Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
>>guarda che la prossima fermata è la tua>> o per ragioni anagrafiche...la MIA !!!!! E poiché non so OGGI rispondere a questa domanda...intanto me ne STRAFOTTO...perché già questa ansia anticipatoria corrisponderebbe alla MIA morte. Salvo C(omplicazioni !) Parafrasando Ippocrate sul suo (di Francesca) quadro clinico ripeterei le sue stesse parole >> LA VITA E' BREVE, l'ARTE VASTA, l'OCCASIONE INCERTA, l'ESPERIMENTO MALCERTO, il GIUDIZIO DIFFICILE>> Perché allora preoccuparsene con tanto anticipo e con un così elevato tasso di probabilità di errore...sul quando ?? Perché siamo OGGI impreparati sul tema della morte. E rischio di fare una clamorosa gaffe considerando il lutto della sua mamma. Ho vissuto poco in Sicilia dove sono nato, ma ricordo benissimo che si moriva in casa e da bambino insieme agli amichetti giravamo per le case del quartiere dove "venivano esposti" i morti dalla famiglia per l'ultima veglia. Oggi si muore in Ospedale, cioè LONTANO e la morte quindi è qualcosa di "distante" e più misteriosa. Ho letto un bellissimo articolo del mese di novembre scorso in un intero numero di Magazine Litteraire francese dal titolo "Quello che la letteratura sa della morte", dove viene spiegato come venga trattata da tutta la letteratura sin dall'antichità. Vivissimo ad esempio il ricordo letterario sulla morte di Ettore e sul lutto di Andromaca. Non solo la letteratura ma anche la storia della filosofia inizia con >>TUTTI GLI UOMINI SONO MORTALI>> Le religioni, i riti, i miti antichi ci rendevano la morte, seppur temibile, familiare. Oggi non vediamo morire (noi medici sì) perché si muore lontano in ospedale. Eppure la morte la vediamo continuamente ma come rappresentazione teatrale, come spettacolo sugli schermi e vediamo persino i cervelli che esplodono sul parabrezza di una macchina, ma quello è lo spettacolo della morte e non la morte vera , e pertanto quando pensiamo a quella vera ne siamo ancor più terrorizzati. Ho appena visto Linea Gialla in TV ed ho verificato che non si mette mai in scena la morte bensì ad esempio il dolore materno, che ci tocca in modo meno violento. Ci fanno vedere gli amici piangenti e con un sadismo estremo suonano alla porta della mamma per chiederle >>cosa ha provato quando hanno ucciso sua figlia ?>>. Con la scomparsa della morte dal nostro orizzonte di esperienza immediato, nonostante le dolorose esperienze familiari, ci renderà molto più spaventati, quando il momento si approssimerà, di fronte a questo evento che pur ci appartiene dalla nascita e con cui l'uomo saggio viene a patti per tutta la vita. P.S. Il 28 dicembre sono corso in Ospedale dove era stata ricoverata Ada Burrone per un serio problema respiratorio ( scommetto che il cancro anche stavolta si è preso sul grugno un bel ASF). E' ancora ricoverata. Vi saluta tutte ma ormai il peggio è passato. Già il giorno dopo abbiamo parlato a lungo...della NOSTRA morte....e dopo un'ora intera di chiacchierata sulla morte...eravamo entrambi più sereni ! Sarà per questo che siamo tutti/e fuori di sen(n)o !! Ora non solo si muore lontano da casa, ma leggiamo anche meno libri.
