Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Non c'e' ragione di farsi prendere dai sensi di colpa, per molte ragioni.
Spiego meglio perche' utilizzo sempre il termine e mai
http://www.senosalvo.com/cibi_anticancro_rischi_alimentari.htm
Perche'
1) Non esiste un alimento miracoloso, ma neanche cosi' nocivo (tranne i veleni) da doverlo escludere assolutamente dall'alimetazione.
2) Parlo di moderazione perche' occorre conoscere le potenzialita' di ogni singolo alimento. E quindi la dose (=moderazione) conta sempre.
http://www.senosalvo.com/cibi_anticancro_rischi_alimentari.htm
3) Non solo non c'e' ragione di farsi prendere dai complessi di colpa, ma e' addirittura occorre rieducarsi non di colpo ma gradualmente. Non servono i proclami terroristici.
Sono persino inutili e controproducenti quelli sui pacchetti di sigarette
che nessun fumatore legge mai.
4) Rieducare vuol dire assumere uno stile dietro motivazioni. Perche' il cibo crea dipendenza. Ad esempio la dipendenza piu' difficile da sradicare e' la FORMAGGIO-DIPENDENZA ! Anche a me piace moltissimo il formaggio, ma mi e' utile sapere che sto trasgredendo quando lo mangio piuttosto che credere alla bufala che stia curando le mie ossa !!
Sono tanti anni che la seguo perche' mia sorella nel 2014 all'eta' di50 anni e' stata operata al seno per triplo negativo. Io ho 65 anni, nel 2016 (63 anni)ho sxoperto casualmente k ovarico 1C2, intervento chirurgico sottopostaa 6 cicli di carboplatino AUC-5-taxolo da agosto a dicembre 2016, sottoposta ad esame genetico risultato positivo Brca1 (nel mio caso e' un fallimento della prevenzione, a mia sorella nessuno aveva parlato di test genetico).Marzo 2018 in corso di follow up per k ovarico TAC risulta negativa x rioresadi malattia ovarica ma un modesto oncremento di nodulo solido in QCS mammella sx, intervento aprile 2018 di mastectomia bilaterale, diagnosi di carcinoma duttale infiltrante G3 di 1,5 cm, Ki 67 80% con assenza di invasione vascolare e perineurali, margini indenni, infiltrato linfocitario presente, linfonodo sentinella asportato negativo. L'oncalogo mi propone 6 cicli di CMF classico, sono preoccupata perche' documentandomi e sentendo il parere di un altro oncologo tutti propongono schema AC per 4 cicli seguito da schema di CMF per 3 cicli.... sono in confusione, ho paura perche' mi vengono dei dubbi, sara' abbastanza per il mio tumore cosi' aggressivo, tengo molto al suo parere, la ri grazio per tutto quello che fa, mi aiuti per favore, grazie e buonanotte
Sveva (ricordo bene ?)
Mi mandi anche una mail perche' volevo chiederle una informazione riservata (salvo.catania@libero.it )
Stia pur certa che non la lasceremo sola !
Sveva non ha allegato lo stato dei Recettori Ormonali e Her 2 (anche se sono intuibili)
Alimentazione nel corso della chemioterapia
Che vuol dire alimentazione sana ed equilibrata ???
La stessa che tutti noi e tutti i giorni dovremmo adottare come Prevenzione dei tumori, malattie cardiovascolari ecc ecc e non solo perché ci si trova in una fase di terapie relativamente aggressive.
Potreste stilare un elenco da sole senza suggerimenti
ALIMENTAZIONE SI
né più né meno di quella consigliata alla popolazione sana
http://www.senosalvo.com/cibi_anticancro_rischi_alimentari.htm
Quindi nel corso della terapia
SI a
*Pesce azzurro
*Proteine vegetali come creme di cereali, di riso o di legumo
*Alimenti proteici vegetali ricchi di aminoacidi liberi come il miso
*Cibi salati e asciutti come le gallette di riso integrale (indicati per alleviare la nausea)
* Lontano dai pasti bere molta acqua o tè verde
http://www.senosalvo.com/te_verde_e_il_cancro.htm
* Masticare bene il cibo e frazionare i pasti in 5-6 spuntini
NO a
*Fibre di cereali, specie se indurite dalla cottura al forno (pane integrale e pizza, alimenti grezzi)
*Proteine animali (carne rossa e conservata in particolare, latte e derivati)
*Zucchero e farine raffinate o altri amidi ad alto indice glicemico, come patate, dolci e dolcificanti,
P.S.
