Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
salvocataniaMedico Chirurgo
492885:
Voglio sperare che stavolta sia diverso, voglio provare a considerarla una malattia come un'altra, da cui si può guarire.Di cancro si puo' morire, ma piu' frequentemente guarire. Piu' difficile, ma possibile, guarire dalla seconda e piu' grave malattia che si accompagna al cancro : la PAURA !
Ma come vede e' possibile controllare la paura perche'
Lori Fiduciaria
Linda 492885 Ci sono anch'io ad accoglierti e ad ascoltarti, un abbraccio a te e a mamma. Fai bene a starle vicino ma vedi prima quello che vuole lei, sai Linda una mamma alle volte preferisce non preoccupare troppo i figli, noi siamo forti e sappiamo bastare a noi stesse però dalle tutto il tuo amore e non farla sentire troppo bisognosa di te, so che troverai il modo di starle vicino come desideri. Un abbraccio
Lori
Lori
Juventina Fiduciaria
Dottor Catania
Risponde anche al mio post x favore?
Lori Fiduciaria
Cristina sono d'accordo con te, il tuo post è molto bello e denota veramente tutta la nostra gratitudine, capita anche a me e a tutte di notare la solitudine e la sofferenza di alcune persone quando frequenti certi ambienti e alle volte se riesci a parlare con loro ti rendi conto che siamo fortunate ad avere questo nostro rifugio dove la paura, l'ansia diventa un fatto comune e pertanto più sopportabile.
Non ricordo chi mi ha consigliato l'ultimo libro del prof. Berrino " ventuno giorni per rinascere " l'ho comperato e ora lo leggo poi ci sentiamo
Lori
Non ricordo chi mi ha consigliato l'ultimo libro del prof. Berrino " ventuno giorni per rinascere " l'ho comperato e ora lo leggo poi ci sentiamo
Lori
Heriano
Maxi
Mastectomia è stata fata perché sui margini di resezione non erano indenni da neoplasia. difatti, sui margini sono stati riscontrati micro focolai invasivi unitamente a carcinoma in situ e per wuesto motivo hanno proceduto alla mastectomia.
salvocataniaMedico Chirurgo
Juventina:
Volevo chiederle un approfondimento sul discorso età . Perché è un fattore predittivo così negativo l'insorgenza sotto i 50 anni? È per una questione di cellule che si possono diffondere più rapidamente? O è perché indipendentemente dai fattori prognostici è più aggressivo a 40 anni che dopo i 50? Perché tutti storcono il naso quando sentono il discorso etàHo risposto indirettamente anche a Lei rispondendo ad Elisabetta ( vedi post# 22.708) .
I tumori genetici che insorgono in giovane eta' sono piu' frequentemente aggressivi presentando fattori prognostici sfavorevoli, mentre con il crescere dell'eta' sono piu' frequentemente ormonoresponsivi con basso indice di proliferazione.
Juventina Fiduciaria
Grazie
Heriano
Lori Fiduciaria : grazie di heart: da parte mia e di mia moglie.
Purtroppo la vita ci ha dato un' altra prova dura da affrontare. Ma insieme ce la faremo anche stavolta.
Stella fiduciaria
Lori trasmetti una grande serenità, complimenti a te e a tutte le rfs che "ci hanno messo la faccia".Leggere le vostre storie mi ha emozionato e fatto riflettere...
Grazie
Grazie
Daniela Sicilia
Lori Fiduciaria
Qua tra pappe e pannolini ..con chicca..imparare a fare la pipi..fa i capricci x mangiare.la notte piagnucola..insomma ci stiamo adattando o ci proviamo..
Oggi leggevo un articolo dell' Airc che diceva che con la terapia adiuvante si riduce del 50% che la malattia si ripresenti x quando riguarda il tumore al seno..devo dire dato molto sconfortante x me ..ma..sono amareggiata..un abbraccio
Qua tra pappe e pannolini ..con chicca..imparare a fare la pipi..fa i capricci x mangiare.la notte piagnucola..insomma ci stiamo adattando o ci proviamo..