Dottor Salvo, grazie mille per la sua mail! e' proprio quello di cui avevo bisogno. Per favore, porti un mio (ma credo nostro!) grandissimo abbraccio ad Ada e ovviamente il nostro urlatissimo ASF al problema respiratorio! se le facesse piacere possiamo scrivere direttamente a lei??? un buongiorno a tutte ! Laura
Dottore Catania le sue parole mi hanno ricordato il grande Trilussa, che forza che era quel poeta lì quando scriveva nel lontano 1944 della sua ricetta magica (per chi non la conosce la riporto qui di seguito)... il guaio è che i medici che la prescrivono oggi sono davvero pochi e in farmacia risulta sempre come farmaco mancante... Per favore potrebbe portare un grosso abbraccio anche da parte mia alla Ragazza Fuori di Seno n° 1 Ada Burrone? Buona giornata Antonella La ricetta maggica (dalla raccolta "Acqua e Vino") Rinchiuso in un castello medievale, er vecchio frate co' l'occhiali d'oro spremeva da le glandole d'un toro la forza de lo spirito vitale per poi mischiallo, e qui stava er segreto, in un decotto d'arnica e d'aceto. E diceva fra sé: - Co' st'invenzione, che mette fine a tutti li malanni, un omo camperà più de cent'anni senza che se misuri la pressione e se conserverà gajardo e tosto còr core in pace e co' la testa a posto. Detto ch'ebbe così, fece una croce, quasi volesse benedì er decotto; ma a l'improviso intese come un fiotto d'uno che je chiedeva sottovoce: - Se ormai la vita è diventata un pianto che scopo ciai de fallo campà tanto? Devi curaje l'anima. Bisogna che, invece d'esse schiavo com'è adesso, ridiventi padrone de se stesso e nun aggisca come una carogna; pe' ritrovà la strada nun je resta che un mezzo solo e la ricetta è questa: "Dignità personale grammi ottanta, sincerità corretta co' la menta, libbertà condensata grammi trenta, estratto depurato d'erba santa, bonsenso, tolleranza e strafottina: (un cucchiaio a diggiuno ogni matina)".
Ciao Francesca io conosco la terapia per elaborare il lutto, che scritto così è si l'elaborazione della morte, ma di qualcun altro. A me è piaciuto molto il libro "Così è la vita" di Conchita de Gregorio. Esplora questo mondo certo, è la final destination di tutti noi, ma così incerto, dato che non sappiamo quando sarà! Molto interessante anche il libro di Vittorino Andreoli "La vita digitale"; sebbene il titolo non dia indizi in tal senso, essendo una riflessione sulla psiche nel mondo digitale moderno, ogni tanto accenna alla morte sia come evento "fuori dalla nostra vita", ma anche per l'età dell'autore. Elaborare che vuol dire? Parlarne. Poi ognuno si elabora la propria teoria e se la tiene e la verifica quando sarà. Però elaborare vuol dire parlarne, e succede anche quel che racconta il Dott. Catania, che un'oretta fa stare più sereni. Però l'importante è arrivarci vivi! E la vita ci offre tante cose di cui parlare e possiamo fare tante esperienze! Viviamo, allora! E parliamo, di qualunque cosa! :)
@Rosella, già si sente la tua assenza, mi viene il sospetto che tu sia in ritiro volontario dal blog. Ti mando un forte abbraccio! @ Dr. Bellizzi, sottoscrivo il Suo "Viviamo allora!"circa un anno fa ho schivato per un soffio un frontale e ho pensato: ECCO QUESTO E'IL MOMENTO! @Francesca, io ho l'esempio di mio padre, morto per una malattia a prognosi infausta. Lui sapeva, noi sapevamo, ci siamo preparati insieme al distacco, ma comunque sperando in una ripresa. Io vorrò sapere, per assaporare in ogni modo possibile la vita fino all'ultimo istante che la malattia concederà, e confidando comunque in una smentita per dare un ASF! alla malattia. Un caro saluto a TUTTE/TUTTI Antonia
Buonasera a tutte, a tutti! Sono Rosella... RI-ECCOMI!!! Prima di ogni altra parola voglio esprimere un mio pensiero positivo e beneaugurante per Ada Burrone! Ho letto che si è ripresa, ma l'idea che potesse avere un problema che l'ha obbligata al ricovero mi ha scossa parecchio... non so bene il perché, o forse si... giudicherete voi, ma mi è venuto subito alla mente il mio incontro con lei a Milano, nella sede di Attivecomeprima. Io non avevo avuto la possibilità di ascoltare il suo intervento nel corso della mattinata in quanto il mio treno era arrivato con ritardo ed avevo perso la coincidenza...pertanto sono arrivata solo verso mezzogiorno, quando lei era già andata via. L'ho vista quindi, per la prima volta, all'ora di pranzo quando lei, gentilmente, ci ha portato il vassoio di biscotti. In quella'occasione l'ho intravista