Alcune mie pazienti trovano sollievo oltre che con il bicarbonato diluito anche con l'utilizzo della CURCUMA che io consiglio dì aggiungere nella alimentazione anticancro (il tumore è una infiammazione che non guarisce e la curcumina è un antinfiammatorio naturale che agisce sugli stessi enzimi ...dell'aspirina)
http://www.senosalvo.com/curcuma.htm
rispetto a
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
e
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/5739-franco-berrino-e-il-nuovo-libro-il-cibo-dell-uomo.html
e
http://www.senosalvo.com/cibi_anticancro_rischi_alimentari.htm
sugli alimenti da utilizzare con moderazione
Gli alimenti che possono aumentare il rischio di cancro
Non esiste un singolo cibo che da solo possa essere considerato causa o prevenzione del cancro. Di certo alcuni alimenti, di per se stessi, o per i metodi utilizzati per la loro cottura, o per gli additivi usati per la loro conservazione, sono associati ad una maggiore probabilità di sviluppare la malattia. Il Fondo mondiale per la ricerca sul cancro (WCRF) porta avanti da oltre dieci anni (con continui aggiornamenti) un processo di revisione sistematica della letteratura scientifica su alimentazione e tumori e proprio recentemente ha stilato le nuove raccomandazioni di prevenzione.
1) Alcol
L'alcol è il nutriente in assoluto più associato al rischio di sviluppare un cancro: mammella, fegato, tumori delle prime vie aeree e digestive, stomaco e colon
Le evidenze scientifiche sono convincenti tanto che le nuove raccomandazioni WCRF sono di non bere alcol in assoluto (10 anni fa il suggerimento era di limitarne il consumo). Se proprio non se ne può fare a meno il consiglio torna ad essere quello suggerito in precedenza, e cioè di non superare i 20 gr al giorno per gli uomini (due bicchieri scarsi di un vino di media gradazione) e i 10 gr, un bicchiere singolo, per le donne. Un bicchiere di vino contiene circa la stessa quantità di alcol di una lattina di birra e di un bicchierino da bar (40 ml) di superalcolico.
2) Carni rosse
Le carni rosse (bovine, suine, ovine, equine e caprine) sono state dichiarate «probabilmente» cancerogene sia dal WCRF che dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) nel 2015 perché è stato individuato un legame diretto tra queste e (soprattutto) il tumore al colon-retto, primo in termini di incidenza in Italia. L'indicazione del Fondo mondiale per la ricerca sul cancro è di limitarne il consumo a 300 grammi alla settimana (limite che sale a 500 grammi in quelle popolazioni che hanno l'abitudine a consumare molta carne rossa). Perché la carne rossa fa male? I motivi sono tanti è ricca di ferro-EME, altamente ossidante, per cui aumenta la produzione di radicali liberi che hanno un effetto cancerogeno e generano infiammazione intestinale. Anche la cottura della carne è importante: le alte temperature facilitano la produzione di sostanze cancerogene.
3) Carni Rosse "processate"
Per carni lavorate o «processate» si intendono tutte le carni che sono state in qualche modo «trasformate», ovvero essiccate, fermentate, affumicate, trattate con conservanti o in altre maniere per migliorarne il sapore o la conservazione. Il processo più pericoloso è l'aggiunta di nitriti e nitrati, per la produzione degli insaccati. Ma quali sono queste carni conservate? Sono per esempio gli hot dog, i salami, le salsicce, gli affettati in genere, ma anche le carni in scatola o sotto sale (i prosciutti crudo DOP sono tutelati per legge dall'aggiunta di nitrati e nitriti). Le carni rosse processate sono state classificate come cancerogeni certi dalla IARC e sono in modo convincente associate al rischio di cancro del colon-retto e dello stomaco. Per questo la raccomandazione WCRF è evitarne il consumo o comunque limitarlo il piu' possibile.
4) Sale e cibi in salamoia
La raccomandazione del WCRF è di limitare il consumo di sale a 5 grammi al giorno , circa un cucchiaino (2 grammi di sodio), minimizzando al massimo i prodotti processati con sale. Per farci un'idea 100 grammi scarsi di prosciutto crudo contengono già tutta la quota di sale della giornata. La popolazione italiana però consuma in media 8-10 grammi di sale al giorno, ben oltre la soglia consigliata. Naturalmente la salamoia (soluzione acquosa di sale da cucina) con cui vengono conservati alcuni alimenti è estremamente ricca di sale e per questo quei cibi vanno consumati con cautela.
