Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
buon segno, Dada!
il tuo inconscio voleva proprio staccare di brutto da tutto e tutti...
Quoto sticazzi !!!!
titina
Cucciola, vengo anche io domani !
Per le macchioline rosse domani lo comunichi, ma forse sono esito delle visite che hai fatto in questi giorni?
Ti sono vicina e non ti mollo!!
c
Grazie.
Hai l'endometrio ispessito e forse (dico forse) è normale avere qualche macchiolina sullo slip. Domani potrai chiedere ai medici. Stai tranquilla.
Laura
Cucciola, vengo anche io domani !
Per le macchioline rosse domani lo comunichi, ma forse sono esito delle visite che hai fatto in questi giorni?
Quoto Laura.
Perdonami cara, ma non ho capito se hai un supporto psicoogico che ti segue. Mi permetto perché mi riconosco anche io un po' in te. Una volta, verso i 23 24 anni, dicevo di avere il palato freddo e pensavo fosse sintomo di qualcosa. Poni riparo, segui i consigli di Paffi, cerca di capire cosa c'è sotto e di elaborare, perché così davvero ti rovini la vita. Io a posteriori penso di avere sprecato tanta energia dietro alle malattie immaginarie, tanta pesantezza, mentre dobbiamo cercare di viaggiare leggere! Nessuna risposta del dott. Catania potrà mai rassicurarti del tutto. Passerai ad altro subito dopo. Manca solo il ginocchio della lavandaia (per citare Tre uomini in barca) anzi no, c'era anche il ginocchio tra i vari malanni. Si scherza, per provare a sdrammatizzare un po'...
Mi chiamo Maria e ho quasi 40 anni. Ho contattato il sito di Medicitalia perché vivo malissimo il periodo che precede l'annuale controllo senologico. Non ho familiarità diretta nè per tumore al seno né dell'ovaio. Da quando ricordo due anziane zie, una di mio padre e una di mia madre hanno avuto un tumore al seno oltre i 70 anni. Ho avuto il menarca a dieci anni e mezzo, una sola gravidanza a 34 anni e ho allattato al seno per sei mesi. Copio e incollo il messaggio che ho scritto su Medicitalia
Gentili Dottori,
Mi trovo sempre in questo periodo, prima dell'annuale controllo al seno, a chiedere un vostro consulto.
Io vivo malissimo il momento della visita e, per questo motivo, ho iniziato un percorso di psicoterapia.
Credo di essermi ammalata di "cancerofobia" (termine che ho letto proprio nei vari consulto) soprattutto per quanto riguarda il seno.
Non pratico l'autopalpazione, perché per me è motivo di forte ansia, se sfioro il seno, per sbaglio, e sento qualcosa, una parte più dura, ecc vado nel panico.
A giugno scorso ho fatto la mia prima mammografia, integrata con ecografia (l'ecografia la faccio ogni anno da 5 anni).
Il senologo radiologo che mi segue mi aveva fissato la prossima mammografia a settembre 2020, ma io ho fissato con la segretaria per giugno, ad un anno esatto.
Da giugno 2019 fino a aprile 2020, ho preso la pillola per una cisti ovarica, ora riassorbita, e, ovviamente, ho paura che l'assunzione del contraccettivo mi possa fare trovare qualche brutta sorpresa al seno.
Cerco di fare prevenzione primaria con una buona alimentazione (ci tengo a mantenere il peso forma) e attività fisica.
Raccolgo, poi, pessime informazioni in rete (cosa che non dovrei fare) sul "cancro da intervallo", che si presenta tra una mammografia e un'altra è il mio livello di ansia sale.
Vivo malissimo questi giorni pre-visita.
Vi chiedo scusa per il tono ansioso del mio messaggio e vi ringrazio per il vostro prezioso supporto
Come cambiano i tempi.
Ogni anno in questo periodo ho fatto numerosi approfondimenti sul Meeting Mondiale di Oncologia dell'Asco che si svolge annualmente in questo periodo.
Quest'anno in un clima un pò particolare per la mancata (solo virtuale) di migliaia di oncologi provenienti da tutto il mondo.
Intanto allego una intervista riassuntiva e poi in seguito rileggendo i contenuti delle varie relazioni riporteremo le novità più importanti
.
