Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Grazie mille ROSSELLA! :-)
Ciao Emma, ti faccio posto vicino a me sull'autobus della VITA. la mia EX carta d'identità: g3, tripla negativa, un linfonodo coinvolto, ki67: 70%, un'AVVENTURA (chimiamola così ) incominciata precisamente un anno fa, il 31 gennaio. ma ora nella mia attuale carta d'identità c'è scritto: Francesca, che ama la vita e quelli che ha intorno, che ha tanti, tanti , tanti desideri tutti da realizzare. ci vuole un pò di tempo, però, molto amore da parte degli aòtri, così rincomincerai ad amare te stessa e noi siamo qui per questo. Un caro abbraccio. ps: la chemio? l'unico ricordo negativo quelle che incontri e che ti terrorizzano con le loro parole, perciò metti le cuffiette e portati un buon libro da leggerti. io ho seguito la dieta di Berrino, non ho avuto quasi effetti collaterali in più mi sono ritrovata con un bel fisichino, non sono mai stata così magra e tanto bella ( swenza capelli e senza sopraciglia). buona notte a tutti. Francesca
GRANDISSIMA Francesca!!!!! Vorrei "stritolare" di abbracci il tuo fisichino "che non è mai stato tanto bello", in questo momento! Sogni belli a te! Rosella :-)
Sempre io Francesca. @ Rosella: molto volentieri darò il mio diario ( quando l'avrò finito, qui i lavori vanno a rilento,anche perchè è una specie di flash back e ogni cosa sta trovando il suo posto) ma mi sono riproposta la data del 7 febbraio, giorno significativo per me) anzi ieri in un attacco di ispirazione ho scritto una cosa che riguarda te e LORI , vorrei sapere se mi ricordo giusto perchè non riesco a trovare i post inoltre vorrei da te la definizione perchè a me è venuto sarcastico ma non è quella giusta, perciò vi mando un assaggio, non fate caso a eventuali errori e punteggiatura, ero nel pieno di un attacco isterico, si parla di medici. PARAMECI. Non è facile fare l’oncologo, lo capisco molto bene. Io entro nel suo studio e prima cosa, piango, non so perché riesco tanto a trattenermi, davanti ad un medico uomo, e invece davanti a questa donna che non conosco molto bene, ma percepisco materna, forte e dolce le lacrime scorrono. Il rapporto non è facile con i pazienti impazienti come me, a livello fisico possono farmi di tutto, anche fare un’operazione a cuore aperto senza anestesia totale che io sono tranquilla come una Pasqua, ma quando si tratta della mia ansia, dell’idea che ho della malattia, del fatto che voglio sapere esattamente nei dettagli come sono le cose, ma voglio anche sentirmi dire delle parole di speranza, e chi non le vuol sentire dire queste parole di speranza? Non è forse giusto che la speranza debba morire dopo il paziente? Mi viene in mente una signora che conosco, mi dice che “Forse ho fatto una domanda stupida, ma ho chiesto la mia aspettativa di vita alla mia oncologa e lei mi ha risposto che in genere l’aspettativa di vita è di due anni, ma poi qualcuno campa di più!” io , che ormai sono navigata, dopo l’esperienza fatta nel blog dico” Lasciala perdere? Non la vedi che è una figa di legno quella?” Ridiamo. Sono diventata una vera monella, prima mai avrei detto una cosa simile. Poi alla mia amica, parlo, rispondo alle sue domande dico che nessuno sa l’ora della nostra morte e nemmeno la nostra cara figa di legno sa quando morirà, ma la cosa importante è non lasciarsi sfuggire la vita, la vita non deve andarsene mentre tu pensi a quanto tempo ti rimane da vivere. Mentre dico queste cose con grande serenità ,dentro sono arrabbiata con questa dottoressa,non ce l’ho personalmente con lei, penso che sia un modo per corazzarsi, per difendersi, penso che bisognerebbe mandarla a fare qualche stage dal dott. Salvo o che qualcuno gli faccia sapere del nostro blog, così impara qualcosa. E si per esperienza personale e sul blog ho capito che ci sono medici che sono dei PARAMECI ( mi sento la Lillie del Dylan Dog), il paramecio è il medico che è bravo, bravissimo, intelligente, intelligentissimo, sa tutto, tuttissimo, o quasi perché l’ora della tua morte quella no, non la sa, non è mica il Padre Eterno? Ma oltre a darti informazioni non ti da niente, e forse è