un Acquario !

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Barbar70:
Dottore, ho anche io e ce l'hanno tante persone di mia conoscenza, il dubbio se disdire o meno l'abbonamento alla palestra .
La sua risposta a Clara è stata chiara ed esaustiva, ma poichè in questa pandemia le informazioni sono in continua evoluzione, non è che nel frattempo-trascorsa una settimana- lei ha cambiato idea sulla base di nuovi studi o più fresche evidenze ?
Ed in particolare secondo le sue previsioni, che devo dire purtroppo , si sono sempre avverate , è possibile immaginare un ritorno sicuro alle palestre e in che tempi?

Allego la sua risposta che aveva data a Clara una settimana fa

salvocatania:
Clara, è un problema controverso e pertanto non saprei cosa consigliarle se sia indicato o meno disdire l'abbonamento ovviamente, ma cercherò di aggiornare alcune recenti informazioni e sulle palestre in particolare mi riservo più avanti di allegare alcuni ulteriori approfondimenti..

1) Come abbiamo visto sin qui c'è una grande confusione sulla percezione del pericolo da Covid e rischio reale, a causa di tante informazioni schizofreniche da parte di pseudo-esperti ed amplificate dai media .
Informazioni ambigue e ambivalenti che hanno generato confusione e disorientamento
Ne abbiamo parlato frequentemente ed alcune di queste considerazioni le ho sintetizzate in alcuni articoli che ho scritto anche per alcune testate.
Ultimo in ordine di tempo sul Corriere della Sera.

https://www.medicitalia.it/news/senologia/8609-le-ragazze-fuori-di-seno-sul-corriere-della-sera.html

2) Sul tema specifico delle palestre si può dire poco a causa delle difficoltà di un tracciamento dei diffusori del contagio, perchè l'utente della palestra frequenta, pur tra misure restrittive, la famiglia, ma anche il bar, la Chiesa , negozi, supermercati.

Ci sono però studi poderosi in riferimento al campione in prevalenza americani, come quello pubblicato da Nature una delle riviste scientifiche più importanti al mondo
https://www.nature.com/articles/s41586-020-2923-3
.

che studiando lo spostamento di 98 milioni di persone ha identificato tre luoghi a maggior rischio di contagio in 10 città diverse degli Stati Uniti.
E sono
*RISTORANTI
*PALESTRE
*CHIESE

Tutte presentano in comune il fatto di svolgere le loro attività in luoghi chiusi, spesso con scarsa o errata ventilazione in relazione al tempo trascorso dalle persone.

Per le Chiese il rischio aggiuntivo è rappresentato dalla presenza di cori o quando la gente canta. Abbiamo più vote dimostrato che se consideriamo la diffusione del Droplet , cantare o parlare ad alta voce rappresenta un rischio paragonabile ai colpi di tosse o starnuti. Vuol dire che in queste condizioni il distanziamento di 2 metri dovrebbe essere raddoppiato triplicato...

Per le palestre , ammesso e non concesso ( chi (*)controlla ?) che tutti rispettino le norme previste, ci sono due fattori favorenti il contagio.. Senza considerare spogliatoi e docce che meritano ulteriore approfondimento come fattori di rischio aggiuntivi.

a) l'aumentata frequenza degli atti respiratori durante l'attività fisica

b) sono luoghi chiusi e frequentati da molte persone che vi 'stazionano' a volte per ore e non per pochi minuti.

c) Da ex ultramaratoneta sapete bene quanto il sottoscritto dia valore nella Prevenzione Primaria all'attività fisica.
Ma questo va rivisto in una pandemia dovendo fare un bilancio tra vantaggi e benefici. Anche perchè l'attività fisica costante incrementa le difese immunitarie non solo per i tumori ma anche verso le infezioni.

Però occorre osservare che dopo una seduta di allenamento (intenso) vi è un indebolimento delle difese immunitarie. Questo perché avremo una riduzione delle immunoglobuline. In altre parole dopo un intenso allenamento c'è un (finestra critica) periodo di tempo che va da mezz'ora a circa 2 ore in cui le difese sono diminuite e durante il quale si affronta l'eventuale contagio in condizioni di maggiore vulnerabilità.
Vi ricordate lo scalpore che fece quando il paziente 1 di Codogno di 38 anni si ammalò per primo in Italia e si scoprì che fosse un runner super allenato ?
Altro che ultraottantenne fragile e con altre patologie associate !
Contagio che trasmise a tanti altri sportivi pur frequentando manifestazioni all'aperto.
Figuriamoci se si fosse allenato in palestra al chiuso.