5) Cibi in scatola
Recentemente è emerso il problema degli interferenti endocrini (come il bisfenolo A) nelle scatole, latte o pacchi per alimenti, anche come possibile fattore di rischio per alcuni tipi di tumore. Nel Fondo mondiale per la ricerca sul cancro non esiste un'indicazione su questo specifico fattore di rischio (ma resta comunque valida l'indicazione di evitare cibi e carni "processate") e gli esperti stanno studiando le dosi giornaliere accettabili di bisfenolo. Al momento, comunque, gli enti regolatori in materia non hanno emesso alcuna raccomandazione a evitare gli alimenti in scatola
Il World Research Fund International ( https://www.wcrf.org/int/continuous-update-project/our-cancer-prevention-recommendations/preservation-processing ) indica infatti di evitare cibi preservati con l'uso di sale e precisa che i metodi che non lo utilizzano (e che vanno dunque preferiti) sono il congelamento, l'essicazione, la fermentazione e, appunto, l'inscatolamento
6)
Bevande zuccherate e alimenti ad alta densità calorica
Il consumo di alimenti troppo ricchi in zuccheri o grassi o in tutti e due, così come di bevande zuccherate, è associato all'obesità che è un fattore di rischio convincente per tutti i principali tipi di cancro dei paesi industrializzati. L'obesità aumenta infatti il rischio di sviluppare tumori della mammella (dopo la menopausa), intestino, prostata, pancreas, rene, fegato, ovaio, endometrio ed esofago (adenocarcinoma). La raccomandazione del Fondo mondiale per la ricerca sul cancro è dunque di evitare le bevande zuccherate e limitare i cibi ad alta densità calorica.
7) Che cosa mangiare ?
La raccomandazione è basare la propria dieta prevalentemente su alimenti di origine vegetale, poco o non industrialmente raffinati. Cereali dunque, meglio se integrali, legumi, verdura, frutta, un po' di pesce (con moderazione i grandi predatori *) e di altri prodotti di origine animale. In sostanza la nostra dieta mediterranea «povera».
(*) tonno, salmone... vedi
http://www.senosalvo.com/cibi_anticancro_rischi_alimentari.htm
8) Modelli alimentari a confronto
Alcuni fattori di rischio per l'insorgenza di un tumore, come l'obesità, e modelli alimentari tipo "Western" (cibi ad alta densità calorica, troppo cibo animale) sono per molti tumori anche fattori prognostici sfavorevoli. Comincia a esserci qualche evidenza scientifica che modelli dietetici come la dieta mediterranea siano da raccomandare anche a chi ha già avuto un tumore. Da una revisione sistematica appena pubblicata sul BMJ open che ha valutato l'impatto di alcuni modelli alimentari sulla mortalità in chi ha già avuto un tumore è emerso ad esempio che per il tumore della mammella, modelli alimentari a basso contenuto di grassi, con molti vegetali (come la dieta mediterranea) sono associati ad una ridotta mortalità. E non bisogna comunque dimenticare che anche il WCRF afferma che le raccomandazioni di prevenzione valgono anche per chi ha già avuto una diagnosi di tumore.
latte PARTE 1
Io come come molti medici siamo cresciuti in mezzo a battaglie pubblicitarie che invitavano a bere grandi quantita' di latte per curare tutte le malattie
Purtroppo la maggioranza deI medici ci crede ancora.. Se la sono bevuta , come quella che il formaggio fa bene alle ossa, che lo zucchero fa bene al cervello, che la carne da' energia, che la pasta fa ingrassare, che le proteine fanno dimagrire, che bisogna dare la vitamina D ai neonati e la carne ai divezzi perche' nel latte materno c'e' poca vitamina e poco ferro.
Siamo cresciuti a base di inutili e non certo salutari , ma in voga tra i pediatri, omogeinizzati di carne
Nessuno dice che i medici studiano quasi niente sul cibo nel corso di laurea e persino gli gastroenterologi studiano poco nel corso della loro specializzazione.
Del resto per chi ha una certa eta' ricordera' bene I pasti nelle unita' coronariche con formaggio, uova, e salumi. e in diabetologia pane bianco e purea di patate.
