Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
No, non ho detto solo al Nord, io ti parlo della mia regione dove esistono i Centri di Senologia mi sembra che la riforma che cambiò le ASL in ASST / aziende sociosanitarie territoriali sia di qualche anno fa e sia una riforma regionale... non so le altre regioni come si siano organizzate ma non vorrei dirti cose inesatte, non sono un'esperta . Certo penso che qui entrino in gioco scelte politiche..
Buongiorno a tutti. Mi riallaccio all' ultimo intervento di Eliana circa la trasformazione delle asl. Non vorrei dire cose inesatte però per quello che ne so in materia di sanità ci sta un ampio margine discrezionale lasciato alle regioni di poter decidere in modo autonomo pur nell' ambito di linee guida che dovrebbero valere a livello nazionale. In sostanza, perché a noi questo interessa, ogni regione "fa un po' come vuole", in base al budget di cui dispone e anche in base alle risorse professionali e alle strumentazioni (macchinari per tac, centri per radioterapia, ecc.ecc.) che ha in dotazione. Non è pertanto infrequente che in una regione si facciano delle cose che in altre regioni non si fanno. Certamente in quest ottica si potrebbe indurre a pensare che in alcuni luoghi ci si cura meglio che in altri. E in effetti è proprio così. Anche per curarsi occhi aperti su tutto.
Patty
Ok
dott. Catania
Però da quanto leggo su internet molto spesso vaab e mammottone vengono utilizzati come sinonimi...qual è la differenza sostanziale?
È vero purtroppo
Eliana come ti senti oggi? È brutto quando uno si sente male quando si vanno a fare esami medici, piccoli interventi. Spero che oggi ti senti meglio.
Patty
Da quel poco che ho capito, detto in termini molto elementari il mammotome è come una specie di ruota provvista di aghi per prelevare i tessuti che gira in più punti di una determinata zona della mammella e fa quindi più prelievi in varie parti, quelle su cui praticamente si fonda il sospetto quindi può prendere sia campioni buoni sia campioni dove c'è il cancro. Così ho capito. Invece la metodica vabb descritta da Eliana come ho capito va più sul sicuro nel senso che si va a prendere i campioni in una zona molto più ristretta. Quindi è una cosa più mirata. Forse in alcuni casi è adatta la vabb in altri il mammotome. Ma è una pura ipotesi di come io ho capito.
Patty
UN ESEMPIO DI LOTTA PER NOI TUTTI (vi invito a visualizzare il video della puntata di ieri delle IENE)
Daniel, eroe a 10 anni contro il cancro: «Lo chiamavo scemo». La sua storia a Le Iene.
Tutto iniziò con una puntura di zanzara: "Mi svegliai e avevo un gonfiore dietro il collo", racconta. "Pensavamo fosse una cosa normale, un'allergia, ma era un linfoma di Hodgkin. Un gonfiore delle cellule e dei linfonodi, fa parte della famiglia del cancro: mi hanno fatto ricoverare e curarmi con la chemioterapia".
"Appena tornato a casa ho urlato, mi sono arrabbiato. Ho pensato: proprio a me doveva capitare?". Daniel affronta la sua malattia con grande forza, ironia e col sorriso, e armato di telefonino documenta tutto quello che succede in ospedale: il suo motto è Zero paura e tanta voglia di vivere, e con queste parole pubblica il suo videodiario, a testimoniare la battaglia contro "scemo", il suo linfoma, che il piccolo ha soprannominato così.
Il bambino diventa l'allegria del suo reparto, e contagia medici e bambini, con cui balla in ospedale: con una dottoressa aveva stretto un patto, le aveva chiesto di promettergli che lo avrebbe curato, e lei gli aveva risposto "entro Natale sei a casa". Oggi Daniel è guarito, "ho mandato a quel paese il tumore", ma non ha dimenticato i suoi amici nel reparto e va spesso a trovarli in ospedale.
Le Iene accompagnano il piccolo eroe, in ospedale a Catanzaro: prima salutano Angela, una ragazzina malata di cancro, poi il migliore amico di Daniel, Mario, malato di leucemia. La vista dell'amico sofferente a letto però butta un po' giù il bambino, che viene però consolato dall'energia dello stesso Mario, che fa partire la musica dal suo computer. Il ballo è contagioso, l'allegria anche: il piccolo Daniel è davvero un esempio per tanti, un eroe silenzioso, un uomo, nonostante la giovanissima età.