Questi sono i fatti separati dalle opinioni, che per il momento non esprimo, e sui quali potrà farsi una idea su quale decisione prendere.

P.S.

( chi (*)controlla ?)

Dalle raccomandazioni (Fonte McFit ) sorgono tanti dubbi sull'efficacia di questi provvedimenti e senz'altro li approfondiremo ad uno ad uno in futuro.

Ad esempio in presenza dello sportivo con
*aumentata frequenza respiratoria
* profusa sudorazione
* ambiente chiuso
*attività consentita sino a 75 minuti

il distanziamento di 2 metri è sufficiente ?

Secondo alcuni autorevoli studi NO
#268,171  Scritto: 5 Dic 2020 03:15


Un abbraccio a tutte le RFS

Barbara

P.S.
Scusi dottore , una ultima domanda : la sudorazione profusa dopo sforzo in palestra è un fattore di rischio aggiuntivo di diffusione del virus ?



Barbara, no non ci sono novità che giustifichino un cambiamento di opinione rispetto a quanto ho risposto a Clara .

Il sudore non è un veicolo di contagio del coronavirus e su questo aspetto si può stare tranquilli salvo dati che non abbiamo ancora da ulteriori studi in corso.
Il problema principale resta il contatto diretto e ammesso (più avanti presenterò dei servizi fotografici che dimostrano che le misure adottate siano non solo insufficienti ma inquietanti) che vengano rispettate tutte le misure restrittive concordate io non mi fiderei mai di una distanza di soli due metri in ambiente chiuso con una frequenza respiratoria aumentata



e stazionamento di più persone per 75 min/ cad



Inoltre ammesso e non concesso che la sanificazione degli attrezzi sia meticolosissima lei userebbe un attrezzo da palestra utilizzato un quarto d'ora prima da una altra persona potenzialmente contagioso anche se asintomatico con elevata frequenza respiratoria in ambiente chiuso e per 75 minuti consecutivi ?

«Il sudore, di per sé, non veicola il coronavirus», chiarisce Andreoni, che è anche direttore scientifico della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali). C'è però un aspetto da valutare. In palestra può capitare di servirsi di tappetini o bilancieri che, almeno sulla carta, potrebbero essere stati in precedenza utilizzati da una persona contagiata dal coronavirus. «Il contatto diretto - sottolinea lo specialista di malattie infettive - è, almeno potenzialmente, un'altra modalità di trasmissione: le goccioline di saliva trasmesse via aerea potrebbero infatti prima depositarsi su attrezzi, tappetini o quant'altro, quindi venire in contatto con le mani di persone, non infette, che di quegli strumenti fanno uso. Di qui le mani in bocca non sono da escludere. In questo scenario - continua Andreoni - le palestre potrebbero essere delle occasioni più pericolose rispetto agli esempi precedenti >>



Quando si potrà tornare tranquillamente nelle palestre ?

E chi può saperlo in una situazione in continua evoluzione.

Ragionevole pensare non prima, ma questo vale per tutti i luoghi chiusi, come per esempio le chiese, di avere una discreta immunità naturale o acquisita dell'intera popolazione attraverso le vaccinazioni.
Se teniamo conto di quanto sia difficile vaccinarsi per l'influenza pensi a cosa accadrà per il vaccino anti-Covid.
Ci metterei la firma se potessimo uscirne fuori con una immunità naturale o acquisita nell'autunno del 2021.
- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Claudia77:
Dottore sono interessata anche io ad avere qualche informazione in più prima di disdire il mio abbonamento ad una Palestra di Milano.
Ieri il Corriere della Sera pubblicava uno studio riportando dei dati lombardi che mostravano che 9/10 dei contagi avvengono in famiglia.
E quindi ? Questi dati dovrebbero assolvere le palestre ,
Che ne pensa



Lo studio che cita lei a fonte ATS ( Signorelli, Odone..) di Milano non assolve affatto le palestre perchè è uno studio fatto su 2400 focolai nel periodo dal 2 all'8 novembre nel periodo di chiusura delle palestre a seguito del DPCM del 25 ottobre, cioè quando le palestre erano chiuse.
Se sono chiuse lo credo bene che non abbiano focolai di contagi.