E programmi ministeriali per la ristorazione scolastica con prodotti animali tutti i giorni a dosi di proteine tali che se I bambini mangiassero effettivamente quanto prescritto avrebbero gia' nel pasto di mezzogiorno gia' tutte le proteine di cui hanno bisogno.. L'eccesso di proteine e' verosimilmente una delle principali cause della epidemia di obesita', assieme alle bevande zuccherate, alle patatine e alle farine raffinate.
I grandi studi prospettici mostrano che chi mangia piu' proteine ingrassa
E' vero che hanno successo diete iperproteiche proposte da tanti ciarlatani e che inizialmente fanno dimagrire perche' intossicano il centro dell'appetito, ma chi le fa inevitabilmente ingrassa di nuovo, di solito piu' di prima, verosimilmente perche' tende a mantenere un consumo elevato di proteine.
Tra i pregiudizi piu' diffusi (quando ne parlo con I miei pazienti mi guardano increduli) e' che il latte ed i formaggi facciano bene alle ossa. Se no da dove arriva il calcio che senza dubbio serve alle ossa ?
Effettivamente e' difficile comporre un menu' che comprenda un grammo di calcio al giorno, addirittura 1,5 grammi al giorno per le donne in menopausa, come raccomanda la Societa' Italiana di nutrizione Umana e molti "osteoporologi", senza metterci il latte e I formaggi.
I livelli di assunzione RACCOMANDATI di nutrienti (LARN) per il calcio sono progressivamente aumentati dai 500 milligrammi degli anni 50 , facilmente raggiungibili con le foglie verdi , I legumi e I semi oleaginosi della dieta mediterranea, fino ai 1000-1500 mg di oggi, impossibili da raggiungere senza i formaggi.
Pero' paradossalmente piu' si aumentano i LARN con I formaggi e piu' aumenta l'osteoporosi !!!!!!
Nello studio EPIC che segue 500.000 europei si evidenzia che le 802 fratture osteoporotiche dell'anca erano associate al consumo di carne e latticini e di proteine animali in genere perche' le proteine animali ACIDIFICANO e sottraggono calcio dalle ossa, molto di piu' delle proteine vegetali .
In altre parole e' vero che le proteine animali apportano piu' calcio, ma parte di questo viene perso, anzi sottratto dalle ossa, per tamponare l'acidificazione provocata dalle proteine animali.
Le proteine vegetali ne contengono di meno, ma sono debolmente acide e quindi paradossalmente si ha piu' osteoporosi con il formaggio che con una dieta a base di verdure.
Infatti nello studio EPIC, studio poderoso con un campione enorme, il rischio di fratture diminuiva linearmente con il consumo di verdure , che apportano CAlcio, Magnesio, Potassio e soprattutto vitamina K, ritenuti indispensabili per la buona salute delle ossa.
In uno studio recente su 90.000 donne svedesi inserite in uno screening mammografico seguite a distanza di 10 anni si e' osservato un rischio di fratture , in particolare la frattura dell'anca, , in quelle che consumavano tre o piu' bicchieri di latte al giorno, rispetto a chi ne consumava meno di uno.
Nessuno studio prospettico ha mai mostrato una riduzione dell'osteoporosi con il consumo di latticini e formaggi....ANZI !!
Nonostante la scienza sia chiara e' veramente difficile far crollare questi pregiudizi soprattutto tra i medici !
Un pregiudizio molto diffuso e' che gli adolescenti debbano bere molto latte per costruire una buona massa ossea che li proteggera' in futuro.
E' cosi" ?
Uno studio dell'Universita' di Harvard ha dimostrato che per ogni bicchiere di latte consumato tra i 13 e 18 anni aumenta il rischio di fratture di poco nelle femmine, ma di ben il 9% nei maschi.
latte
Il latte e' una buona fonte di potassio e il suo consumo riduce un po' la pressione arteriosa, ma e' ricco di grassi saturi e peggiora quindi il quadro lipidico.
Gli effetti sulla patologia coronarica sono controversi : alcuni studi suggeriscono che sarebbe benefico solo il latte di vacche che pascolano, come dice sempre Berrino,
ma oggi generalmente le vacche da latte l'erba non la vedono neanche perche' essendo selezionate per produrre molto latte hanno bisogno di un cibo piu' proteico, anzi non riuscendo a mangiare abbastanza proteine e dopo due tre anni di attivita' vengono rottamate. Il latte di oggi, inoltre, e' molto diverso del latte di ieri, quando le mucche mangiavano l'erba, per la composizione di ascidi grassi
Tornando al problema del fabbisogno di calcio , anche gli integratori non riducono il rischio di fratture, anzi forse lo aumentano
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http://www.senosalvo.com/integratori_alimentari.htm
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Gli integratori di calcio aumentano il rischio di fratture, il rischio di calcoli renali, causano stitichezza e probabilmente aumentano il rischio di infarto e di cancro alla prostata.