meglio. Peggio per lui, perché se si troverà davanti la moglie, la madre, la sorella, la sua migliore amica ( poverette ) non saprà cosa dirgli, e se ancor peggio avrà davanti se stesso, che cosa si dirà? Sul blog ci sono tante donne che scrivono, e scrivono della loro esperienza, una racconta che ha chiesto il nome alla sua oncologa, la prima volta che si sono incontrate e lei le ha risposto: lo legga sul cartellino ( paramecia che brilla in simpatia), un’altra parla del chirurgo, gli scrive una e mail e alle sue rimostranze di essere stata trattata come un pezzo operatorio lui gli risponde: non è contenta del risultato? Mi sembra di aver fatto un buon lavoro e si firma con le iniziali (paramecio ........), anch’io un paramecio l’ho incontrato: Che cosa significa che il cancro va per via ematica? Significa : fegato, polmone, vuole che continui? Non poteva dirmi ovaio? Sarebbe stato un po’ più rassicurante visto che le ovaie non ce le ho più! ( paramecio un po’ S … S … Scavolato, dalle mie domande di sicuro). Le mie lacrime le piango in macchina dove pretendo che Ale venga dietro con me, mi abbracci , mi accarezzi e poi faccio anche finta di dormire per sentire che cosa si dicono lui e mio fratello che ci ha accompagnati, perché non capisco come sia la mia situazione. Loro parlano del più e del meno, non dicono una parola sulla visita. Forse hanno paura che io senta, forse sanno che sono diventata tremendina e hanno scoperto che leggo i mess che si mandano; Massi “ ma che ha fatto? E’ andata a leggersi cos’è il triplo negativo?perché non se ne stà buona e tranquilla? Che carattere! Ale che gli risponde “ lo sai com’è fatta, tua sorella.” Perché Massi, tu cosa hai fatto? Non sei andato anche tu a leggere cosa significa? ed è da un po’ che il tuo sorriso non è più quello di prima! Comunque torno all’ovile e so che in tutta la concatenazione delle mie sfighe ho almeno una botta di cubo: i miei medici non sono parameci!
E quanta fortuna ( CUBO? ) hai, mi viene da dire, nel non avere medici PARAMECI! E te lo dice una che ha a che fare ancora oggi con essi, anzi... ai primi se ne sono aggiunti altri, stradafacendo! La vicenda che hai ripreso dal cassetto della tua memoria, e che hai riportato nel tuo Diario, non è proprio proprio come l'ho esposta io, ma poco cambia: la sensibilità di quel "mio" Medico si evince precisamente dalle tue parole, sebbene le sue fossero diverse: il risultato, però, rimane lo stesso! La "fortuna" mia e di tante Ragazze è stata di approdare su Medicitalia e di essere "smistate" piano piano dal Dottor Catania su questo Blog... questa è stata la FORTUNA di molte di noi! Nel mio cuore ringrazierò all'infinito ognuna delle Ragazze che ha interagito qui sopra e che ha preso a cuore la serenità di altre Ragazze... Non smetterò di ricordare che tu stessa mi hai regalato la chiave di lettura in diverse situazioni... tu e il tuo modo così diretto e "spensierato" di commentare, di "aiutare"... Tu che sei una persona complicata, ma semplice... allegra, ma pensierosa... loquace, ma silenziosa... piccina, ma immensa! Francesca, ciò che ti dirò a seguire lo tengo in serbo da un paio di settimane, considera questo mio pensiero come una mia attenzione nei tuoi riguardi, la stessa attenzione che può provare una Amica che ti vuole bene: negli ultimi tempi sei "diversa", sei più arrabbiata, sei come intorcinata in mille pensieri al tempo stesso, più di altre volte, sembra che tu non riesca a trovare la via di uscita dal groviglio in cui sei imprigionata. Ho pensato molto a te, ma non ti avrei scritto nulla in merito se tu, prima, non fossi in qualche modo intervenuta dando il "la" e consentendomi di iniziare questo discorso... Mi manchi, qui sopra... ci manchi! La tua assenza va attribuita solo al tempo che occupi nella stesura del tuo Diario, oppure c'è dell'altro? Ti invio un abbraccio, tenero e carico di affetto! Rosella :-)