Si chiude il sipario sulla prima edizione virtuale del congresso di oncologia più importante al mondo, quello della Società Americana di Oncologia Clinica (Asco). L'emergenza Covid-19 ha trasformato il centro congressi che ospita ogni anno decine di migliaia di medici e operatori sanitari in un ospedale, ma non ha fermato la ricerca e la determinazione della comunità internazionale di oncologi che ogni anno si incontrano al McCormick Centre di confrontarsi sul futuro della lotta al cancro, come ha sottolineato Howard A. "Skip" Burris III, presidente uscente della Società.
"Quando mesi fa ho scelto il tema per il congresso - "Unite and Conquer: Accelerating Progress Together" – non avrei mai pensato che il significato potesse essere oggi così diverso", ha detto il presidente durante la Opening Lecture di sabato scorso.
"Oggi l'esigenza di essere uniti e accelerare il progresso insieme è ancora più urgente ed evidente".
Presidente Burris, la pandemia può rappresentare una battuta d'arresto per la ricerca clinica?
"Siamo molto preoccupati per l'impatto che l'epidemia ha avuto sulla ricerca contro il cancro: abbiamo condotto un'indagine che ha svelato che il 60% dei programmi di ricerca ha dovuto sospendere gli screening o gli arruolamenti di alcuni studi clinici e che i pazienti coinvolti negli studi sono meno propensi o hanno più difficoltà a contattare lo staff per chiedere aiuto. Ovviamente la nostra prima preoccupazione è quella di preservare la sicurezza e la salute dei pazienti; un compito difficile viste le scarse evidenze che ancora abbiamo sull'impatto che Covid-19 ha sui pazienti oncologici, nozioni limitate che non ci consentono di dare delle linee guida specifiche sui trattamenti e la gestione dei malati".
Asco ha però pubblicato in questi mesi delle raccomandazioni, di che si tratta?
"Quando il nuovo coronavirus è stato proclamato una pandemia, abbiamo riconosciuto pubblicamente l'assenza dei dati necessari per poter prendere delle decisioni sulla base delle evidenze. Di conseguenza abbiamo chiesto al nostro Comitato Etico di elaborare nuove raccomandazioni, pubblicate sul Journal of Clinical Oncology, sulla base delle quali poter prendere difficili decisioni sull'allocazione delle risorse durante la pandemia".
La pandemia sta ancora facendo il suo corso e con ogni probabilità assisteremo a una nuova ondata in autunno. Come possiamo proteggere i pazienti oncologici?
"Per I pazienti oncologici l'impatto di Covid-19 è stato particolarmente grave, indipendentemente che siano venuti a contatto con il virus. Si tratta tipicamente di anziani, spesso con altre malattie, e il loro sistema immunitario è indebolito dalla malattia o dai diversi trattamenti a cui sono sottoposti. La migliore misura protettiva per queste persone è non incontrare il virus: stare a casa, evitare spostamenti non necessari, lavarsi spesso le mani e non avere contatti con chi è infetto sono le misure di prevenzione. Purtroppo la pandemia ha obbligato molti oncologi a ritardare o modificare i piani di trattamento per ridurre il rischio di infezione dei pazienti e non sappiamo che impatto questi cambiamenti avranno sui pazienti. Ci preoccupano anche molto i ritardi nello screening e nella diagnosi che abbiamo registrato in questi mesi che potrebbero aumentare i rischi di diagnosticare la malattia già in fase avanzata o di recidiva".
Incertezze che la ricerca può contribuire a risolvere. Una ricerca molto attiva, come dimostrano le oltre 2200 presentazioni registrate al congresso nonostante la modalità online. Quali sono state le notizie principali sul fronte della pratica clinica?
"La missione di ASCO è importante oggi più che mai, ed è per questo che non ci siamo fermati e abbiamo deciso di comunicare le principali innovazioni nella ricerca contro il cancro comunità oncologica mondiale in un formato virtuale. Le innovazioni principali sul fronte delle terapie riguardano l'immunoterapia e la terapia target nei tumori dei polmoni, del colon retto, dell'ovaio e della vescica. Abbiamo poi portato dei dati importanti sull'accesso alle cure e sull'impatto di Covid-19 sui pazienti oncologici. Anche se è ancora troppo presto per cambiare i trattamenti sulla base di questi dati, gli studi presentati ci danno delle indicazioni fondamentali sui fattori di rischio per i nostri pazienti e ci indicano la necessità di proseguire con la ricerca. Uno studio ha poi dimostrato che le video conferenze fra malati e caregiver, soprattutto in un periodo come quello che stiamo vivendo, sono un utile strumento per alleviare ansia e stress.