Sì l'ho visto ieri sera. Grande esempio di coraggio e forza. Mi sono commossa.
L'agobiopsia tradizionale viene utilizzata per lesioni anche di piccole dimensioni al Sud e al Nord. .Babb e Mammotome per lesioni non palpabili (microcalcificazioni in particolare) e credo che esistano sia al Nord che al Sud. Non comprendo il problema.
E se faccio una ricerca ho la conferma
http://www.pagineblusanita.it/strutture-mediche-pubbliche/oncologia/mammotome/patreg-1454-16-prov55.htm
O usate il dr. Google solo per complicarvi la vita ?
...caspita quanto parlo! 71 messaggi e pure prolissi!
Buongiorno a tutti,
anche io mi sono commossa per Daniel. Come ho pianto tanto per Bea e Stefania...
Ovviamente queste storie oggi toccano un nervo scoperto e fanno ancora più male.
Sinceramente quando in H sentivo adulti che si lamentavano per ogni cosa durante le sedute di chemio il mio pensiero andava ai bambini pazienti oncologici, cuccioli indifesi che dovevano sopportare tanto dolore.
Mi sono ripromessa, come finisco anche la radio, di intraprendere il percorso di volontariato nel reparto dei bambini...è una cosa che sento molto.
Per quanto riguarda il discorso dei campanelli d'allarme vi capisco, siamo degli agnellini impauriti dopo tutto. Io nella mia testa ho pensato a metastasi ossee, polmone e fegato in questi mesi a causa di malesseri più o meno lievi. A volte credo che sia questione di tempo, che potrebbe davvero succedere purtroppo ma non voglio vivere sospesa e congelare questo periodo della vita aspettando qualcosa che inevitabilmente potrebbe essere.
Secondo me dobbiamo trovare una forte motivazione che può essere un figlio, l'amore per un compagno, un progetto nel cassetto, un viaggio desiderato da tempo, un'ambizione lavorativa...insomma un obiettivo, uno stimolo!
Non voglio gettare la spugna.
Devo avere fiducia in me stessa
Un augurio per una serena giornata a tutti
Ho scritto gia' che hanno lo stesso scopo : microbiopsia guidata. Non ci serve conoscere le sottili differtenze della procedura. Quindi per semplificare consideriamoli sinonimi.
Buongiorno a tutte RFS. Vi chiedo se con la chemioterapia si è manifestata la neuropatia periferica e se la stessa dopo il trattamento è scomparsa o migliorata. Mia moglie la sta trattando con il normast (se non ricordo male) e ad oggi la sintomatologia persiste soprattutto al piede sx. Oggi, tra l'altro, si è staccata pure l'unghia del mignolo. Grazie e buona giornata a tutte/i.
Ciao Heriano, col taxolo si hanno questi problemi di neuropatia periferica. Io prendevo delle compresse se non ricordo male si chiamavano leninerv. Ad ogni modo comparve dopo i primi 4 o 5 taxolo e perduro' per circa tre o quattro mesi dalla fine dei taxolo. Sintomatologia più pronunciata ai piedi più che alle mani. Per le unghie dei piedi erano diventate scure soprattutto ai lati e gli alluci in particolar modo.
Patty
Heriano
Non ho visto il servizio in TV ma dal tuo racconto ho avuto modo di apprezzare i rapporti e le relazioni positive nate fra il piccolino e i pazienti e fra i pazienti e il personale infermieristico.
Questa mia esperienza mi ha fatto ricredere su alcuni miei tabù inerenti la figura infermieristica.
Ho incontrato e sto incontrando tanta gente pronta a mettere a disposizione la propria competenza e la propria umanità.
Si sono create meravigliose relazioni fra me e le persone ( fisiche e virtuali o meglio fisicamente virtuali) che sto incontrando durante questo mio percorso.
Sto esplorando una nuova dimensione : la dimensione dell'umanità.
Allora io sto facendo il Paclitaxel, il taxolo, e adesso, dopo 7 cicli, inizio ad avere problemi di neuropatia periferica, ma ancora in maniera blanda. Avverto una certa sensibilità ai polpastrelli delle dita delle mani. Sto utilizzando solo olio di ricino col quale massaggio unghie per evitare ingiallimenti e micosi, ma è un 'fai da te', quindi non so l'effettiva efficacia.