Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Eccellente interpretazione e brava a volerla utilizzare per rassicurare altre . Non e' cosi' frequente nella vita anche reale.
Frequentemente queste calcificazioni sono il primo segnale di un carcinoma in situ cioe' una patologia non invasiva e talvolta meno frequentemente una patologia invasiva in fase iniziale
Quindi anche nelle perggiori delle ipotesi e' sempre una tegola sul piano psicologico, ma stiamo parlando di
Dottore ma il fatto che siano presenti da 2 anni?... Anche se viste con macchine diverse..
Mi riallaccio al post di Marco sul fatto delle microcalcificazioni. In effetti anche a me dalla mammografia si vedevano solo queste microcalcificazioni ma non il tumore mentre io invece sentivo questa massa mai avvertita prima. E per di più poi ci stavano pure i famosi 5 linfonodi metastatici. In effetti anche in presenza di quest ultimo aspetto mi sono sempre chiesta come mai la mammografia avesse visto solo le microcalcificazioni. Andai a parlare pure con la dottoressa che la referto' e mi disse che erano indicative di un tumore che si sarebbe potuto sviluppare, ma prospettandomi questa cosa come fatto futuro, invece io già ce l avevo il cancro e pure coi linfonodi presi. Quindi nel mio caso la mammografia vide solo le microcalcificazioni.
Patty
Ieri sera dopo mesi mia moglie é riuscita a mettere un vestitino sexy e tacco. Dopo le 2,00 via la parruca e tacco...se baila!
Complimenti a tua moglie! Bravi!alla faccia delle cose negative e delle maledette paturnie!
Marco, Ylenia non ponetevi tanti interrogativi ora, ma soprattutto non dite "mi aspetto solo il peggio", qualsiasi cosa risulterà fuori c'è una soluzione.
Parentesi sportiva oggi andrò allo stadio fiduciosa che a fine partita si festeggerà l'obiettivo raggiunto che ha per la mia piccola squadra lo stesso valore dello scudetto juventino.... sperem.
Un saluto a tutte/i
Sabrina
Se pensa a tutto quello che avete scritto con Max 5-6 mesi fa ......c'e' la prova provata ...che passo dopo passo e' possibile riprendere in mano la propria vita.
Tutto merito vostro , e in piccola parte del forum
Danza, minigonna, tacchi alti....fanno parte della
Ma ora fate meno affidamento sul dr. Google e concentrate su di voi tutte le energie.
È un'immagine simpatica quella di voi col mojito, la danza e il tacco!
Che bella la vita...
io la amo, l'ho sempre amata.
Onestamente sono stata forte, non lo dico per autocelebrarmi, in questi mesi ho fatto pesare poco la situazione agli altri e ho cercato di dare un'immagine di me più normale possibile.
Oggi fisicamente "sto bene", anche stamattina ho corso, ormai ho lievissimi fastidi ma d'altra parte chi non ce li ha?
Per chi non sa della (ex) malattia io sono in gran forma, mi stanno benissimo i capelli corti (?!? Non è vero) sono una mamma sprint. E mi convinco anche io che sia così.
Per chi sa...è tutta un'altra storia.
È come se mi portassi dietro un'etichetta, per sempre.
Ero a spasso con amici quando una conoscente si avvicina alla mia amica per chiederle, con faccia da funerale, se fossi io (irriconoscibile a quanto pare), come mai fossi in giro perchè le avevano detto che stavo malissimo (punto di morte?!) e come facessi ad andare avanti con una bimba piccola.
Perchè ci sono rimasta male?
Che me ne frega del parere di questa scema?
Perchè io mi voglio sentire fuori dal tunnel, invece per gli altri ci starò sempre.
Etichettata come malata.
So che gli altri ci vedono come noi vogliamo farci vedere, per quello mi ha dato fastidio. Io non trasmetto quello che ha visto.
A parte questo episodio fastidioso è stata una bella giornata fino ad ora. Che bella la vita
Un abbraccio e grazie delle orecchie che tendete sempre
Stella
Nessuna etichetta, quelle sono persone ignoranti (proprio nel senso etimologico di "non conoscere"), mi fanno sempre più pena e purtroppo anche io ne incontro. Lasciamoli sulla loro strada e non facciamoci sfiorare dalla loro pochezza!
Un abbraccio!
Praticamente lo stesso atteggiamento della persona che ha invitato Speranza al matrimonio in chiesa e non al susseguente rinfresco o pranzo, perché non "sembrava il caso". Ma andassero al paese di Pulcinella tutti quelli che ci vedono già prossime a una vita invalidante se non addirittura prossime alla nostra fine. Aria, aria! Circondiamoci di gente positiva.
Patty
Giusto ragazze...aria!
Come vedete siamo circondate da personaggetti
Dr Catania, vedere la ferita di mia moglie, la trasformazione del corpo dopo le terapie mi ha fatto (...e mi fa ancora)un male nell'anima. Poi
ad un certo punto ho capito che l'unica scelta era quella di lottare. Questo lo devo anche a mia moglie.
Si proprio mia moglie perché lei è sempre stata cazzuta e non si è mai lasciata abbattere dal bastardo.
Vedere e sentire l'amore che hai per tua moglie mi ha commosso.
Bravi continuate così.
Oggi per me giornata no. Non succede niente di strano, sono solo io ..oggi voglio stare spento...(Vasco )
Una buona domenica RFS
Ciao Stella
Mi dispiace per l'episodio... immagino quanto sia stato doloroso. Perché è sempre un ricominciare da capo, un sentirsi di dover dimostrare qualcosa, è qualcuno che ti sbatte in faccia una realtà dolorosa e tergiversata.
Penso che le persone possano ferire psicologicamente più di certe malattie e che con il loro atteggiamento possano spingere nuovamente dentro il baratro. Perché dopo che si fa una fatica immane a sorridere, a truccarsi o anche semplicemente ad alzarsi dal letto, che arrivi qualcuno a farti sentire malata e vanifichi tutti gli sforzi è terribile. E nn credo alla buona fede, è questo il fatto. Nella mente di certa gentaglia è passato il messaggio che i malati di tumore debbano morire, e nessuno crede veramente alla loro guarigione... finché ... nn tocca a loro. Allora poi ci credono.
Nn so quale sia il triste meccanismo, ma è così .
Come ho già scritto più volte , sono solo 5 le persone che sanno della mia malattia... mio marito, i miei genitori, la mia titolare e la maestra di Andrea. Basta. Ne' amici ne' parenti.
Mi conosco e nn riuscirei a sopportare gli sguardi compassionevoli, le mezze battute, le finte premure, le telefonate di parenti che improvvisamente diventerebbero avvoltoi travestiti da uccellini...Ci ho pensato molto, ma ho scelto il silenzio. Come dici tu rimarrei sempre "la persona malata"... e invece io voglio guarire. Anche agli assistiti quando faccio le domande di invalidità potrei dire ... Sa che ce l'ho anche io? E invece assolutamente no, tengo tutto dentro di me, e mi va bene così .
Voglio che tutto questo diventi un ricordo... per ripartire più forte di prima , senza zavorre psicologiche degli altri, che già ne ho abbastanza delle mie.
Ogni giorno affido alla Madonnina tutte le Rfs ma io e didi abbiamo un legame speciale con S Rita..Un abbraccio a tutte..