Grazie Rosella è proprio vero quello che dici. ho incominciato a scrivere il diario per rimettere a "posto" alcune cose che impegnavano costantmente i miei pensieri, scrivere aiuta, però, non so perchè più scrivo e più mi arrabbio. ogni tanto Ale viene in sala e dice:"Cosa fai ancora alzata?" " Zitto, che devo scrivere" ora quel "devo scrivere " è diventato " mi devo vendicare!" , ha proprio ragione Michela. comunque aggiungiamo che siamo allo scadere dell'anno e al giro di boa dei controlli. sto leggendo il libro "LE VOSTRE ZONE ERRONEE" e scopro che a volte uno il cancro se lo cerca e io mi riconosco perchè sono sempre stata un pò auto lesionista e ancora oggi, anche se voglio volermi bene, faccio molto fatica. " come dici tu è esattamente così che mi sento "INTORCINATA". meno male che quando non mi amo, ci sono le amiche come te che lo fanno al posto mio. Francesca
Francesca... allora sai cosa devi fare? Se davvero apprezzi il fatto che noi siamo tue AMICHE e che pensiamo a te con amore, perché non fai altrettanto per noi e la smetti di farci preoccupare? :-) Non sono sicura di essermi spiegata... mi sa che adesso quella INTORCINATA sono io! :-) Ma tu hai capito, vero, il concetto che voglio esprimere? Serve dirti di non arrovellarti la mente ed anche l'esistenza, alla ricerca del pelo nell'uovo? E non credi che al "giro di boa" tu debba farti trovare ancora più forte, senza la determinazione sbriciolata in mille pezzi? FORZA, Francesca! Le stesse parole che scrivi per regalare a noi quel pezzo di serenità che tanto ci serve per VIVERE, le devi mettere in pratica nel quotidiano anche tu, altrimenti predichi bene, ma razzoli male! Ricordi? VIVI oggi, non proiettare sul futuro il tuo presente... hai molto da vivere attorno a te... non trascorrere ore ed ore solo con te stessa, è "troppo facile" rapportarsi solo a se' stessi, non si fa che darsi ragione o torto a seconda di come si è bendisposte o maldisposte in quel preciso istante... e intanto si perde di vista ciò che davvero conta, ciò che davvero ci nutre il cuore! Domani dimentica per un po' la tua amarezza, provaci... Francesca, io non sto "minimizzando", ma credo tu questo lo sappia bene, sto semplicemente cercando di trasferire su di te ciò che a mia volta ho vissuto sulla mia pelle e che mi ha fatto tanto bene... Ciao, Amica... abbi cura di te e della tua serenità, sposta l'obiettivo, riprenditi ciò che ti fa stare bene, è l'unico modo per uscire dalla spirale che ti sta imprigionando... A domani... ...ci racconterai che sei uscita e che hai passeggiato a testa alta con la tua deliziosa famigliola, che hai sorseggiato un cappuccino -rigorosamente senza zucchero- nel bar più bello della via pedonale? Ma anche altre esperienze sono bene accette!!! :-) Promesso? Rosella
Buongiorno a tutti! Grazie Francesca per aver condiviso con me la tua diagnosi... anche io sono triplo negativo, un linfonodo interessato G3 ma il mio indice di proliferazione è 80%. L'unico aspetto positivo è che il mio tumore era piccolo (1,8 cm). Non ho chiesto agli oncologi qual è la mia aspettativa di vita perché, almeno all'inizio, non ho messo in conto la possibilità di un fallimento della terapia. Io DEVO guarire e farò tutto quello che posso per farcela. Ma se non dovesse andare bene avrei comunque vissuto una bella vita circondata dall'affetto di tante persone nella vita reale e in quella virtuale . Persone come voi che scrivete da tutta Italia ma allo stesso tempo siete così vicini che posso sentire i vostri abbracci. E questo fa bene, anzi benissimo all'anima.... Emma
@ Dott. Catania come ha fatto a capire dal consulto che sono 1) precisina e razionale; 2) risentita nei confronti del chirurgo?. Sono tutte cose vere ma non credevo fosse così evidente. Sono una persona razionale e sono abituata ad un controllo esasperato delle emozioni. Tanto che anche in questa circostanza non riuscivo a piangere pur essendo molto preoccupata. Poi ho letto i vostri interventi e ho capito che non sono sola, che c'è chi mi capisce davvero, che c'è chi sa che non sono un caso da studiare ma un essere umano con tante paure e perplessità.... Grazie ancora a tutti per avermi accolto così calorosamente Emma
Ho visto il video e ho pianto come una fontana... Ada è un esempio che dovrebbero seguire tutti, non solo i malati di questa brutta malattia... la vita è imprevedibile... anche se non hai la malattia...e bisognerebbe viverla sempre intensamente... cercherò di farlo anche io. Emma