E vero che sulla rete siano apparsi impalpabili, probabilmente di parte , studi per assolvere le palestre, ma hanno dal punto di vista scientifico un debolissimo Impact Factor da non doverli neanche prendere in considerazione, come lo studio, condotto da UKActive nel Regno Unito e pubblicato sulla rivista Health Club Management o lo studio condotto dal Centro Artemisia Roma (???????????).

Ma ci sono studi poderosi, in riferimento al campione, in prevalenza americani, come quello pubblicato da Nature una delle riviste scientifiche più importanti al mondo
https://www.nature.com/articles/s41586-020-2923-3
.



che studiando lo spostamento di 98 milioni di persone ha identificato tre luoghi a maggior rischio di contagio in 10 città diverse degli Stati Uniti.
E sono
*RISTORANTI
*PALESTRE
*CHIESE
- Modificato da salvocatania
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salvocataniaMedico Chirurgo


In attesa di qualche marmotta con il caffè delle 5

mi porto avanti io con il

e ovviamente i mattinieri

Heriano
Heriano

Buongiorno Dottor Catania, il caffè è pronto!

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Heriano:
Buongiorno Dottor Catania, il caffè è pronto!



Che sorpresa ! Che ci fa a quest'ora lei ?

Abbiamo novità ??
Heriano
Heriano
salvocatania
Già dormivo poco ma ora con mille pensieri dormi ancora meno. Giovedì siamo stati dall'oncologo e ci ha prescritto la tac che mia moglie farà il 21 dicembre. A parere dell'oncologo quell'area ipoecogena al fegato, vome descritta dal radiologo, sembrerebbe non essere metastasi anche perché -a suo dire- le metastasi al fegato appaiono come multiple.
Speranza
Speranza
IO CI SONO
BUONGIORNO BLOG E DOC


Caffè in arrivo per augirarvi un buon sabato❤

Oggi non riesco a scrivere L'angolo delle buone nuove, ho un bruttissimo mal di testa che mi sta facendo venire da vomitare
Vi abbraccio tutti❤
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Heriano:
Già dormivo poco ma ora con mille pensieri dormi ancora meno. Giovedì siamo stati dall'oncologo e ci ha prescritto la tac che mia moglie farà il 21 dicembre. A parere dell'oncologo quell'area ipoecogena al fegato, come descritta dal radiologo, sembrerebbe non essere metastasi anche perché -a suo dire- le metastasi al fegato appaiono come multiple.



Le avevo già spiegato nella mia precedente replica che esistono molte lesioni innocue del fegato che non verrebbero mai scoperte se non "accidentalmente" nel corso degli esami strumentali di controllo.
Tant'è che qualcuno li chiama ACCIDENTALOMI !
Vada a dormire perchè rumuginando non è che ne possiamo sapere di più !
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Speranza:
Caffè in arrivo per augirarvi un buon sabato❤

Oggi non riesco a scrivere L'angolo delle buone nuove, ho un bruttissimo mal di testa che mi sta facendo venire da vomitare
Vi abbraccio tutti❤



Doppiamente grazie che ha scritto comunque anche con il mal di testa e grazie per il caffè.

Ci faccia sapere in giornata !
Heriano
Heriano
salvocatania
Verissimo Dottore! La cosa che mi lascia perplesso e che quella lesione al controllo precedente fatto sempre dallo stesso ecografista non era presente.
Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria
io ci sono !!!

Caffè anche per me.

Heriano, forse è possibile che l'altro ecografista non l'abbia vista. L'eco è operatore dipendente.
Aspettiamo risposta del doc.
Patri Fiduciaria
Patri Fiduciaria
IO CI SONO ❤️
Patri Fiduciaria
Patri Fiduciaria

Buongiorno dott. Catania ❤️
Buongiorno Heriano ❤️
Buongiorno Spe ❤️

Patri Fiduciaria
Patri Fiduciaria

Buongiorno Francesca ❤️

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