Per quanto riguarda il tumore al polmone, da una parte è stato dimostrato come nei pazienti che hanno una specifica mutazione e soffrono di tumore non a piccole cellule, la terapia mirata usata dopo la chirurgia aumenta il tempo libero da malattia; dall'altra un nuovo studio ha dimostrato che smettere di fumare dà sempre un vantaggio anche quando si decide di farlo pochi mesi prima di ricevere una diagnosi di tumore al polmone".
Immunoterapia e terapia target sono le grandi promesse – in parte già realtà – dell'oncologia del futuro. Devono essere considerate approcci alternativi o si possono combinare?
"Immunoterapia e terapie target si possono combinare già oggi in specifici setting e per alcuni tipi di tumore, per esempio nel tumore del rene. Tuttavia, è necessario ancora condurre ricerca e studi clinici per capire se sia meglio combinare piuttosto che somministrare in sequenza queste due classi di farmaci, così come comprendere quali siano dosi e modalità più efficaci".
Che prospettive apre l'approccio agnostico? Per quali tumori possiamo pensare di trovare delle terapie in questo modo?
"L'approccio agnostico diventerà presto lo standard in oncologia. L'identificazione di alcune mutazioni - fra le altre NTrk, Ros, Ret, Alk, Kras - guiderà sempre più la scelta terapeutica. A partire dai tumori metastatici, recidivanti o ricorrenti per i quali sempre più è possibile avere il profilo molecolare".
Mar
Ho fatto come Dada una bella passeggiata
Ma ora ci sono
Titina
Ci sono anch'io domani!
Gentili Dottori,
Mi trovo sempre in questo periodo, prima dell'annuale controllo al seno, a chiedere un vostro consulto.
Io vivo malissimo il momento della visita e, per questo motivo, ho iniziato un percorso di psicoterapia.
Credo di essermi ammalata di "cancerofobia" (termine che ho letto proprio nei vari consulto) soprattutto per quanto riguarda il seno.
Non pratico l'autopalpazione, perché per me è motivo di forte ansia, se sfioro il seno, per sbaglio, e sento qualcosa, una parte più dura, ecc vado nel panico.
A giugno scorso ho fatto la mia prima mammografia, integrata con ecografia (l'ecografia la faccio ogni anno da 5 anni).
Il senologo radiologo che mi segue mi aveva fissato la prossima mammografia a settembre 2020, ma io ho fissato con la segretaria per giugno, ad un anno esatto.
Da giugno 2019 fino a aprile 2020, ho preso la pillola per una cisti ovarica, ora riassorbita, e, ovviamente, ho paura che l'assunzione del contraccettivo mi possa fare trovare qualche brutta sorpresa al seno.
Cerco di fare prevenzione primaria con una buona alimentazione (ci tengo a mantenere il peso forma) e attività fisica.
Raccolgo, poi, pessime informazioni in rete (cosa che non dovrei fare) sul "cancro da intervallo", che si presenta tra una mammografia e un'altra è il mio livello di ansia sale.
Vivo malissimo questi giorni pre-visita.
Vi chiedo scusa per il tono ansioso del mio messaggio e vi ringrazio per il vostro prezioso supporto
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Maria.
Le risponderò in serata-notte appena possibile anche perchè non c'è un problema urgente.
Benvenuta Maria, intanto mi sento di dirti di non leggere più nulla in rete, sforzati, ma non cercare notizie su google,aumentano solo il livello di ansia. So che lo sai già, ma ora devi farlo. No Google! Un abbraccio
Chiedi a noi malate.di k consigli per affrontare al.meglio i controlli? Bene, possiamo dirti che sappiamo di avere paura e che questa paura è normale. Non fingiamo di non averla, non possiamo non averla. Ma possiamo contenerla , metterla in agenda per i giorni dei controlli e per il resto vivere, consapevoli delle tristezze della vita e proprio per questo vivere pienamente il presente.
Cucciola ho letto delle macchioline di sangue che hai visto oggi.Anch 'io credo che sia la conseguenza dei ravanamenti
Domani con Te❤ Per mano❤ Non ti molliamo un istante❤
Andrà tutto bene.
Lucy46.
Sti gran cazzi!
Forza! Fatti dare una bella ravanata pure tu
Povere donne! Tette e patatina sempre scrutate!
Per fortuna non abbiamo anche la prostata
Andrà tutto bene❤
Paffi
Che dolce donna❤ Empatica ed intelligente❤!
Ti voglio bene!
Annina
❤
La giornata è andata bene! Come vedi Nonna Gilly è contenta!