@Rosella: visto cosa intendevo qualche post fa? Ormai questo bus è una comunità. Da tutta Italia giungono nuovi passeggeri, Persone, che in voi RFS hanno trovato quelle Persone Eccezionali di cui parla spesso Salvo Catania. E la cosa che mi colpisce tanto è, pian piano, abbiamo costruito tutti insieme una filosofia che non ha nulla a che vedere col bieco ottimismo alla Pollyanna. La stessa Ada (lieto che sia tornata al lavoro, chiedo a Salvo Catania, se la sente, di porgerle i miei più affettuosi saluti) parla della Vita, dal punto di vista di una persona che attraversa un'Esperienza oncologica (o un'Avventura, come la chiama la nostra Francesca "Indiana Jones! ^___^). Ad Emma, Sara ed a tutti i "nuovi passeggeri" vorrei raccontare una cosa che mi riguarda. Tempo fa, in una botta di Sicilianite Acuta, mi lamentavo della situazione in cui versa Palermo, di come viviamo male, e parapì e parapà. Uno strazio. Mia moglie, persona saggia, mi ha guardato come se fossi un pesce con le gambe, e poi mi ha detto: "Cosa vuoi? Lavori, hai una famiglia, un tetto sopra la testa. Cosa pensi che sia la felicità, pensare a quello che non hai, che potresti avere, o goderti quello che hai intorno?". (Il suo discorso è stato un pò più lungo ed un pò più colorito, questa è una sintesi "politicamente corretta"). Mi ha scosso con poche parole, ed è tornata a piegare panni. Dopo aver lavorato di notte. Ed aver badato a me e mia figlia influenzati. Non c'è niente da fare: voi col gene "XX" siete l'evoluzione della specie... ^___^ Un caloroso saluto a tutti i Passeggeri del nostro Bus; e come diceva un famoso passeggero di un famoso bus, "Happiness real only when shared"...
Emma, >>Ada è un esempio che dovrebbero seguire tutti, non solo i malati di questa brutta malattia..>> Ha proprio centrato la cosa più importante. L’esempio di Ada vale per tutti. Lei, Emma come tante altre provenienti da altre regioni, si è imbarcata su questo bus dove ha trovato diversi “casi”( che brutto termine !) analoghi al suo e per questo che si è sentita “compresa” immediatamente . Facilmente comprensibile quando le varie esperienze sono state già vissute sulla “propria pelle”. Questo bus non si sa dove andrà perchè l’autista è il Padre Eterno. Nessuno di noi parlerà mai di guarigione dalla malattia, perché non dipende da noi. Qualcuno dovrà scendere in corrispondenza di qualche fermata intermedia. Ma non per la malattia ma perché questa è la vita. E non è detto che siano i pazienti marchiati da prognosi infauste a scendere per primi.. I chirurghi che hanno operato Ada sono già scesi da tempo alle fermate intermedie ed a lei contro ogni previsione è toccato persino di accompagnarli ai loro funerali. Su questo bus il cancro è sempre la cornice delle nostre discussioni, ma non è più il protagonista, il fantasma che ci perseguita e ci rincorre. Perché il cancro, e non solo, è, per usare le parole di David Servan-Schreiber nel suo libro Anticancro , LA MALATTIA DELLO STILE DI VITA. Non in maniera assoluta ovviamente perché Francesca ad esempio che un anno fa (buon compleanno alla nascita di astaccatofanculo!) irrompeva su questo blog, presentando una mutazione genetica come Angelina Jolie, protesterebbe reagendo a questa definizione. Io replicherei che resta comunque una malattia dello stile di vita che in presenza di un elevato rischio genetico mostra i suoi effetti devastanti anche in giovane età. Negli altri casi resta una malattia dello stile di vita che si manifesta a causa del concomitante invecchiamento cellulare. Questo stile di vita non riguarda solo la nostra alimentazione e la gestione dello stress generato dal nostro modo di vivere; si estende anche alla sfera della vita interiore, a ciò che concerne i nostri slanci creativi e i nostri ideali. Non mi chieda formule magiche. Ecco perché contano di più gli esempi di vita come quelli di Ada che le tecniche formule magiche. Ada era stata considerata morta per i fattori prognostici aggressivi della sua malattia ed