da lontano, mentre entrava nella sala da pranzo, e ovviamente l'ho subito riconosciuta... Le sono andata incontro carica di entusiasmo e l'ho salutata, stringendomi a lei ed appoggiando con affetto, anzi con RISPETTO, la mia guancia alla sua. Di seguito mi sono raggelata in quanto lei si è ritratta immediatamente, come spaventata dal mio gesto e, al mio sguardo carico di domande, ha risposto dicendo che era meglio se nessuno si avvicinava a lei perché i suoi problemi respiratori si sarebbero potuti acutizzare... Ha poi aggiunto che lo aveva spiegato nella mattinata... ma io non c'ero e non lo potevo sapere! :-( Mi sono sentita una emerita cretina ed ho pensato e ripensato se potevo averle creato davvero un problema, cosa di cui non mi sarei mai perdonata! La cosa strana è che, per un istante infinitesimale, quando ho letto nell'intervento del Dottor Catania del suo ricovero dovuto a problemi respiratori, mi sono sentita coinvolta! Poi mi sono RI-DATA della cretina, ovviamente!!! :-) ------------------------------------------- Ciao, Antonia, Lori, Francesca, Laura ... grazie per ricordarvi sempre di me, ma di tutte, non solo di me.... Grazie Francesca che non rinunci "a prescindere" a leggere i miei "romanzi", trovandoli alla fine anche scorrevoli e piacevoli!:-) So che ti stai dedicando al tuo "diario"... BEN FATTO!!! :-) Hai letto quante persone, Dottori compresi, hanno dato il loro contributo al tuo pensiero? FANTASTICO! Siamo un tutt'uno, in certi momenti... Che spettacolo! Te lo avevo anticipato che avresti avuto risposte ben più "professionali" della mia... E così leggendo e leggendo, anch'io ho approfondito un argomento che chiamare "leggero" sarebbe un eufemismo! :-) --------------------------------------------- Antonia, ciao! La mia "assenza" (di un paio di giorni all'incirca :-)) è stata in parte dovuta a problemi di connessione con il sito di MI (di cui ho accennato anche qualcosa al Dottor Catania, ma pare che sti problemi li avessi solo io.... quindi che deve fare ancora, quest'Uomo??? :-)). Altro motivo è che non sono in piena forma... l'ormai famoso "mappazzone" ( Laura.... :-)) sta sempre al suo posto, anzi, ad essere precisi è migrato leggermente in alto nel cavo ascellare, ma la consistenza rimane la stessa. La zona è calda, dolorante ed anche, in parte, rossa. La febbre non me la sento ma non me la sono più misurata... stasera per scrupolo ci ho provato e avevo esattamente 37... mah... cos'è 37...febbriciattola o normalità, alle 20 della sera? Questo pomeriggio sono stata dalla mia Dottoressa di base (Splendida Creatura dedita alla sua professione con passione, esattamente come piacerebbe a tutte noi che fossero i Medici che incontriamo sul nostro cammino), la quale mi ha visitata e ha detto che "sente" del liquido, ma sente anche i linfonodi parecchio ingrossati. In definitiva, il "grumo" che si è formato non consentirebbe alla linfa di defluire, perché rimarrebbe intrappolata nell'ingorgo.... Niene di grave, dice, fa parte della linfangite a cui accennava il NOSTRO Dottor Catania... le ho anche parlato di lui, alla mia Dottoressa!!! Lei propone una ecografia di controllo, anche per avere un termine di paragone successivo... Poi dovrò anche rifare le analisi di controllo per trigliceridi e colesterolo ecc ecc... speriamo che il mio "angelo custode quinquennale" non abbia fatto altri grandi scherzi, da un mese a questa parte! Venerdi 17 ( GULP!!!!) ho la visita di controllo in radioterapia con i miei due Dottorini...( SIGH!!!) pura formalità in quanto il parere del Dottor Catania per me rimane fondamentale...lui ha detto di aver fede, e io OBBEDISCO! Dottor Catania... maaaaa... starò mica diventando un "pacco postale"??? :-) ------------------------------------------------------------------- Elisa, Antonella, Lucia, Donatella, Fiorella, Mery... e tutte le Ragazze che non leggiamo da un po'.... vi penso, per poco che serva... io, noi, vi pensiamo! Paola: la POTENZA ... una espressione che ben descrive il nostro sentire.... Si, E' POTENTE che qualcuno, qui, pensi SEMPRE a qualcun altro, a noi! :-) Francesco, hai scritto ad Alex e Silvia per confrontarvi con il percorso che sta svolgendo Elena? -------------------------------------------------------------------- Ora spero di riuscire a "postare" il mio commento ... che internet sia con me!!!! Felice notte a tutti, un abbraccio virtuale ed un sorriso, che fa sempre bene al cuore! :-) ADELANTE!