Oggi leggevo un articolo dell' Airc che diceva che con la terapia adiuvante si riduce del 50% che la malattia si ripresenti x quando riguarda il tumore al seno..devo dire dato molto sconfortante x me ..ma..sono amareggiata..un abbraccio
salvocataniaMedico Chirurgo
Daniela Sicilia:
Oggi leggevo un articolo dell' Airc che diceva che con la terapia adiuvante si riduce del 50% che la malattia si ripresenti x quando riguarda il tumore al seno..devo dire dato molto sconfortante
salvocataniaMedico Chirurgo
Daniela Sicilia:
Qua tra pappe e pannolini ..con chicca..imparare a fare la pipi..fa i capricci x mangiare.la notte piagnucola..insomma ci stiamo adattando o ci proviamo..Oggi leggevo un articolo dell' Airc che diceva che con la terapia adiuvante si riduce del 50%Occuparsi di un cucciolo e' impegnativo ma e' un ottimo diversivo per distoglierla dall'imprudente ricerca di...STATISTICHE !
salvocataniaMedico Chirurgo
492885:
Grazie a tutti e tutte per il caloroso benvenuto! Fino a ieri non conoscevo l'esistenza della parola caregiver...adesso scopro di esserlo diventata!In termini psicologici, l'impatto del tumore può essere maggiore sul familiare che sullo stesso paziente. In particolare quando il caregiver conosce, sa della prognosi della malattia più di quanto non sappia il malato.
Una situazione all'apparenza paradossale ma niente affatto rara, specialmente nei paesi latini come il nostro, dove il familiare è presente quasi sempre e durante tutto il percorso di cura: al momento della diagnosi, dell'ospedalizzazione, della somministrazione delle terapie e dei colloqui con i medici.
E dove, a differenza dei paesi di cultura anglosassone, è ancora forte il concetto di protezione del malato e non sempre facile da accettare quello di condividere la verità sulla malattia. I dati ci dicono che le attività che il familiare-caregiver ritiene più stressanti sono l'aiuto diretto nei bisogni fisici, la gestione dei sintomi della malattia, gli effetti collaterali delle cure, gli spostamenti per raggiungere l'ospedale e le attese per visite e terapie.
Rabbia, impotenza, senso di colpa e solitudine.
E le emozioni? Cosa prova più spesso chi si occupa di un parente con tumore? Rabbia, che si associa all'ingiustizia della malattia. Senso di colpa, quello di chi è sano mentre la persona che ama non lo è più. Naturalmente impotenza. E solitudine: è stato stimato che, almeno nel 50% dei casi, l'intera vita del caregiver viene modificata dalla malattia del suo assistito: cambiano le abitudini, l'uso e la durata del tempo libero, dello svago e della vacanza. E di conseguenza si modificano le relazioni affettive, amicali, sentimentali, familiari. E cambia il rapporto con il lavoro, nel quale si rischia di rendere meno: a pesare di più sulla resa lavorativa del caregiver sarebbero prima di tutto l'intensità delle terapie (che spesso si associa a più effetti collaterali) e gli spostamenti per eseguire le cure.
Daniela Sicilia
salvocatania
Dott Catania le statistiche sono loro a venire da me..visto che l Airc sponsorizza x domenica x l azalee e quindi si parla dei progetti di ricerca e poi ci danno pure le bastonate x quello che scrivono
Dott Catania le statistiche sono loro a venire da me..visto che l Airc sponsorizza x domenica x l azalee e quindi si parla dei progetti di ricerca e poi ci danno pure le bastonate x quello che scrivono
salvocataniaMedico Chirurgo
Daniela Sicilia:
Dott Catania le statistiche sono loro a venire da me..visto che l Airc sponsorizza x domenica x l azalee e quindi si parla dei progetti di ricerca e poi ci danno pure le bastonate x quello che scrivono...e Lei si compri l'Azalea
ma stia lontana dalle STATISTICHE