è ancora qui. Lo scrivo perché qualcuno chiedeva, non mi ricordo chi “C’E’ QUALCUNO CHE CE L’HA FATTA ?] ALTROCHE’ !!!!!!! Ma gli esempi non sono adattabili a tutti se non in parte, perché non esistono formule magiche e le tecniche considerate isolatamente non possono essere di grande aiuto. Ad esempio trovo giusto incoraggiare Francesca che, incazzatissima non so per cosa, ha trovato nello scrivere lo strumento per vendicarsi, non so di cosa. Michela Mantovan, caporedattore del Corriere, ha scritto un libro per sé stessa e non per essere pubblicato. E ogni tanto se lo rilegge per “vendicarsi”, non so di che cosa o semplicemente per ritrovarsi con sé stessa. Il tema del superamento del RISENTIMENTO è fondamentale per favorire un vero cambiamento e ritornare alla vita o a quell'equilibrio che definiamo impropriamente Guarigione [Ci tornerò su ] Non esistono formule magiche perché molto semplicemente tutti noi un giorno moriremo. Questo è certo, l’unica cosa incerta…a quale fermata scenderemo? Moriremo perché i processi di degenerazione sono più rapidi dei processi di rigenerazione [riparazione]. L’unica cosa che possiamo fare consiste nel ritardare la nostra decadenza tramite uno stile di vita che favorisca la salute fisica o psichica. Quindi la prudenza è sempre d’obbligo quando si parla di GUARIGIONE e AUTOGUARIGIONE , che sono processi continuamente presenti nel nostro organismo. Del resto i medici preferiscono parlare di “remissione”, piuttosto che di guarigione [..echissenef…se il risultato biologico è identico !] Più comprensibilmente parliamo quindi “ritorno alla salute”, che vuol dire ritorno all’equilibrio. Un passaggio fondamentale è il superamento di tutti i RISENTIMENTI irrisolti. Pensate che sia normale che un superstite di un disastro aereo tornando a casa possa essere affascinato ad esempio da una lite condominiale ? O se tifoso di calcio possa essere turbato perché la squadra del cuore ha perso una partita “fondamentale” ? Lo scrivo a Lei e a quella parte “precisina e razionale” [mi chiede come ho fatto a indovinare ? Perché sono allenatissimo a indovinare quale emisfero cerebrale sta usando il mio interlocutore] si liberi del suo risentimento verso i suoi chirurghi. Rosella ci ha dato una bella esposizione a Milano del come liberarsi dei risentimenti , di Francesca e Michela Mantovan ho scritto già, ma non posso certo non citare i casi clamorosi di Chiara e Annarita. [A proposito di Annarita…dopo il terremoto anche il diluvio ? Me la immagino ospite…sull’Arca di Noè] medicitalia.it/..../Lettera-per-il-Dott-Catania https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/278557-nodulo-c3.html
Il link che si riferiva a Chiara non era linkabile. Rimedio https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/255545-lettera-per-il-dott-catania.html
ciao a tutti vecchi passeggeri e nuovi arrivati..in questi giorni ho avuto un pò da fare ma vi ho seguito sempre. Per chi è appena arrivata mi presento sono Antonietta, 37 anni un granchio con molti fattori sfvorevoli..che ha pensato bene di non passare per i lionfonodi ma arrivare via sangue al fegato! io non sono stata operata per via del mio "stadio" (ho un posto in prima fila in questo autobus!) e sto facendo chemio e non mi sento proprio MALATA. all' inizio ero stata assalita dallo sconforto, mi ritrovavo di colpo con un tumore (nessun caso in famiglia) e per giunta in una situazione "grave" ( ed io che mi sentivo benissimo)ma poi ho trovato una dottoressa che a differenza di altri che mi parlavno di terapie a vita mi parla di guarigione, mi dice che ci devo credere ed io ci credo, non mi da false speranze ma mi parla delle possibilità di intervenire sul tumore e sulla metastasi e io, che per le statistiche non ho da sperare, voglio collocarmi nella parte destra delle stesse dove la coda della distribuzione continua continua non tocca l' asse...fino a dove non ti calcola più nessuno perchè sei vio e vegeto! abbracci a tutti Antonietta
Cara Francesca, Rosella ti ha espresso quello che da un po' di tempo andavo pensando perciò aspetto anch'io il tuo riscontro a PROMESSO? Baci. Antonia