Carissimo Dottore per favore porti un saluto e un grande abbraccio a Ada e le dica che siamo tutti con lei.....Grazie. Ad Elena un grandissimo IN BOCCA AL LUPO,anzi un IN C..O ALLA BALENA. Chiara.
Dott. Catania La prego di salutare per me Ada e Le dica che oltre al ricordo dell'incontro a Milano che per me è stato emozionante per le parole sincere che mi ha regalato, leggo spesso i libri che mi sono portata a casa perché mi capita proprio di cercare alcune sue frasi lette e rilette che mi aiutano a superare certi momenti. LORI
Salve, sono una nuova utente, mi chiamo Anita e ho avuto un tumore al seno, da poco ho finito la chemio e mi sto riprendendo da tutti i suoi gli effetti collaterali. Dal momento della diagnosi la mia vita è cambiata, le paure, l'angoscia, la confusione, la tristezza e la disperazione all'improvviso sono entrati nella mia vita. Mi sento come un bambino che ha bisogno di tanta protezione, l'impotenza di fronte la malattia ha distrutto la mia sicurezza. Non so come andare avanti senza la serenità di un tempo e con i pensieri negativi che percorrono in continuazione la mia mente devastando la mia quotidianità. Scusate il mio sfogo, ma sono sicura che voi mi comprendete sino in fondo. In questi giorni sono molto angosciata perchè l'oncologo mi ha detto che sta trascorrendo troppo tempo dall'ultimo ciclo della chemio all'inizio della radio, purtroppo il radioterapista mi risponde che devo attendere la lista d'attesa, ma sono trascorsi due mesi e ho paura che la terapia diventi inefficace. Carissimo Dr. Catania, ma le mie paure sono fondate? Un abbraccio a tutti dal profondo del cuore .
Anita, intanto BENVENUTA ! Non si pentirà certo di essere entrata in questa gabbia di matti. Da quale regione ci scrive ? Le sue paure sarebbero fondate se la richiamassero per la terapia tra un anno. Da quanto scrive si può dire che siano infondate pur partendo da una informazione vera e corretta. 1)La radioterapia dopo le terapie adiuvanti andrebbe fatta "appena possibile", ma questa è una raccomandazione molto generica e per ovvie ragioni. Dipende in realtà dalla terapia farmacologica prescritta, comunque in assenza di chemioterapia 4-6 mesi, altrimenti i tempi possono essere più lunghi. Pertanto nel suo caso non mi farei prendere dall'ansia e aspetterei con serenità la chiamata. 2) In ogni caso l'azione della Radioterapia è quella di "sterilizzare" eventuali microfocolai residui ed agire nella prevenzione delle recidive. Poiché non può far nulla per eseguirla "appena possibile" interferendo sulle liste di attesa, mi preoccuperei, si fa per dire, della PREVENZIONE PRIMARIA, molto importante indipendentemente dalla radioterapia, per la prevenzione di nuovi tumori e soprattutto delle recidive. Legga PREVENZIONE PRIMARIA (= stile di vita) (Alimentazione + attività fisica) https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html http://www.senosalvo.com/terapia_metronomica.htm http://www.senosalvo.com/tutti_abbiamo_un_tumore.htm http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html
Inoltre >>In questi giorni sono molto angosciata perchè l'oncologo mi ha detto che sta trascorrendo troppo tempo dall'ultimo ciclo della chemio all'inizio della radio, purtroppo il radioterapista mi risponde che devo attendere la lista d'attesa>> Non ho parole !! Il suo oncologo invece di considerare la vicenda che ci racconta come se lui non c'entrasse nulla ("non è mia competenza" ??????!!!!) ed invece di colpevolizzarla per un ritardo di cui non può certo considerarsi responsabile, perché non prova (dico almeno di provare perché non conosco la realtà locale) ad alzare il culo dalla sedia e si precipita in Radioterapia per perorare la sua situazione come prioritaria rispetto...alle liste di attesa formali ??? P.S. Se questa opzione trovasse ostacoli illogici (e poi dicono che saremmo noi fuori di testa !!) provi ad inviarmi una mail privata con tutti i dettagli della sua situazione e proverò a scrivere io una mail al responsabile del servizio di radioterapia del suo Ospedale e per conoscenza al Direttore Sanitario dello stesso.