La piu' grande sperimentazione preventiva sulle donne in menopausa (studio WHI internazionale cui ha partecipato anche Berrino) e che ha randomizzato 36.000 donne, non ha osservato alcuna riduzione delle fratture nelle donne trattate con ben 1000 mg al giorno di calcio piu' 400 unita' internazionali di Vit D rispetto alle donne che ricevevano un placebo.
Una analisi degli studi sperimentali che supplementavano calcio in monoterapia riscontra addirittura un aumento significativo del 50% (agghiacciante !!) delle fratture dell'anca..
Un recente articolo della piu' prestigiosa rivista medica del mondo il New Engrand Journal of Medicine
ha scritto a chiare lettere che e' preferibile ottenere il calcio dai cibi che dagli integratori e che il calcio dei cavoli e dei broccoli e' molto piu' facilmente assorbito che non il calcio degli integratori
Nulla di nuovo ! Studiando la storia dei centenari nessuno di loro aveva mai assunto integratori, ma magari zappavano la terra sino alla soglia dei cento anni e persino con l'immancabile bicchiere di vino ai pasti anche oltre i cento anni
(continua.....)
il LATTE
Quali rischi si corrono a bere abitualmente latte riguardo alla insorgenza dei tumori ?
Chi beve latte ha nel sangue concentrazioni piu' alte di fattori di crescita , in particolare di Insulin-like growth factor di tipo uno
, e chi ha piu' alti i fattori di crescita nel sangue si ammala di piu' di vari tipi di tumori, in particolare di tumori alla mammella , dell'intestino, della prostata e dell'ovaio.
Il latte e I prodotti del latte , inclusi gli yogurt e I gelati, hanno un alto indice insulinemico
e chi ha alti livelli nel sangue di insulina si ammala di piu' di vari tumori , inclusi quelli della mammella , del colon e della prostata.
Ho aspettato in questo blog di affrontare questo tema perche' le cose sono complicate e non semplici come ho cercato semplificando, perche' ad esempio per I tumori della mammella l'associazione e' stata dimostrata solo per le donne con una predisposizione familiare.
Ecco perche' riguardo al latte il fondo mondiale per la ricerca sul cancro che ha esaminato tutti gli studi ha preferito non esprimersi in fatto di raccomandazioni.
Ed ecco perche' anche io preferisco la
moderazione all'
Nonostante uno studio recente abbia dimostrato che le donne che hanno avuto un tumore al seno e che consumano latticini grassi hanno piu' recidive.
E cio' non dipende dal latte in se', ma dall'alimento che l'industria ha ottenuto interferendo sulla produzione di latte. E si tratta di un alimento del tutto differente da quello che mangiavamo 50 anni fa, quando
le vacche mangiavano l'erba , venivano munte solo dopo che avevano partorito, davano 5-7 litri di latte al giorno e non producevano piu' latte durante la gravidanza successiva.
Oggi
con la selezione genetica e con una dieta innaturale iperproteica si riescono ad ottenere 30-50 litri di latte al giorno anche durante la gravidanza (poveri animali !) e il latte durante la gravidanza e' molto piu' ricco di estrogeni (penso alle nostre RFS ormonoresponsive !), gli ormoni che stimolano la produzione delle cellule tumorali della mammella
Grazie per questi approfondimenti sul tema alimentazione, ne faccio tesoro!
Buona notte a tutti
Buongiorno! Grazie mille per gli approfondimenti dott. Catania
In realta' li ho richiamati con il copia-incolla perche' alcune di voi hanno difficolta' ad utilizzare l'INDICE DEL FORUM
Grazie Dott. Catania per tutte le indicazioni sull' alimentazione che a noi fa sempre bene rileggere perché non sempre si riescono a seguire anche perché spesso è difficile scardinare modelli alimentari che ci accompagnano dall' infanzia, tipo latte e derivati, per cui ritornare a rileggere queste indicazioni facendole sempre più proprie è utilissimo. Grazie.
Patty