Cara Anita, sono Antonia, ben arrivata su questo bus. Ti abbraccio forte! Rosella ma... erano SOLO DUE GIORNI!? Antonella "La riccetta" mi garba assai, grazie!
>>perché non prova (dico almeno di provare perché non conosco la realtà locale) ad alzare il culo dalla sedia e si precipita in Radioterapia per perorare la sua situazione come prioritaria rispetto...alle liste di attesa formali ???>> In altre parole se non fossi stato chiaro è compito dell'oncologo, se convinto che il ritardo possa risultare dannoso, e NON DI ANITA segnalarlo al servizio di Radioterapia. Credo, senza dover ricorrere alle metafore, che Lei non stia aspettando un certificato di residenza dall'ufficio dell'Anagrafe dove lavorano molti BUROSAURI. Credo che tra le funzioni dell'oncologo (ne abbiamo parlato a lungo nel Convegno di Milano) rientri anche quello "antiansia del paziente" di facilitare e consolidare i legami tra i vari momenti dell'iter diagnostico-terapeutico, solitamente vissuti come privi di nesso, motivo questo generatore di ansie.
Un saluto ad Anita! E' da molto tempo che non rivedo un cartone che adoravo da bambino, "Le dodici fatiche di Asterix", una rivisitazione delle più famose fatiche di Ercole, ma in chiave "Gallica". C'era una scena che mi faceva ridere parecchio: una delle fatiche era "ottenere il lasciapassare A-38", il che prevedeva un INFINITO vagare da un ufficio all'altro, da un burocrate all'altro, finchè il tapino impazziva, stritolato dagli ingranaggi della macchina burocratica: http://www.youtube.com/watch?v=_-vFFSk7Hz0 Questa scena mi fa anche riflettere, perchè se si tratta di ottenere un documento o una pratica, può essere molto fastidioso e frustrante, ma se si tratta della propria salute, sentirsi come una formica di fronte ad un BuroSauro dev'essere parecchio spaventoso... @Rosella: Due giorni e già eravamo in crisi d'astinenza... ^___^ @Lori: anche io rileggo spesso i alcuni passaggi dei libri di Ada, in particolare "Lettera ai medici di domani", perchè esprime concetti secondo me importantissimi con parole semplici.
Anita Benvenutaaa! come vedi ci meritiamo tutto l'appellativo di fuori di sen(n)o! se non altro perchè il nostro " papà virtuale", il Dottor Catania è il più fuori di tutti!!!!!!!!!! Con immenso rispetto, Dotto Catania!! Mi creda, solo lei può online prendersi carico di velocizzare i tempi delle terapie di una paziente non sua. FANTASTICO !! Questa disponibilità è davvero unica. La ringrazierà sicuramente Anita ma ci tenevo a farle sapere quanto le sue attenzioni sono preziose x tutte noi. Tornando ad Anita...se avrai il tempo di leggere gli innumerevoli post precedenti potrai leggere delle nostre paure e difficoltà nel riprendere in mano la vita dopo la diagnosi e le cure. Ma spero portai anche trovare un pò di forza, di speranza e di conforto. Il primo passo credo sia accettare questa paura ma non permetterle di invadere le tue giornate. E poi, poco per volta dimenticarsela in un angolino della testa e lasciare che il resto, le cose belle, le nuove esperienze, gli affetti possano riprendere il posto d'onore tra i tuoi pensieri. E...cercare di essere tolleranti con se stessi, in un momento simile chi non sarebbe un pò angosciato? Quindi...mi permetto di iniziare a lanciare un ASF (A staccato Fanculo!!!) liberatorio a tutto ciò che ti preoccupa ( e che preoccupa tutte noi). forza.... AAAAA SSSSSSS FFFFFFFFFF !!!!!!!!!!!!!!!! Vale anche x me ,visto che tra un'oretta andrò a fare l'ultima (si spera!) "gonfiata" alla mia protesi provvisoria e spero mi diranno quando fissare il benedetto intervento finale. Baci e abbracci ! Laura